Salve
a tutti, avviso che questo sarà l’ultimo capitolo della mia nuova ficcy perché
credevo che fosse opportuno non prolungarla troppo perché purtroppo con la
scuola non ho molto tempo da dedicare alla mia fantasia. Vi voglio bene,
tantissimo!!! Dedico le mia fanfiction a J.K.Rowling, a Marisa la ragazza che mi
da sempre fiducia in queste cose,
Francesca la mia migliore amica e ruertmania e le altre che recensiscono sempre,
un bacio enorme, vostra Nancy^_*
Nessuno dei due dormì quella notte,
troppo persi nei loro pensieri per potersi abbandonare in un sonno ristoratore.
Ron continuava a maledirsi per il suo
mancato coraggio continuando a rigirarsi nel suo
letto.
“ Dovevo finire tra i Tassorosso io!
Prima sono al settimo cielo per quel… quasi bacio e poi non riesco a dirgli un
accidenti. Dire che sono uno stupido è davvero poco. Se lo sa Ginny mi ammazza e
non sarà una morte veloce e poco dolorosa, al contrario… Basta! Mi devo lasciare
alle spalle questa storia e dimenticare Hermione per un po’, è la cosa migliore,
sono stato quattro anni senza provare nulla per lei e così farò per il resto
della mia vita”
Non era riuscito neanche a convincere se
stesso con queste parole, ma voleva tentare, in un modo o nell’altro avrebbe
finalmente dimenticato ogni sentimento oltre l’amicizia, per Hermione
Granger.
Hermione dal canto suo singhiozzava
silenziosamente tra le calde lenzuola del lettino singolo del dormitorio.
Provava a respirare a fondo per darsi una calmata, non riusciva a capacitarsi
del fatto che non fosse successo niente. Sussultò un attimo, Melody Skats stava
mormorando qualcosa nel sonno, quella ragazza le ricordava tanto Lavanda Brown
che per fortuna aveva concluso gli studì trascinandosi Calì
Patil.
“ Con quell’aria sfacciata da
grandissima oca viziata, sempre a pensare a ragazzi e moda, ma dico io un po’ di
contegno!Capisco che essere perfetti è impossibile, ma provare almeno ad essere
un po’ meno equivoche. Con quei
vestiti striminziti da far paura solo per compiacere qualche ragazzo più bravo
del solito a giocare a Quidditch. Più di una volta l’ho sentita fare commenti
troppo positivi su Ron… Se ci prova con lui giuro che butto prima lui, poi lei
ed infine io dalla Torre di Astronomia.”
Quel posto le fece ritornare in mente
qualche ora prima, con Ron. Il suo migliore amico che per sua sfortuna sarebbe
rimasto tale per il resto della sua vita.
La mattina seguente la giornata era
pessima, grandi nuvolosi annunciavano un’imminente temporale. Hermione e Ron si
davano solo fugaci occhiate salutandosi solo per il dovere di farlo.
-Avete litigato di nuovo o sbaglio?-
annunciò il suo arrivò Ginny sedendosi di fronte a Ron e accanto a Hermione
scavalcando la panca. Ron alzò lievemente il capo dalla sua colazione negando
quasi impercettibilmente con la testa.
- Mi sarò sbagliata, forse siete solo un
po’ assonnati- disse facendo spallucce. Salutò Harry con un gesto veloce della
mano che lui ricambiò con un sorriso. La rossa arrossì, ma nessuno se ne accorse
tranne Harry che abbassò lo sguardo iniziando a mangiare.
- Ron, gli allenamenti sono saltati,
guarda che tempo- disse Harry per avviare il discorso. Nel frattempo fuori tuoni
squarciavano il cielo con violenza e un’insistente pioggia picchiettava
fastidiosamente nei vetri della Salagrande.
- D’accordo, allora niente, sarà per
domani o dopodomani- rispose il rosso finendo la sua colazione. Hermione era
impegnata in una conversazione con Ginny e una sua amica e sembrava piuttosto
tranquilla.
“ Ron, smettila di fissarla, è tutta
colpa sua se soffri e perdi il tuo grande orgoglio alla Weasley! Diventi
debole”
“Ma è così
carina…”
“No, no e mille volte no! Lascia quel
che provi per lei in un angolino segreto del tuo cuore che pian piano
dimenticherai”
“ Non ci riuscirò
mai…”
“Sì, che ci riuscirai, sei un cocciuto
Weasley, un testardo dai capelli rossi, e un coraggioso
Grifondoro!”
“ Sto davvero impazzendo, penso e parlo
da solo, qualcosa non va… Sto forse diventando matto?!? Sì, non c’è altra
spiegazione…”
Hermione si era girata e guardava Ron
che la fissava in modo strano, pensieroso. Lui parve non accorgersene perciò
ritornò a parlare con Ginny senza tanti indugi….
Le lezioni furono più lunghe del solito
a parere di tutti gli studenti, il tempo non faceva che far venire un malumore
generale a tutti. Hermione e Ginny entrarono in Salacomune una volta finito di
studiare in biblioteca e trovarono Harry da solo a guardare fuori dalla
finestra, ma di Ron nessuna traccia.
