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Autore: loveisaverb    09/07/2012    7 recensioni
'joe?' dice spezzando il silenzio. 'si?' rispondo con una nota di curiosità nella mia voce. 'ti amo, ora e per sempre'. Mi chino a baciarla ritornando a quel silenzio spezzato dove l'unico suono è quello dei nostri cuori.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Continuo a fissare l'iphone ed ecco che cambia la data: 9 luglio. Non capisco perché ci sto ancora pensando, sono passati anni e nonostante questo, mi sembra di aver sbagliato tutto. Metto via l'iphone cercando di non pensarci e mi immergo nei miei pensieri. Perché continuo a pensarci? È finita da anni, non condividiamo più nulla, non parliamo neanche più, sto frequentando un'altra... perché non riesco a dimenticare? No, non posso. Non posso pensare a lei, non con Natashia addormentata di fianco a me. Giro la testa guardando l'ora sulla sveglia: 1,58 e come ogni 9 luglio, ripartono i flashback.

 

'non te ne andrai, vero?' dice guardandomi con la speranza negli occhi. 'no, non lo farò. Ti amo' rispondo con sincerità e con quelle due parole, un sorriso si forma sul suo viso ed è proprio quel sorriso a riempire il mio cuore di gioia; è un sorriso contagioso che le fa brillare quei bellissimi occhi, riuscirebbe a far sorridere chiunque, ne sono sicuro. L'abbraccio, perché voglio proteggerla, non voglio lasciarla; lei si stringe a me e all'improvviso sposta la sua mano sul suo petto, proprio sul cuore che in quel momento comincia a battere più forte. Lei sorride, sempre più forte. Ride, e io rimango a guardare la ragazza meravigliosa che ho davanti, come un bambino che guarda con occhi meravigliati una cosa che non aveva mai visto prima. La stringo più forte tra le mie braccia e affondo il naso nei suoi capelli che ho sempre amato; vorrei fermare il tempo perché non voglio che questo momento finisca.

'Joe?' dice spezzando il silenzio. 'si?' rispondo con una nota di curiosità nella mia voce. 'ti amo, ora e per sempre'. Mi chino a baciarla ritornando a quel silenzio spezzato dove l'unico suono è quello dei nostri cuori.

 

Devo smetterla. Non posso continuare a vivere in quel momento, non posso vivere nel passato. Mi alzo dal letto, nel buio e nel silenzio della notte. 'Joe? Dove vai? È successo qualcosa?' chiede Natashia mentre mi vesto. 'no, ho solo bisogno di pensare' rispondo noncurante del suo sguardo su di me. Non so perché ho deciso di uscire con lei, nonostante tutto, non abbiamo nulla in comune, siamo due personalità completamente diverse. Siamo... incompatibili. Riprendo l'iphone lasciato sul comodino ed esco dal mio appartamento di New York, senza sapere dove andare. Comincio a camminare a caso, per poi ritrovarmi davanti ad un cartellone pubblicitario: è l'annuncio del suo concerto di questa sera che si terrà proprio qui a New York. Tiro fuori dalla tasca il telefono e compongo un numero sapendo che quello che sto per fare è una cazzata, ma ehi, sono Joe Jonas. Finita la conversazione, ho un sorriso stampato sul viso e mi spaventa il fatto che questo sorriso ci sia grazie a lei. Mi siedo di fronte a quel cartellone e lo fisso come se fossi un deficiente, ma sono incantato da lei, come è sempre stato.

 

'che c'è? Perché mi guardi in quel modo?' mi chiede aggrottando la fronte. 'c'è qualcosa che non va?' mi chiede ancora aspettando una risposta che arriva dopo poco: 'no nulla' dico ridendo. 'Joseph, dimmi' ed ecco che usa il mio nome intero: lo usa sempre o per prendermi in giro o per sapere qualcosa e sinceramente? Amo alla follia quando pronuncia quel nome, il mio nome. Abbasso lo sguardo e rido, 'è che...' lascio la frase a metà, non sapendo esattamente come dirglielo. Lei si avvicina e io alzo lo sguardo per guardarla negli occhi, quegli occhi che ho sempre amato, mi sorride cercando di incoraggiarmi e d'istinto le dico 'sei bellissima, perfetta'. Lei piega la testa di lato, sorride e comincia arrossire. È la prima volta che vedo quel rossore sul suo viso e darei qualsiasi cosa per vederlo per sempre.

 

Ormai sono le sette del mattino e si, sono rimasto qui tutto il tempo. Mi rialzo e decido di andare da Nick. E dopo neanche mezz'ora, eccomi qui, a casa del mio fratello minore che è sempre lì per me ad aiutarmi quando ne ho bisogno. Non so che farei senza Nick e senza i miei fratelli, senza la mia famiglia; sarei perso probabilmente.

'Beh, che succede?' mi chiede subito, senza neanche sapere il perché sono lì. 'Ehi, un fratello non può far visita a suo fratello minore?' alza il sopracciglio destro e mi fissa senza dire nulla. 'eh va bene, okay! Ho fatto una cazzata'.

