1° CAPITOLO: "Prendersi a cuscinate"
Grande
festa di fine anno ad Hogwarts, la sala grande era allestita nei migliori dei
modi, grandi festoni scendevano dal soffitto, a quanto pareva gli elfi domestici
dovevano aver lavorato parecchio; i quattro tavoli erano pieni di varie golosità
a cui nessuno sarebbe resistito.
Tutti si stavano godendo al massimo la
festa, dopo duri esami che erano riusciti a passare, solo una persona nono aveva
preso parte ai festeggiamenti: Harry Potter se ne stava da solo, disteso sul
letto, a pancia in su a pensare….sette anni erano passati dal suo primo incontro
con quella che da sempre aveva ritenuto la sua casa, ed era triste dal pensiero
di lasciarla per il resto della sua vita. Intanto nella Sala Grande i suoi due
migliori amici stavano mangiando e scherzando con gli altri, solo Hermione si
era accorta della sua assenza, così lasciò gli altri dicendo che andava a
cercare Harry. Salì le scale per la Torre di Grifondoro e non avendolo trovato
lì, andò nel dormitorio maschile, dove appunto si trovava Harry. Si andò a
sedere sul letto di fianco a lui e solo allora il ragazzo si accorse della sua
presenza:
"Cosa ci fai qui? Perchè non vieni di sotto?"gli chiese
Hermione
"Stavo solo pensando.....Se solo ripenso a tutte quelle cose che
abbiamo fatto insieme a Ron e agli altri, tutte le sfide che abbiamo affrontato,
tutti gli amori che abbiamo vissuto, bè mi viene tristezza...insomma se non
fossimo venuti a Hogwarts, noi non ci saremmo incontrati,è per questo, anche
perchè Hogwarts rappresenta un po' la figura di Silente, che non vorrei
lasciarla per niente al mondo"disse Harry, rivolto alla sua migliore amica.
"Già...ho pensato anche io a questo e anche a me fa venire tristezza, ma magari
il nostro destino è di stare sempre insieme, non credi?"gli domandò Hermione
pensosa
"Già, speriamo..."rispose Harry
"Vuoi che ti faccio compagnia?
Tanto alla festa non mi divertivo molto"mentì Hermione, una bugia,piccola,ma una
bugia non poteva far male a nessuno
"Va bene, grazie"rispose Harry contento
di quell'offerta
Così Hermione si sdraiò, a pancia in su, di fianco a
Harry.
"Sai veramente c'è una cosa che in questi sette anni non abbiamo mai
fatto!!"disse Hermione sorridendo
"Quale?!"rispose Harry guardandola un po'
sorpreso
Hermione allora prese un cuscino e glielo sbattè dritto in faccia,
ridendo. E così incominciò la guerra di cuscini, una volta un cuscino colpiva
Hermione, un'altra volta colpiva Harry, si rincorrevano per tutta la stanza,
saltando sui letti per scappare all' altro.Ad un certo punto Harry per in
braccio Hermione,che si divincolava con tutta la forza che aveva, tirandogli in
testa altre cuscinate. Cercò di buttarla sul letto, ma la ragazza sfuggì
divertita. Harry la riprese e questa volta riuscì nel suo intento. Così, lui
sopra e lei sotto, continuarono a prendersi a cuscinate, estranei da quello che
succedeva nella Sala Grande, nel loro mondo dove tra poco sarebbe sbocciato un'
amore...Dopo dieci minuti, si fermarono, troppo stanchi per continuare...lui
ancora su di lei e adesso fermi, ridendo ancora, si guardarono. Forse fu per
quello sguardo, forse per gli attimi belli passati insieme, forse per il loro
voler troppo bene come amici e forse per tutti quei pensieri messi insieme che
si baciarono. Harry si avvicinò piano, con dolcezza, scostandole i capelli dalla
fronte, accarezzandole la guancia e si disse che non si era mai accorto di
quanto fosse bella. Avvicinandosi sempre di più, la cosa era così ovvia, che si
ritenne uno stupido per non essersene mai accorto, in tutti quegli anni. E così
preso da quelle emozioni, sbucate da dietro una porta del suo cuore quella più
grande e alta, la baciò, un bacio semplice, sulle labbra, il loro primo bacio,
semplice si, ma pieno di significato. Si guardarono di nuovo, senza dir nulla,
ma come potevano???' Per loro era come una scoperta che li aveva lasciati senza
fiato....si baciarono una seconda volta e continuarono così per molto tempo,
almeno era quello che sembrò a loro, erano troppo immersi in quell'amore
sconosciuto che era ancora tutto da scoprire. Sapevano benissimo che il giorno
dopo sarebbe stato tutto più difficile, dovevano farsi molte domande a cui
sapevano non sarebbe stato facile rispondere, ma in quel momento non volevano
pensarci...dovevano sfruttare tutto il tempo che avevano.
Furono dei rumori provenienti dalle scale a
interrompere quel momento d'immenso amore. Harry scese dal letto, aprì il baule
e prese una vecchia pergamena e disse"Giuro solennemente di non avere buone
intenzioni", la pergamena si scoprì rivelandosi la mappa del Malandrino..Harry
cercò sulla mappa e vide quattro nomi aleggiare nella pergamena: Dean, Semeus,
Ron e Neville attraversavano la Sala Comune lentamente ancora ridendo di cuore.
I due non sapevano cosa fare non potevano farsi vedere insieme sarebbe stato
troppo sospetto. Un qualcosa di grigio lucente cadeva dal baule e a Hermione
venne un'idea....
"Harry presto, prendi il mantello di tuo padre,
sbrigati!!!!!"disse Hermione parlando a sottovoce.
"Ok tieni, ma cosa vuoi
fare???"rispose il ragazzo porgendole il mantello.
"Allora appena entrano io
esco con il mantello, almeno non mi possono vedere e metti in ordine!!!" disse
mentre si copriva diventando invisibile.
Quelle furono le ultime parole che
la ragazza potè dire, prima che gli altri non entrarono e lei sgattaiolò via
furtivamente. Per fortuna Harry aveva fatto un incantesimo ai cuscini appena in
tempo così i ragazzi trovarono tutto a posto.
"Dove sei stato?? Hermione ti
stava cercando"disse Ron
"Sono stato qua. Hermione l’ ho vista mentre mi
cercava, dato che ero sceso un attimo e dopo aver parlato è andata a letto"
disse Harry sorpreso dalla sua perspicacia nel dire le bugie.
"Come mai hai
aperto la Mappa del Malandrino?" chiese ancora Ron curioso.
"Così, volevo
vedere se erano tutti alla festa"rispose, quindi prese la Mappa disse "Fatto il
misfatto" e augurò la buona notte. Harry però non aveva sonno, pensava e
ripensava a quello che era successo, se gliel'avessero detto la sera prima non
ci avrebbe mai creduto. Invece era successo. E sapeva che quei baci dati
furtivamente, per lui significavano rivivere una storia d'amore più importante
di tutte quelle che aveva avuto, sapeva che poteva essere duratura e ci sperava
profondamente.
Intanto nel dormitorio femminile, quella notte, Hermione se ne
stava nel letto pensando a come sarebbe stato difficile nascondere a tutti i
loro sentimenti una volta innescati. Si girava e rigirava nel letto senza
riuscire a scacciare i suoi pensieri dalla testa e alla fine si addormentò
ancora perseguitata dalle proprie paure.