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Autore: aniasolary    08/07/2012    8 recensioni
Ci sono cose che la magia fa durare per sempre.
Quella che c'è nel cuore.
Loro sono Severus e Lily.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Più contesti
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Severus e Lily
L'aquilone

aquilone

É l'amore, non la ragione, che è più forte della morte.
Thomas Mann

 

Un respiro profondo.

La spiaggia è dura, umida, intrisa di tanti piccoli ricordi, conchiglie spezzate, sassolini levigati. L’odore di salsedine è ovunque; il sole gioca a nascondino fra le nuvole, chissà con chi.

Qualche passo deciso, una grattatina alla testa. Un sorriso…

Va bene così.

Lei è proprio vicina, la riconosce. Come farebbe a dimenticare i suoi morbidi capelli rossi? Neanche le nuvole sono così soffici, ne era sicuro anche se toccarli sarebbe stato troppo. In fondo, avrebbe dovuto avere il coraggio di provarci.

«Severus.»

La voce cristallina e alta, che faceva sembrare quel suo nome così poco adatto ad un bambino un motivetto musicale. Addirittura, lo faceva sembrare… bello.

Ma ha gli occhi dietro la testa?! L’ho sempre detto io, che è magica.

L’aveva beccato, l’aveva scoperto.

«Ciao.»

Non era il giorno giusto per una passeggiata mattiniera sulla spiaggia: il vento mandava folate improvvise, fredde, quasi volessero cacciare il nuovo arrivato dal bagnato che lasciava il mare sui piedi scalzi.

L’ ”Avada Kedavra” funzionava anche con l’aria? Non era ancora cominciata la scuola, anche se aveva ricevuto la sua lettera da poco, e quella formula era famosissima. Aveva un suono interessante, diverso.

Che pensiero cattivo, però. Non avrebbe dovuto riflettere su certe cose.

E Lily era buona. Lo si scorgeva nel sorriso, nei capelli che volavano al vento, negli occhi verde chiaro. Anche il nome era buono, come lo zucchero filato. Lo si sentiva attraverso le lettere, quanto era buona.

Li-ly.

Li-ly.

Li-ly

Poteva essere il nome di una stella nascosta. Una di quelle che si scaraventano nel cielo senza paura, luminose, che si vedono nella tetra oscurità della notte scura.

«Ho raccolto queste conchiglie. Mi ci ha mandato Petunia, vuole che le faccia una collana.» disse disinvolta. Poi portò una piccola ciocca di capelli color del fuoco dietro l’orecchio.

«Non se lo merita.»

Se Petunia fosse stata una strega, sarebbe stata una di quelle tanto cattive di cui si parla nelle grandi storie: quelle che vivono nei castelli di fiaba e imprigionano una principessa a causa della loro furente invidia.

Lily non se la sentì di replicare. Lei amava la verità e non poté fare a meno di ammettere, fra sé e sé, che il Severus aveva ragione. Ma non ci rimurginò troppo. Petunia era sempre sua sorella e, se avesse pensato a quanto era scorbutica e poco gentile con lei, non sarebbe cambiato assolutamente niente.

Lily si voltò. Il cappellino di paglia che faceva ombra sui suoi occhi chiari e le lentiggini appena visibili sul nasino.

«Che cos’hai dietro la schiena?»

Così presto? Scommetto che già lo sa. E’ magica, lei sa sempre tutto.

«Oh… E’ un aquilone.» rispose Severus. Il caschetto nero scompigliato, la bocca leggermente alterata in un espressione che avrebbe fatto ridere. Il vento lo stava tirando tutto.

Lily sarebbe scoppiata a ridere, se la curiosità non avesse preso il posto della sua indole alle risate sonore.

Lily si alzò dal suo posto, posando delicatamente le conchiglie. Tolse via la sabbia dal suo vestitino bianco e chiese, contenta: «Lo facciamo volare?».

La voce piccola e candida suonava come una piccola preghiera. Era da tanto che non faceva un gioco del genere.

Il bambino sentì suonare dei piccoli campanelli dorati nella testa, come se qualcuno stesse componendo una melodia solo per lui. Certo che l’avrebbe fatto volare.

