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Autore: Bellafifi1986    20/01/2007    14 recensioni
La storia d'amore tra Hermione Granger e Severus Piton, ambientata al quarto anno durante il Ballo del Ceppo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E’ la mia prima ff sulla coppia Hermione/Severus e ho voluto sperimentarla.

Dedico questa ff a MiaBlack

 

 

A FORBIDDEN LOVE

 

 

Dicembre.

Era la sera del Ballo del Ceppo.

Hermione Granger

Quindici anni.*

Occhi e capelli castani, lisci e lucenti.

Di solito, era mossi e crespi.

Invece quella sera, sembrava diversa.

Forse era solo l’assenza della solita ventina di libri che portava appesi alla schiena.

Qualunque fosse il motivo, quella sera era bellissima.

Persino Draco Malfoy non riuscì a trovarle un insulto da rivolgerle.

Quella era la sua sera.

Lei stava ballando con Viktor Krum, il campione di Durmstrong.

Era la prima volta che un ragazzo s’interessasse a lei e che non la considerava una semplice compagna di scuola come Harry e Ron.

 

Gli occhi di Hermione si spostavano da Viktor al tavolo dei professori.

C’era una sola persona che resto seduta e non ballo, Severus Piton.

Il suo professore di Pozioni.

Direttore della casa Serpeverde.

Trentaquattro anni.

Viso lungo e sottile.

Capelli neri e unti.

Occhi neri, piccoli e stretti.

Naso adunco.

Unghie sempre ordinate

Lunghe, eleganti dita.

Quelle mani che si muovano con tale precisione e grazia.

Indossava sempre un abito scuro, nero.

In questi quasi tre mesi si era resa conto di come lo osservasse con attenzione

 

Lei era sempre stata una ragazza posata, intelligente, in gamba e con i piedi per terra.

Non gli era mai passato di mente di fantasticare su un suo professore soprattutto su di lui, il suo professore di pozione.

Eppure era cosi, ogni sera nel suo letto Hermione si ritrovava a fare sogni proibiti su di lui, su di loro.

Lui che… le dice di quando fosse rara e preziosa…

Lui che… la fermava dopo un lezione per baciarla…

Lui che… la portava in camera sua…

Lui che… faceva l’amore con lei…

Lui che… sfiorava il suo corpo con quelle grandi mani…

Lui che… baciava ogni parte del suo corpo…

Lui che… diventata una cosa sola con lei…

Lui che… le diceva di amarla…

Ma questi erano solo le fantasie di una teenager, aveva solo quindici anni ed era normale per la sua età prendersi un cotta per un suo professore, tutti ci passano una volta nella vita.

 

Per lui, era solo una insopportabile So tutto Io.

Provava gusto ad umiliarla.

 

Doveva smettere di pensare a lui.

Era venuta al Ballo del Ceppo con ragazzo.

Doveva concentrarsi su Viktor e basta.

Distolse lo sguardo dall’oggetto dei suoi desideri verso il suo partner.

 

Non era la sola, Severus stava guardando con occhi particolari la sua alunna.

Era dall’inizio dell’anno che si ritrovava a osservarla.

Hermione Granger da piccola signorina So tutto Io si era trasformata come per magia in una ragazza molto bella e corteggiata, persino dal più desiderato di tutta Hogwarts, Viktor Krum.

Aveva cercato di soffocare gli improvvisi sentimenti per lei e ci sarebbe riuscito se non avrebbe trovato nel suo quaderno un biglietto sui sentimenti di Hermione verso di lui.

In quelle settimane aveva resistito nel fermarla e nel trascinarla nel suo ufficio per baciarla o trascinarla nella sua stanza per farla sua o rivelagli che sentiva i suoi stessi sentimenti.

 

Ma non poteva farlo, l’amore era un lusso che non poteva permettersi.

Lui era un ex-Mangiamorte e ora era spia per conto di Silente.

Lui non poteva permettersi di amare nessuno… non poteva andare in giro a sbandierare i suoi sentimenti e le sue emozioni…sarebbe stato troppo vulnerabile.

Lui chiudeva il suo cuore e la sua mente ai nemici così tanto spesso che dovrebbe allenarsi per imparare ad aprirli di nuovo.

 

Eppure amava quel piccolo angelo, per quando poteva essere una cosa proibita… lui l’amava... che secondo le leggi della logica non dovrebbe far parte della sua esistenza ma sopratutto del suo cuore. 

 

Quella sera l’aveva sorpresa molte volte a guardarlo.

