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Autore: __Sabotage    08/07/2012    4 recensioni
Quinn, Santana, Brittany, Puck, Finn e Sam vivono sotto lo stesso tetto e sono diventati un gruppo affiatato e inseparabile. Tra occasioni perse, amori segreti, gelosie ben celate e fantasmi del passato che ritornano, ne vedremo delle belle.
FutureFic!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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QUINN.
Uh la la, Quinn Fabray. – esclamò fischiando il ragazzo palestrato facendo sobbalzare la biondina che si trovava di fronte a lui.
– Apri sempre la porta in mutande? – chiese scrutando il particolare abbigliamento del ragazzo, composto da boxer e ciabatte infradito.
– Ehi, è il mio stile! E poi dovresti essere contenta di questo panorama. – fece un sorriso sornione indicandosi con una mano dalla testa ai piedi
– Oh, già visto. Non hai idea di quante volte mi sia appostata allo spioncino della porta per vederti. – Annuii convinta facendo un occhiolino, al che Noah, o meglio Puck come lo chiamavano tutti, rispose come una risata. Sapeva sempre come rimetterlo al suo posto, ormai aveva imparato a conoscerlo. D'altra parte erano due anni che si era trasferita in quel condominio e aveva conosciuto Puck.

Era iniziato tutto in stile Puckerman, lei abitava proprio sopra di lui e se voleva salire in casa doveva passare esattamente di fronte a casa sua. E ogni volta c'era lui ad accoglierla con diversi fischi. A Quinn non dispiaceva, era abituata. Sapeva di essere bella e sapeva gestire i tipi come lui. Ignorare e passare oltre. Però c'era qualcosa in lui di diverso dai tipi viscidi a cui era abituata. Per quello accettò di andare alla festa organizzata nel suo appartamento. Anche perchè non conosceva ancora nessuno in quella città ed era una proposta decisamente più allettante che svuotare scatoloni tutta la sera.
La festa era proprio come se l'aspettava, fusti di birra, ragazzi sbronzi stravaccati sul divano e coppiette senza un minimo di pudore in giro per l'appartamento. L'unica cosa che non si aspettava era Puck che non cercava di rimorchiarla con qualche battuta pessima, bensì volle chiacchierare con lei, conoscerla. Infatti trascorsero tutta la sera in quel modo, tra una birra e qualche chiacchiera, senza che lui le mancasse mai di rispetto.
Poi diventò una consuetudine salutarsi la mattina, e prendere un caffè il pomeriggio, e risalutarsi la sera. Non si sa come, non si sa perchè, Quinn Fabray e Noah Puckerman diventarono amici per la pelle.

– Hai un po' l'aria da maniaca, in effetti. – scherzò, sollevando leggermente il labbro superiore. – Oh, comunque entra pure.. Fammi indovinare, ti manca di nuovo il sale! – esclamò, grattandosi il mento con aria pensierosa.
– Non di nuovo! Sarà stata una volta o due.. – fece con indifferenza, entrando pian piano in casa Puckerman.
Sette.
– Hai contato quante volte ti ho chiesto il sale? – chiese la biondina tra il divertito e lo scioccato
– No, cioè.. sì insomma, era per dire.. – Si impappinò per poi andare a prendere la solita tazzina che riservava a Quinn.
La ragazza fece una risata poi gironzolò un po' per l'appartamento. – Mhm, hai cambiato genere? – chiese ridendo, tenendo con due dita un paio di mutandine rosse col pizzo.
– Certo, cara. – fece il ragazzo imitando la voce e le movenze femminili. – No, una ragazza deve averle dimenticate qui, vanno via così di fretta..
– Chissà perchè! – commentò ridacchiando, ributtando l'indumento dove l'aveva trovato.
– Ehi! Potresti ferire la mia sensibilità. – disse in tono melodrammatico portandosi una mano al cuore. A Puck piaceva apparire come un playboy senza cuore, anche se un cuore ce l'aveva e batteva molto forte.
– Su, smettila e dammi la tazzina.
– Ok dai, ecco a te.
– Caffé dopo? – alzò un sopracciglio appoggiandosi allo stipite della porta.
Come sempre.


SANTANA.
Non sapeva bene spiegare com'era iniziato tra loro. Erano nello stesso gruppo di amici, si vedevano sempre e un giorno era scoccata la scintilla. Un giorno in cui il gruppo era composto soltanto da loro due. Tutti gli altri loro amici erano occupati e quindi si erano ritrovati loro due soli da Starbucks.
All'inizio era stato un po' strano, perchè anche se si vedevano tutti i giorni, sembrava che non avessero niente in comune. Ma alla fine avevano parlato tanto, o meglio Finn aveva parlato, ma Santana non si era annoiata anzi aveva iniziato a scoprire molte cose su di lui e su sé stessa. Aveva scoperto che adorava il suo sorriso e le sue fossette e che i suoi occhi color nocciola si abbinavano benissimo alla carnagione latina della ragazza. Ma Santana Lopez non si innamorava, non faceva parte del piano, cioè fare carriera e poi sposare un attore famoso. Però non era riuscita a resistergli, si erano baciati a lungo e in segreto. I loro amici non sospettavano niente, anzi quando raccontarono loro di aver passato il pomeriggio insieme, scoppiarono a ridere perchè Santana Lopez e Finn Hudson non erano compatibili insieme.

