"Nel deserto della disperazione"
Una luce fioca brillava in lontananza
mentre il vento inesistente sembrava voler spingermi via,
via da quell'ammasso di sabbia dorata
che si distendeva per miglia e miglia
piatta e infuocata.
Non riuscivo a muovermi
bloccata dal calore e dal dolore.
Avanzai con fatica,
sollevando un piede alla volta,
cercando di trascinarmi dietro il mio stesso corpo
e il vento non ne voleva sapere di aiutarmi.
Continuava a restare all'ascolto
di un rumore inesistente.
Pian piano cercai di avvicinarmi alla fiammella di fuoco,
ma essa scappava via prima che potessi raggiungerla.
Mi buttai a terra,
la testa scossa da brividi di terrore
in quel deserto arido e cocente.
Mentre le lacrime mi solcavano il viso,
venute a guarire la mia implacabile sete.
Sete di vittoria, pensai.
Sete di potere.
Sete di ogni cosa al mondo fossi incapace di ottenere.
Poi alzai lo sguardo
ancora impannato da gioccioline di lacrime,
che si asciugavano in fretta, al calore del sole.
Davanti a me la fiammella sembrava danzare.
Questa volta non esitai,
alzai il pollice e l'indice
e la strinsi tra le due dita
fino a spegnerla.
Il calore sembṛ svanire...
e il vento mi congeḷ.