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Autore: damnlouis    07/07/2012    6 recensioni
Luogo: Oratorio estivo, detto anche CRE (Centro Ricreativo Estivo).
Lei: Alessia Jepsen, occhi verde smeraldo e capelli neri, è solare, creativa, estroversa, orgogliosa (fin troppo), simpatica, sicura di sé, combattiva, determinata, romantica e testarda come un mulo.
Lui: Louis Tomlinson, occhi azzurri cristallini e capelli mori a schiaffo, è divertente, cretino, estroverso, disordinato, estremamente testardo, se ne fotte di cosa pensano gli altri di lui, sincero, orgoglioso, idiota, romantico, buffone e sfacciato.
Messi insieme: litigano in continuazione, eppure c'è una qualche attrazione che li spinge a stuzzicarsi l'uno con l'altra.
Tra litigi, momenti di dolcezza, sfuriate, canzoni traboccanti di sentimenti, scenate di gelosia, sguardi sognanti, baci rubati, coppie che scoppiano, segreti, istinti omicida, sentimenti che vengono a galla, pensieri sessuali e ormoni da tenere sotto controllo; che combineranno i protagonisti?
Entrambi si odiano a morte, ma alla fine della storia sarà ancora così?
Si dice che da odio nasce amore..

Fic Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=LzpFf4-aTcE
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Domenica 10 Giugno 2012

Tappe.
Unica parola che riuniva due o tre animatori in una tappa, in cui i bambini dovevano superare una prova per andare avanti nel percorso, il cui premio finale era la maglietta della tua squadra. Non avete ancora capito di cosa sto parlando? Oratorio estivo, detto anche CRE (Centro Ricreativo Estivo). Primo giorno del CRE, significava totale casino di gruppi di bambini scatenati e accaldati che urlavano e correvano da una tappa all'altra.
Non pensavo che mi avrebbero messo in coppia con Louis Tomlinson, l'animatore con i capelli sempre spettinati a schiaffo e occhi azzurri cristallini, per preparare la mia tappa.
E fu lì che cominciai ad odiare quell'idiota. Prima di allora, non ci eravamo mai parlati; ognuno si faceva gli affari suoi. Eravamo anche vicini di casa, ma non ci parlavamo molto spesso. Durante gli altri Grest ci eravamo scambiati solo qualche frase come: "Louis, potresti dare un ghiacciolo anche a questo bambino?" oppure "Louis, mi aiuti a tenere fermo questa peste vivente?"; e basta. Louis aveva quei quattro rincoglioniti, che chiamava "amici": Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik e Liam Payne. Harry era il ragazzo, anzi l'animatore più gettonato. Tutte le bambine dai 6 ai 10 anni gli correvano dietro per saltargli addosso e fargli degli scherzetti. Le ragazzine delle medie, non facevano altro che sbavargli dietro e farsi filmini mentali (ci avrei scommesso) pervertiti. Niall era l'animatore più dolce tra tutti. A pranzo faceva il tribis sia della pasta sia di quello che c'era dopo. In questo eravamo molto simili, perchè anche io avevo sempre una fame da lupi. Infatti con lui andavo molto daccordo e alla fine siamo diventati anche migliori amici. Niall non riusciva mai a prendersela con i bambini, anzi riusciva a convincerli a fare i servizi e i giochi finali, senza l'uso della forza. Il suo punto di forza era la dolcezza. Zayn l'animatore più vanitoso di quest'oratorio, si specchiava ogni volta che ne aveva l'occasione, inoltre ci provava con tutte le animatrici carine. Anche Zayn era perseguitato dalle ragazzine delle medie che non facevano altro che sbavargli dietro. Infine c'era Liam... Liam era l'animatore (forse) più responsabile degli altri quattro e di tutti gli altri. Aveva un'aria divertente, ma allo stesso tempo disciplinata e non casinista come gli altri quattro. Diciamo che era quello più normale.
Quell'anno Rosemma (capo dell'oratorio) aveva deciso di farmi approfondire la conoscenza di Tomlinson, mettendomi insieme a lui nella tappa. Avevo cercato inutilmente di protestare, ma Rosemma non sentiva ragioni. Così invitai Tomlinson a casa mia per cercare insieme un gioco che potesse intrattenere i bambini.