L’aveva vista arrossire, accorgendosene.

 

 

Qualche tempo dopo…

 

 

Hermione stava aspettando Viktor che prendesse da bere e si avvicinò a un tavolo in cui erano sedute le gemelle Patil che si annoiavano e i suoi due migliori amici.

Si sedete vicino a loro.

Harry Potter

Quattordici anni.

Occhi verdi come quelli di sua madre.

Capelli neri e ribelli come il padre

Porta occhiali rotondi, sempre rotti

Segno particolare: la cicatrice a forma di saetta sulla forte.

 

-Fa caldo, vero? Viktor è andato a prendere da bere, volete univi a noi?-

-Non vogliamo uniti a te e a Viktor!-

 

Era stato Ron a parlare.

Ron Weasley.

Quattordici anni.

Capelli rosso fiamma

Occhi azzurri

Molto alto e magro.

Segni particolari: le numerose lentiggini.

 

Non capiva, Ron era strano.

 

-Che c’è? Ti si è annodata la bacchetta?-

-Lui è un Durmstrong, stai fraternizzando con il nemico-

-Il nemico? Chi voleva il suo autografo? E poi lo scopo del Torneo e che i maghi cooperino tra loro e facciano amicizia-

-Quello vuole qualcosa di più di un’amicizia-

 

Irritata per il suo comportamento si alzo e li lascio soli.

Aveva bisogno di uscire dalla sala e avverti a Viktor.

Perché Ron doveva rovinarle quella bellissima serata?

 

Mentre pensava usci in giardino dove c’erano tanti cespugli di rose ma ora era ricoperti di neve. 

Voleva allontanarsi un attimo da tutti e starsene sola con i suoi pensieri.

Stava pensando a lui.

Non poteva farci niente, lui era sempre nei suoi pensieri.

Sapeva che era inutile illudersi o sperare, tanto per lui non sarebbe stata niente.

Lei non viveva nei sogni o in un romanzo dove tutto era possibile.

Quella era la realtà.

Lei era un’alunna e lui era un professore.

Doveva toglierselo dalla testa o se no, avrebbe sofferto moltissimo.

 

Si sedette in una panchina vuota e non c’era nessuno da quelle parti o almeno lei credeva.

Vide due sagome vicino ad un albero.

Curiosa si alzò e si avvicinò senza farsi vedere dai due.

Erano una ragazza e un ragazzo che si baciavano.

Si sciocco quando scopri chi erano i due, non se lo sarebbe mai aspettato.

La ragazza era la sua migliore amica.

Ginevra Weasley

Detta Ginny.

Tredici anni.

Ha lunghi capelli rosso fiammanti.

luminosi occhi castani

una corporatura minuta.

Ed la prima femmina nata nella famiglia Weasley da molte generazioni.

 

 

 

Il ragazzo era il loro peggior nemico.

Draco Malfoy.

Serpeverde.

Quattordici anni.

Ha i capelli di un biondo chiaro, quasi bianchi.

Occhi freddi e grigi come suo padre

Ha il volto pallido e appuntito.

Alto e slanciato.

 

 

 

Come era possibile?

Ginny era una ragazzina dolce e gentile e Malfoy era un ragazzo ricco e viziato.

 

 

-Ti amo, piccola-

-Ti amo anch’io Draco-

 

Cosa?

Questo era inverosimile.

Ginny e Malfoy si amavano.

Forse stava sognando. Si era possibile.

Si diede un pizzicotto e gli fece male.

Era tutto vero.

 

Ritorno a guardarli.

 

Draco estrasse dalla tasca dei pantaloni una piccola scatolina e la pose nelle mani di Ginny.

-Un regalo? Draco, non avresti dovuto. Mi fai sempre dei regali, finirai per viziarmi-

-Lo so ma questo è per il nostro ottavo mese insieme-

 

Stavano da otto mesi insieme?

In questi mesi Ginny non gli aveva detto niente.

Se era loro stavo da otto mesi insieme… vuol dire che la loro storia era iniziata a maggio.

Ecco perché non gli parlava più di Harry.

Ecco perché aveva accettato il suo consiglio.

Lei ormai era innamorata di Draco anzi lei lo amava.

 

 

Le apri la piccola scatolina.

Era un piccolo anello.

 

-Quell’anello significa una promessa quando ci saremo diplomati, non dovremo più nasconderci e potremo vivere alla luce del sole-

-Oh, Draco!-

 

Ginny pianse commosse tra le braccia di Draco.