La latina aprii leggermente la porta, spiando all'esterno del suo appartamento. Notò la figura enorme e insicura di Finn e prendendolo per un braccio lo trascinò all'interno della sua abitazione. Ormai il ragazzo era abituato ai modi bruschi di Santana, però emise comunque un piccolo urlo, che la ragazza coprì con le sue labbra.
Si baciarono un po' contro la porta, ovviamente chiusa, poi Finn mise le mani sui fianchi della ragazza e si staccò leggermente. – Mi sento un po' in colpa.
– Fai bene ad esserlo, Finnocence, oggi non sei un granchè come baciatore. – esclamò la ragazza incrociando le braccia.
– No, è che... Dovremmo dirlo ai nostri amici, sono la nostra famiglia, non dovremmo tenergli nascosto niente...
– Dire cosa, esattamente? – Santana puntò gli occhi dritti in quelli di Finn.
– Quello che c'è tra noi...
– E cosa c'è tra noi?
Stiamo insieme. – esclamò deciso, lasciando sorpresa la ragazza.
– Noi NON stiamo insieme. – ribattè, rimarcando la negazione.
– Allora cosa c'è tra noi? Non ne parliamo mai.
– Senti, se sei venuto qui per farmi l'interrogatorio puoi pure andartene, ok? Anzi dovremmo smetterla di vederci..
– Santana...
– Così non avremmo niente da nascondere ai nostri amici e la smetteresti di torturarmi con queste domande..
– Santana...
– Che c'è? – chiese spazientita la ragazza.
– Non voglio smettere di vederti. Uno, perchè sarebbe praticamente impossibile dato che viviamo nello stesso condominio e frequentiamo gli stessi amici, due perchè non voglio ok? Non dopo tutto questo, non così, non voglio.
– Al punto due mi sono persa, ma okay.. Okay. –  E riprese a baciarlo, perchè alla fine anche Santana non voleva perdere Finn.
E lui accettò quel bacio perchè al momento non poteva fare altro con lei, se non accettarla per come era e sperare che le cose potessero cambiare in meglio un giorno.


Alla sera, si ritrovarono tutti, come da tradizione, a casa Puckerman per una birra. Quinn, Finn, Santana, Brittany e Sam. Benché fossero sempre risultati come i più stupidi del gruppo, i due biondini erano l'unica coppia dichiarata all'interno del gruppo. Non c'era molto da dire sulla loro storia, era stato un colpo di fulmine e stavano insieme da ormai un anno e mezzo.
Puck stava aspettando i suoi amici alla porta, stile bodyguard, con un paio di bermuda e una T-shirt.
– Grande salto di qualità, Puckerman. Sei passato dai boxer ai bermuda. – esclamò ridendo Quinn, che era appena arrivata insieme a Brittany e Sam.
Perchè era già pronto a saltarti addosso. – affermò l'altra biondina, stuzzicando l'amica.
– Sì, certo, come no. – ribatté dandole una leggera spinta.
– E' lo stile Puckerman, no? – esclamò Sam battendo il cinque a Puck.
– Ovvio. – rispose strizzando l'occhiolino a Quinn, la quale scosse la testa sorridendo.
Nel frattempo Finn e Santana arrivarono insieme, senza badare a farsi paranoie sul loro 'segreto'.
– Ehi, siete arrivati! – esclamò Britt andando ad abbracciare Santana mentre Finn si scambiò una serie di pacche sulle spalle con Puck e Sam.
– Come potevo perdermi la birra delle nove? – rispose retoricamente la latina facendo segno a Puck di lanciarle una birra, che subito si mise agli ordini.
– Come mai voi due siete insieme? – squittì Quinn curiosa.
– Noi... umm... ci siamo incontrati... in ascensore. – balbettò Finn, non era per niente capace di mentire e Santana roteò gli occhi.
– E cos'è successo in ascensore? – chiese alzando un sopracciglio, facendo partire una risata generale.
– Niente, non mi abbasserei mai a quel livello. – ribattè Santana in tono duro, Finn si limitò a fissare il pavimento e nel gruppo calò un attimo di silenzio, che prontamente Sam ruppe.
– Oggi io e Britt siamo andati allo zoo! – annunciò posando un braccio intorno alle spalle della fidanzata.
– E fammi indovinare, volevano trattenerti nella vasca dei pesci per la tua bocca pesciforme!
– Ha ha, molto divertente, Santana. – La ragazza sollevò le spalle con modestia.
– Scusate, ho una telefonata. – fece Finn alzandosi per poi appoggiare il telefono all'orecchio. – Pronto?
Ciao, Finn. Sono Rachel e sono a Lima, ho bisogno di vederti.
Era Rachel Berry, l'ex storica di Finn. Per un momento la stanza girò e il ragazzo non seppe cosa dire.

 

Angolo autrice. <3
Saaalve! Eccomi, con una nuova fanfiction da proporvi! Chi mi conosce già, sa che sono più il tipo da oneshot, ma avevo questa idea che mi ronzava in testa da un po' e ho dovuto farla uscire, spero di non aver fatto male u.u
Bene, i protagonisti sono i ragazzi del Glee, qualche anno dopo, solo che non si sono conosciuti nel noto liceo di Lima, bensì nel loro condominio perchè fortuna delle fortune, vivono tutti sotto lo stesso tetto! A dire la verità, ci ho messo un po' a scrivere questo capitolo, l'inizio è sempre un po' difficile ma ora sono partita per la tangente e non mi si riacciuffa più XD
Una cosa, chi di voi non vorrebbe bussare alla porta e ritrovarsi un Noah Puckerman/Mark Salling in mutande? CEEEEE <3 Beata la nostra Quinn :')
E chissà se la nostra Santana riuscirà ad abbattere le sue barriere e aprirsi all'amore, chi lo sa u.u
Bando alle ciance, spero che vi sia piaciuto e di non avervi annoiato, posterò il prossimo capitolo tra una settimana.
Un bacio, __Sabotage <3

   
 
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