- Ciao Harry, hai visto
Ron?-
Domandò la riccia. Harry si voltò e fece
spallucce non sapendo realmente dove diavolo si era cacciato il suo amico. Ginny
osservava Harry incantata, il che fece sorridere Hermione che avendo bisogno di
pensare uscì dal luogo, ma non trovava nessun luogo dove stare in pace. In
dormitorio ci sarebbe stata sicuramente quell’ochetta di Melody e di certo non
aveva voglia di sentire le sue inutili sciocchezze… La biblioteca era chiusa
ormai, così decise nonostante il maltempo di uscire fuori, si sarebbe presa una
malattia, ma che le importava, voleva stare sola. Aveva passato una giornata
orrenda, ogni tanto inavvertitamente aveva posato la sua mano su quella di Ron o
viceversa e questo aumentava l’imbarazzo. Ma l’imbarazzo per cosa? Abbiamo
deciso che non significava niente quello che era successo e così doveva essere.
Si ritrovò a correre mentre svariate lacrime bagnavano il suo viso accompagnate
dalla pioggia. Voleva dimenticare quei pensieri, tornare a essere la secchiona
studiosa che non pensava ad altro che alla sua reputazione come studentessa.
Andò a sbattere contro qualcuno , questo qualcuno aveva la divisa da Quidditch
tutta bagnata come i capelli e la scopa che teneva in mano. Aveva lo sguardo
basso e guardava la figura che le era andata a sbattere
contro.
- Hermione?- chiese tra l’impaurito e il
preoccupato.
-
Ron? Che ci fai qui?-
- Potrei arti la stessa domanda lo sai?-
disse sforzandosi di non sbattere i denti per il
freddo.
- Smettila di rispondere alle mie
domande con altre domande, è irritante!-
- Tu lo fai
sempre-
- E questo cosa centra? Non puoi
giustificarti così!-
- Sì, che lo faccio invece, non sarai di
certo tu a impedirmelo!-
- Ron, io lo dico solo perché mi stavi
infastidendo-
- A me invece infastidisce il tuo modo
di fare da Miss Perfettina, non lo sopporto!-
Pensieri di Ron:” Ok, non lo volevo e
soprattutto non lo DOVEVO dire, ma se l’ha cercata da sola, è quel che si
merita, con chi crede di aver a che fare? Con Krum? No, no, si sbaglia di grosso
se crede che mi farò mettere i piedi in testa. Anche se la persona in questione
è Hermione Granger! Non la odio, anzi, ma a volte è veramente insopportabile! Ha
gli occhi lucidi e non è effetto della pioggia, sta per piangere, che lo faccia
pure io non mi scomoderò… Va bene, non sono un insensibile, ci starò male per
giorni, ma farsi vedere deboli non serve a nulla”
-
Perfetto allora! Tu non credere di essere meglio, sei il solito immaturo
che non capisce niente! Sei superficiale, un’insensibile e stupido ragazzino!-
si sfogò la riccia guardandolo con rabbia stringendo forte i pugni facendo quasi
sanguinare i palmi delle mani.
- Io non sono un ragazzino per tua
informazione! L’unica ragazzina qua sei tu! Prima provi a baciarmi e poi mi dici
che non è significato nulla per te-
- Ron, tu eri
d’accordo-
Ron la guardò dubbioso non sapendo
esattamente cosa rispondere, ora avrebbe dovuto dirgli la verità e lei lo
avrebbe respinto se lo sentiva.
- L’ho detto solo perché noi siamo
amici- rispose infine abbassando lo sguardo e guardandosi le scarpe ormai
fradice.
- Perché solo amici?- disse Hermione in
un pensiero però pronunciato a voce alta. Arrossì violentemente sbarrando gli
occhi maledicendosi mentalmente.
Ron alzò lo sguardo per vedere Hermione
che era arrossita in un modo allucinante e anche divertente. Tuttavia non aveva
affatto voglia di ridere, la guardò sostenendo il suo sguardo mentre la pioggia
continuava a cadere non rovinando l’atmosfera di tensione e
imbarazzo.
- Perché questa
domanda?-
- Io… In realtà, io non saprei… Ho solo
fatto un pensiero a voce alta, tutto qui-
- Ma… è una domanda.. che ti poni
spesso?-
“Hermione i giochi sono finiti, ora devi
essere chiara, il danno è fatto e non puoi più tornare indietro!” si disse
Hermione decisa cercando di guardare gli occhi un po’ oscurati di
Ron.
- Sì-
- Allora siamo in
due-
Entrambi arrossirono, ma non si
guardavano. La prima ad alzare lo sguardo fu Hermione, lo guardava fisso e
attendeva che anche lui alzasse lo sguardo. La pioggia li aveva bagnati
completamente e di certo il giorno dopo avrebbero avuto la febbre, ma non le
importava. Si avvicinò sicura anche se con timidezza. Ora fu il turno del rosso
ad alzare lo sguardo. La guardò incerto sul da farsi prima che Hermione facesse
una cosa assolutamente inaspettata. Si alzo sulle punte dei piedi e unì le sue
labbra a quelle di Ron. Il ragazzo restò per un po’ immobile non essendo sicuro
che quello che aveva appena fatto la sua migliore amica fosse vero. Ron
dischiuse le labbra per poter approfondire quel bacio che aveva sempre
desiderato e che ora anche se sotto la pioggia con il cuore a mille non avrebbe
rinunciato per nessun motivo al mondo.
E
così ho finito anche questa fanfiction spero sia piaciuta a chiunque l’abbia
letta anche se non era niente di speciale. Ringrazio chi ha recensito finora e
chi lo farà per quest’ultimo capitolo. Un grosso bacio
Greta