Hermione si senti di troppo ormai, aveva già spiato abbastanza ma aveva capito che Draco non era quello che sembrava.

Era felice per Ginny, finalmente aveva trovato l’amore.

 

 

Ritorno in Sala Grande, stava per andare da Viktor quando Harry la fermò e aveva una rosa rossa con un biglietto tra le mani.

 

-Hermione, sul tavolo c’era questo per te-

-Grazie, Harry-

 

Lui si congedo da lei, non appena glieli ebbe datti.

Si sedette, annuso la rosa e apri il biglietto.

 

 

“Mio piccolo angelo,

vorrei dirti tante cose

di quanto tu sia bellissima questa sera

di quanto riempie la mia esistenza

solo nel vederti

Il tuo dolce sorriso e i tuoi bei occhi

mi hanno incantato

Vorrei poter essere accanto a te

stringerti, baciarti

e balla con te

ma non posso,

il mio ruolo e la mia persona

non me lo permettono

Vorrei vederti anche per solo una sera,

no come mia alunna ma come la persona che amo

Se anche tu  lo vuoi, vediamoci tra dieci minuti

al settimo piano, davanti all’arazzo di

Barnaba Il Babbeo bastonato dai troll,

una porta ti apparirà di fronte a te

 

S.P.

 

S.P.!!!

Severus Piton!!!

Era proprio lui.

 

No, non poteva essere lui.

Lui non poteva amarla.

Lui la odiava.

Lui la disprezzava.

 

Eppure il suo cuore le diceva che era lui, il mittente di quel biglietto.

Si guardo in giro per controllare dov’era ma nel Sala non c’era.

Poi senti la McGranitt parlare con Silente a proposito della sua assenza: aveva avuto un mal di testa fortissimo e si era ritirato nelle sue stanza.

Vide Silente sorridere, bisbigliando che Severus aveva una cosa importante da fare.

Che lui sapesse?

Silente sapeva sempre tutto.

Sorrideva perché era felice per loro.

Come poteva essere?

 

Non aveva tempo per quelle domande, lui la stava aspettando.

Stava per lasciare la Sala quando Viktor la fermò.

Si era completamente dimenticata di lui.

Era una pessima dama.

Si scuso, dicendo di non sentirsi bene e stava tornando alla sua Sala Comune.

 

Non gli piaceva mentire ma sapeva che se avrebbe avuto una storia con Severus, avrebbe dovuto dire bugie per nascondere il loro segreto.

 

Sali al settimo piano e andò davanti all’arazzo di Barnaba Il Babbeo bastonato dai trol come aveva detto lui e aspetto che apparisse una porta.

 

All’improvviso una porta lucidissima era apparsa nella parete, lei tese la mano e afferrò la maniglia.

Vi entrò.

Era la Sala Grande.

Come era possibile? Si domandò confusa.

Appoggio la lettera e la rosa su un tavolo.

 

-E’ solo una rappresentazione della Sala Grande-

 

Quella voce la conosceva.

Era lui.

Si volto verso di lui.

 

-Professor P…-

Lui la azzittì premendo il dito sulle sue labbra – Chiamami Severus

I loro occhi s’incontrarono.

-Almeno questa notte, non siamo un professore e un’alunna … siamo Severus e Hermione… siamo un uomo e una ragazza… siamo due persone che si amano-

-Come fai a sapere dei miei sentimenti?-

-Quando mi hai consegnato il quaderno con il compito, ti sei scordata di togliere questo-

 

Lui estrasse dal mantello un biglietto e lo diede a lei.

Riconosceva quel biglietto, lì aveva scritto tutti i sentimenti che provava per lui.

Arrossì per quella sua dimenticanza.

 

-Mi concederesti un ballo, Hermione?-

-Si, con molto piacere-

 

Un dolce musica si estese per tutta la stanza, gli strumenti suonavano da soli e Severus prese la mano di Hermione e la porto a centro di pista, la prese per la vita e iniziarono a ballare.

Non era mai stati cosi vicini come ora.

Lei lo vide sorridere per la prima volta, un sorriso puro.

 

La musica si fece più lenta e lui la strinse tra le sue braccia... lei si appoggio al suo petto… chiudendo gli occhi… lasciandosi guidare da lui.

 

Quello era un attimo meraviglioso per loro due.

Lo fu ancora di più quando i due si persero in un bacio a labbra aperte.

Era il momento che entrambi avevano sognato.

 

Quando si staccarono per riprendere fiato, i due si guardarono pieni d’amore verso l’altro.