«C-certo.» disse euforico, facendolo vedere per quanto fosse bello: arancione, azzurro, rosso e verde.

Tutti i colori. Ci faranno da luce… ci aiuteranno a solcare il buio, quando verrà.

Era bellissimo, e lui sapeva, meglio di chiunque altro, quanto sarebbe stato bello una volta librato nel cielo come un’aquila libera nel suo mondo.

Lo passò a Lily. Sapeva che era molto più bello farlo volare che guardarlo soltanto. E lui si sarebbe divertito come se stesse facendo la stessa cosa.

Lei lo prese per il manico e cominciò a correre. Piccoli passi, tanti saltelli, qualche osservazione, risate. La sabbia volava… sembrava volerli abbracciare. Anche loro avrebbero potuto abbracciarsi, così, all’improvviso, come fanno i bambini inconsapevoli, quelli che sorridono senza un motivo, e che da grandi piangono, per fin troppe ragioni.

«Non essere lento, dài! Non sei mica una lumaca!»

E lui che voleva fare il gentiluomo. Evidentemente lei non apprezzava quei tipi di comportamenti; meglio così, sarebbe stato più divertente.

«Ti ho superato! Vedi? Più veloce, Lily, ci sei quasi!»

Rischiò quasi di inciampare fra una duna un po’ troppo alta, ma l’emozione di alzare lo sguardo al cielo e vedere volare i colori come contrasto sulle nuvole fu meraviglioso, ancor più della paura di inciampare ed essere presa al volo.

La  meraviglia che si percepiva nel respiro pesante e rumoroso, faceva da sfondo a quel cielo nuvoloso, come una tela bianca che aspettava di essere dipinta. Il  cappello intrecciato era sparito. Colpa di una magia, di uno scherzo o del vento dispettoso?

Tanto neanche mi piaceva quel cappello!

Scoppiò in un sorriso verso il suo amico. E lui dimenticò che, quando si fa volare un aquilone, lo si ammira fluttuare nel cielo. Vedere quel sorriso gli sembrava ancora più bello di tutto il resto.

Severus e Lily camminavano insieme, con il passo deciso e leggero. Le rondini avrebbero desiderato quei colori bellissimi, Lily ne era certa.

«Ti piace?» fece Severus, ancora leggermente affannato.

«Tantissimo! L’ultimo aquilone mi si è rotto l’estate scorsa.»

«Petunia, vero?»

«Sì, lei.» E rise, toccando le sue belle note su una tastiera di cristallo. Anche la risata di Severus era ancora chiara, una voce bianca, sembrava quella di un mandolino.

«Te lo regalo, se vuoi.»

«Davvero?»

«Perché no?» disse lui, con fare ovvio.

«E poi come farai senza?»

«Siamo compagni di giochi. Potremmo giocare lo stesso.»

«Allora dovrò farti un regalo anch’io, prima o poi rispose lei, sorridendo.

Mi basti tu. Mi basta stare con te. Mi basterà per sempre.

«Continuiamo a correre, altrimenti ci cade addosso!» gridò lei, lasciando tante piccole impronte sulla sabbia accarezzata dall’oceano.

Il sole si era fatto vedere, facendosi spazio nel cielo come il padrone assoluto, come lo spettatore ad uno spettacolo irripetibile. Illuminava la riva con una luce forte e luminosa, accogliendo quei colori nell’aria come se fosse sempre stato lì, per aspettarlo. O forse, per aspettare loro.

«Aspetta!»

Ti seguo, Lily. Piccola stella. Ti seguo. Non mi abbandonare, non scappare via. Ti seguo, ti aspetto…

Ti aspetterò sempre.

 

Ogni tanto, nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Severus Piton si ferma a guardare un quadro.

Un cielo celeste chiaro, leggermente grigio. Un mare mosso, e due bambini che inseguono un aquilone. Sono il rosso e il nero. Sono l’amicizia e l’amore. Sono quello che Severus ricorderà sempre.

Sono i suoi ricordi. Sono i suoi segreti.

Doveva esserci stato un pittore, da quelle parti. Era grato che ci fosse stato. Era grato che la magia fosse stata capace di immortalare quei sorrisi.

