E’ la mia prima ff sulla coppia Hermione/Severus e ho voluto sperimentarla.
Dedico questa ff a MiaBlack
A FORBIDDEN LOVE
Dicembre.
Era la sera del Ballo del
Ceppo.
Hermione Granger
Quindici anni.*
Occhi e capelli castani,
lisci e lucenti.
Di solito, era mossi e crespi.
Invece quella sera,
sembrava diversa.
Forse era solo l’assenza
della solita ventina di libri che portava appesi alla schiena.
Qualunque fosse il motivo, quella sera era bellissima.
Persino Draco Malfoy non riuscì a
trovarle un insulto da rivolgerle.
Quella era la sua sera.
Lei stava ballando con Viktor Krum, il campione di Durmstrong.
Era la prima volta che un
ragazzo s’interessasse a lei e che non la considerava
una semplice compagna di scuola come Harry e Ron.
Gli occhi di Hermione si spostavano da Viktor
al tavolo dei professori.
C’era una
sola persona che resto seduta e non ballo, Severus
Piton.
Il suo professore di
Pozioni.
Direttore della casa Serpeverde.
Trentaquattro anni.
Viso lungo e sottile.
Capelli neri e unti.
Occhi neri, piccoli e
stretti.
Naso adunco.
Unghie sempre ordinate
Lunghe, eleganti dita.
Quelle mani che si muovano
con tale precisione e grazia.
Indossava sempre un abito
scuro, nero.
In questi quasi tre mesi
si era resa conto di come lo osservasse con attenzione
Lei era sempre stata una
ragazza posata, intelligente, in gamba
e con i piedi per terra.
Non
gli era mai passato di mente di fantasticare su un suo professore soprattutto
su di lui, il suo professore di pozione.
Eppure era cosi, ogni sera nel suo letto Hermione si ritrovava a fare sogni proibiti su di lui, su
di loro.
Lui
che… le dice di quando fosse rara e preziosa…
Lui
che… la fermava dopo un lezione per baciarla…
Lui
che… la portava in camera sua…
Lui
che… faceva l’amore con lei…
Lui
che… sfiorava il suo corpo con quelle grandi mani…
Lui
che… baciava ogni parte del suo corpo…
Lui
che… diventata una cosa sola con lei…
Lui
che… le diceva di amarla…
Ma
questi erano solo le fantasie di una teenager, aveva solo quindici anni ed era
normale per la sua età prendersi un cotta per un suo
professore, tutti ci passano una volta nella vita.
Per
lui, era solo una insopportabile So tutto Io.
Provava
gusto ad umiliarla.
Doveva
smettere di pensare a lui.
Era
venuta al Ballo del Ceppo con ragazzo.
Doveva
concentrarsi su Viktor e basta.
Distolse
lo sguardo dall’oggetto dei suoi desideri verso il suo
partner.
Non
era la sola, Severus stava
guardando con occhi particolari la sua alunna.
Era
dall’inizio dell’anno che si ritrovava a osservarla.
Hermione Granger
da piccola signorina So tutto Io si era trasformata
come per magia in una ragazza molto bella e corteggiata, persino dal più
desiderato di tutta Hogwarts, Viktor
Krum.
Aveva cercato di soffocare gli improvvisi sentimenti
per lei e ci sarebbe riuscito se non avrebbe trovato
nel suo quaderno un biglietto sui sentimenti di Hermione
verso di lui.
In quelle settimane aveva resistito nel fermarla e
nel trascinarla nel suo ufficio per baciarla o trascinarla nella sua stanza per
farla sua o rivelagli che sentiva i suoi stessi
sentimenti.
Ma non poteva farlo,
l’amore era un lusso che non poteva permettersi.
Lui era un ex-Mangiamorte
e ora era spia per conto di Silente.
Lui non poteva permettersi di amare
nessuno… non poteva andare in giro a sbandierare i suoi sentimenti e le sue
emozioni…sarebbe stato troppo vulnerabile.
Lui chiudeva il suo cuore e la sua mente ai nemici così tanto spesso che dovrebbe allenarsi per imparare ad
aprirli di nuovo.
Eppure amava quel piccolo angelo, per
quando poteva essere una cosa proibita… lui l’amava... che secondo le
leggi della logica non dovrebbe far parte della sua esistenza ma sopratutto del
suo cuore.
