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Autore: Pando91    18/07/2012    2 recensioni
Brittany e Santana non si conoscono.
Quando si incontrano per la prima volta, sono semplicemente le ragazze di due migliori amici.
Poi, qualcosa cambia.
Dal testo:
" Lei è Brittany "
Brittany strinse la mano a Jason che notai, la scrutava quasi incantato. Non che potessi non capirlo, ma c' era la sua ragazza, ossia io, proprio a due centrimenti da quella scenetta.
Quando si riscosse dal torpore, si ricordò il suo nome e anche il mio, per fortuna.
" Jason. E questa è Santana "
Le sorrisi e feci il consueto gesto che, mi ricordai, avrei dovuto fare per tutta la serata. Ma quando incrociai i suoi occhi, scomparve anche quel pensiero. Ci guardammo per poco, il tempo di lasciarci la mano. Era bella e aveva qualcosa di speciale. Non seppi bene cosa, ma mi sentì investire da un' emozione nuova, diversa. Abbassai gli occhi: per l' ennesima volta in quella giornata mi sentì a disagio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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" Tesoro, la puoi smettere di agitarti? Vedrai che andrà bene, hanno insistito tanto per conoscerti " 
 
Guardai Jason contorcendomi le mani: quelle situazioni non mi piacevano particolarmente. 
Dovevo presentarmi, fare finta di essere felice di stare insieme ai suoi amici.
Dovevo ridere a delle battute non proprio efficaci e scordarmi della mia pigrizia a socializzare, sorridere e magari porre qualche domanda qua e là. Tutto ciò non faceva certo parte di me, o per meglio dire non faceva parte di me se le persone che avrei incontrato sapevo già essere noiosi colleghi di lavoro di Jason. Ormai eravamo fidanzati da tre anni, e tutte le volte che mi invitava a uscire con loro boicottavo in qualsiasi modo: cena dai nonni, febbre, bronchite e tante altre scuse, a volte anche vere per carità. Non che non fossi una persona socievole, ma preferivo cercarmela io la gente con cui stare. Ma quella sera non avevo potuto dire di no: Jason ci teneva, visto che si festeggiava la sua promozione a capo redattore e non volevo fargli passare una brutta serata, si meritava di sentirsi amato. 
 
Gli sorrisi, mi alzai e mi posizionai davanti allo specchio osservando il mio riflesso: avevo messo un vestito nero con un ampia ma non eccessiva scollatura dal seno. Mi fasciava il corpo in modo non del tutto innocente e quando Jason prese a guardarmi capì i suoi pensieri. 
Mi prese dai fianchi e mi sussurrò poche parole:
 
" Finita la cena poi, facciamo i conti con questo vestito " 
 
Mi voltai e gli lasciai un bacio sensuale sulle labbra. 
 
" Andiamo "
 
Mi prese la mano, recuperai la giacchetta e la borsetta sul divano e alzando gli occhi al cielo mi preparai per una serata che non si prospettava poi così producente. 
 
--
 
Dopo aver parcheggiato, scesi dalla macchina e aspettai che Jason mi indicasse la strada.
 
" E poi non sei l' unica ragazza della serata. Sicuramente sarai la più bella, naturalmente "
 
Disse l' ultima frase con una dolcezza incredibile. 
 
" Non è sicuramente con una frasetta dolce che ti guadagnerai stasera una buona dose di sesso " 
 
Gli sorrisi, mentre lui avevo lo sguardo afflitto e pensai che forse non sarebbe poi stato così male. Dopotutto Jason era simpatico, cordiale, bello e socievole, non poteva avere degli amici tanto diversi da lui. 
 
Arrivammo davanti al ristorante con pochi minuti di anticipo. Era un posto tranquillo: da fuori potevo notare come dentro tutto fosse luminoso, senza troppo chiasso e molto familiare. 
 
" Taylor! "
 
Mi voltai a guardare chi stava salutando Jason, preparandomi a fare le solite presentazioni.
Avevo sentito parlare di lui: affascinante ed intelligente, era la persona a cui era più legato Jay. Lo guardai e potei notare che era alto, occhi castani, capelli corti marroni, un viso dai lineamente delicati, ben piazzato ed uno sguardo che emetteva tranquillità pura. Era sicuramente la persona perfetta per Jay, così ansioso e pieno di insicurezze da cercare conferme sul suo lavoro ogni due per tre. Perfezionista, pensai, prima di stringere la mano a Taylor.
 