 

-I-io ti amo… Severus-

-Anch’io ti amo, Hermione-

 

Lei si accorse che qualcosa lo turbasse.

 

-Che cosa c’è?-

-Prima di imbarcarci in questa storia, voglio dirti delle cose su di me che non sai e poi potrai scegliere-

-Ti ascolto-

 

Improvvisamente apparve un divano e cambio la stanza.

Lui alzo la manica del braccio sinistro e le mostrò il Marchio Nero ch’era un po’ visibile.

 

-Sai cos’è?-

-E’ il Marchio Nero, il simbolo di Tu-Sai-Chi. Tutti i Mangiamorte l’ho possiedono-

-Un tempo io sono stato un Mangiamorte, ho ucciso molti babbani solo per puro piacere, mi piaceva sentire le loro suppliche mentre li torturavo e né gioivo ma tutto cambio una sera…

 

Lei avverti la sua colpa, dolore e tristezza in quelle parole.

 

…gli era stato incaricato di uccidere una famiglia nelle parti di Oxford. In casa c’erano solo due persone: un uomo e una donna di circa quaranta anni quando in realtà avrebbero dovuto essere cinque.

Le torturo e li uccise.

Quando dal piano di sopra, senti il pianto.

Sali le scale con la bacchetta in mano dirigendosi nella stanza dove proveniva il pianto.

Vi entrò dentro, era la cameretta di una bambina.

Si avvicinò alla culletta deciso ad uccidere la creatura ma qualcosa lo fermò appena la vide.

Era una bellissima bambina di circa un anno con un ciuffettino castano e gli occhi castani.

La bambina piangeva e scalpitava, scoprendosi dalla copertina.

Lascio cadere la bacchetta per terra e prese la bambina tra la braccia cercando di farla calmare.

Non era da lui tutto questo.

Quella bambina gli fece venire i sensi di colpa.

Lei aveva solo un anno.

Come poteva ucciderla?

Ma il suo Signore gli aveva detto di uccidere tutta la famiglia.

Come poteva svegliarsi la mattina e guardarsi allo specchio, dopo che aveva ucciso una bambina innocente.

Ma una piccola vicina si era insinuato dentro di lui.

Tutti hai già ucciso tanta gente innocente. Non ti hanno fatto nulla come questa bambina. Li hai torturati e li uccisi per puro piacere. Cosa ti ferma ora?

All’improvviso si ricordo delle notti in cui non riusciva a dormire per il peso delle vite che aveva spezzato e dimenticava che cercava un rimedio per far svanire il gran peso che portava.

Quella era l’ultima sera che avrebbe ucciso ed era stata quella bambina a farglielo capire.

Prese la piccola l’avvolse nella copertina e la porto fuori della casa, non prima di aver trasfigurato le sue vesti di Mangiamorte in vestiti babbani.

Tra le sue braccia, la piccola smise si piangere e gli sorrise.

La consegno ai suoi genitori raccontato di averla sentita piangere e di aver trovato i suoi nonni uccisi.

 

-Se io avrei ucciso quella bambina a quest’ora non avrei scoperto l’amore-

-Cosa stai cercando di dirmi?-

-La bambina che mi intenerì e che mi fece passare dal lato di Silente si chiamava Hermione Granger-

 

Cosa?

Quella bambina era lei?

Lui aveva ucciso i suoi nonni?

 

-Perché Tu-Sa-Chi ti ha chiesto di uccidere la mia famiglia?-

-La Veggente di Voldemort aveva previsto che una persona della famiglia Granger gli avrebbe portato via un suo seguace, non riusci a identificare chi sarebbe stato dei cinque e allora lui ordino che venisse uccisi tutti per precausione-

 

Hermione non sapeva cosa dire ma capi che la persona a cui si era riferita la Veggente era lei. I suoi nonni erano morti a causa sua. Per i sentimenti che ora provava per Severus.

 

-So cosa stai provando, Hermione. Tu mi odio e so che merito il tuo odio-

-No, io non ti odio. Tu non hai colpa. La Veggente aveva previsto che io ti avrei portato verso il bene, la colpa è mia-

-No, tu non hai nessuna colpa. Sono io che ho ucciso i tuoi nonni. Io non merito una persona meravigliosa e unica come te-

-Ma hai deciso di cambiare vita… non puoi continuare a punirti in eterno e privarti delle cose belle della vita… io ti amo per quello che sei, per quello che sei stato, ed anche per quello che sarai… e lo faccio coscientemente-

-Sei meravigliosa, Hermione-

-Io voglio starti accanto, voglio amarti e vivere con te tanti momenti bellissimi-

-Lo voglio anch’io-

 

I due lasciarono andare ad un altro dolcissimo bacio.

