Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: marmelade    12/07/2012    6 recensioni
Spin-off della fanfiction "I would love you better now" sulla coppia Lole, alias Louis e Nicole.
**
E non si era reso minimamente conto, di tutte le lacrime che avevo versato per lui sul cuscino, durante la notte,e nemmeno di quelle che versavo ancora.
[...]
Perché mi sembrava impossibile, che una ragazza come Nicole, potesse essere innamorata di un coglione come me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'I would love you better now.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

For you, I'll be drunk again, again and again



Nicole.
 

La musica della discoteca rimbombava assordante nelle mie orecchie, ma sembrava che solo a me desse fastidio.
Jenny e Zayn continuavano a sbaciucchiarsi e ballare al centro della pista, mentre lei scrollava i suoi lunghi capelli biondi, e lui fumava lentamente una sigaretta, quando non la baciava.
D’un tratto, il Blackberry nero tra le mie mani vibrò, segno di un messaggio.
Rigirai il telefono tra le mani, mentre le luci psichedeliche cominciavano a darmi più fastidio della musica assordante.
Perché diavolo avevo accettato quell’invito, se tutto mi dava fastidio?!
Sbuffai, mentre decisi che, forse, leggere quel messaggio mi avrebbe fatto ridestare da tutti i pensieri.
Ma quando mai io indovinavo qualcosa?!
“Ti stai divertendo piccola? Fai la brava, mi raccomando! xx”
Ma xx di cosa? Non lo voglio un tuo bacio, Alan, non l’ho mai voluto e mai lo vorrò!
Perché non lo capisci? Perché non capisci attraverso il luccichio dei miei occhi che io non voglio stare con te, che forse non ho mai voluto e che non vorrò mai?
Armeggiai velocemente con le dita sulla tastiera del Blackberry, rispondendo un semplice “Certo!” con tanto di faccina felice, che tutto poteva essere, tranne che felice.
Ci mancava solo quel messaggio ad irritarmi ancora di più, quella sera.
Non bastava soltanto la musica alta, gli sbaciucchiamenti vari, Maya che non si trovava e…
“Compratemi un pony! Voglio un pony tutto rosa da coccolare mattina e sera!”
…e Louis ubriaco?!
Scossi il capo rassegnata, mentre mi avvicinavo al tavolino dove Liam era appoggiato, con Louis di fronte steso su un divanetto, che diceva ancora più cazzate.
“Certo Louis, ti compreremo un pony…” rispose Liam, cercando di alzarlo, ma l’idiota continuava ad opporre resistenza, buttandosi nuovamente sul divanetto di pelle nera, incrociando le braccia al petto e mettendo su un musino imbronciato che avrebbe fatto invidia a tutti i bambini capricciosi esistenti sulla faccia della terra.
“Perché non mi prendete mai sul serio?! Io lo voglio davvero un pony rosa, come quelli di My Little Pony, che sono tutti buoni amici! Voi non siete buoni amici, ecco perché voglio un pony rosa… PERCHE’ LORO SANNO COS’E’ L’AMICIZIA!”
Liam scosse il capo, ormai rassegnato, sedendosi nuovamente sulla sedia e poggiando il viso tra le mani, mentre Niall per poco non si affogava con la vodka per le risate.
Sbuffai, aggiustandomi lo chignon che, ormai, si era completamente rovinato, e mi avvicinai a Louis, scrollandolo con poca grazia.
“Forza Louis, andiamo a casa” dissi decisa, mentre lui apriva gli occhi stanchi e ubriachi e mi guardava stordito. Cosa non avrei fatto per quei suoi occhi azzurri…
“Nicole… sei sicura di volerlo riportare a casa?” domandò Liam, alzando improvvisamente il viso e guardandomi stranito.
Mi voltai verso di lui e annuii decisa, ma Louis ancora non si alzava.
Cosa pensava, che l’avrei ucciso? Certo, ne avevo l’intenzione, ma non mi sarei presa la soddisfazione di ucciderlo mentre era ubriaco.
Al massimo sobrio, così avrebbe ricordato.
“Non lo ammazzerò. Ce la posso fare da sola, sai quante volte ho scarrozzato gente ubriaca?!” esclamai, voltandomi nuovamente verso Louis e tirandolo su per le mani.
“Sei sicura?” domandò ancora Liam, con un’espressione preoccupata sul volto.
