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Autore: White Gundam    14/07/2012    5 recensioni
Celes, dopo la morte di Cid, tenta il suicidio. Un breve componimento sui pensieri del personaggio prima di lanciarsi dalla scogliera.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Celes Chere
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SUICIDE

 

Schizzi di salsedine. Un gabbiano ferito. Uno scoglio e, sopra lo scoglio, una figura.

Sono rimasta... Sola.

Lunghi capelli biondi. Due occhi grigi, come il mondo dopo il disastro.

Molte persone, per disperazione, si sono gettate dalla scogliera a nord dell'isola.”

Una voce. Il ricordo di una voce. La voce di Cid. La voce di suo nonno.

Sono rimasta sola.

Perle di cristallo. Perle liquide. Perle di mare. Solo semplici lacrime che le sgorgano dagli occhi.

Fermati, Kefka!”

Kefka che allinea le statue. L'ordine distrutto. Il mondo sconvolto. Il Blackjack disintegrato.

Non sono riuscita a fermarlo...

Un soffio d'aria calda. Un sospiro. Un'isola in mezzo al nulla. Un mondo sconvolto. Un'umanità distrutta.

Forse siamo le uniche persone rimaste in vita.”

Le parole di Cid. L'umanità estinta. Un'ultima superstite.

Sono rimasta sola.

I lenti passi. Il mare che urla. L'alta rupe da cui lei si affaccia.

Non è rimasto nessuno.

Terra che sorrideva. Terra che era gentile con tutti. Terra che era un'esper.

Terra non sorriderà più.

Muove un passo, un piede davanti all'altro.

Sono rimasta sola.

Edgar che sognava un regno di pace. Edgar con la sua moneta truccata. Edgar che sognava una donna, o anche più di una.

Edgar non troverà mai una donna.

Un altro passo; gli ultimi fili d'erba rimasti le solleticano i piedi.

Sono rimasta sola.

Sabin che rideva sempre. Sabin che non si arrendeva mai. Sabin che era così affezionato al fratello.

Sabin non riderà più.

Ancora un lento e indeciso movimento dei piedi; ancora qualche centimetro verso il vuoto.

Sono rimasta sola.

Setzer che le faceva la corte. Setzer che giocava d'azzardo. Setzer che solcava il cielo con la sua aereonave.

Setzer non solcherà più i cieli.

E avanti ancora, sulla scarpata scoscesa; nel grigiore delle nubi, del mare sottostante e dei suoi occhi.

Sono rimasta sola.

Gau che saltava. Gau che si arrampicava. Gau che li chiamava tutti con l'appellativo di amici.

Gau non si arrampicherà più da nessuna parte.

Un nuovo passo; un nuovo metro verso l'abisso.

Sono rimasta sola.

Relm che dipingeva. Relm che rispondeva male. Relm che era ancora una bambina.

Relm non dipingerà più nulla.

Il gabbiano ferito la vede superarlo, e piano pigola quel loro dolore, diverso eppure uguale.

Sono rimasta sola.

Strago che era un potente mago. Strago che, nonostante la vecchiaia, aveva deciso di aiutarli. Strago che era così legato alla sua nipotina.

Strago non userà più la magia.

Avanza e sente solo il rumore del mare, lo straziante pigolio del gabbiano ferito viene sopraffatto dal boato dell'oceano.

Sono rimasta sola.

Shadow che combatteva. Shadow che si era pentito di essersi fatto assoldare dall'Impero. Shadow che nascondeva sé stesso e il suo passato a tutto il mondo.

Shadow non racconterà mai la sua storia.

Ancora un passo, piccolo e timoroso; uno schizzo salato le bagna il viso: è vicina.

Sono rimasta sola.

Cyan che era un cavaliere. Cyan che teneva al suo onore. Cyan che odiava l'Impero.

Cyan non distruggerà mai l'Impero.

I suoi piedi si fermano sull'orlo del precipizio; molto più in basso, c'è solo il mare in tempesta.

Sono rimasta sola.

Locke che le aveva detto che era bella. Locke che l'aveva salvata e le aveva dato fiducia. Locke che aveva promesso di proteggerla.

Locke non mi proteggerà più.

Le labbra le si stringono. Il viso le si bagna di quella pioggia fitta che sgorga dalle iridi grige, come se esse fossero le nubi nel cielo.

Sono rimasta sola.

Si volta, per non vedere il vuoto, per non guardare l'abisso che si stende sotto di lei.

Ti proteggerò, te lo prometto.”

Il ricordo della sua voce. Il ricordo del suo sorriso. Muove piano l'ultimo passo, che ormai più non tocca il terreno.

Sono rimasta sola.

Celes che per loro aveva tradito l'Impero. Celes che si era innamorata di Locke. Celes che era l'unica superstite; che era rimasta sola.

Io non sentirò più la solitudine.

Il vuoto l'accoglie. Il vento trasporta le sue lacrime. Il mare l'avvolge nel suo oscuro abbraccio.

   
 
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