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Autore: Jules_Black    16/07/2012    5 recensioni
Gwen/Duncan, Gwen/Trent | Drabble | Malinconico, Introspettivo
Tre momenti di una storia difficile, una storia senza futuro.
"Duncan sa di non volere una risposta sincera, ma sa anche che Gwen gli dirà lo stesso la verità.
- Se intendi qualcosa che abbia a che fare con una casa decente, sicurezza, pane fresco tutte le mattine sì. Tuttavia, questo è il mio posto."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Titolo: Arpeggi.
Personaggi: Gwen, Duncan
Pairing: Gwen/Duncan, Gwen/Trent
Genere: Introspettivo, Malinconico
Avvertimenti: Drabble
Rating: Verde
Note: Allora, vediamo un po’, ho voluto immaginare tre momenti della vita di coppia di Gwen e Duncan; tre momenti non facili dato che nel mio cervellino Duncan non ha uno straccio di futuro e si fa mettere dentro, temendo sempre che Trent possa offrire a Gwen qualche cosa di più. Forse la prima drabble è la più criptica, ma racconta di come i due siano tornai insieme dopo un breve ritorno di fiamma tra Gwen e Trent  (che fondamentalmente shippo molto di più). Bien, ho finito.

 
Maybe I didn’t hold you,
all those lonely, lonely times.
And I guess I never told you,
I’m so happy that you’re mine.
[Always on my mind, Elvis]


 

Arpeggi 

1. Sincera
Gwen butta giù un paio di accordi con quella vecchia chitarra ritrovata in garage sul balcone di quel buco di appartamento vicino Owl Park.
- Sei passata dalla parte del nemico?
La voce di Duncan interrompe il breve arpeggio e Gwen alza la testa per guardarlo.
- Mi ha dato qualche lezione – spiega, con voce insicura, fermando le corde che ancora vibrano lievemente.
- Ti ha dato anche… Dell’altro?
Duncan sa di non volere una risposta sincera, ma sa anche che Gwen gli dirà lo stesso la verità.
- Se intendi qualcosa che abbia a che fare con una casa decente, sicurezza, pane fresco tutte le mattine sì. Tuttavia, questo è il mio posto.
 
2. Lacrima
- Non credi che avresti dovuto avvertirmi? Dirmi che stavi rischiando di nuovo?- urla Gwen, oltre il divisorio di vetro spesso anti-proiettile.
- Era solo per una notte e poi saremmo stati ricchi. Non ricchi-ricchi, ma ricchi abbastanza perché tu non tornassi da lui- spiega Duncan, la tuta arancione che fa a pugni con i capelli verdi.
- Non ho mai espresso questo desiderio, mi sembra.
- Ma avresti potuto farlo- la anticipa lui, zittendola.
- No. Ti ho giurato di restare, non perché avessi paura, ma perché sapevo che sarei stata felice.
Gwen si alza, si volta e si avvia lungo il corridoio asettico. Asciuga appena qualche lacrima.
 
3. Dettagli
Il vento spazza via le foglie ingiallite sui vialetti ben curati di Owl Park.
- E quindi stai per partire- mormora Gwen, reggendo in mano quel bouquet di rose che le ha regalato.
- Un lavoro in Texas è già tanto per uno come me- spiega lui, senza orecchini, senza capelli tinti, senza tutte quei dettagli che avevano reso Gwen innamorata di lui.
- Sono orgogliosa di te- mormora, baciandolo, anzi sfiorandolo.
- Vedrai che quando tornerò, sarà tutto più bello- la saluta lui, voltandosi.
Gwen lo guarda andare via, ma lo sa che non tornerà. O forse, quando lo farà, sarà adulta, sposata con un giovanotto locale e madre di tre bambini. O forse sarà lui a non essere più lo stesso.

   
 
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