Quella
sera l’aveva sorpresa molte volte a guardarlo.
L’aveva
vista arrossire, accorgendosene.
Qualche
tempo dopo…
Hermione stava aspettando Viktor
che prendesse da bere e si avvicinò a un tavolo in cui
erano sedute le gemelle Patil che si annoiavano e i
suoi due migliori amici.
Si
sedete vicino a loro.
Harry Potter
Quattordici
anni.
Occhi verdi come quelli di
sua madre.
Capelli neri e ribelli
come il padre
Porta occhiali rotondi,
sempre rotti
Segno
particolare: la cicatrice a forma di saetta sulla forte.
-Fa
caldo, vero? Viktor è andato a prendere da bere,
volete univi a noi?-
-Non
vogliamo uniti a te e a Viktor!-
Era
stato Ron a parlare.
Ron Weasley.
Quattordici
anni.
Capelli
rosso fiamma
Occhi azzurri
Molto alto e magro.
Segni particolari: le
numerose lentiggini.
Non capiva,
Ron era strano.
-Che c’è? Ti si è annodata la bacchetta?-
-Lui è un Durmstrong, stai fraternizzando con il nemico-
-Il
nemico? Chi voleva il suo autografo? E poi lo scopo del Torneo e che i maghi
cooperino tra loro e facciano amicizia-
-Quello vuole qualcosa di
più di un’amicizia-
Irritata per il suo
comportamento si alzo e li lascio soli.
Aveva bisogno di uscire
dalla sala e avverti a Viktor.
Perché Ron doveva rovinarle
quella bellissima serata?
Mentre pensava usci in
giardino dove c’erano tanti cespugli di rose ma ora
era ricoperti di neve.
Voleva allontanarsi un
attimo da tutti e starsene sola con i suoi pensieri.
Stava pensando a lui.
Non poteva
farci niente, lui era sempre nei suoi pensieri.
Sapeva che era inutile
illudersi o sperare, tanto per lui non sarebbe stata niente.
Lei non viveva nei sogni o
in un romanzo dove tutto era possibile.
Quella era la realtà.
Lei era un’alunna e lui
era un professore.
Doveva toglierselo dalla
testa o se no, avrebbe sofferto moltissimo.
Si sedette in una panchina
vuota e non c’era nessuno da quelle parti o almeno lei credeva.
Vide due sagome vicino ad
un albero.
Curiosa si alzò e si
avvicinò senza farsi vedere dai due.
Erano una ragazza e un
ragazzo che si baciavano.
Si sciocco
quando scopri chi erano i due, non se lo sarebbe mai aspettato.
La ragazza era la sua
migliore amica.
Ginevra Weasley
Detta Ginny.
Tredici anni.
Ha lunghi
capelli rosso fiammanti.
luminosi occhi castani
una corporatura minuta.
Ed la prima femmina nata nella famiglia Weasley da molte generazioni.
Il ragazzo era il loro
peggior nemico.
Draco Malfoy.
Serpeverde.
Quattordici anni.
Ha i capelli di un biondo
chiaro, quasi bianchi.
Occhi freddi e grigi come
suo padre
Ha il volto pallido e appuntito.
Alto e slanciato.
Come era possibile?
Ginny era una ragazzina dolce e gentile e Malfoy era un ragazzo ricco e viziato.
-Ti amo, piccola-
-Ti amo anch’io Draco-
Cosa?
Questo era inverosimile.
Ginny e Malfoy si amavano.
Forse stava sognando. Si
era possibile.
Si diede un pizzicotto e
gli fece male.
Era tutto vero.
Ritorno a guardarli.
Draco estrasse dalla tasca dei pantaloni una piccola
scatolina e la pose nelle mani di Ginny.
-Un regalo? Draco, non avresti dovuto. Mi fai sempre dei regali,
finirai per viziarmi-
-Lo so
ma questo è per il nostro ottavo mese insieme-
Stavano da otto mesi
insieme?
In questi mesi Ginny non gli aveva detto niente.
Se era loro stavo da otto
mesi insieme… vuol dire che la loro storia era
iniziata a maggio.
Ecco perché non gli
parlava più di Harry.
Ecco perché aveva
accettato il suo consiglio.
Lei ormai era innamorata
di Draco anzi lei lo amava.
Le apri la piccola
scatolina.
Era un piccolo anello.
