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Autore: _Li_    17/07/2012    5 recensioni
L’unica cosa che ricordo è un ragazzo che suona il violino. Non un piano, un violino! Che poi, mi chiedo, che strumento è il violino? E soprattutto, che colore è il violino?
Piccola storiella priva di un vero e proprio senso logico. Ma dopotutto è questo lo scopo. No?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oggi è mercoledì?”
Lyl la fissò vagamente perplessa.
“No. Oggi è giovedì.”
Chloe socchiuse lievemente gli occhi, aggrottando le sopracciglia.
Rimase in silenzio per alcuni secondi.
“… Sei proprio sicura che oggi non sia mercoledì?”
Lyl sbuffò.
“Certo che sono sicura.”
Altri secondi di pausa.
“… Ma quindi sei sicura che …?”
“No, Chloe. Oggi non è mercoledì!”
La ragazza sospirò rassegnata, sistemandosi meglio sulla poltrona.
Lyl le lanciò un’occhiata penetrante. Dopodiché tornò a leggere il suo libro.
“Eppure è strano.”
Attimi di silenzio.
“Cosa è strano, Chloe?”
“Che oggi sia giovedì. Voglio dire – si affrettò a continuare notando l’occhiataccia di Lyl – se oggi fosse giovedì, ieri avrebbe dovuto essere mercoledì.”
“Ieri era mercoledì, Chloe.”
 “Ma se ieri fosse stato mercoledì – ignorò bonariamente le parole dell’amica e continuò come se nulla fosse – io dovrei ricordarmelo, perché al mercoledì ho la mia lezione di piano. Ogni mercoledì ho la lezione di piano. Quindi se ieri fosse stato mercoledì io avrei avuto la lezione di piano e dovrei ricordarmi di essere andata alla lezione di piano.”
Lyl sollevò un sopracciglio, distogliendo finalmente lo sguardo dal libro che stava leggendo e osservando irritata, e lievemente preoccupata, il volto dell’amica.
“Ma io non ricordo affatto di essere andata alla lezione di piano! – continuò Chloe, decisa – L’unica cosa che ricordo è un ragazzo che suona il violino. Non un piano, un violino! Che poi, mi chiedo, che strumento è il violino? E soprattutto, che colore è il violino? Un viola tenue? Un rosa scuro? Un rossiccio-bluastro tendente al lilla? Potrei capire il viola, ma il violino proprio no! Il viola è un bel colore. O la viola?”
Si bloccò un istante, ricambiando l’occhiata di Lyl.
“Di cosa stavamo parlando?”
L’amica la fissò sempre più confusa.
“Di pianoforti... credo.”
“Giusto… Pianoforti… Ecco! Il pianoforte si che è un vero strumento! È così romantico e leggiadro. E poi è deciso, non ha vie di mezzo: o è bianco o è nero; o è piano o è forte; o è si o è do…”
“No.”
“Come no?”
“No, non no. Si o no.”
“Si o no cosa?”
“Hai detto si o do. Non si o no.”
“Lo so.”
Lyl aprì la bocca, pronta ad aggiungere qualcosa. Ma subito ci ripensò e la richiuse.
Chloe la fissò leggermente imbronciata.
“Perché vuoi sempre contraddirmi? Prima dici che oggi non è mercoledì…”
“Ma oggi non è mercoledì.”
“… poi – continuò imperterrita – io dico do e tu dici no. Ora, spiegami. Cosa ti hanno fatto questi poveri do per meritare un trattamento simile?”
“Ma io non mi riferivo ai do… Mi riferivo alla frase, al si o do.”
“Si o do! Ma sono le note, hai presente? Do, Re, Mi.”
“Ma…”
“Non ma, Lyl. Mi!”
Lyl la fissò nuovamente, shockata. Dopodiché scosse la testa e ritornò al suo libro.
Chloe la osservò ancora un istante imbronciata. Poi sbuffò e iniziò a far vagare lo sguardo per la stanza.
Infine, improvvisamente, si alzò dalla poltrona.
“Dove stai andando, Chloe?”
“Alla mia lezione di piano.”
Nuovamente Lyl fu costretta a rialzare il volto.
“Ma oggi non è mercoledì.”
Chloe la fissò perplessa.
“Lo so. E con questo?”
Lyl la osservò confusa.
“Non hai detto, prima, che la lezione di piano è al mercoledì?”
Chloe si porto un dito alla tempia, riflettendo.
“Mmm… Non ricordo con esattezza cosa ho detto prima. Non stavamo parlando di violini?”
Lyl aprì la bocca e pensò a qualcosa di intelligente da dire. Purtroppo il suo cervello non sembrava in grado di formulare alcun pensiero logico.
Così richiuse nuovamente le labbra e si limitò a sorridere.
“Allora buona lezione, Chloe.”
La ragazza rispose al sorriso.
“Grazie mille, Lyl!”
Si avviò verso la porta e girò la maniglia.
Si bloccò solo un istante, prima di uscire, e ritornò con lo sguardo sull’amica.
“Un’ultima cosa... Di quale lezione stai parlando?”
Lyl la osservò nuovamente confusa, rispondendo con un’altra domanda.
“Della lezione di piano?”
“Ma io non io non ho mai suonato il piano.”
Si fissarono un secondo, stupite.
Poi Chloe ritornò a sorridere.
“Comunque grazie lo stesso!”
Si voltò lentamente, uscendo e richiudendosi la porta alle spalle.  

 




 
 
 



 
 
 



 
 
 

 
 
 
 
 
Le nonsense sono veramente affascinanti, non trovate?
Dopotutto un senso tutto loro un po’ ce l’hanno, ma è talmente insensato che non può essere seriamente considerato un senso.
Ma è proprio questo che le rende così speciali! Ed è proprio per questo che desideravo scriverne una.
La vera scintilla che ha fatto partire tutto è però arrivata da un’altra opera, precisamente da Teiera di Onigiri: è una nonsense talmente dolce e tenera che vien voglia di entrare tra le righe e respirare un po’ di quell’atmosfera familiare che la pervade.
A questo si sono aggiunti un paio di dialoghi nati nella mia testa un po’ per caso e così eccoci giunti a questa piccola shot.
...
Riflettendo attentamente, sto ora notando che Teiera non ha proprio nulla a che fare con la mia storia... Eppure sono sicura che mi ha ispirata. Magari in un modo un po’ astruso, ma mi ha ispirata :)
Quindi allegria! Anche perché oggi iniziano ufficialmente le mie vacanze...
Quindi che altro posso desiderare di più?
Una recensione! Una recensioncina, anche piccola piccola!!
 

Sto notando che il mio commento sta diventando più nonsense della storia stessa... Quindi ora vi lascio, con la speranza di essere riuscita a farvi spuntare almeno un minuscolo sorriso :)
Un bacio
 
Linda

 
  
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