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Autore: LadyDenebola    10/07/2012    1 recensioni
"Bentornata a casa, Violet!" Violet Rosenao, ancora fresca di Mago, torna a Hogwarts come assistente bibliotecaria intanto che sta cercando la sua vocazione. E vi ritroverà anche un professore che non vede da una sera di sette anni fa, e al quale vuole ancora dire molte cose... I personaggi (per loro fortuna) appartengono alla Rowling, io come al solito mi limito a farli soffrire...Buona lettura!^___^
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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 Note: tutti personaggi, ad esclusione di Violet e qualcun altro che comparirà più avanti, appartengono a J.K.Rowling (per loro fortuna! XD).

"Bentornata a casa, Violet!"

A quel pensiero, Violet si guardò intorno con un sorriso a trentadue denti, gli occhi traboccanti lacrime di gioia. L'immensa Sala d'Ingresso era proprio come se la ricordava, con la maestosa scalinata di marmo che aveva percorso chissà quante volte, fino a pochi anni prima. Lì dov'era lei, davanti il portone di quercia, Violet poteva sentire già il vocio confuso e allegro dalla Sala Grande. Il banchetto d'inizio anno stava per cominciare... e lei stava ancora lì in piedi a sorridere come un'ebete!

Come scossa da una scarica elettrica, Violet s'affrettò ad entrare nella grande sala dove i tavoli delle quattro Case già erano carichi dei succulenti manicaretti degli elfi domestici, mentre gli studenti, nelle loro divise nere, correvano su e giù chiamandosi a gran voce e scambiandosi notizie sull'estate appena passata.

A quella vista Violet non riuscì a trattenere una lacrima, che si sbrigò ad asciugare; aveva quasi dimenticato quegli istanti di gioia in cui riabbracciava i suoi amici, pronta ad un nuovo anno a Hogwarts. Ma, dopotutto, era proprio per tornare a Hogwarts che aveva accettato il posto di assistente bibliotecaria, ora che quella simpaticona di Madama Pince iniziava ad avvertire i primi acciacchi.

Violet raggiunse il tavolo degli insegnanti, dove prese posto – con non poco nervosismo – ad una delle estremità, come le era stato inidicato dalla Preside McGranitt, che le scoccò un sorriso d'incoraggiamento. Violet continuò a guardarsi intorno estasiata, come una matricola che veniva per la prima volta a Hogwarts, ma anche un po' disorientata: la Sala Grande vista dal tavolo degli insegnanti sembrava molto più... grande che vista dal tavolo dei Serpeverde.

Cominciò lo Smistamento, che sembrl durare un'eternità per lo stomaco di Violet che resisteva su una pizza buttata giù sul treno e ora protestava indignato. Quando il professor Vitious portò via il Cappello Parlante, la McGranitt si alzò in piedi e – come accadeva con Silente – gli studenti smisero all'istante di parlare.

<< Bentornati a Hogwarts >>esordì la McGranitt. << Prima di iniziare il banchetto, vorrei ricordare a tutti gli oggetti proibiti del signor Gazza... >>

Violet rise tra se e se, rivivendo un dejavù di almeno sette anni prima, cosa che le impedì di accorgersi dell'uomo che era sgattaiolato da una porticina dietro il tavolo nel posto vuoto accanto alla McGranitt. Fu solo quando notò gli sguardi stupiti e i mormorii di molti ragazzi che Violet si voltò.

Lo vide, ma non riuscì comunque a credere ai propri occhi.

Severus Piton sedeva alla destra della preside, i lunghi capelli corvini che gli incorniciavano il volto scarno e la veste – anch'essa nera – impeccabile come ricordava lei.

Notando come ormai tutti fossero più interessati al "nuovo" arrivato che ai 515 oggetti confiscabili di Gazza, la McGranitt si schiarì la voce e annunciò:<< E ora, vorrei chiedervi di dare il bentornato al professor Piton, che ha accettato di riprendere la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure >>

Le parole della McGranitt caddero nel silenzio più assoluto. Poi, come un sol uomo, gli studenti esplosero in un applauso entusiata, Grifondoro compresi. Era anche naturale, pensò Violet. Piton, la "pedina indispensabile per sconfiggere Voldemort", com'era stato definito da molti giornali, era finalmente tornato a Hogwarts. Ma perché solo sette anni dopo la morte di Voldemort, Violet non lo sapeva. Sapeva soltanto che era felice, felice perché anche lui era lì, il suo Direttore, che non vedeva da quando aveva dovuto lasciare la scuola perché Nata Babbana.

Durante il banchetto Violet chiacchierò con la Sprite, cercando di evitareil contatto con i suoi abiti perennemente coperti da macchioline di terriccio, anche se gettaca fin troppo spesso occhiate furtive a Piton. E quasi si strozzò col vino – finalmente s'era liberata del succo di zucca! - quando lo sorprese a guardarla con curiosità.

Piton si era accorto solo in quel momento che al tavolo c'era un elemento nuovo. Dopo sette anni vi aveva ritrovato le stesse facce, ma quella ragazza lo spiazzò.

Era molto giovane per gli standard del corpo docenti di Hogwarts, e lì per lì Piton si domandò cosa ci facesse una studentessa seduta al loro tavolo. Aveva capelli castani lisci che le sfioravano le spalle; i suoi occhi castani si sottrarono a quelli di Piton con una timidezza che lui aveva già visto. E di colpo ricordò una diciassettenne che si guardava intorno sconsolata e spaventata, costretta dagli eventi a lasciare Hogwarts. Ricordò come i loro occhi si fossero incrociati prima che lei distogliesse in fretta i propri e si lasciasse scortare dalla McGranitt nel suo ufficio per prendere la Metropolvere...

La McGranitt intercettò lo sguardo di Severus, ma lui s'affrettò a parlare d'altro, consapevole che Minerva volesse spiegargli cosa ci faceva quella ragazza lì. Ma lui voleva informarsi dalla diretta interessata. 

   
 
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