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Autore: James7350    11/07/2012    7 recensioni
James Potter vuole conquistare l'amore della Evans.
James Potter jr. vuole conquistare l'amore di Roxanne.
Una nuova coppia, un continuo salto tra passato e presente ci farà capire che forse, anche se il tempo passa, le cose rimangono le stesse.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Sirius Potter, Roxanne Weasley | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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potter evans
Are things changed?

«Evans esci con me?»
«Neanche morta, Potter.»


«Weasley esci con me?»
«Sparisci, Potter.»


«Sir! Lily non vuole uscire con me!»
«Hai buttato la sua borsa nel lago, ieri!»
«L'ho fatto per vedere se mi notava.»
«Infatti ti ha visto, assieme alla McGranitt.»
«La professoressa è gelosa, semplicemente gelosa.»
«Va bene Prongs, lasciami dormire ora o ti uccido.»
«'Notte randagio.»


«Freddie! Rox mi ha mandato di nuovo a quel paese!»
«Amico, seriamente, siete cugini. Fatti qualche domanda!»
«Se la sposo diventeremo parenti, Freddie! Non è meraviglioso?»
«IDIOTA! SIAMO GIA' PARENTI!»
«Sì, ma diventeremo fratelli!»
«Siamo già pure quello, ricordi il patto?»
«Diventeremo amanti.»
«Vaffanculo James.»


«Evans, posso baciarti?»
«Preferisco sposare la piovra, Potter.»
«Ma è femmina!»
«Oltre che idiota sei pure omofobo.»
«NON È VERO!»
«Addio, Potter.»


«Weasley, posso baciarti?»
«Allora Potter, non so che idee perverse partorisca giornalmente la tua mente ma no, non puoi.»
«Tanto è solo questione di tempo.»
«Infatti, bisogna solo aspettare!»
«Vedi?! Anche tu accetti il fatto che ricambierai il mio amore!»
«COSA?! Io veramente intendevo che ci manca poco che ti buttano a calci fuori dalla scuola.»
«Non dire stupidaggini.»
«Smettila di dare fuoco alla sala grande e addio, Potter.»


«Ragazzi, devo farvi un annuncio. Fratelli carissimi, amici..»
«Spara James» - «In fretta!» - «Basta con la Evans!» - «Ti ritiri in convento?»
«Stasera, in occasione di Halloween, le leggerò una poesia davanti a tutti.»
«Stasera lo sbattono fuori.»


«James che dovevi dirci?»
«Gente, Malandrini del Duemila, fratelli..»
«Taglia corto, Potter!»
«Stasera, in occasione di Halloween, le dichiarerò il mio amore.»
«Allora è meglio che prepari la tua lapide.»



«Professor Silente, carissimo, mi permette di dire qualche cosa?»
«Certamente caro, vai pure.»
«Compagni, professori, serpeverde!»
«POTTER!»
«Oggi, trentun'ottobre voglio dichiarare al mondo il mio amore per Evans!»
«Che caro ragazzo!»
«Lily, io ti amo. Ti ho sempre amata. Te lo dico, te lo canto. Tutto ciò,
  per me, è un vanto. Esci con me, dai. Non te ne pentirai.»




«Professoressa McGranitt mi concede due parole? La prego.»
«Potter, fai in modo che siano due o ti ritroverai fuori in men che non si dica.»
«Compagni e professori. Oggi, per noi Potter e per il mondo magico è l'anniversario di una morte crudele.»
«Oddio, quella parte no!»
«Weasley Frederick, taccia la prego.»
«I miei nonni, però, sono morti insieme e io quest'oggi proprio come James Senior voglio la mia Lily, Roxanne.»
«Oh Merlino, Potter siedi!»
«Qualche altra parola, professoressa! Roxanne, vuoi uscire con me?»


«James Potter, muori!»
«James Sirius, vai allegramente a quel paese!»


«Harry è arrivata una lettera da parte della McGranitt!»
L'uomo guardò il ritratto dei suoi genitori che aveva fatto fare pochi giorni dopo essersi sposato, aveva fatto in modo di, chiedendo aiuto a coloro che li avevano conosciuti, far racchiudere la loro personalità.
Non era possibile resuscitare i morti neanche nel mondo dei maghi, purtroppo.
«Cosa è successo?!» chiese l'immagine di James Potter spuntando nella cornice dorata assieme a Sirius e Lily.
«Il caro James Sirius ha dichiarato pubblicamente il suo amore alla cugina» rispose Ginny, emergendo dalla cucina.
«Amore?! Ma sei sicura!?» domandò Harry esasperato.
«Così c'è scritto qui.»
«Che grande ragazzo!» disse James asciugandosi una lacrima di commozione.
«GRANDE?! GRANDE!» urlò Harry «È sua cugina! Oddio, quel ragazzo finirà in prigione.»
«Harry, tesoro, non ti sembra di esagerare?» chiese Lily, ridendo.
Era facile la vita, quando eri un quadro.
«Anche i miei genitori sono cugini, però!» obiettò Ginny, senza però placarsi.
«Non di primo grado!» continuò Harry, urlando. «Io lo uccido! Prendo la metropolvere!»
Ginny annuì, seguendolo in salotto. Era giunto il momento di mettere la testa di quel ragazzino a posto.
«Tesoro» disse Lily facendo schioccare la lingua «abbiamo messo al mondo uno psicopatico.»
«No, Lily» disse Sirius «è quel piccolo Potter che è peggio di James.»

Le cose, dopo tutto, non sarebbero mai cambiate.




  
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