Prologo (Shion)
In una certa notte d’estate, dopo due secoli e più di sguardi ad una tela immacolata, il cielo esplode finalmente in fiamme e gli occhi di Shion si spalancano.
“Infine, le stelle discendono di nuovo tra noi.”
È solo sulla collina sacra, eppure una risposta senza parole, un caldo messaggio di approvazione, lo raggiunge attraverso miglia infinite: terre, monti, fiumi e laghi, e persone, tutti che disegnano una sola via, un singolo filo rosso che lega Shion alla sua giovinezza e all’altra parte del mondo.
Il cuore di Shion pesa col senso del dovere e coll’angoscia. Batte tuttavia veloce contro la cassa toracica e su verso la gola, doloroso e carico di speranza come il primo amore.
“Infine, le stelle discendono di nuovo tra noi.”
È solo sulla collina sacra, eppure una risposta senza parole, un caldo messaggio di approvazione, lo raggiunge attraverso miglia infinite: terre, monti, fiumi e laghi, e persone, tutti che disegnano una sola via, un singolo filo rosso che lega Shion alla sua giovinezza e all’altra parte del mondo.
Il cuore di Shion pesa col senso del dovere e coll’angoscia. Batte tuttavia veloce contro la cassa toracica e su verso la gola, doloroso e carico di speranza come il primo amore.