" E tu l' hai tenuta nascosta per tutto questo tempo? Piacere comunque, Taylor " 
 
Mi sorrise, compiaciuto. Aveva un bel sorriso, luminoso. 
 
Jay rise, avvisandolo di non fare troppo il marpione.
 
" Tranquillo, ormai sono diventato un ragazzo serio " 
 
Si girò per cercare qualcuno.
 
" Non capisco dove sia finita Brittany, tutte le volte si scorda qualcosa in macchina e per recuparla ci mette un' infinità "
 
Mi chiesi come avesse fatto questa ragazza a conquistarlo, vista e considerata l' abitudine di Taylor di buttarsi tra le prime tette che passassero sotto i suoi occhi. Almeno così mi aveva descritto Jay.
Ma quando la vidi arrivare, capì il perchè.
Era alta, sicuramente più di me. I capelli biondi le ricadevano lisci a coprirle le spalle lasciate nude. Il suo corpo era a dir poco perfetto, fasciato da un vestito celeste che le arrivava fino alle ginocchia. Ma la cosa che mi rapì di più furono i suoi occhi: erano azzurri ed erano .. non sapevo come descriverli: emozionanti? 
Non gli avrei saputo dare un aggettivo che racchiudesse la bellezza del suo sguardo, un po' perso ma nonostante tutto così vicino alla realtà.
Sorrise a mò di scusa a Taylor, che le mise un braccio attorno al fianco.
 
" Eccola la mia biondina "
 
E nonostante il soprannome non fosse poi apparentemente così dolce, scoprì sul volto di taylor uno sguardo sognante: voleva stare lì e voleva lei. Il tipico sguardo da pesce lesso di una persona innamorata. 
 
" Lei è Brittany " 
 
Brittany strinse la mano a Jason che notai, la scrutava quasi incantato. Non che potessi non capirlo, ma c' era la sua ragazza, ossia io, proprio a due centrimenti da quella scenetta. 
Quando si riscosse dal torpore, si ricordò il suo nome e anche il mio, per fortuna.
 
" Jason. E questa è Santana "
 
Le sorrisi e feci il consueto gesto che, mi ricordai, avrei dovuto fare per tutta la serata. Ma quando incrociai i suoi occhi, scomparve anche quel pensiero. Ci guardammo per poco, il tempo di lasciarci la mano. Era bella e aveva qualcosa di speciale. Non seppi bene cosa, ma mi sentì investire da un' emozione nuova, diversa. Abbassai gli occhi: per l' ennesima volta in quella giornata mi sentì a disagio. 
Eppure cazzo, mi dissi, facevo l' avvocato. Una delle armi vincenti dell' avvocato era la sicurezza e la credenza di essere totalmente superiore a chi aveva davanti, solo così poteva vincere una causa che all' inizio poteva sembrare impossibile. Eppure, quella  biondina dallo sguardo strano mi aveva affascinata da subito. 
Rialzai gli occhi, decisa a sembrare una ragazza quanto meno un po' interessante.
 
" Allora capo, gli altri? "
 
Taylor guardò l' orologio, scoprendo negli altri colleghi alcuni minuti di ritardo.
Jay al soprannome gli diede una pacca sulla spalla e rispose che gli avrebbe sicuramente fatto fare ore in più a lavoro per quell' affronto. 
Entrambi risero. Io continuai a guardare, senza cercare di non farmi scoprire, Brittany, che sembrava persa di nuovo in un mondo tutto suo. 
 
---
 
Eravamo seduti ad un tavolo lungo. Il ristorante era confortevole, e con la nostra presenza il chiasso si era amplificato. 
Scoprì con mio piacere che i suoi colleghi non erano poi così male: chi più chi meno stava facendo di tutto per mettere me e Brittany a proprio agio. Molte volte mi ritrovai a ridere, veramente, per delle battute azzeccate e dopo due o tre bicchieri di vino ( non ero poi così abituata a bere ) mi sentivo già un po' più tranquilla e rilassata. Le uniche due donne della serata eravamo proprio io e Brittany, che notai non aveva alcuna difficoltà a intrattenere conversazioni con persone sconosciute. Naturalmente, ci avevano quasi obbligate a metterci vicine, convinti che potessimo sicuramente condividere qualcosa in più che con loro. Vicino a me Jay mi teneva la mano, di tanto in tanto, contento che mi stessi divertendo. 
 
" Allora che fai di bello nella vita? "
 
Mi ritrovai a porre quella domanda a Brittany senza neanche essermene accorta.
Lei mi sorrise: aveva uno dei sorrisi più sinceri che avessi mai visto. Mi persi un attimo.
 
