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Autore: ADDICT    06/07/2012    11 recensioni
- Harry, guarda la lista, ho battuto tutti voi!- disse Zayn Malik sulla porta dell’aula di scienze, sventolando un foglio bianco un po’ spiegazzato sotto il naso dell’amico riccioluto. Harry fissò il foglietto con gli occhi quasi incrociati.
- Non ci credo, cazzo! fa vedere- quasi urlò Niall, il biondo dagli occhi color del mare sfilando il foglio dalle mani di Malik.
- Cazzo. Cazzo. Cazzo. – continuava a borbottare Niall facendo scorrere gli occhi da destra a sinistra velocemente sulla lista scritta sul foglietto.
- Zayn sei arrivato a 99 ragazze in quattro anni, cazzo! Stai vincendo tu! – piagnucolò Harry.
- Me ne manca una sola, e poi avrò vinto questa maledettissima sfida.- disse soddisfatto Zayn strofinando una mano sull’altra con un sorrisetto beffardo.
-Zayn, non cantare vittoria te la trovo io la numero 100. E non sarà una passeggiata- si intromise Liam. Detto ciò strizzò gli occhi e si mise una mano sulla faccia come a spremere le meningi per trovare la fatidica numero cento per il suo amico.
In quel momento Zayn sentì Louis muoversi di scatto verso di lui e dirgli nell’orecchio- Lei. – indicando una ragazza che veniva verso di loro.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se c’era una ragazza della scuola che ancora non era andata a letto con Zayn Malik,  quella era Annie.
Non perché fosse una brutta ragazza. Anzi, a dire la verità, era piuttosto attraente e graziosa.
Capelli castani e grandissimi occhi azzurri, mediamente alta e mediamente magra.
Annie era una ragazza normale, con una famiglia normale, con una vita normale. Il suo unico difetto era la sua ostentata timidezza che camuffava volentieri con una mascherata: esibiva a professori e studenti un caratteraccio.
Non era odiata all’interno dell’istituto, non era la solita secchiona che passava la vita sui libri. E rinchiusa come un topo di biblioteca.
Ma tantomeno non era la classica cheerleader con il quoziente intellettivo di uno smalto secco.
Non ci teneva minimamente ad apparire attraente, preferiva di gran lunga dedicarsi ad attività come il calcio e il nuoto, limitandosi a dimenticare tutto ciò che concerneva il make up, i tacchi alti e le tinte bionde per capelli.
Era mediamente brava a scuola, non aveva né voti alti né insufficienze, e il suo unico obiettivo era quello di passare l’ultimo anno, appena cominciato, indenne e di passare così ad un altro step della sua vita, quello dell’università.
I capelli castano scuro le ricadevano sulle spalle mentre camminava frettolosamente per i corridoi della High School of St. Augustine , i libri di chimica e di letteratura latina sotto il braccio.
A passo veloce cercava di raggiungere l’aula di Scienze dove avrebbe dovuto passare le due ore successive con il professor o’Connor, un cinquantenne molto grasso, calvo e con due enormi baffoni  proprio sotto a un enorme paio di occhiali dalla montatura color tartaruga. Il professor o’Connor era perennemente sudato, e passava sempre tre quarti della lezione ad asciugarsi la fronte con un fazzoletto bianco di stoffa.
Tuttavia il problema del panciuto professore di Chimica non era propriamente il fatto di stargli vicino senza che le sue goccioline di sudore non ti si attaccassero alla pelle come una malattia, quanto il fatto che le sue lezioni erano terribilmente noiose.
Annie poi, non era mai stata una cima nelle materie scientifiche, e Chimica era in assoluto la sua materia più odiata.
Con la voglia sotto i piedi di seguire una lezione dedita allo studio del PH degli elementi, Annie corse  nell’orda di studenti chiassosi fino al corridoio dove si trovava l’aula di Scienze.
Appena qualche passo prima della classe notò un gruppo di ragazzi sostare proprio davanti alla porta.
Li conosceva bene i ragazzi come quelli. Erano cinque. Sempre insieme, sempre vicini. Migliori amici.
Aveva sentito molto parlare di loro nei corridoi, nelle classi, e in mensa. E Annie era arrivata ad una sola conclusione: Erano terribili, punto.
Erano i ragazzi più popolari dell’istituto, ma non perché facessero parte di qualche squadra di sport o perché erano terribilmente belli.
O meglio, secondo il novantanove per cento delle ragazze della scuola erano degli dei scesi in terra, ma per Annie non erano nemmeno un granchè. 
La loro popolarità era data in particolar modo dlla loro sfacciataggine nell’usare e buttare via le ragazze come se fossero carte di caramelle.
E Annie non aveva mai accettato una cosa del genere.
Aveva pure sentito che alcuni di loro, in particolare il peggiore dei cinque di nome Zayn Malik, tenevano pure il conto delle ragazze che riuscivano a portarsi a letto.
Che cosa ridicola.
Mentre avanzava verso di loro, diede loro un’occhiata di fuoco, notando come fossero impegnati a parlottare tra loro a bassa voce.
Uno di loro, Louis Tomlinson, il più grande dei cinque, ma quello con il cervallo più piccolo, faceva volare gli occhi per tutto il corridoio, probabilmente in cerca di una nuova preda.
Ad Annie venne il voltastomaco e alzò gli occhi al cielo facendo una sottospecie di verso strozzato.
Purtroppo per lei, che voleva passare inosservata prima di entrare in classe, Louis sentì il suo verso e catturò il suo sguardo con il proprio, in un attimo gli si aprirono gli occhi quasi a spalancarli e si girò immediatamente verso Zayn per poi sussurrargli qualcosa nell’orecchio.
Annie pensò immediatemente che gli stesse dicendo una di quelle insulse barzellette che Tomlinson si divertiva a urlare ogni santo pranzo in mensa, barzellette che tutta la scuola trovava estremamente divertenti, ma che Annie trovava banali e spesso volgari.
Un secondo dopo lo sguardo di Malik si posizionò su Annie e la inchiodò.
Annie si ritrovò a dover fare gli ultimi due passi con lo sguardo quasi di Malik addosso e la cosa non le piacque per niente.
-Scusa, fammi passare – disse Annie una volta arrivata davanti al gruppo che ostruivano il passaggio per la sua classe.
-Non ci penso neanche- disse Zayn, facendo una sottospecie di risata che i suoi amici trovarono divertente, le ragazze nel corridoio trovarono sexy e ad Annie invece faceva venire da vomitare.
-Devo entrare in classe, fammi passare- riperè Annie.
--Prima esci con me- obiettò Zayn.
Ad Annie ci volle qualche secondo per ragionare sull’ultima frase di Malik e comprenderne appieno il significato.
-Molto divertente, ora levati di mezzo, sfigato- e fece un passo avanti convinta che Malik e i suoi amichetti si fossero levati dalle palle una volta per tutte.
Purtroppo pensò male perché Zayn non si era mosso di un centimetro e quasi non gli finì addosso.
-Sono serio. Prima esci con me-  Zayn Malik aveva un sorrisetto beffardo sulle labbra e guardava Annie dall’alto al basso mentre le sussurrava di uscire con lui.
Probabilmente ogni ragazza della scuola non vedeva l’ora di uscire con il più figo della scuola, il grande Zayn Malik.
Il belloccio dalla carnagione olivastra, gli occhi magnetici incorniciati da lughe ciglia scure, il fisico statuario e i capelli neri alzati in un ciuffo ribelle.
Ma Annie non era della stessa idea.
-Non ci penso nemmeno-  disse fermamente convinta Annie guardandolo dritto negli occhi.
Ma stava davvero avendo una discussione con Malik-penso-di-essere-figo-ma-non-lo-sono?
-Adesso fammi passare, imbecille- sussurrò Annie prendendolo per il colletto della camicia e soffiandogli quasi addosso- prima che riduca le tue palle in polvere e ci pulisca il vomito che mi sta per uscire dalla bocca mentre mi parli.- detto ciò Zayn alzò le mani in segno di resa e sgranò gli occhi – Certamente dolcezza, ti aspetto in mensa, non vedo l’ora di rivederti Babe- le urlò dietro mentre Annie a passo spedito raggiungeva l’ultimo banco in fondo alla classe ci buttò i libri sopra, incrociò le braccia al petto e assunse un’aria scocciata.
La giornata non era iniziata bene.
 