<< Allora... uhm... Ale che gioco facciamo? >> Chiese Louis gentilmente. Mi buttai sul divano di casa mia e mi misi le mani tra i capelli, mentre sbuffavo rumorosamente. Lui rimase in piedi, di fianco alla porta d'ingresso. Gli feci cenno che poteva anche sedersi e non rimanere in piedi come un'ebete. Louis si avvicinò titubante verso il divano; alla fine si sedette anche lui.
"Sei tu quello con le idee divertenti, perchè lo sta chiedendo a me?" Pensai mentre lo guardavo di sottecchi. Louis distolse lo sguardo imbarazzato.
<< Non ne ho la più pallida idea... Possiamo prendere spunto dai giochi che ci sono in TV... Tipo "Gira La Ruota" o robe simili... >> risposi, mentre divagavo un pò con la mente. Guardai Louis per vedere che cosa ne pensava e con molta sorpresa, lui era lì, di fianco a me che per poco non scoppiava a ridere. Subito sentii cescere la rabbia e l'adrenalina, la mia espressione s'indurì e la voglia di spaccargli la faccia crebbe.
<< Allora sentiamo quali magnifiche idee hai tu, visto che ridi tanto! >> sbottai, mentre incrociavo le braccia al petto e lo guardavo dritto nei suoi occhi azzurri e cristallini. Subito dopo sentii una scarica elettrica attraversarmi tutta la schiena e lo stomaco mi si contorse, ma (a differenza di un mal di pancia) in modo molto piacevole. Sussultai a quella sensazione improvvisa che avevo provato. Fortunatamente Louis non si era accorto di nulla, infatti sul suo viso si stampò un sorrisetto strafottente.
<< Grazie, ho sempre saputo di avere magnifiche idee! >> disse lui in tono strafottente. Dio, quanto non lo sopportavo! Se non avrebbe smesso di fare il deficiente, giuro che gli avrei tirato un calcio lì, nelle parti basse.
<< Il mio tono era ironico, Louis. >> dissi, sorridendo strafottente. Louis fece una smorfia: segno che si stava arrabbiando seriamente. Sinceramente non avevo mai visto Louis arrabbiato: aveva sempre quel sorriso strafottente stampato in faccia e la battuta pronta per far ridere la gente in torno a lui. Non amava vedere le persone tristi e per questo motivo cercava sempre di tirare su il morale.
Guardai Louis: aveva la mascella serrata e il viso imbronciato, ma allo stesso tempo arrabbiato. I suoi occhi erano diventati di un azzurro acceso e avevano un sguardo duro, come a volermi incenerire all'istante. All'improvviso lo stomaco mi si contorse, ma non in una maniera piacevole e mi sentii morire dentro. Adesso mi sentivo anche in colpa per avergli detto quello che pensavo?
"Perchè? Cosa mi sta succedendo?" Insorsero mille domande nella mia testa, a cui però, non riuscii a dare risposta.
Nella stanza calò il silenzio più assoluto. Nessuno di noi due voleva parlare, tantomeno scusarsi per quello che era successo. Io sicuramente non avrei fatto il primo passo, tanto era il mio orgoglio. Nel frattempo pensai a quale gioco far fare ai bambini. Poi un lampo di genio si fece largo nella mia mente: Intesa vincente.
L'intesa vincente è quel gioco in cui ci sono tre ragazzi, uno seduto e gli altri due in piedi, dietro a quello seduto. Ai due ragazzi in piedi viene data una parola e loro devono formare una frase per far indovinare la parola al ragazzo seduto. La frase però, deve essere detta a parole alternate. Se per esempio, la parola è antipatico; la frase è: "Il contrario di simpatico", detto a parole alternate.
<< Intesa Vincente! >> dissi esaltata. Louis si girò verso di me, confuso e sorpreso da quello che avevo appena detto.
<< Cosa? >> chiese lui ancora intontito.
<< Intesa Vincente, il gioco che faremo alla nostra tappa. >> dissi convinta. Louis mi guardò ancora più confuso, così gli spiegai come si svolgeva il gioco.
<< Okay ci sto. >> disse Louis con un sorriso. Non so il perchè, ma fu spontaneo sorridergli di rimando.

 

______Autrice______

Hooola! questa è una FanFiction che avevo in mente già da un pò. Allora... che ne pensate? Secondo voi è interessante? Fatemi sapere, così vedo se andare avanti oppure no.
Per chi stesse leggendo l'altra mia storia "I Don't Want Get Out With You", non si deve preoccupare: non la lascerò mai in sospeso, perchè mi piacciono troppo Alessia e Riccardo; ormai mi ci sono affezionata.
Vabbè ora mi dileguo, bacioni a tutti :D

   
 
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