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Autore: jaureguisvojce    09/07/2012    2 recensioni
"Bellissima.. pensò. No! Cosa diavolo dico? Non posso pensare che lei sia bellissima.. Insomma, è mia cugina! pensò nuovamente."
Non vi anticipo niente, vi scrivo solamente questa citazione. La storia è dedicata alla "new generation" di Harry Potter, ma è incentrata principalmente su James e Rose. Il resto lo scoprirete da voi, spero vi piaccia!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 1. Era il primo Settembre e, come era di consuetudine fare ogni anno, la famiglia Potter si stava recando alla stazione di King's Cross, precisamente al binario 9 e tre quarti. Erano le quasi le 10.30 ed Harry e Ginny incitavano i figli a sbrigarsi se non volevano perdere l'Espresso per Hogwarts. James, il primogenito, doveva andare al sesto anno; Albus, il secondogenito, al quinto e Lily, l'ultima figlia, al terzo. Albus era pronto già da un'ora, Lily era quasi pronta. James, invece, era ancora in alto mare. Il baule l'aveva preparato già la sera prima, per fortuna, però si era ostinato a dormire fino alle 10.00 e ancora non era pronto. -Su, James, sbrigati. Non c'è bisogno di farti bello, stai andando a scuola!- gridò Harry dalla cucina. -Papà, non hai idea di quante belle ragazze ci siano ad Hogwarts!- rispose James. -Oh, tranquillo, mi immagino già. Intanto Al e Lily erano pronti e stavano facendo colazione. -Al, hai paura di affrontare quest'anno?- chiese Lily, fissando il fratello "sbranarsi" la frittella che aveva nel piatto. -No, Lily, perchè dovrei? -Insomma, ti aspettano i G.U.F.O! Ma vabbè, che mi potevo aspettare da te? Sei un secchione! -Piantala, scema! Lily ridacchiò e corse a prendere il suo baule in camera. James arrivò in cucina e ingoiò in un sol boccone una frittela, poi corse all'ingresso e si sistemò i capelli davanti allo specchio vicino l'entrata. Ginny fissava il figlio. E' dannatamente uguale al padre quando andava a scuola. Stessi capelli, stesso sguardo fiero, anche la fama è quasi la stessa. Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, quasi tutte le ragazze gli corrono dietro. Beh, ma la cosa era piuttosto ovvia.. pensò Ginny. -Signori, sono pronto.- disse James, guardando fiero i genitori e i fratelli. -Era ora, Jamie, sono le 10.45, dobbiamo sbrigarci. Forza, salite in auto.- disse Ginny. Salirono in auto e Ginny chiuse il portone, dopodichè salì anche lei. Partirono e arrivarono alla stazione alle 10.55. Si affrettarono per arrivare al binario 9 e tre quarti, e oltrepassarono la barriera evitando di essere visti dai babbani. Arrivati dall'altro lato, trovarono una gran confusione. Camminarono un po' e riuscirono ad intravedere tra la folla Ron ed Hermione con i propri figli, Rose, che doveva frequentare il quinto anno, e Hugo, che doveva frequentare il terzo. Vicino a loro c'erano anche Draco Malfoy e sua moglie, Astoria, che parlavano con il loro figlio Scorpius, coeateneo di Rose e Al, nonchè migliore amico di quest'ultimo. Si avvicinarono. -Salve, gente!- salutò James, spavaldo. -Ciao, Jamieee!- gridò Rose, saltandogli addosso e abbracciandolo. Era il suo cugino preferito, proprio come lei lo era per lui. -Ciao, Lily!- disse Hugo, abbracciando la cugina. -Ehi, amico. -salutò Scorpius, dando una pacca sulla spalla ad Al. -Quest'anno ce la spasseremo. -Scorp, non dare troppa confidenza. Ricorda sempre che è un Potter.- disse Draco, sogghignando. -Sempre simpatico, Malfoy.- si avvicinò Harry e gli strinse la mano. Poi salutò anche Ron ed Hermione e i nipoti. -Su, ragazzi, è ora! Dovete andare!