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Autore: marguerite_murcielago    07/07/2012    2 recensioni
Quando Roxanne Mellinger, poco più che una ragazzina inglese, incontra Anthony Hoyt, scostante e volubile, spesso un vero bambino, non c'è dubbio: è un colpo di fulmine. Purtroppo, tutto ciò che faranno dovrà piegare le ginocchia sul fondo di una scialuppa.
«Ti amo» gli disse, pianissimo, come se avesse appena confessato un orribile segreto.
«Ti ho amato anche io» replicò lui, stirando il volto in un sorriso forzato.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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- Questa storia fa parte della serie 'We must be two to tango'
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The tango will go out
{Your free to leave me 
Just don't deceive me 
And please believe me 
When I say, I love you
}

 

«Può reggermi la lanterna, signorina?»
Lo sguardo dell’ufficiale Lowe era carico di pietà e orrore, alla luce della lanterna.
Roxanne soffiò sulle proprie mani per riscaldarle e afferrò la lanterna, sporgendosi oltre la fiancata della scialuppa per illuminare la distesa piatta del mare. Decise che, non appena fosse finito quell’ingiusto giro di salvataggio, avrebbe riconsegnato la lanterna a Lowe e avrebbe vomitato tutto – comprese le lacrime per Anthony e tutti i corpi che illuminava.
«Qui non c’è nessuno da salvare» ammise l’ufficiale e la scialuppa cambiò direzione; anche lei sembrava muoversi con una certa titubanza, come una donnicciola che cammini in punta di piedi per evitare di calpestare degli insetti. Solo che erano su una scialuppa che scivolava sul mare liscio come l’olio e gli insetti erano decine, centinaia di corpi.

 

«Sentite questo suono?»
Lowe aveva fatto tacere tutti; nel silenzio della notte, oltre al suono leggero delle onde contro le fiancate della scialuppa, si udiva solo un’altra cosa: un richiamo indistinto, non dissimile da quello di una sirena.
«Può essere qualcuno che ha visto la luce della lanterna» osservò Roxanne, in tono piatto.
La barca si avvicinò alla sorgente del rumore: era una donna, che sbatteva follemente le mani nell’acqua per attirare l’attenzione e li chiamava: «Aiuto! Aiuto! Per favore, tiratelo fuori dall’acqua, io non riesco più a sostenerlo!» esclamò, quando Lowe fu a portata d’udito.
Lui afferrò qualcosa che assomigliava ad un manichino di stoffa, gonfio d’acqua, e lo stese sul fondo della scialuppa. Roxanne dovette spostarsi per far posto ai due naufraghi, così ebbe occasione di guardarli solo quando entrambi furono a bordo e tornò alla sua postazione sulla prua, simile ad una polena scarmigliata e svuotata.
Perciò, fu con un estremo balzo del cuore, di sollievo più che altro, che spostando la lanterna nell’altra mano riconobbe il naufrago disteso sul fondo della scialuppa come Anthony Hoyt.
«Oh, Signore!» strillò, con voce acutissima.

 

«Anthony, ti prego…»
La luce della lanterna illuminò il volto livido di Anthony; lui si portò l’indice alle labbra, intimandole di tacere. Roxanne si inginocchiò al suo fianco, il sorriso raggelato.
«Ma sei vivo, Anthony, ti sei salvato!» protestò, senza poter controllare la voce tremante, e si piegò ancora di più su di lui, finché alcune ciocche di capelli non gli sfiorarono le guance.
Finse di non aver visto le tracce di sangue che aveva tra i capelli e sulla fronte – finse di non aver notato il tremore delle sue mani, quando le sollevò – finse di non aver prestato ascolto al battito leggero e irregolare del suo cuore – ma non finse di non soffrire, quando Anthony le prese il viso tra le mani e l’avvicinò al suo.
«Anthony, ti prego…» ripeté, lacerata dalla sensazione di aver nutrito una speranza inutile fino a quel momento; non poteva succedere, non di nuovo. Nonostante il nervosismo l’avesse irrigidita al pari di una statua, sentì il sangue affluirle alle guance.
«Sono una stupida! Sì, sono stata una sciocca a credere che tutto si sarebbe risolto!»
Non aggiungere nulla, perché Anthony la baciò.
Lei chiuse gli occhi, singhiozzante. La pelle di Anthony sapeva di sale.
«Ti amo» gli disse, pianissimo, come se avesse appena confessato un orribile segreto.
«Ti ho amato anche io» replicò lui, stirando il volto in un sorriso forzato.
«Ti ho amato? Non mi ami più?» Roxanne fece finta di scherzare, stringendogli le braccia attorno alla vita. Anthony sbuffò, premette il volto contro la sua spalla, come se non fossero necessarie altre parole, altre spiegazioni, quelle che Roxanne invece desiderava ardentemente.
Indecisa, scrutò il suo volto da annegato, così pallido e così tranquillo, e lui inarcò le sopracciglia. Piano, come per non darle un eccessivo dispiacere, chiuse gli occhi.
Si addormentò e non riprese più conoscenza.

   
 
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