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Autore: Demsmuffin    15/07/2012    10 recensioni
Fan Fiction dedicata interamente alla bromance Larry, se odiate le bromance aprite lo stesso questa storia, così, per avere un'idea del fatto che non sono poi così assurde ♥
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La suoneria del cellulare mi fece balzare in aria. Accostai un attimo. La scritta “Louis” risaltava nello sfondo blu del mio telefono.
“Che vuoi?” Sbottai nervoso.
“Stavi pensando alle pelle di Ariana, eh?”
Scossi la testa, seccato. Come faceva Louis a sapere sempre quello che facevo, quando lo facevo e anche come lo facevo?
“Sì, va bene, ci stavo pensando.”
Sentii le risate di altri tre idioti. Niall, Liam e Zayn. Avrei riconosciuto le loro risate tra mille.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo.



Louis.

 
Sentii un braccio che circondava il mio bacino, delicatamente. Aprii piano gli occhi e quella che vidi fu la persona più bella del mondo.
“Stavi per addormentarti?” Mi sussurrò Harry avvicinandosi ancora un po’. Io annuii lentamente, accennando un sorriso.
“Scusa, non volevo disturbarti. Sarai stanco.” Adesso eravamo incollati e io, come sempre, ero senza fiato. Le sue labbra si posarono sulla mia guancia lasciandomi uno dei baci più caldi che potesse darmi. Mi sorrise e poggiò la testa sul cuscino.
Ma nonostante io fossi davvero esausto, volevo Harry. Volevo ancora le sue labbra.
“Stavo pensando..” Feci prendendogli la mano che ancora avvolgeva il mio bacino. “Che ultimamente ti trascuro un po’”
Quel sorriso malizioso non era fatto di proposito, non lo volevo.. Mi era uscito e basta. E lui fece lo stesso. Mi sorrise maliziosamente e prima potessi accorgermene era sopra di me.
Non c’erano vestiti da togliere.. Dormivamo senza.
“Amore..” Si fermò un attimo. Il viso un po’ lontano dal mio, troppo per i miei gusti. “Sicuro che te la senti?”
“Sono stanco, non invalido.” Sbuffai io. Ridendo avvolse i nostri corpi con la coperta. Scese giù, negli addominali. Un bacio e sempre più giù. Già stavo pregustando il momento. Quando stava per cominciare a muoversi, un rumore alla porta ci fece fermare. Stavano bussando.
“Papà?” Una vocina sottile e io sobbalzai. Harry sollevò la coperta e io mi alzai di fretta seguito da lui.
“Un attimo tesoro!” Dissi alla porta chiusa. Harry mi passò una tuta tirandomela praticamente in faccia e io lo guardai torvo.
“Non l’ho fatto a posta.” Scoppiò a ridere mentre finiva di mettersi una vecchia maglietta consumata.
Io scossi la testa e mi vestii più velocemente possibile.
“Papà ho paura.” Continuò la vocina. Harry si precipitò alla porta, e nel frattempo inciampò pure (non so come) e la spalancò.
Emma. La bambina più bella del mondo. Sarà perché aveva gli occhi dello stesso colore e della stessa forma di Harry, sarà perché anche le labbra erano le stesse oppure sarà per il carattere, invece simile al mio, a renderla stupenda. O forse era semplicemente perché era figlia mia e di Harry.
Sì, nostra figlia. Harry all’inizio non era d’accordo. Pensava che molti avrebbero avuto da ridire, che ci saremmo ritrovati con gli haters sotto casa che ci incitavano a morire o qualcosa del genere. E stranamente me lo aveva detto subito, non aveva aspettavo l’ultimo secondo. Gli era servito del tempo per imparare a dire quello che pensava, ma ce l’aveva fatta. Forse era merito mio che lo avevo spronato sempre a farlo.
Comunque, alla fine lo avevo convinto. Avevo dovuto parlare con sua madre, avevo dovuto scrivere su twitter che forse avremmo avuto un bambino e avevo dovuto fargli leggere il supporto delle fans e lui aveva accettato. Solo così aveva deciso di cercare una donna che potesse dare alla luce il nostro primo figlio, Nate. E, addirittura, mi aveva chiesto dopo due anni di farlo un’altra volta. E così avevo chiamato la madre di Nate e le avevo chiesto ancora di farlo. E lei aveva detto di sì quando avevo accettato di pagarla il doppio. Io non avrei voluto dargli tutti quei soldi, ma Harry ci teneva così tanto. In ogni caso, da questo secondo parto era nata Emma. Praticamente l’opposto di Nate, che era simile fisicamente a me e caratterialmente tutto Harry. Aveva otto anni e detestava mettere i vestiti.