Gli sorrisi, mentre portavo un braccio di Louis intorno alla mia spalla, e il mio intorno alla sua vita.
“Sicurissima. Sta’ tranquillo, paparino, Louis è in buone mani!”
“NO, vi prego, non lasciatemi con lei! LEI MI UCCIDERA’!” urlò l’idiota in questione, con una voce strascicata.
“Sta’ zitto, e ringrazia che ti aiuti!” risposi, fulminandolo letteralmente con uno sguardo.
Louis serrò immediatamente le labbra, mentre Liam scosse il capo, e continuò a guardarci preoccupato.
Feci un cenno di saluto a Zayn, Jenny e Niall con la mano libera e dissi a Liam di avvertire Maya che ero tornata a casa a fare da crocerossina ad un idiota.
Aggiustai il braccio di Louis intorno alle mie spalle e mi avviai verso l’uscita, con lui che continuava a dire cose senza senso e salutare in giro persone che nemmeno conosceva.
“Oh, quella tipa è venuta a letto con me, una volta! No, aspetta, forse no… sicuramente no… ciao barista! Come va la vita? E’ bello fare tutti quei drink che poi le persone bevono, eh? Peccato che tu non possa farlo… o lo fai? Oooh, Nicole, guarda questo bestione!” esclamò, indicando il tizio della security, che lo guardava stranito.
Sapevo che saremmo andati a finire nei guai. Ma perché era impossibile farlo stare zitto?!
“Wooow, sei enorme, amico! Sei più forte e muscoloso di John Cena! Ricordi, Nicole? Quello di SmackDown! Mi ricordo che io e il mio amico Stanley, non ci perdevamo una puntata! Si, e poi mi ricordo che provavamo anche noi a lottare come facevano loro… ed eravamo anche bravi! Poi però, un giorno sono andato a sbattere contro un mobile, e ho messo i punti. Aaah, che bei tempi, ragazzi!”
Il buttafuori lo guardò ancora più stranito, e io cercai di portarlo fuori prima che lo mangiasse vivo.
Cercai di farmi spazio fra tutta quella gente, che ancora doveva entrare, e che sembrava essersi conciata per andare al circo.
Louis, intanto, faceva il cretino con quelle quattro galline conciate a festa, facendole ridere come delle gazze in calore. Scossi il capo e lo tirai via bruscamente, ricevendo uno sguardo scioccato da parte di Louis e leggere imprecazioni da parte delle galline. Patetiche.
“Ma..ma… ma io stavo facendo amicizia!” boccheggiò Lou, indicando le ragazze.
Sbuffai, roteando gli occhi al cielo con fare esasperato.
“Tu non stavi facendo amicizia, Louis. Tu stavi facendo il coglione ubriaco e con gli occhi dicevi ‘ehi bellezza, vuoi vedere il mio pistolino?’. Sei ridicolo… e ubriaco fradicio!” esclamai con un po’ di fatica, aprendo la portiera della macchina e aiutandolo a stendersi nei sediolini posteriori.
Sbattei la portiera e mi andai a sedere davanti, infilando le chiavi della macchina nella toppa in modo brusco, e partendo nello stesso modo.
Mi faceva incazzare il fatto che quel coglione, facesse ancora di più il coglione con delle ragazze che nemmeno conosceva e quelle ci stavano; mi faceva incazzare il fatto che lui avesse appena lasciato Eleonor per un oscuro motivo, senza curarsi minimamente del fatto che quella poverina, in quel momento, potesse essere a casa, distesa su un letto a piangere e versare lacrime per quell’idiota, davanti un pacco di patatine, popcorn, cioccolata e film strappalacrime e vomitevolmente romantici, quasi da portare al diabete, e lui era lì ad ubriacarsi senza rendersi conto della situazione che aveva appena creato.
Ma soprattutto, mi faceva incazzare il fatto che lui non si rendesse minimamente conto di tutto quello che stavo facendo per lui!
Lo stavo portando a casa mia per prendermi cura di lui, stavo ascoltando tutte le cazzate che fuoriuscivano dalle sue labbra – nonostante ne uscissero sempre –, ero accanto a lui mentre tutti lo prendevano in giro.
E non si era reso minimamente conto, di tutte le lacrime che avevo versato per lui sul cuscino, durante la notte,e nemmeno di quelle che versavo ancora.
E nemmeno di quelle che stavo versando in quel preciso istante.
 