 
Zayn

 
-Harry, guarda la lista, ho battuto tutti voi!- disse Zayn Malik sulla porta dell’aula di scienze, sventolando un foglio bianco un po’ spiegazzato sotto il naso dell’amico riccioluto. Harry fissò il foglietto con gli occhi quasi incrociati.
- Non ci credo, cazzo! fa vedere- quasi urlò Niall, il biondo dagli occhi color del mare  sfilando  il foglio dalle mani di Malik.
- Cazzo. Cazzo. Cazzo. – continuava a borbottare Niall facendo scorrere gli occhi velocemente sulla lista scritta sul foglietto da destra a sinistra.
- Zayn sei arrivato a 99 ragazze in quattro anni, cazzo! Stai vincendo tu! – piagnucolò Harry.
- Me ne manca una sola, e poi avrò vinto questa sfida che dura da così tanti anni.- disse soddisfatto Zayn strofinando una mano sull’altra con un sorrisetto beffardo.
-Zayn, non cantare vittoria te la trovo io la numero 100. E non sarà una passeggiata- si intromise Liam.  Detto ciò strizzò gli occhi e si mise una mano sulla faccia come a spremere le meningi per trovare la fatidica numero cento per il suo amico.
In quel momento Zayn sentì Louis muoversi di scatto verso di lui e dirgli nell’orecchio- Lei. – indicando una ragazza che veniva verso di loro.
Zayn non aveva ben capito – Chi?-
Harry seguì la traiettoria  dello sguardo di Tomlinson e, visto che si trattava di Annie Cross, ragazza che nessuno di loro era riuscito nemmeno ad avvicinare, non potè che ripetere le parole dell’amico diciannovenne dagli occhi chiari – Lei.-
Zayn vide Annie e notandola per la prima volta, la prima cosa che pensò era che era una missione impossibile. Nessuno era riuscito mai a scambiare nemmeno un bacio con Annie Cross, figuriamoci portarsela a letto, aveva un tale caratteraccio! Ma non poteva tirarsi indietro, non quando in ballo c’era la fine della scommessa, che avrebbe così vinto.
-Affare fatto- e detto questo aveva deciso che si sarebbe portato a letto Annie Cross entro la fine dell’anno.
Annie Cross la ragazza numero 100, sarebbe stata la ragazza che avrebbe portato fine alla lunga ed eterna sfida dei cinque amici.
Lei sarebbe stata la numero 100.



CIAO!
Ok, io non sono molto brava a scrivere, ma mi diverto molto e quando non ho niente da fare prendo il mio computer, metto le cuffie alle orecchie e comincio a far scorrere le dita sulla tastiera. Non ho bene idea di cosa abbia scritto. magari non ha senso, magari è sgrammaticato, magari è tremendo. Ma ho voluto comunque postarlo per condividere con voi le mie storie e i miei pensieri, Se mi dite cosa ne pensate ne sarei davvero onorata.
 :) un bacio a voi ragazze

 
 
 
 
  
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