- gridò Ginny ai figli. -Mi raccomando, fate i bravi e non combinate guai.- disse, guardando soprattutto James. -Tranquilla, mà, saremo degli angioletti- disse James, sorridendo. Fecero un abbraccio di gruppo, in modo da salutarsi tutti insieme, e i ragazzi corsero sul treno. Dopo qualche minuto si affacciarono dal finestrino di uno scompartimento e salutarono i genitori. Il treno partì. -Crescono a vista d'occhio..- disse Hermione, nostalgica. -Hai ragione. Ogni giorno mi ricordano sempre di più noi alla loro età.-osservò Ron. -Se la caveranno..-disse Ginny. -Come sempre..aggiunse Harry. *sull'Espresso* -Su, Jamie, spostati. Stai occupando tutto il sedile! Non fare l'idiota!-disse Lily, spingendo il fratello per farsi posto. -Che rottura.. -Ragazzi, io vado nello scompartimento dei miei compagni assieme a Scorp..-irruppe Albus. -Sì,sì,vai dai tuoi amici Serpi, traditore!-sghignazzò James. -Quanto sei simpatico.. A dopo!- disse, chiudendo la porta dello scompartimento. Erano rimasti Rose, Lily, James e Hugo. Lily e Hugo iniziarono a giocare con gli scacchi magici, dato che non c'era nulla da fare. James osservava Rose che, stranamente, era alquanto silenziosa. -Ehi, cugì, come mai così silenziosa? chiese James. -Eh? No, non ho niente.- rispose Rose, riemergendo dai suoi pensieri. -Sè. Ormai ti conosco, Rose, e c'è qualcosa che ti turba. Che succede? -Niente, Jamie, niente.. -Vabbè, come dici tu. Ma sai che non ti credo. -Sono solo un po' preoccupata per i G.U.F.O.. -Sai che sono facilissimi e che, vista la tua immensa intelligenza, non hai nulla da preoccuparti. E comunque, non sono così idiota da crederci. -Te ne parlerò a tempo debito, se sarà necessario. -Come vuoi.. Dopo qualche minuto arrivò l'eterna signora del carrello, ma i ragazzi non acquistarono niente, apparte Hugo che comprò una scatola di Cioccorane. -Guardate, ho trovato la figurina di zio Harry! esclamò. -Io ne ho 5 di papà, 4 di zia Hermione e 4 di zio Ron.- disse Lily. -Anch'io voglio finire nelle figurine delle Cioccorane.- disse James. -Sè, contaci Jamie.-disse sogghignando Rose. Tra battutine, giochi vari e altre cose, passarono le ore e giunsero ad Hogsmead. Presero le carrozze guidate dai Thestral e si avviarono verso la scuola. Arrivarono e si avviarono nella Sala Grande. Incrociarono Al che stava andando a sedersi al tavolo dei Serpeverde insieme a Scorpius. Si sedettero al tavolo dei Grifondoro e aspettarono il solito discorso della preside, la professoressa McGrannit, per poi iniziare a mangiare. Avevano molta fame e si abbuffarono. Quasi tutti erano saliti nei dormitori. -Su, ragazzi, non sarebbe meglio avviarci anche noi? Domani ricomincia la rottura ed è meglio essere riposati.- disse Hugo. -Si, infatti.-concordò Lily. Salirono e arrivarono fino al ritratto della Signora Grassa. -Parola d'Ordine?- chiese quest'ultima. -Veritaserum.- disse Hugo. I quattro entrarono, salutarono qua e là, e salirono nei dormitori a sistemarsi. Dopo una mezz'oretta riscesero nella Sala Comune per svagarsi un po'. Si sedettero sulle poltrone rosse, che a parere dei loro genitori erano le più comode anche ai loro tempi, vicino al caminetto. Una ragazza si avvicinò a loro. -Ciao, Jamie.- salutò con voce melliflua. -Ciao, Margaret.-rispose James, con noncuranza. -Passate bene le vacanze estive? -Sì,grazie. Capendo di non essere molto attenzionata, la ragazza se ne andò con lo sguardo deluso. -Dai, James, quanto sei idiota.