'dimmi' dice sedendosi davanti a me. 'stasera vado al suo concerto' mi guarda con un'aria strana 'suo....? intendi lei?' abbasso lo sguardo e lui mi dice 'perché?' rialzo lo sguardo, cercando di dire qualcosa ma il tentativo fallisce. 'non riesci a dimenticarla' Nick risponde per me e io annuisco, sapendo che è sbagliato e dovrei dimenticarla ora. Anzi, avrei dovuto dimenticarla anni fa. Ho paura di quello che Nick potrà dirmi, ma lui mi sorride e si limita a dirmi 'goditi il concerto' e meravigliato da questa frase, mi alzo e lo abbraccio, ringraziando il cielo di avere un fratello come lui.

 

'ti prego, fallo' le dico facendo gli occhi dolci e lei scoppia a ridere. 'perché dovrei?' mi chiede scherzando e avvicinandosi a me. La guardo negli occhi 'vorrei solo cantare con te, ti vorrei su quel palco con me, ti voglio sempre con me', il suo sguardo divertito si addolcisce. 'e i tuoi fratelli? Sono d'accordo?' merda, mi sono dimenticato di avvisarli. 'non sanno nulla, vero?' chiede lei, quasi divertita. 'diranno di si, basterà spiegargli che è una cosa a cui tengo particolarmente', lei mi guarda senza dire nulla e poi si alza all'improvviso dandomi le spalle.

'che c'è?' le chiedo 'perchè Joe?' non capisco a cosa si riferisca. 'perché cosa?', lei si gira permettendomi di guardarla. 'perché mi chiedi di cantare sul palco con te? Possiamo cantare qui, insieme, da soli, io e te' non vuole cantare con me? Non vuole farsi vedere con me? Mi alzo e mi avvicino a lei, le prendo il viso tra le mani 'cantare su un palco coi miei fratelli è una delle cose che amo fare di più al mondo, e vorrei farlo con la ragazza che amo' 'e chi sarebbe la fortunata?' dice ridendo, 'tu' rispondo io serio.

 

Eccola lì su quel palco, è bellissima con quel visto color oro: è meraviglioso vedere come si diverte e quanto ama cantare le sue storie per e con i fans. Continuo a guardare lo spettacolo che lei ha messo su con amore, canta ogni canzone esternando i suoi sentimenti e sento la rabbia nella sua voce mentre canta 'better than revenge'. So di aver sbagliato, so che non avrei dovuto lasciarmi manipolare da Camilla e so che tutto quello che sta cantando è vero. Continua con le sue canzoni e appena canta una canzone 'triste' quasi mi odio, mi odio per non essere stato lì per lei quando aveva bisogno, di non averla protetta come le avevo promesso, di averla ferita. Ed eccola, la 'nostra' canzone, 'last kiss'. Vedo nei suoi occhi il dolore, e la sofferenza provata per colpa mia e all'improvviso i suoi occhi incontrano i miei e per un minuto tutto il mondo scompare, ci siamo solo io e lei, nessun altro. Mi vengono in mente tutti i momenti passati con lei e sorrido e il mio cuore quasi scoppia quando mi rendo conto che lei, da quel palco, sta ricambiando il mio sorriso. La mia mente si ferma e continua a ripercorrere quel momento e quasi non mi rendo conto che il concerto è finito. Decido di andare nel backstage e lì, mi fanno aspettare, permettendo alla mia mente di tornare indietro.

 

Esce dal camerino dopo il concerto e corre verso di me, abbracciandomi e io le sussurro un 'ehi' all'orecchio dicendole poi che era meravigliosa su quel palco. Lei ringrazia semplicemente e prendendomi la mano ci dirigiamo verso la macchina. Stiamo andando nel mio appartamento e lei ha dietro la sua chitarra da cui non si separa quasi mai. Entriamo in casa e lei si siede subito sul divano, facendo cenno di andare a sedermi lì vicino a lei. La raggiungo e lei, tirando fuori la chitarra,mi dice 'voglio cantare, con te'. 'va bene' le rispondo subito meravigliandomi di come, nonostante il concerto appena finito, lei abbia ancora le energie per cantare con me.

Comincia a suonare la sua chitarra blu e riconosco subito la canzone, perché l'ho scritta coi miei fratelli. La lascio cantare stando in silenzio ad osservarla e ad ascoltarla, ma alla fine, quasi in un sussurro dico 'please be mine'. Rimaniamo a suonare e cantare per tutta la notte, scrivendo una canzone nostra, solo nostra e mi sento fortunato per averla nella mia vita.

 

Esce dal camerino e mi fissa aspettando una spiegazione: abbasso lo sguardo 'perché sei qui, Joe?' mi chiede quasi infastidita dalla mia presenza. 'non sarei dovuto venire, scusa' mi incammino, ma le mi prende per un braccio 'perché sei qui?' mi richiede. La guardo e mi rendo conto che quegli occhi azzurri mi sono mancati, come mi è mancato il suo profumo, i suoi capelli, la sua voce, mi è mancata lei. 'avevo il bisogno di vederti' le dico, sperando di non risultare ridicolo. Lei mi guarda mentre aspetto una qualsiasi risposta e il mio cuore si ferma sentendo pronunciare la frase più bella che io abbia mai sentito in questi anni: 'sono contenta di vederti, mi mancavi'.












 

è la prima cosa in assoluto che pubblico, quindi vi capisco se fa schifo. 
si, è su jaylor comunque .

  
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