“Cosa succede tesoro?” Harry le accarezzò i capelli ricci e la prese in braccio, portandola dentro la stanza.
“C’è un mostro sotto il mio letto e Mr. Malik è sparito.” Emma singhiozzò. Si asciugò il naso con la lunga manica del pigiama rosa mentre gli occhi le si inumidivano.
Questa era sicuramente opera di Nate. Amava spaventare sua sorella e io e Harry potevamo dirgli tutto quello che volevamo, potevamo rimproverarlo, ma nessuno lo aveva convinto a smetterla.
“Non voglio che mangi Nate.” Singhiozzò ancora lei guardandomi. “Ho sentito un rumore. Ho detto al mostro di andarsene, ma è rimasto lì. E poi ha preso Mr. Malik. L’ho visto mentre scappava.” Emma si nascose la faccia nel collo di Harry, che mi stava guardando con le sopracciglia aggrottate. “Rivoglio il peluche dello zio, papà.” Lo zio era Zayn. Nate ed Emma chiamavano così i ragazzi.
E il peluche che aveva “perso” era un orsacchiotto che le aveva regalato Zayn. Senza un motivo preciso. Lui sosteneva che ogni bambina dovesse avere un orsetto di peluche. E con la sua poca modestia e fantasia lo aveva presentato ad Emma come Mr. Malik. E in effetti gli somigliava. Il colore degli occhi era quello, persino l’espressione compiaciuta era uguale. Zayn lo aveva anche vestito come lui. Mancavano solo il ciuffo e i tatuaggi.  Ma Emma non aveva fatto caso alla banalità del nome o al fatto che Zayn fosse completamente fumato, aveva amato fin da subito quel peluche che a me sinceramente sembrava strabico.
Io ed Harry ci scambiammo un’occhiata quasi divertita.
“Va tutto bene piccola, ora andiamo a cercare Mr. Malik.” Io mi avvicinai a loro mentre Harry cercava di consolarla.
“E diciamo anche al mostro di non disturbarti più, va bene?” Feci accarezzandole la schiena dato che il volto era coperto dalla spalla di Harry.
Lei annuii impercettibilmente.
“Ma posso dormire con voi stanotte?” Chiese alzando la testa.
Era ormai chiaro che io e Harry non avremmo fatto sesso quella notte. Mi mancava terribilmente, non lo facevamo da troppo tempo. Gli impegni con la band ci distruggevano e soprattutto oggi, che avevamo dovuto sopportare cinque interviste una dietro l’altra.
Ma come si poteva dire no ad Emma?
“Certo piccola, adesso andiamo a cercare Mr. Malik, però.” Lei mi guardò non convinta.
“Ma papi, c’è il mostro la fuori. Ci mangerà.” Si girò verso la porta ancora aperta da cui si vedeva solo buio. Quella era l’ultima volta che Nate faceva spaventare così Emma. Mi avrebbe sentito, poi.
“Ci siamo noi, veniamo con te, vedrai che non ci mangia.” Le sussurrò Harry. Lei guardò ancora una volta me. L’idea non le piaceva. Voleva restare qui.
“Accendiamo la luce, dai.” Mi diressi verso il corridoio e accesi la luce, aspettandomi di trovare Nate che scappava, ma non c’era nessuno. Harry venne verso di me, con Emma che si era aggrappata sempre di più al suo collo. Una volta accanto a me, Emma si guardò attorno e indicò la porta di Nate.
“E se il mostro lo ha preso? Se ha davvero mangiato Nate?” Nei suoi occhi si poteva leggere il terrore puro. Io e Harry ci guardammo, consapevoli che Nate stavolta aveva proprio esagerato. L’unica cosa che non doveva fare era prendere Mr. Malik e lo aveva fatto.
Sotto lo sguardo terrorizzato di Emma, aprimmo la porta. Ma Nate non c’era. Non era a letto a dormire e le coperte erano disfatte.
“Lo ha mangiato!” Urlò la piccola nascondendosi ancora una volta sulla spalla di Harry.
“Ora lo troviamo, Ems.” Cercai di consolarla uscendo.
Dove poteva essersi andato a cacciare? In effetti la sua stanza era troppo banale come nascondiglio. Guardammo sotto il letto di Emma, ma non c’era. Guardammo in cucina, in salotto, nella terrazza, ma di Nate nemmeno l’ombra.
“La soffitta.” Esclamò Harry cercando di mettermi una mano sulla spalla.  Era un po’ più impedito del solito con Emma che non voleva scendere dalle sue braccia.
 Feci un cenno positivo e una volta sopra, notammo la luce accesa. Emma strinse il braccio ad Harry.
“Non voglio salire!” Bisbigliò Emma.
“Vado io.” Le sorrisi. Quando stavo per salire le scale mi sentii prendere dalla manica della maglietta.
“Papi, sta attento.” Sussurrò ancora lei. Harry sorrise e la guardò divertito. Non c’era pericolo, era solo Nate. Ma lei non lo sapeva.