Quel giorno di inizio estate, però, quella spiaggia aveva assistito a qualcosa che nessun incantesimo, neanche il più grande e complesso, avrebbe potuto provocare: la felicità. Il fatto di sentirsi felici solo perché non si è soli. Solo perché si è con la persona a cui si vuole bene.

Harry Potter passa con la testa bassa, mentre il professore lo guarda.

Ha i suoi stessi occhi, ha la sua stessa magia. E lui, Severus, non può fare a meno di pensare a lei.

Ciao, Lily.

Ti ricordi di quell’aquilone? L’abbiamo fatto volare insieme, ed ora che sei in cielo, forse ne vedi tanti, da lassù, come vedi le stelle cadere, come hai visto me piangere, quella notte di fine ottobre. Fu lì che ti presi fra le braccia… Ti abbracciai, Lily. Forse il tuo cuore era ancora caldo, caldo abbastanza per sentirlo.

Arancione, azzurro, rosso e verde.

Il nostro, il più bello.

Sei bella, Lily. Bellissima. Quanto è dolce il tuo nome.

Sono passati anni, tuo figlio frequenta questa scuola.

Ed io ci sono ancora… ci sono ancora.

Ma ti seguo, ti seguo sempre.

Ti amo, da quel giorno e da prima.

Aspetto, proteggo Harry.

Il tempo passa, ma non cambia niente.

Tu lo sai. Io lo so.

L’amore vive in questi incantesimi, nei sorrisi di tutti, nelle onde che si infrangono sulla spiaggia. Vive nel mio cuore, nei libri impolverati, nei tradimenti, nelle luci del buio.

L’amore non muore.

Non muore mai.

Ed io continuo ad aspettarti, lo sapevi che non avrei mai smesso. Di aspettare mai si smette, ma io non dimenticherò mai per cosa.

È tutta la vita, che lo faccio. Solo per te.

Segna gli anni al mio posto, perché io non ne sono capace. Ma il tempo non conta. Il tempo non conta mai.

Facciamo volare quest’aquilone, un'altra volta, Lily. Un’altra volta.

« Sei felice, Severus?»

«Sì, sono il più felice del mondo.»

Stelle cadenti, un' alba, un sole alto e caldo che cala, pioggia, uragano. Tesori...

«Ci torniamo di nuovo, qui?»

«Sì, Lily. Ogni volta che vuoi

«E tu verrai con me?»

«Sempre.»

Un sorriso gli illumina il viso, ma sembra che stia per svanire. Davvero questo sogno è destinato a finire? I sogni ci sono sempre, non vanno mai via. Potrai anche abbandonare i tuoi sogni, ma loro non abbandoneranno mai te.

«Me lo prometti?»

Sospira, stringe la sua mano. 

È felice davvero.

«Te lo prometto

Sempre.

*

*

*

*

Ciao a tutti :) Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui.

Già, sono una di quelle persone che continuerà a riflettere su questa saga, a fantasticarci, una di quelle persone che continueranno ad amarla. Questa è la mia prima fanfiction in questo fandom ed il motivo è molto semplice: J. K. Rowling con questi libri ha fatto un lavoro straordinario, questo è il mio umile parere. Ha scritto qualcosa di originale e bellissimo, ed io credo che tutto sia andato come doveva andare. Certo, sono rimasta molto dispiaciuta per la morte di molti, moltissimi personaggi... ma credo che questo sia quello che cambieremmo tutti, negli avvenimenti della nostra vita. In questo caso, scrivere questa fanfiction mi è piaciuto moltissimo =)=) E ' sempre bello viaggiare con la fantasia :) Nel mondo di Harry Potter, poi è tutta un'altra storia :) Da fan sono certa che mi capite =)

E' dedicata alla mia cara amica Stefania.

Spero che questa mia shot sui sentimenti di Severus Piton vi sia piaciuta e sarei davvero felice se mi lasciaste una recensione :) Ricevere dei pareri per me è sempre bellissimo.

Buona Estate a tutti i lettori :) 

Con affetto, Aniasolary.

lily severus 2 Adoro le fan art ^^

EDIT Storia inizialmente postata nell'estate 2011, viene ripostata l'8 luglio 2012.

   
 
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