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Autore: Ladym    28/01/2007    3 recensioni
Lancillotto è il prode cavaliere che tutti conosciamo, il braccio destro di Artù. Peccato che… sia innamorato della moglie del re!! La bellissima (ma anche un po’ infame) Ginevra. Poiché è stata rapita, e al re non importa nulla, ecco che il nostro eroe parte per salvarla…
Genere: Demenziale, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Piccola Nota Dell’Autrice: questa FANTASTICA storia è nata come compito delle vacanze. Lo so, un po’ misero, direte voi, ma a me è piaciuto davvero scriverla, in seguito all’idea GENIALE  che ho avuto a scuola durante l’ora di francese… ah già… visto che era un compiti di francese, l’ho dovuta tradurre.. per chi volesse, l’originale è migliore!! Comunque, mi farebbe piacere se mi diceste se devo darmi in pasto ai leoni oppure se posso continuare a scrivere  ^_^

Lancillotto e i due leoni

 

Prologo: Lancillotto è il prode cavaliere che tutti conosciamo, il braccio destro di Artù. Peccato che… sia innamorato della moglie del re!! La bellissima (ma anche un po’ infame) Ginevra. Poiché è stata rapita, e al re non gliene frega un fico secco, ecco che il nostro eroe parte per salvarla… ( l’originale non è opera mia ma di Crétien de Troye: Lancelot ou le chevalier à la charette…)

Dovrà affrontare numerose peripezie, ma la più pericolosa è forse quella di attraversare uno strano ponte fatto come la lama di una spada, affilata ma solida (almeno!), che sovrasta un enorme burrone sul fondo del quale scorre un fiume nero (?!) e molto, molto rumoroso. Al di là del ponte, due statue di leoni incantati lo attendono minacciosi…

Qui la narrazione s’interrompe, lasciando (malauguratamente, direte voi) libera la MIA fantasia!
Buona Lettura!

 

 
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            Lancillotto si avventura a piedi, poiché ha finalmente deciso di affrontare la traversata del ponte, l’unica cosa che lo separa dall’amore della sua vita, Ginevra.

Arriva fino a metà di quel ponte minaccioso, di quella temibile spada. Non vuole guardare in basso, verso l’acqua roboante. Non vuole guardare davanti, verso i due leoni, che lo attendono ansiosi dall’altra parte del ponte.

            “Poiché è l’amore a spingermi, non devo mai temere né dubitare. Dio, veglia il mio cammino!” pensa il coraggioso cavaliere, avanzando lungo la lama solida.

Ah! L’amore, questo sentimento così fragile… e così forte allo stesso tempo!

            Il prode cavaliere s’avvicina cautamente ai due leoni, la spada sguainata, attendendo una loro reazione.

Che però tarda ad arrivare.

Le due fiere, quei due blocchi di pietra, non si muovono, lasciandolo avanzare.

            Ma quando Lancillotto mette piede a terra – finalmente! – vede uno dei due scuotere la testa, rimasta troppo a lungo nella stessa posizione

Lancillotto non ne è impressionato, cosciente dello scudo che il suo amore puro gli offre.

La mossa successiva, però, lo coglie di sorpresa.

Il leone gli fa l’occhiolino, come a dire: “ma sì, dai… puoi passare! Già che sei arrivato fin qui…”

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