Quella sera non spinsero oltre ai baci.

E neanche i giorno successivi.

Hermione e Severus si erano fatti una promessa, avrebbero aspetto di unirsi nel corpo e nell’anima solo dopo che lei sarebbe diventata maggiorenne e si fosse diplomata.

 

 

 

Appena si fu diplomata, Severus la porto nel castello dei Principe ereditata da sua madre, Eileen Principe.

Quel giorno si amarono fino all’ultimo istante.

I loro corpi si unirono una cosa sola.

 

 

Il 19 settembre per il compleanno di Hermione, i due comunicarono agli altri di stare insieme, ci furono reazioni diverse.

 

Silente già lo sapeva da prima di loro due.

 

Altre tre persone erano a conoscenza delle loro amore segreto ai tempi della scuola.

Ginny, Draco e Harry.

 

Ginny lo sapeva perché lei glia aveva confidato la sua storia segreta con Draco e sapendo come ci si sentiva a non poter condividere quella gioia con nessuno, le aveva detto della sua storia.

Draco più o meno la stessa cosa.

Harry lo aveva scoperto durante le lezione di Occlumanzia con lui e erano diventati finalmente amici al settimo anno.

Anche Harry e Draco erano diventati amici e alleati contro Voldemort.

 

Ron rimase scioccato da quella notizia.

I genitori di Hermione furono contenti.

I membri dell’Ordine erano rimasti sorpresi ma contenti.

 

 

 

 

5 anni dopo…

 

Hermione e Severus si erano sposati a giugno.

Lei diede alla luce una splendida bambina dai capelli neri e gli occhi castani.

Savanna Piton.

 

Tutti si era recati al castello per festeggiare la loro bambina.

 

C’erano:

Ron e Fleur, i due si erano mesi insieme durante una vacanza di Ron a Parigi anche se si sentivano per lettera dopo la fine del quarto anno e si sposati in giro di un anno anche se all’inizio la madre di lui, aveva trovato il fidanzamento troppo affrettato ma ora adorava Fleur. Ora vivevano alla Tana al secondo piano con i loro splendidi gemelli, Virginie e Adam. Lui lavorava al Ministero mentre lei era lavorava alla Gringott.

Draco e Ginny, i due erano sposati e vivevano in un appartamento a Londra visto che Lucius e Narcissa aveva diseredato Draco per essersi messa con una babbanafilo. Erano felici e tra poco lei avrebbe avuto un bambino o una bambina, non lo sapevano. Lui era un MediMago e lei era una erbologa. 

Harry e Luna, i due erano fidanzati e vivevano in un appartamento ma non erano sposati, volevano far le cose con calma. Si erano innamorati dopo la fine di Voldemort e non si erano più lasciati. Lui era il miglior Auror che esistesse mentre lei era la giornalista del Cavallino.  

Lupin e Tonks, si erano sposati.

Fred e George, erano gli stessi e non sarebbero cambiati. Avevano il loro negozio e inventavano cose sempre più nuove.

Molly e Arthur, erano diventati una altra volta genitori di due gemelli Gideon e Fabian in memoria dei fratelli di Molly e avevano già tre anni ed erano delle pesti come Fred e George.

Charlie e sua moglie Patricia, con i loro tre figli: i due maschietti gemelli Fred e George e la piccola Virginia.

Poi Silente, Minerva McGranitt, i genitori di Hermione, Neville e Susan Bones e altri.

 

 

 

 

Per quanto riguardava lei e Severus,

Lei era una scrittrice e tra poco avrebbe pubblicato il suo libro “A Fordibben Love”, la storia del loro amore mentre lui non lavorava più a Hogwarts, aveva un negozio con ogni pozione o antidoto, possibile cosi non sarebbe stato allontanato da lei.

 

 

Ora vivevano felici nel castello, crescendo la bambina nata dal loro amore.

Sembra una storia irreale.

Una storia magica efiabesca.

Ma Savana era la prova autentica di quell’amore.

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                                    

 

***FINE***

 

 

 

* Nel sito della Rowling specifica che Hermione è più grande di Ron e Harry.

 

Questa è la seconda ff in cui metto la parola fine… è sono contenta… so che la storia è inverosimile ma a me piace molto.

  
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