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Autore: madoka94    14/07/2012    1 recensioni
OOOOOOOOk, questa fic l'ho scritta traendo ispirazione da un immagine che ho visto su deviantArt molto bella. Spero che vi piaccia nonostante il mio piccolo tentativo:
Malik s' incontra con Altair dopo la sua missione a Cipro (quindi dopo il capitolo di bloodlines) e non sa che quella sarà l' ultima volta in cui si rivedranno...
Buaona lettura ^^
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Malik Al-Sayf
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                    Un salto, un addio


Altair era tornato, era tornato a Gerusalemme.
Da molto tempo non lo vedevo, tra il compito di Gran Maestro e l' ultima missione che l' aveva portato ad Acri non ebbi più alcune sue notizie, solo alcune cose sui Templari.
Infondo ero felice, non sentirlo a rompermi a chiedere delle missioni mi mancava e mi mancava anche prenderlo in giro.
Mi chiedevo solo perchè volesse vedermi, da solo, su una torretta.
Di sicuro mi avrebbe detto qualcosa di importante, me lo sentivo.
Arrivai davanti al posto prestabilito, i soldati accasciati a terra tramortiti, morti.
-Si vede che è passato di qua.-mi dissi scuotendo la testa, come se fosse una cosa ormai abituale.
Aprii la porta, salendo le scale fino ad arrivare in cima, spalancai la botola che stava al di sopra della mia testa e quando ne uscii fuori ritrovai il mio vecchio amico seduto sulla paglia, mi stava aspettando da molto.
-Sei in ritardo.-
-Ha parlato quello che arriva sempre puntuale!-dissi con falso scherno.
Lui sorrise, un sorriso sincero che non vedevo da tanto tempo, sembrava anche rilassato.
-Come stai Malik?-mi chiese aiutandomi a salire.
-Come potrei stare, con te che non mi hai detto niente per tutto questo tempo?-
-Chiedo perdono, hai ragione.-
Mi sistemai vicino a lui sorridendogli dandogli una leggera pacca con l' altro braccio sano alla spalla.
-Ma sono contento di rivederti ancora vivo, novizio.-
Sorrise ancora ed alzò lo sguardo verso la città, alzandosi in piedi.
-Allora, non mi dici niente?Com' è andata a Cipro? Hai scoperto qualcosa?-chiesi con un pizzico di curiosità che mi tormentava.
Non rispose, restava in piedi, immobile.
Lo richiamai un pò preoccupato più volte, non mi rispose di nuovo, mi alzai fiancandogli.
Dal suo silenzio capivo che c' era qualcosa che non andava, Altair è uno che se voleva mi diceva subito qualcosa, non mi avrebbe fatto restare sulle spine in quel modo a meno che non fosse stato uno scherzo.
Il viso che prima sembrava brillare di una luce propria era come spento, come se qualcuno avesse voluto buttare dell' acqua sul fuoco.
-Malik...dopo oggi non potremo rivederci per un pò...-
Ero deluso, ci eravamo visti da nemmeno cinque minuti e già doveva ripartire.
-E dove andrai?-chiesi cercando di nascondere la mia tristezza in modo quasi formale.
-A Est.-
Sobbalzai, da come me l' aveva detto, così imprecisato, significava che era lontano.
-Di preciso?-
-In India e poi, chissà, forse anche in altre terre che mi sono ancora ignote-
In India? Ma che cosa aveva in mente quel pazzo?! E con "chi" poi?
Mi feci una, anzi, due idee sul perchè di quella decisione.Non mi piacquero tanto entrambe.
-Fammi indovinare, si tratta sia della Mela che di qualcuno che ti ha fatto perdere la testa, ho indovinato?-lo punzecchiai cercando di non perdere la mia serietà.
Mi guardò un attimo di sottecchi e quando abbassò lo sguardo in giù notai una cosa che mi lasciò alquanto sbiadito: un leggero rossore giovanile contornava le sue guance.
Avevo azzeccato sulla seconda idea.Si trattava anche di una donna.
-Malik io...-
-Spiegami solo questa storia prima!- lo bloccai subito con un gesto della mano.
-So che non approverai ciò che dirò, l' unica cosa che voglio chiederti è di avere fiduacia in me.-
Quella frase la formulò in tono quasi supplichevole, ma non da uomo disperato, solo da un uomo che voleva essere ascoltato e compreso.
Sospirai arreso e gli accennai un sì incerto.
-In gran parte è per la Mela dell' Eden, molte sono le domande che sorgono nella mia mente ogni giorno che passo a guardala, a proteggerla dai Templari e a cui vorrei rispondere.Penso che la mia curiosità mi stia accecando sempre più, ma allo stesso tempo è desiderosa di sapere.L' altra parte, invece..ammetto che si tratta di qualcuno..una donna..-