-Quell’anello significa una promessa
quando ci saremo diplomati, non dovremo più nasconderci e potremo vivere
alla luce del sole-
-Oh, Draco!-
Ginny pianse commosse tra le braccia di Draco.
Hermione si senti di troppo ormai, aveva già spiato abbastanza ma aveva capito che Draco
non era quello che sembrava.
Era
felice per Ginny, finalmente aveva trovato l’amore.
Ritorno in Sala Grande,
stava per andare da Viktor quando Harry la fermò e aveva una
rosa rossa con un biglietto tra le mani.
-Hermione, sul tavolo c’era questo per te-
-Grazie, Harry-
Lui si congedo
da lei, non appena glieli ebbe datti.
Si sedette, annuso la rosa e apri il biglietto.
“Mio piccolo angelo,
vorrei
dirti tante cose
di
quanto tu sia bellissima questa sera
di
quanto riempie la mia esistenza
solo
nel vederti
Il tuo dolce sorriso e i tuoi bei
occhi
mi
hanno incantato
Vorrei poter essere accanto a te
stringerti, baciarti
e
balla con te
ma
non posso,
il
mio ruolo e la mia persona
non
me lo permettono
Vorrei vederti anche per solo una sera,
no
come mia alunna ma come la persona che amo
Se anche tu lo vuoi, vediamoci tra dieci minuti
al
settimo piano, davanti all’arazzo di
Barnaba Il Babbeo
bastonato dai troll,
una
porta ti apparirà di fronte a te
S.P.
S.P.!!!
Severus Piton!!!
Era proprio lui.
No, non poteva essere lui.
Lui non poteva amarla.
Lui la odiava.
Lui la disprezzava.
Eppure il suo cuore le diceva che era lui, il mittente di quel biglietto.
Si guardo in giro per
controllare dov’era ma nel Sala non c’era.
Poi senti
Vide Silente sorridere,
bisbigliando che Severus aveva una cosa importante da
fare.
Che lui sapesse?
Silente sapeva sempre
tutto.
Sorrideva perché era
felice per loro.
Come poteva essere?
Non aveva
tempo per quelle domande, lui la stava aspettando.
Stava per lasciare
Si era completamente
dimenticata di lui.
Era una pessima dama.
Si scuso, dicendo di non
sentirsi bene e stava tornando alla sua Sala Comune.
Non gli piaceva mentire ma sapeva che se avrebbe avuto una storia con Severus, avrebbe dovuto dire bugie per nascondere il loro
segreto.
Sali al settimo piano e
andò davanti all’arazzo di Barnaba Il
Babbeo bastonato dai trol come aveva detto lui e aspetto che apparisse una porta.
All’improvviso una porta
lucidissima era apparsa nella parete, lei tese la mano
e afferrò la maniglia.
Vi entrò.
Era
Come era possibile? Si domandò confusa.
Appoggio la lettera e la
rosa su un tavolo.
-E’ solo una rappresentazione della Sala Grande-
Quella voce la conosceva.
Era lui.
Si volto verso di lui.
-Professor P…-
Lui la azzittì
premendo il dito sulle sue labbra – Chiamami Severus
–
I loro occhi
s’incontrarono.
-Almeno questa notte, non
siamo un professore e un’alunna … siamo Severus e Hermione… siamo un uomo e una ragazza… siamo due persone
che si amano-
-Come fai a sapere dei
miei sentimenti?-
-Quando mi hai consegnato
il quaderno con il compito, ti sei scordata di togliere questo-
Lui estrasse dal mantello
un biglietto e lo diede a lei.
Riconosceva quel
biglietto, lì aveva scritto tutti i sentimenti che provava per lui.
Arrossì per quella sua
dimenticanza.
-Mi concederesti un ballo,
Hermione?-
-Si, con molto piacere-
Un dolce
musica si estese per tutta la
stanza, gli strumenti suonavano da soli e Severus
prese la mano di Hermione e la porto a centro di
pista, la prese per la vita e iniziarono a ballare.
Non era
mai stati cosi vicini come ora.
Lei lo vide sorridere per
la prima volta, un sorriso puro.
La musica si fece più
lenta e lui la strinse tra le sue braccia... lei si appoggio
al suo petto… chiudendo gli occhi… lasciandosi guidare da lui.
Quello era un attimo
meraviglioso per loro due.
Lo fu ancora di più quando i due si persero in un bacio a labbra aperte.