 
 
Louis.
 
 

“Forza, Louis, tirati su e scendi dalla macchina”.
La voce sembrava quasi lontana, e i miei occhi non ne volevano sapere di aprirsi. Maledetto alcool.
Mugugnai qualcosa, forse una lamentela, e la persona che aveva aperto la portiera della macchina, sbuffò spazientita.
“Avanti Louis, non ho tutta la notte per farti da crocerossina! Alza il culo e muoviti!” esclamò ancora, con un tono di voce irritato.
Finalmente, riconobbi quella voce. Era strano come non avessi fatto in tempo a riconoscerla, dato che era la voce che ascoltavo praticamente tutti i giorni, e che mi mancava quando non la sentivo.
Aprii lentamente gli occhi ed alzai leggermente il capo, per ritrovarmi davanti la proprietaria della voce, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo rivolto verso un punto indefinito alla sua sinistra, sbuffando spazientita e con i capelli in disordine.
Disordinata, spazientita, incazzata. Ma sempre bellissima.
Si voltò verso di me, che mi stropicciavo gli occhi, e si avvicinò alla portiera della macchina, scrollandomi una gamba.
“Ti muovi?” esclamò, facendomi alzare la schiena di scatto.
“Si, Nicole, un attimo! Un po’ di pazienza, sono ubriaco!” dissi in risposta, porgendole una mano.
Lei sbuffò ancora una volta, e afferrò la mia presa, facendomi alzare completamente dai sediolini.
“Ne ho fin troppa di pazienza con te. Ed è bello che tu ammetta di essere ubriaco! E’ quasi commovente!” esclamò con fatica, mentre mi prendeva come fossi un sacco di patate e poggiava il mio braccio intorno la sua spalla, e il suo intorno la mia vita.
Appoggiai il mio viso nel suo collo pallido, e subito l’odore fruttato della sua pelle m’invase le narici.
Era dolce, al contrario della sua personalità, ma le stava d’incanto.
Era un misto di contraddizioni, quel profumo sulla sua pelle, ma la rendevano più bella di quanto non lo fosse già.
“Louis? Per caso stai dormendo?” domandò all’improvviso, facendomi ridestare da ogni pensiero rivolto a lei.
“No. Pensavo che, se fossi stato zitto, tu saresti stata più contenta…” risposi sussurrando, e la sentii ridere, mentre salivamo con fatica gli scalini che conducevano al portoncino nero del suo palazzo.
“In effetti, hai ragione. Continua a stare zitto, forse è meglio!” rispose, ridendo ancora, e infilando le chiavi nella toppa del portoncino.
Lo aprii con delicatezza, senza farlo cigolare, per poi togliersi i tacchi e salire lentamente le scale, con me appoggiato ancora a lei.
Era strano come Nicole mi stesse aiutando in quel momento. Eppure, stare con lei era l’unica cosa che volevo.
Arrivammo sul suo pianerottolo, stranamente in silenzio, e Nicole infilò le chiavi nella toppa girandole piano, per poi aprirla.
Entrammo ancora faticosamente, avvicinandoci piano al divano, dove lei mi scaraventò quasi bruscamente, come fossi davvero un sacco di patate.
“Un po’ più di dolcezza la prossima volta, mi raccomando!” esclamai, buttando le braccia sul bracciolo del divano di pelle beige.
“E tu la prossima volta non ubriacarti così tanto!” rispose lei, poggiando le mani sui fianchi, per poi allontanarsi verso la cucina.
Persi lo sguardo verso il soffitto, immaginando Nicole, anche se era lì, nella mia stessa stanza, ma ormai quella di guardare verso il soffitto e immaginarla, era diventata un’abitudine.
Da quando avevo preso la decisione di dichiararmi a lei, non c’era stata l’occasione per poterle dire quanto l’amassi e quanto la volessi insieme a me.
Erano due anni, due fottutissimi anni che mi tenevo tutto dentro e che non lo rivelavo a nessuno.
L’ammiravo solo da lontano, immaginando di averla con me, tra le mie mani, tra le mie braccia.
Ma lei non mi amava. Ero sicuro che non mi amasse.
Nonostante Harry mi avesse detto che Nicole provava le stesse cose per me, e anche Maya l’avesse ribadito, io non riuscivo comunque a farmene una ragione.
Perché mi sembrava impossibile, che una ragazza come Nicole, potesse essere innamorata di un coglione come me.
“Tieni. In caso dovessi vomitare” disse improvvisamente, avvicinandosi a me con una piccola bacinella.
Aveva sciolto i capelli dallo chignon, e adesso erano ancora più ricci del solito.
Risi leggermente, guardando la sua figura così buffa e scombinata, in quel momento.
“Perché ridi?” domandò, poggiando nuovamente le mani sui fianchi e guardandomi scettica.
Scossi il capo, ridendo ancora leggermente e chiudendo gli occhi, beandomi del suo profumo.
“Nulla. Sembri un pulcino arruffato, con quei capelli” dissi, ma subito me ne pentii.
Allora era vero che lo stato di ubriachezza, portava a dire la verità che uno non pensa di dire.
Aprii gli occhi di scatto, per poi trovare la sua figura ancora di fronte a me, con un’espressione incazzata sul volto. Stavolta l’avevo combinata davvero grossa…
“Beh, non è che tu sia messo meglio di me, in queste condizioni!” esclamò, per poi darmi uno schiaffetto leggero sulla gamba e sedersi sul pavimento, poggiando la testa sul cuscino del divano.
Guardai il suo viso stravolto rilassarsi e chiudere gli occhi dolcemente, facendomi sorridere.
Istintivamente, le posai una mano tra i capelli ricci, e lei subito si voltò verso di me, con un’espressione confusa sul volto.
Tolsi immediatamente la mano dai suoi capelli, facendo sparire così anche il sorriso sul mio volto, tossicchiando imbarazzato.
“Vuoi… devi vomitare?” domandò, voltandosi nuovamente e fissando la televisione di fronte a se.
“No” risposi, scuotendo il capo “sono solo un po’ stanco. E mi gira forte la testa”.
“Ci credo, dopo tutto quello che hai bevuto. E’ un bene che tu non sia già con la testa dentro il gabinetto!” esclamò, mantenendo sempre lo sguardo fisso verso il televisore.
Risi leggermente, portandomi una mano sulla fronte. Il suo umorismo era schiacciante anche in situazioni del genere.
“Sai che quando si è ubriachi, si dice sempre la verità?” domandai, e la sentii alzarsi e puntare lo sguardo scettico di nuovo nei miei occhi.
“Su avanti, allora dì che sei un idiota!” disse, posando le mani sui fianchi e aspettando impaziente.
“Io mi riferivo al fatto che somigli ad un pulcino arruffato. Era la verità” risposi, alzando leggermente le spalle, per quanto quella posizione me lo permettesse.
Nicole sbuffò, roteando gli occhi al cielo con fare esasperato, battendo leggermente il piede a terra.
“Nemmeno ubriaco riesci ad essere serio, Louis, sei veramente impossibile! Io vado di sopra, a dormire. Buonanotte”.
Si voltò verso le scale, lanciandomi un’ultima occhiata minacciosa, e salii i gradini pian piano.
“Ma porca putt…!” imprecò, dopo essere inciampata delicatamente in uno di essi, facendomi scoppiare a ridere.
Si voltò ancora una volta verso di me, fulminandomi con uno sguardo, e io alzai le mani in segno di scuse.
“Buonanotte!” ripeté, scandendo per bene ogni sillaba, e salendo furiosamente le scale, cosa che mi fece ridere ancor di più.
Scossi il capo, smettendo di ridere, chiudendo gli occhi per cadere tra le braccia di Morfeo ed addormentarmi beato, anche se lei non sarebbe stata accanto a me, quella notte.
Hai ragione, Nicole, non riesco ad essere serio nemmeno quando sono ubriaco, pensai.
Ma, se avessi il coraggio di dirti tutta la verità, per te sarei ubriaco ancora, ancora ed ancora.