Le feci un cenno affermativo e continuai a salire. Una volta in soffitta, trovai solo la polvere. E gli scatoloni che io ed Harry non ci decidevamo a togliere di mezzo perché ci faceva fatica.
“Nate?” Chiesi alla polvere. Silenzio. Mi stavo scocciando. Erano le due di notte. Avrei voluto dormire. O fare sesso con Harry. Più la seconda. “Nate, andiamo. E’ tardi.”
Ancora silenzio. Avanzai verso lo scatolone più grosso dove secondo me si era nascosto. Ma una volta dietro non trovai nulla.
“Dai Nate! Lo so che ti nascondi qui.” Insistetti.
“Sei arrabbiato perché ho fatto spaventare Emma, vero?” Una vocina fin troppo sicura di se mi giunse all’orecchio. Ma non riuscii a capire da dove venisse.
“Sì.” Risposi sinceramente. “Sono parecchio arrabbiato. Lo sai che tua sorella si spaventa facilmente.”
Nate sbuffò.
“Io stavo solo scherzando. Non è colpa mia se è una fifona.” Mi concentrai sul suono della voce. Era a destra. Con un sorrisetto compiaciuto, andai verso quella direzione.
“Nate, non parlare così di Emma.” Gli dissi cercando di fare il meno rumore con i miei passi.
“Ma è vero!” Ribatté lui. Cocciuto. Ecco cos’era. Un bambino cocciuto che mi ricordava troppo Harry.
Mi trovai di fronte a numerosi scatoloni uno sopra all’altro. Nate era sicuramente lì, perché la voce la sentivo troppo vicina.
Girai l’angolo della pila di scatole e lo trovai appoggiato al muro, che stringeva Mr. Malik tra le braccia. Alzò la testa verso di me, lo sguardo che diceva che non aveva paura di una ramanzina.  Non poteva somigliare a me, invece che ad Harry?
“Ho detto di non parlare così di tua sorella. Ma mi ascolti quando parlo?” Mi sedetti accanto a lui, che era intento a sostenere il mio sguardo.
“Io volevo solo divertirmi. E’ lei che non capisce i miei scherzi.” Continuò sicuro.
“Nate, ha solo sei anni. Cosa ti aspetti?” Gli feci un segno facendogli capire che doveva darmi il peluche.
Lui per la prima volta abbassò lo sguardo e, sconfitto, mi diede Mr. Malik.
“Io a sei anni guardavo un film horror e la notte dormivo benissimo.” Scossi la testa. Era proprio figlio di Harry. Poi scoppiai a ridere e lui mi guardò come se fossi pazzo. Si alzò e incrociò le braccia al petto.
“Dovresti sgridarmi, non ridere! Ma mi piace di più così.” Accennò anche lui una risata e io mi alzai in piedi ridandogli il peluche.
“Vai da tua sorella e chiedile scusa.” Lui esitò nei suoi passi, guardandomi. “Muoviti!” Feci io non potendo non fare un sorriso. Lui si mise a correre e io lo seguii. Sceso di sotto, trovai Emma giù dalle braccia di Harry e Nate che le ridava il peluche. Andai accanto ad Harry, mentre Nate si scusava. Il mio braccio abbracciò il fianco di Harry. Lui si girò verso di me e mi diede un piccolo bacio.
“Sei un padre stupendo, lo sai?” Mi disse.
“Tu lo sei di più.” Dissi a mia volta ricambiando il bacio.
Emma e Nate presero a correre per la casa, ridendo. Certo che alle due di notte questo chiasso non era normale. Dopo mezz’ora passata a convincerli ad andare a letto, con Emma che adesso voleva dormire con Nate e non più con noi, io e Harry finalmente ci trovammo a letto.
“Non offenderti, sono esausto.” Borbottò lui con la faccia dispiaciuta.
“Risparmia la fatica per domani, allora.” Presi a baciarlo, senza fare altro, mentre lui tentava di non ridere perché sosteneva che le mie mani sulla schiena gli facessero il solletico.
La mia vita era pressoché perfetta. Il ragazzo che avevo sempre amato e che avevo tanto combattuto era al mio fianco, avevo due figli meravigliosi di cui, nonostante tutto, non avrei mai cambiato nulla. La mia famiglia era sempre stata con me e così anche le fans. Ero una star di fama mondiale insieme ai miei migliori amici. E gli haters potevano pure parlare, non avrebbero buttato giù nessuno dei due.
Come se non bastasse sia Zayn che Niall che Liam erano felicemente sposati. Essì, tutti e tre. Liam con Danielle, ma era ovvio, Niall aveva avuto un periodo di crisi con quella Becky, per poi superarlo e sposarsi con lei dopo due anni. Zayn invece aveva rotto con quella Samantha, ed era un peccato perché io l’adoravo. Ma aveva trovato Charlotte.. si erano sposati dopo tre anni di fidanzamento. E, la cosa più bella, Eleanor conviveva con quella che ormai era diventata la sua migliore amica e ragazza, Jamie. E di Ariana non avevamo più notizie, ma non ci dispiaceva. 

