Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: nightmerd    12/07/2012    11 recensioni
{ Remake: GUARDIANS }
" -D’accordo-, dice tranquillo e si mette comodo, come se ci attendesse una lunga chiacchierata. –Gli angeli si sono estinti tutti. Sono rimasti solo quattro arcangeli. Uriel, Mikael, Raphael e Gabriel. Questi qui, per rimanere in vita uniscono la loro esistenza a quella degli umani, facendogli da ‘angelo custode’. Così, se muore il loro protetto muoiono anche loro-.
-Frena un secondo, play boy!-, lo interrompo. –Come si sono estinti gli angeli?-.
-Li avete uccisi voi umani. Con l’inquinamento uccidete la natura e di conseguenza gli angeli-. Annuisco e lui continua. –Però molti demoni potenti, tra i quali Nergal, vogliono distruggere la razza angelica e per farlo devono uccidere i protetti degli arcangeli. Tuttavia, Lucifero è al corrente di questo complotto e ha inviato noi demoni minori a proteggere i protetti degli arcangeli, perché questi ultimi sono troppo deboli per farlo-.
-E’ una cosa contorta-, commento corrugando la fronte.
-Lo so-.
-Ma perché Lucifero vuole preservare gli arcangeli?-.
-Per divertimento, suppongo-, fa spallucce. –Senza gli angeli il mondo per noi demoni non è divertente-. "
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Involontariamente, ho sempre creduto agli angeli e ai demoni. Sentivo che c’era una forza superiore a noi nel mondo, che si mescolava agli umani. Chiamatelo sesto senso, o come volete. E sempre involontariamente, riconoscevo gli angeli e i demoni, ma non perché gli vedevo le ali. Sto parlando di quando ero bambina, prima che incontrassi Esther.

I demoni sono senza dubbio di una bellezza che non è di questo mondo, sono schivi, chiusi. Gli angeli sono quelle persone che con uno sguardo riescono a mangiare gratis in un ristorante di lusso. I demoni usano tattiche che fanno centro nella parte più intima del nostro essere. Non a caso sono cacciatori di anime. Sono i predatori più pericolosi che esistano. E sapete come predano le anime? Facendo leva sui nostri sentimenti, sfruttando la loro bellezza. Qualunque umana li definirebbe “déi scesi in terra”, ma di divino c’è ben poco. Sono solo angeli caduti, del resto. La loro parte divina si è esaurita nel momento in cui Lucifero ha alzato il ciccio con Dio.

E per stuzzicarlo ancora di più, ha messo in testa a Caino l’idea di uccidere Abele. Beh, ammettiamolo, Lucifero è stato un gran rompiscatole in passato, che si divertiva sempre a sfidare Dio, o per lo meno, a sfidare Mikael. Però forse dovremmo anche ringraziarlo quel moretto tutto trasandato. Lucifero, il portatore di luce. Non luce vera, s’intende. La luce della ragione. La mela della conoscenza, il frutto proibito. Se non fosse stato per lui, a quest’ora saremmo ancora ignoranti come capre. Forse è anche per questo che non va d’accordo con Dio. Magari si è pentito ma non potrebbe mai tornare in Cielo. Lui è la mente, la ragione, la conoscenza. Dio è l’amore, i sentimenti, le emozioni. E si sa, cuore e cervello non sono mai andati d’accordo.

Quanto all’origine dell’umanità, credo davvero che siamo frutto di un’innaturale unione fra angeli e demoni. Per questo, oggi, per farmi un regalo andrò in luogo abbastanza insolito.

In realtà, non posso permettermi una macchina, una vacanza alle Hawaii, niente del genere. Vivo da sola ormai, oggi compio vent’anni. Fino ai diciotto ho vissuto con gli altri protetti e i Custodi presso Azazel, a Firenze. Poi, ho deciso di andarmene a Barcellona, di nuovo, fino a quando non mi stufo. Ovviamente in affitto. Sono uno spirito libero, e l’ho capito solo da due anni. Come ogni spirito libero, non riesco a starmene in un posto per tanto tempo. Devo sempre cambiare, sono sempre alla ricerca di cose che stimolino la mia curiosità. Quando mi fermo una città, prendo una casa in affitto, faccio lavoretti part-time e con quello che guadagno, pago l’affitto della casa, faccio la spesa e quel che rimane lo spendo per accontentare i miei capricci. Ahimé, mi piace vestirmi bene. Magari in modo semplice, ma almeno che quando passo per strada qualcuno mi dica: “Carina la maglietta!”. Quindi qualche spicciolo lo spendo per i vestiti, mentre gli altri li uso per i libri. Ed è proprio quello che farò oggi.

C’è un negozio un po’ vecchio, che vende articoli che non sono più sul mercato da molti anni, magari anche secoli. Ci sono moltissimi carillon dell’ottocento, se non prima, libri antichissimi.

Il negozio però è sempre vuoto, ed è un vero peccato. Io mi sto dirigendo proprio lì. Vorrei trovare un libro che parli degli angeli e dei demoni, del peccato più grande che hanno commesso. Beh, lo so qual è, ovvero l’amore. L’amore è la stessa cosa che ha fatto scomparire gli angeli e la stessa che fece iniziare a scomparire i demoni.