 
Writer's Corner! :)
Holaa chicos! Si, l'ho detto e lo ripeto, mi sto Mayzzando u.u
Vi avevo chiesto se volevate lo spin-off e... TADAAAAN! Eccolo qua! :D
Così potete capire meglio il rapporto intricato e complicato che c'è tra questi due! (nemmeno io riesco a capirlo, oibò u.u)
Era da un po' che mi ronzava in testa quest'idea, così ho aperto il foglio di Word ieri sera e ho iniziato a scrivere! 
Qui si parte dalla famosa scena della discoteca, dove Louis si ubriaca e intanto Maya e Harry... beh si, avete capito, insomma u.u
Ho pensato di crearlo perchè alla fine Louis e Nicole, hanno un ruolo fondamentale nella FF e nella vita di Maya e di Harry, e poi perchè insomma... IO LI AMO! *-*
Cioè, come si fa a non amarli? Sono una delle mie coppie preferite, basta v.v 
CCCComunque, il volto di Nicole è quello di Jennifer Lawrence, l'attrice che fa Katniss in The Hunger Games
(che io devo ancora leggere e vedere, in tutto ciò u.u) 
E il volto di Louis... beh, è quello di Louis!
Quanto sono pessima, mi seppellirei da sola.
Anyway, un enorme grazie alla mia meravigliosa omonima extraordinharry per lo splendido banner (non è fantastico? *-*) e per l'aiuto nella scelta del nome di questa mini FF, che è il titolo della canzone di Taylor Swift (ma nnnò?) e rappresenta al massimo il rapporto tra Louis e Nicole!
E pppoi, ringraziatela anche per la scelta del nome della coppia, LOLE! HAHAHAH :D

By the way, io credo di aver concluso qui :)
Se qualcuno non avesse letto la FF da dove è tratto questo spin-off, ecco il link: 

I would love you better now.
Basta cliccare sul nome! :D

Soo, io vado via! 
Grazie mille per essere passate e per aver sprecato il vostro tempo! :)

CCCiao bellezze! 

Image and video hosting by TinyPic

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: marmelade