Era il momento che
entrambi avevano sognato.
Quando si staccarono per riprendere fiato, i due si
guardarono pieni d’amore verso l’altro.
-I-io ti amo… Severus-
-Anch’io ti amo, Hermione-
Lei si accorse che
qualcosa lo turbasse.
-Che
cosa c’è?-
-Prima di imbarcarci in questa
storia, voglio dirti delle cose su di me che non sai e poi potrai scegliere-
-Ti ascolto-
Improvvisamente apparve un
divano e cambio la stanza.
Lui alzo
la manica del braccio sinistro e le mostrò il Marchio Nero ch’era un po’
visibile.
-Sai cos’è?-
-E’ il Marchio Nero, il simbolo di Tu-Sai-Chi. Tutti i Mangiamorte
l’ho possiedono-
-Un
tempo io sono stato un Mangiamorte, ho ucciso molti babbani solo per puro piacere, mi piaceva sentire le loro suppliche mentre li torturavo e né gioivo ma tutto cambio
una sera…
Lei
avverti la sua colpa, dolore e tristezza in quelle
parole.
…gli
era stato incaricato di uccidere una famiglia nelle parti di Oxford.
In casa c’erano solo due persone: un uomo e una donna di circa quaranta anni
quando in realtà avrebbero dovuto essere cinque.
Le
torturo e li uccise.
Quando
dal piano di sopra, senti il pianto.
Sali
le scale con la bacchetta in mano dirigendosi nella stanza dove proveniva il
pianto.
Vi
entrò dentro, era la cameretta di una bambina.
Si
avvicinò alla culletta deciso ad uccidere la creatura
ma qualcosa lo fermò appena la vide.
Era
una bellissima bambina di circa un anno con un ciuffettino castano e gli occhi castani.
La
bambina piangeva e scalpitava, scoprendosi dalla copertina.
Lascio
cadere la bacchetta per terra e prese la bambina tra la
braccia cercando di farla calmare.
Non
era da lui tutto questo.
Quella
bambina gli fece venire i sensi di colpa.
Lei
aveva solo un anno.
Come
poteva ucciderla?
Ma
il suo Signore gli aveva detto di uccidere tutta la famiglia.
Come
poteva svegliarsi la mattina e guardarsi allo specchio, dopo che aveva ucciso
una bambina innocente.
Ma
una piccola vicina si era insinuato dentro di lui.
Tutti hai
già ucciso tanta gente innocente. Non ti hanno fatto nulla come questa bambina.
Li hai torturati e li uccisi per puro piacere. Cosa ti ferma ora?
All’improvviso
si ricordo delle notti in cui non riusciva a dormire per il peso delle vite che
aveva spezzato e dimenticava che cercava un rimedio per far svanire il gran
peso che portava.
Quella
era l’ultima sera che avrebbe ucciso ed era stata quella bambina a farglielo
capire.
Prese
la piccola l’avvolse nella copertina e la porto fuori
della casa, non prima di aver trasfigurato le sue vesti di Mangiamorte
in vestiti babbani.
Tra
le sue braccia, la piccola smise si piangere e gli sorrise.
La
consegno ai suoi genitori raccontato di averla sentita
piangere e di aver trovato i suoi nonni uccisi.
-Se
io avrei ucciso quella bambina a quest’ora
non avrei scoperto l’amore-
-Cosa
stai cercando di dirmi?-
-La
bambina che mi intenerì e che mi fece passare dal lato
di Silente si chiamava Hermione Granger-
Cosa?
Quella
bambina era lei?
Lui
aveva ucciso i suoi nonni?
-Perché
Tu-Sa-Chi ti ha chiesto di uccidere la mia famiglia?-
-
Hermione non sapeva cosa dire ma capi che la persona a cui si era riferita
-So
cosa stai provando, Hermione. Tu mi odio e so che merito il tuo odio-
-No,
io non ti odio. Tu non hai colpa.
-No,
tu non hai nessuna colpa. Sono io che ho ucciso i tuoi nonni. Io non merito una
persona meravigliosa e unica come te-
-Ma
hai deciso di cambiare vita… non puoi continuare a punirti in eterno e privarti
delle cose belle della vita… io ti amo per quello che sei, per quello che sei
stato, ed anche per quello che sarai… e lo faccio
coscientemente-
-Sei
meravigliosa, Hermione-
-Io
voglio starti accanto, voglio amarti e vivere con te tanti momenti bellissimi-
-Lo
voglio anch’io-
I
due lasciarono andare ad un altro dolcissimo bacio.
