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Autore: N F LEYDEN    20/05/2004    5 recensioni
Cosa succederebbe se un brillante scienziato scoprisse il segreto biologico della magia, se ora Silente, Harry e tutti i babanofili si sentissero profondamente minacciati da coloro che hanno sempre protetto. Storia del primo conflitto Mago-Babbano.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Premessa

Premessa:

Tutti i dati, malattie o nozioni scientifiche(eccetto quelle palesemente legate alla magia) che troverete in questa ff si attengono al vero.

Per ogni dubbio o chiarimento vi invito a contattarmi liberamente. Sarò felice di rispondervi per quanto le mie limitate conoscenze mi permettono.

Ogni critica o puntualizzazione sulla storia in sé o sul suo valore scientifico è sempre benaccetta.

Buona lettura.

 

 

 

 

                                                                              EURECA

 

 

 

L’uomo aveva uno strano sorriso sul volto, anzi più che strano inspiegabile. Perché trovarsi di fronte a quella palese anomalia genetica dall’esame di un paziente all’apparenza normale era tutto fuorché divertente.

<< Professor Wise >> gli chiese un ragazzo alle sue spalle,<< non potrebbe essere una lieve variazione delle malattia di Huntington? >>

Il professore non si degnò neanche di rispondere.

Fabian Wise era un uomo piuttosto notevole, sulla trentina con un fisico prestante, scompigliati capelli castani e penetranti occhi azzurri.

Diventato professore ordinario da pochi mesi alla Università Isac Newton avrebbe dovuto occuparsi con la sua equipe di trovare correlazioni tra patrimonio genetico e rischio di attacchi cardiaci, ma quel giorno la fortuna gli aveva dato qualcos’altro...e forse non era stata la fortuna.

<< Professore >> intervenne un altro P. S. S.(piccolo studentello sputa sentenze)<< forse... >>

<< Non ora Tom >> lo prevenne il professore, << anzi per favore, uscite dal laboratorio e lasciatemi solo >> non si curò di essere stato scortese, era un momento troppo importante per simili sciocchezze.

Quando se ne furono andati tutti Fabian emise un gran sospiro.

Mio Dio pensò, quanto ho aspettato questo momento.

Eh si, perché quel giorno non era stata la fortuna a tendergli una mano....

 

 

 

Intermezzo uno:

<< Auguri pulce! >>

Il dodicenne Fabian Wise abbracciava il fratellino Robert, di un anno più piccolo, nel giorno del suo compleanno.

<< A settembre quando verrai a Stanford ne combineremo di tutti i colori vedrai! >> disse Fabian.

<< Entrerò nella squadra di calcio >> affermò sicuro il piccolo Robert.

<< Ma se io che sto al secondo anno sono entrato solo tra le riserve, tu che devi fare pulce? >> lo sfotté il fratello.

<< Robert, vatti a preparare che stanno arrivando i tuoi amici >> la voce della mamma salì nitida attraverso la tromba delle scale fino alla camera dei ragazzi, <<  e ricordati di HAAAA! >>

<< Mamma! >> i ragazzini si precipitarono al piano di sotto.

Un grande gufo fulvo era appena entrato dalla finestra aperta della cucina lasciando cadere una lettera sul tavolo.

Fabian tirò fuori la lettera e prese a leggere:

 

 

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

                            Direttore: Albus Silente

Caro signor Wise…

 

 

<< Ehi Bob, ti hanno fatto uno scherzo >> disse Fabian ridendo, ma si sbagliava.

 

 

Diciotto anni dopo Fabian guardava con interesse lo schermo di un computer.

Entro questa notte pensò, dovrà sparire tutto di questo risultato, dirò che era stato un errore della macchina, ma ora dacci dentro Fabian.

 

 

 

 

Nello stesso momento in un altro luogo…

<< Dottoressa Lewis, a cosa devo questo onore? >> Il direttore sanitario William Holt non era famoso per la sua pazienza, e quella dottoressa Lewis lo stava mettendo a dura prova da quando era entrata a fare parte dello staff del St James Hospital,  circa sei mesi prima.

<< Mi dispiace disturbarla a quest’ora >> rispose la donna, << ma da quando sono venuta ho notato una palese disorganizzazione nei referti clinici. Come sa sto catalogando i parametri di tutti gli pazienti per misurare il valore di colesterolo presente, ma… >> e qui trasse un foglio dalla tasca della giacca, << di trentasette pazienti che sicuramente sono stati qui mancano i dati nell’archivio elettronico… >>

<< Dottoressa >> l’interruppe Holt, << I miei medici hanno priorità ben più importanti che mandarle i dati per questa benedetta inchiesta ministeriale >>.

<< E allora mi permetta di prendere gli originali su carta, così potrei… >>

<< Le ho già detto più volte, la stanza 2B dei referti e delle cartelle cliniche è riservata per motivi di sicurezza al personale autorizzato, e adesso mi scusi, ma ho da fare >>.

A Elizabeth  Lewis non restò che uscire dall’ufficio del direttore.

L’ingresso è vietato al personale non autorizzato eh? Pensava intanto, la vedremo.

Ora, la dottoressa Lewis aveva circa vent’otto anni, un corpo minuto ma ben fatto, e favolosi occhi verdi sotto una cascata di capelli neri. Nel complesso risultava una donna decisamente attraente.

<< Jeremy >> chiamò, << Ehi, Jeremy >>.

Jeremy era un giovane infermiere che lavorava nel reparto di terapia intensiva.

Elizabeth era sicura che avesse un debole per lei, e cosa fondamentale aveva anche l’accesso allo stanzino 2B.

<< Oh, salve dottoressa Lewis >> salutò il ragazzo, << posso esserle d’aiuto? >>

<< Veramente sì >> rispose la donna avvicinandosi più del dovuto al suo interlocutore, << credo di aver dimenticato lo stetoscopio nella 2B >> mostrando così la generosa scollatura della sua camicetta dove si sarebbe dovuto trovare lo strumento, << e ho anche lasciato le chiavi nell’armadietto, sai sono tre rampe di scale a salire e scendere… speravo tanto che tu potessi aiutarmi >> finì con l’aria della fanciulla disperata di fronte  al suo eroe.

<< La stanza 2B? >> chiese il ragazzo attonito, sforzandosi disperatamente di guardare in faccia la donna, << io no…non sapevo che lei ne avesse l’accesso >>

<< Ma certo che ce l’ ho >> disse la donna con voce da cospiratrice, avvicinandosi ancora di più al ragazzo, << solo che il dottor  Holt non vuole che si sappia in giro, manterrai il segreto, vero? >>

Due minuti dopo, Elizabeth varcava la soglia della 2B.

 

 

 

Nello stesso momento in un altro luogo…

Harry si svegliò di soprassalto, tutto intorno a lui era avvolto nel silenzio e nell’oscurità.

Il sogno era stato tremendo, un pericolo enorme minacciava il suo mondo, tutta la loro civiltà rischiava di collassare.

Scese dalla randa con cautela, per non svegliare le altre reclute dell’addestramento auror.

Ron, che dormiva sotto di lui, ronfava ancora alla grande.

Harry si diresse nella stanza attigua dove sapeva c’era il camino di comunicazione, prese un pizzico di polvere marrone e la lanciò nel fuoco.

Dopo circa un minuto una faccia assonnata si presentò dall’altra parte.

<< Professor Silente >> disse, << devo parlarle >>.

 

 

 

  
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