-Heh!E bravo Altair, finalmente esci un pò dal tuo guscio!- lo presi un pò in giro ridendomela.
-è una ex Templare.-
Mi bloccai ammutolito, in effetti sentivo che tutto non era rose e fiori alla fine.
-Ah, ecco..-
-Ma c'è dell' altro.-
Stavo quasi per esplodere dalla rabbia, quale altra genialata o catastrofe aveva combinato ancora?
-Sentiamo.-lo incoraggiai aspettandomi il peggio come quando ero ancora arrabbiato con lui.
-Vorrei poter diffondere il nostro Credo in tutto il mondo.-
I miei occhi da fessure si aprirono di botto dallo stupore, diffondere il Credo in tutto il mondo era un compito abbastanza arduo e difficile.La situazione si riaffacciava al tentativo di diffondere il Cristianesimo e Altair rispecchiava il Messia. Conoscendolo c'era anche la piccola speranza che sarebbe riuscito nel suo intento.
Mi sedetti un attimo massaggiandomi la fronte dopo tutte queste notizie venute di getto come un fiume in piena.
Distrutto nell' animo per via di tutti questi sentimenti che mi circolavano in corpo.
-Altair...lo sai che è come chiedere l' impossibile...-
-Lo so e comprendo che ci vorranno anni, forse anche secoli, ma voglio tentare.-
Che potevo fare?Che altro si aspettava che dicessi?Però...mi venne in mente un' altra domanda ancora più importante delle precedenti: e l' Ordine?
-Altair, che ne sarà dell' Ordine?Non avranno più qualcuno che li segua.-
Come avevo detto quella frase si era avvicinato mettendosi in ginocchio di fronte a me guardandomi negli occhi e sorridendomi lievemente.Ero un pò imbarazzato nel vederlo faccia a faccia in quel modo.Che gli prendeva?
Lo richiamai un pò titubante e subito non rispose, anzi, mi prese il collo facendomi avvicinare di più a lui toccando le nostre fronti l' una contro l' altra.
-Come ti ho già detto devi avere fiducia in me...Malik.-disse quasi in un sussurro.
Non dissi niente, restai muto ascoltando il silenzio che aleggiava intorno a noi approfittando di quei secondi che restavano da passare insieme.E pensare che una volta non lo sopportavo perchè era arrogante, e pensare che l' odiavo per avermi portato via mio fratello, e pensare che volevo ucciderlo, e pensare...che ho cominciato a capire che la sua presenza mi era necessaria.Che avrei fatto senza di lui?Non l' avrei più preso in giro o rimbeccato per qualsiasi azione che commetteva, non saremmo più andati sui tetti, non avremmo più combattuto fianco a fianco...
Ad un tratto non sentii più il calore della sua fronte premuta contro la mia, si era rialzato andando verso la trave che sporgeva verso il vuoto.Stava per andarsene.
-Ti lascio il comando dei nostri Assassini e di Masyaf.-
Mi ripresi dopo un pò nel comprendere la frase.
-Come?!-chiesi con tono eccentrico
-So che ce la farai...-continuava a dire camminando all' indietro.
-Aspetta!Non puoi farlo!Altair!!-gridai con la rabbia che fluiva nelle vene.Non esisteva!E con quale diritto poi!
-L' ho appena fatto!Ti auguro buona fortuna "Maestro" Malik.-fece un sorriso sadico quando arrivò sulla punta del legno.
-Io ti ammazzo quando ti ritrovo!-imprecai avanzando.
-Non vedo l' ora.Forse mi mancherai un pò...-disse nostalgico.
Mi bloccai un istante quando lo disse, era la prima volta che esprimeva così liberamente i suoi sentimenti.
-Addio..fratello.-
Aprì le braccia effettuando un salto della fede perfetta ed io restai a guardare la sua figura che cadeva nel vuoto.Non avevo fatto niente per fermarlo, almeno lui aveva avuto il coraggio di dirmi che gli sarei mancato..mentre io non avevo detto niente del genere.Buffo...
-Che bastardo!-dissi a denti stretti facendo un sorriso che nemmeno io riuscivo a decifrarne il significato.
Ripensai a quelle parole che aveva detto un momento prima.Fiducia...da molto non gli avevo dato tanta fiducia, forse era giunto il momento di farlo.
-"E va bene.Ci proverò.Spero solo di vederti presto..."-
Purtroppo non fu così.


Fu l' ultima volta che lo vidi saltare nel vuoto.L' ultima volta che ci eravamo detti addio.

  
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