" Mando avanti una palestra con il mio migliore amico e spesso durante l' anno faccio spettacoli con la mia compagnia di danza "
 
Non poteva che essere una ballerina, così aggraziata e con un corpo del genere.
 
" Tu? "
 
" Avvocato. Mando i cattivi i galera, quando riesco "
 
No, non ero la persona più loquace del mondo. Lei lo capì e comincio' a farmi domande a raffica sulla mia vita, sulla mia famiglia, sui miei hobby.
Non era invadente, semplicemente si vedeva che voleva mettermi il più possibile a mio agio. 
Presi anche io poi a interrogarla, e scoprì essere una di quelle persone libere, piene di entusiasmo, di voglia di vivere.
Non andammo poi troppo nel profondo, anche se mi disse che suo padre era morto quando aveva 15 anni, ma lo fece con così tanta disinvoltura, come se fosse abituata a informare le persone di ciò, che mi sfuggì un attimo quel particolare. E in più non volevo certo infilarmi in una conversazione che non avrei saputo intrattenere: io e i sentimenti non andavamo molto d' accordo. 
Quando le dissi che amavo cantare, dettaglio che non condividevo con molte persone, saltò su entusiasta, dicendomi che le avrebbe fatto piacere ascoltarmi, che lei e i suoi amici facevano sempre serata Karaoke in un bar vicino alla sua palestra e quasi mi invitò ad andare con loro.
Incredibile, la conoscevo da poco, e già avrei accettato quell' invito. 
Peccato che proprio in quell' istante Taylor ci interruppe per raccontare uno dei suoi aneddoti preferiti di lui e Jay. Restai ad ascoltarli con un sorriso contento sul viso, scoprendo che quella serata non mi era poi andata tanto male. 
Quando salutammo tutti, Brittany mi diede il suo numero di telefono, facendomi promettere di chiamarla il prima possibile, o almeno entro il giovedì della serata Karaoke. Non pensavo si sarebbe ricordata di quell' invito rimasto a mezz' aria. 
Annuì e la salutai con un bacio sulla guancia. Aveva la pelle liscia e calda, e quel contatto non mi lasciò poi del tutto libera di pensieri. 
Quando aprì la porta di casa, mi tolsi il vestito, mi misi i miei soliti pantalocini e mi infilai sotto il lenzuolo: con l' estate a Lima il caldo non era poi l' evento più felice.
Jason si posizionò vicino a me, abbracciandomi da dietro. Sentì il suo sorriso tra i miei capelli, e sorrisi anche io. 
 
" Allora, pessimista, è stata una bella serata hai visto? "
 
" Niente male si "
 
Feci l' indifferente apposta.
 
" Oh avanti, qualche volta mi potresti dare un po' di soddisfazione " 
 
Risi e mi voltai verso di lui. Lo guardai e posai le mie labbra sulle sue.
 
" Hai ragione. I tuoi colleghi mi hanno fatto morire dal ridere tutta la serata, e Brittany non era niente male, per fortuna "
 
Non diedi molta importanza a lei, nel mio resoconto, ma sapevo essere la chiave di successo di quella serata.
 
" Ti amo "
 
Me lo sussurrò piano.
 
" Anche io "
 
Poi sentì le sue mani posarsi sui miei pantaloncini e capì che quella serata stava per finire in bellezza. Facemmo l' amore entrambi soddisfatti, con una voglia enorme di condividere tutto ciò che l' uno provava per l' altra.
 
Prima di addormentarmi, colta ancora dai brividi per l' eccitazione da poco passata, mi ritrovai a pensare a quegli occhi azzurri. Quel pensiero durò poco, e poi, stanca, mi addormentai col sorriso sulle labbra. 
 
 
---

Buongiorno a tutti :) 
è la mia prima fan fiction Brittana e avviso già che non so benissimo dove voglio andare a parare. 
In realtà si, ma ho la mente un po' annebbiata!
Io comunque mi chiamo Giulia ( in caso non l' aveste già capito dal mio nickname ;) ) e ho provato a mettermi in gioco con questa nuova creatura.
Spero che il primo capitolo vi sia quanto meno piaciucchiato. Naturalmente ancora non è successo niente, voglio dare tempo al tempo, ma comunque le idee sono tante!
Naturalmente se mi diceste come la trovate ne sarei felicissima, così capisco se posso continuare a scriverla. 
Ah, io accetto tutto: consigli, opinioni .. tutto, positivo o negativo che sia :) 
Buona notte cari!

Giulia
  
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