Entro in un bar e sento la tua voce Everyone else in the room can see it, everyone else but you… Avevi proprio ragione Harry, tutti possono vedere il mio dolore, tutti tranne te. Non hai mai sentito una voce nel tuo cuore? Una voce che ti facesse ricordare di me? Non lo sai che la pioggia che bagnava i tuoi morbidi capelli erano le mie lacrime di dolore? Già, LE MIE LACRIME. -Devo partire, è meglio che la nostra storia finisca qui. Tieni pure l’anello…mi sarebbe piaciuto sposarti…ma sai com’è… No, non so com’è Harry! So solo che l’anello che tu hai voluto che portassi al dito mi tiene ancora legata a te. Avevamo quindici anni, ma cosa ci impediva di amarci? No, non la distanza. Sento la porta del locale aprirsi e sento nuovamente i brividi, come la prima volta. Ti ricordi il nostro primo bacio? Le nostre labbra unite…le tue mani sul mio viso…sai quante volte ho ripensato a quel momento? Tante, dirai tu. No, troppe. E ora come puoi tornare nel nostro bar, quello del nostro primo appuntamento, quel pomeriggio di novembre quando qui a Londra c’era stranamente il sole, dopo una settimana di temporale? Anche oggi, il cielo è splendente. Sei forse tu che porti tutta questa luce, Harry? Is your heart taken? Is there somebody else on your mind? I’m so sorry I’m so confused just tell me, am I out of time? Come puoi cantare queste parole guardandomi negli occhi? Vuoi una risposta? No, non sei in ritardo. Non sai da quanto ti aspetto? Improvvisamente lasci quel palco per corrermi incontro. –Perdonami- mi sussurri prima di baciarmi. Come puoi chiedermi questo Harry? L’ho fatto sin dal principio. Grazie a chiunque leggerà la mia storia.