Quella
sera non spinsero oltre ai baci.
E
neanche i giorno successivi.
Hermione e Severus si erano fatti una promessa, avrebbero aspetto di unirsi nel corpo e nell’anima solo dopo
che lei sarebbe diventata maggiorenne e si fosse diplomata.
Appena si fu diplomata, Severus la porto nel castello dei Principe
ereditata da sua madre, Eileen Principe.
Quel giorno
si amarono fino all’ultimo istante.
I loro
corpi si unirono una cosa sola.
Il 19
settembre per il compleanno di Hermione, i due
comunicarono agli altri di stare insieme, ci furono reazioni diverse.
Silente
già lo sapeva da prima di loro due.
Altre tre
persone erano a conoscenza delle loro amore segreto ai
tempi della scuola.
Ginny, Draco e Harry.
Ginny lo sapeva
perché lei glia aveva confidato la sua storia segreta con Draco
e sapendo come ci si sentiva a non poter condividere quella gioia con nessuno,
le aveva detto della sua storia.
Draco più o meno la stessa cosa.
Harry lo aveva
scoperto durante le lezione di Occlumanzia
con lui e erano diventati finalmente amici al settimo anno.
Anche Harry e Draco erano diventati
amici e alleati contro Voldemort.
Ron rimase
scioccato da quella notizia.
I genitori
di Hermione furono contenti.
I membri
dell’Ordine erano rimasti sorpresi ma contenti.
5 anni
dopo…
Hermione e Severus si erano sposati a giugno.
Lei diede
alla luce una splendida bambina dai capelli neri e gli occhi castani.
Savanna Piton.
Tutti si era recati al castello per festeggiare la loro bambina.
C’erano:
Ron e Fleur, i due si erano mesi insieme durante una vacanza di Ron a Parigi anche se si sentivano
per lettera dopo la fine del quarto anno e si sposati in giro di un anno anche
se all’inizio la madre di lui, aveva trovato il fidanzamento troppo affrettato
ma ora adorava Fleur. Ora vivevano alla Tana al secondo piano con i loro splendidi gemelli, Virginie e Adam. Lui lavorava al Ministero
mentre lei era lavorava alla Gringott.
Draco e Ginny, i due erano sposati e vivevano in un appartamento a
Londra visto che Lucius e Narcissa
aveva diseredato Draco per essersi messa con una babbanafilo. Erano felici e tra poco lei avrebbe
avuto un bambino o una bambina, non lo sapevano. Lui era un MediMago e lei era una erbologa.
Harry e Luna, i
due erano fidanzati e vivevano in un appartamento ma
non erano sposati, volevano far le cose con calma. Si erano innamorati dopo la
fine di Voldemort e non si erano più lasciati. Lui
era il miglior Auror che esistesse
mentre lei era la giornalista del Cavallino.
Lupin e Tonks, si erano sposati.
Fred e George, erano gli stessi e non sarebbero
cambiati. Avevano il loro negozio e inventavano cose sempre più nuove.
Molly e Arthur, erano diventati una altra volta
genitori di due gemelli Gideon e Fabian
in memoria dei fratelli di Molly e avevano già tre
anni ed erano delle pesti come Fred e George.
Charlie e sua moglie Patricia, con i loro tre figli: i due
maschietti gemelli Fred e George e la piccola Virginia.
Poi Silente, Minerva McGranitt,
i genitori di Hermione, Neville e Susan Bones e altri.
Per
quanto riguardava lei e Severus,
Lei era una scrittrice e
tra poco avrebbe pubblicato il suo libro “A Fordibben
Love”, la storia del loro amore mentre lui non
lavorava più a Hogwarts, aveva un negozio con ogni
pozione o antidoto, possibile cosi non sarebbe stato allontanato da lei.
Ora vivevano felici nel
castello, crescendo la bambina nata dal loro amore.
Sembra una storia irreale.
Una storia magica efiabesca.
Ma Savana era la prova autentica di quell’amore.
***FINE***
* Nel sito della Rowling specifica che Hermione è
più grande di Ron e Harry.
Questa è la seconda ff in cui metto la parola fine… è sono contenta… so che la
storia è inverosimile ma a me piace molto.