A questo punto vi aspetterete che parli di Nicholas. Beh non lo farò. È doloroso per me ricordarlo pertanto preferisco sorvolare l’argomento.

Entro nel negozio e saluto il vecchio signore che lo gestisce. Sono venuta così tante volte qui che alla fine ho fatto amicizia con il vecchio Felipe.

Mi avvicino alla sezione libri e con un po’ di fatica leggo i titoli dei libri. Accidenti, l’avevo visto l’altro giorno.

-Senti, Felipe, ma il Libro di Enoch l’hai venduto?-.

-No, nessuno lo cerca più. Ne ho solo una copia, come ben sai. E te l’ho tenuta da parte.

Mi sembravi molto attratta da quel libro-.

-Grazie mille-.

Va nel retrobottega e mentre lo aspetto faccio un giro nel settore libri. Sento la porta che si apre ma non ci faccio caso. Magari è suo figlio che è venuto a salutarlo. Raul è un uomo sulla trentina, con due figlie piccole molto carine. Però sono l’uno l’opposto dell’altra. Ma questo non è problema per loro due. Vanno molto d’accordo. Sono le due facce della medaglia, quelle due.

Felipe ritorna e io vado al bancone molto antico e rovinato, ma pur sempre un pezzo d’epoca.

-Quanto viene?-, gli chiedo tirando fuori il portafogli.

-Oggi è il tuo compleanno no? Perché devi pagare?-, mi sorride e la rete di rughe si fa più fitta.

-Grazie mille, ti sei ricordato eh-.

Mi impacchetta il libro e dice:-Dovrebbe essere un regalo che ti fai da sola, ma, se permetti, consideralo un mio regalo-.

-Apprezzo molto-. Prendo il libro che mi porge, lo stringo al petto e mi avvio verso la porta.

Ma qualcosa mi blocca. Uno strattone.

 Mi allontano indispettita ma quando arrivo al cancello del parco mi sento strattonare. Nessuno mi toccata, sfiorata o che altro. Mi giro verso Nicholas. Sta sorridendo divertito.

-Nicholas…-, sussurro sconcertata. Mi giro verso Felipe. C’è un qualcuno al bancone. Lo stesso qualcuno che io pensavo fosse il figlio di Felipe. È un ragazzo. O meglio, è un demonio. La sua voce mi è molto familiare. Il timbro della voce è basso e profondo, magari anche roco, ma ti fa pendere dalle sue labbra ogni volta che dice qualcosa.

-Avete una copia del Libro di Enoch?-, chiede gentilmente il ragazzo. Rabbrividisco.

-Mi dispiace, ma abbiamo appena venduto l’ultima copia-.

-Ne arriveranno altre?-.

-Temo di no. Quello era un pezzo d’epoca-. Il demonio sbatte le ali irritato ma non dice niente.

Mi sento così potente a possedere un pezzo antico. Ma comunque quel ragazzo ha un che di familiare e cerco di attaccar bottone con la scusa di regalargli il mio libro.

Un atto di generosità ingiustificata, si può definire. O anche un atto da manicomio. Come preferite, per me non fa molta differenza.

Mi avvicino titubante al demonio e faccio per toccargli la spalla ma lui si gira, si porta una mano sulla nuca e arrossisce. Sembra sorpreso.

Lui è sorpreso, ma io sono in stato di shock irrecuperabile. Questo ragazzo, anzi, questo demonio è Nicholas. Quegli occhi così familiari, così argentei, li riconoscerei fra mille.

‘Tornerò’. Aveva detto. L’ha detto e l’ha fatto. Il mio demonio ha mantenuto la promessa che mi aveva fatto quattro anni fa.

Ma non so se si ricorda di me, quindi meglio andarci piano.

-S…Se vuoi posso darti il mio libro-, gli dico.

Lui fa un sorriso sornione, che mi è molto familiare. –No, non ti preoccupare. Servirà molto di più a te-.

-Vi conoscete?-, chiede Felipe. Il demonio non mi stacca gli occhi di dosso. –Certo. Ci conosciamo da un sacco di tempo ma ci rivediamo solo ora dopo quattro anni-.

Non so perché l’ho fatto ma gli ho sfiorato una spalla. Entrambi abbiamo un brivido. Una scossa elettrica penetra nelle mie e nelle sue ossa. Ritiro in fretta la mano, spaventata.

-Nicholas…-, mormoro. Lui fa un largo sorriso.

-In persona-, mi fa l’occhiolino. –Come hai potuto vedere, ho mantenuto la mia promessa. E pare che anche tu hai mantenuto la tua… Beatrice-.

 

ANGOLO DELL’AUTRICE: Ebbene ecco la fine della storia T.T

Ho in mente di scrivere un continuo. Beatrice più grande, Nicholas ritornato. Avevo intenzione di scrivere una storia più urban style XD tipo feste, cose così. Certo, non finirà qui perché la parte delle feste ecc, la intreccerò alla storia vera e propria che mi sembra anche più lunga di questa e speriamo più... suspanse magari XD Io ho già scritto il primo capitolo (mi era venuto in mente e l’ho scritto per non scordarlo XD) quindi se volete, ditemelo che metto il seguito, sennò no, non fa differenza :)

Alla prossima e vi ringrazio tutti quanti di cuore, davvero!! :D

 LizThompson  

  

 

 

 
 

  

  
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