-disse Lily. -Cosa? Perchè sarei un idiota? -Non capisci che quella ragazza è cotta di te? -Oh, davvero? disse voltandosi a guardare meglio Margaret, che si era seduta un po' più distante da lui ma che ancora gli lanciava occhiatine. -Si, davvero! Non mi dire che non c'eri arrivato. -Ehm, veramente no. -Beh, allora che ne pensi? Ti piace? -Sì, è carina.. Ma non sembra molto intelligente. -Lo è, invece. Sua sorella è del mio anno e mi ha detto che Marg è molto brava a scuola.- si intromise Hugo. -Boh, a me non interessa.. Rose ascoltava la discussione senza parlare. Non perchè non le interessasse, ma perchè pensava ad altro. -Beh, ragazzi. Io vado a dormire, notte!- salutò Lily. -Vado anch'io.-disse Hugo. -Notte!- -Ciao!-salutarono James e Rose, all'unisono. Qualche minuto di silenzio. -Rose, diamine, non ci sono mai stati segreti tra di noi. Che diavolo hai?- disse James, irritato. -James ascolta.. -No, Rose, non ascolto. Non sopporto di vederti così. Dimmi che succede, non hai altre scelte. -Perchè, altrimenti che mi fai?- chiese Rose, con aria di sfida. -Questo!- e dicendo ciò, si buttò sulla cugina e iniziò a farle il solletico. Guardandola meglio, notò che era molto cresciuta rispetto all'anno scorso, che era cambiata. Bellissima.. pensò. No! Cosa diavolo dico? Non posso pensare che lei sia bellissima.. Insomma, è mia cugina! pensò nuovamente. -Okay, okay, okay. Bas.. Basta, Jamie!- disse Rose, senza smettere di ridere. -Te lo dico, te lo dico! James smise e si sedette accanto a lei, in ascolto, guardandola con sguardo interrogativo. -James, hai presente Scorpius, no?- cominciò Rose. -Quel figlio di mangiamorte! Che ti ha fatto? Lo affatturo e.. -NO! James, non mi ha fatto niente. -E allora che c'è? -... -Parla! -Misonoinnamoratadilui.- disse tutta ad un fiato. -Cosa? Se parli così non capisco. -Mi sono innamorata di lui.. James rimase scioccato. Non se lo aspettava. Sentì qualcosa spezzarsi dentro di lui. Provò qualcosa che non aveva mai provato prima, per nessuna ragazza. E capì. Capì quello che non voleva capire. Capì che la ragazza che amava era quella che NON poteva amare. Amava Rose. E sapeva benissimo che era un amore impossibile, che era inutile pensare che anche lontanamente lei potesse ricambiare poichè per lei era solo il "cugino preferito". Ebbe la conferma dopo quella affermazione. Rose vide il suo cambio di espressione. -Che succede?- chiese, imbarazzata. -N-niente.- rispose James, afflitto. -Beh, non hai niente da dire? -Niente. Vado a dormire, notte.- si alzò senza nemmeno guardarla e si diresse nel suo dormitorio. Rose fu stranizzata da tutto ciò, ma pensò che forse non era molto d'accordo con quello che gli aveva appena rivelato e, per evitare di dire cose brutte sul conto di Scorpius, preferì andarsene. Così salì anche lei nel proprio dormitorio. Intanto James si era messo il pigiama e si era infilato nel letto, ma non riusciva a chiudere occhio. Perchè me ne sono accorto solo ora? Perchè non l'ho capito prima che l'amavo? Mi si è spezzato il cuore sentendole dire che si è innamorata di Scorpius. Oddio, so che starò male per lei. Perchè sento che questa non è una semplice cotta, no, non lo è. Meglio cercare di addormentarsi. Forse, dormendoci su, potrei ricavarne qualche cosa. pensò e chiuse gli occhi, in attesa che il sonno si impossessasse di lui. || *SPAZIO AUTORE* Beh, è la prima volta che pubblico una storia scritta da me. C'ho pensato e ripensato, e alla fine ho deciso di pubblicarla. A me non sembra un granchè questo capitolo, forse perchè si tende sempre a pensare negativamente. Boh! :P Fatemi sapere che ne pensate, mi raccomando! Non siate troppo severi, però! :S Il prossimo lo pubblicherò appena avrò un po' di tempo. Spero di farlo molto presto. Baci!
  
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