Cosa potevo chiedere di più? 





Styles's Wife Corner

UCCIDETEMI, ORA. 
Uno perché sono in ritardo, due perché questo epilogo fa schifo, tre perché.. perché non c'è due senza tre. 
Volevo farvi sapere che quei due polli hanno avuto due figli. E volevo presentarveli (?) Sono quei due pucciosissimi bambini che sembrano davvero i figli di Harry e Louis AHAHAHAHAHAHAHAHAH 
Non sono bellissimi? *^*
Ho messo un lieto fine per tutti quanti, tranne che per Ariana che lascio a voi la libera fantasia di immaginarvi che fine abbia fatto.
Secondo la mia fantasia lei è rimasta zitella finendo pazza e sola con i gatti stile gattara dei simpson. 
Bene, adesso penso che sia arrivata l'ora dei ringraziamenti... 
Grazie a tutti voi che hanno seguito questo sclero, grazie a tutti quelli che mi hanno messo tra gli autori preferiti, a tutti quelli che hanno recensito anche solo una volta, a tutti quelli che mi chiedevano costantemente su twitter quando avrei aggiornato, grazie a tutti quelli che hanno inserito la storia tra le seguite, ricordate o preferite. 
Grazie, perché senza di voi non avrei mai postato il prologo. 
SONO STATA ABBASTANZA SENTIMENTALE? BENE. Adesso vado a piangere in un angolino. 
L'unica nostra consolazione saranno i Missing Moments, che non pubblicherò come aggiornamenti alla storia, ma come shot, vi avviso :) 
Siccome tutti sapete che non mi so stare ferma con le storie neanche un attimo, vi avviso che sto pubblicando una Ziam, di cui per adesso c'è solo il prologo perché volevo prima finire con questa. Non ha nienta a che fare con questa Larry, comunque :)
Se vi va di passare e magari recensire, ve ne sarei eternamente grata u_u



VI AMO TANTISSIMO.
PEACE LOVE 69 AND LARRY STYILNSON, SARAH. ♥


 

   
 
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