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Autore: Blu Notte    19/07/2012    3 recensioni
Pensieri di Loki durante la distruzione di New York.
La canzone a cui è ispirata è "Field of Innocence" (Campo di Innocenza) degli Evanescence, che vi consiglio di ascoltare per farvi un'idea della colonna sonora che ho voluto usare per questi pensieri.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                       I still remember the world from the eyes of a child

                                                                Slowly those feelings were clouded by what I known now


Per qualche istante rimasi completamente immobile, ad osservare quel mondo martoriato, là in basso.
La città umana stava andando a fuoco, c'era puzza di fumo nell'aria. Dovunque si combatteva e si spargeva sangue, e tutto per opera mia.
Avvicinai a me la mia arma e alzai la testa. Guardai l'orizzonte che mi si presentava da lassù, in cima a quell'alto edificio. Vedevo molte cose.
Vedevo la linea dell'orizzonte, vedevo il sole cocente, lo stesso sole che proiettava sul pavimento di pietra dove mi trovavo l'ombra della mia armatura.. vedevo l'enorme varco in mezzo al cielo, dal qualche entravano in massa i miei preziosi alleati.
Lassù, dove ero io, il vento era forte. Alzava la sabbia dei crolli e la faceva vorticare, gli occhi mi bruciavano.
Osservai di nuovo il cielo. Lentamente si stava annuvolando, le nubi scorrevano veloci e stavano per coprire il sole.


                                                             I still remember the sun always warm on my back

                                                                       Somehow it seems colder now


Dal basso provenivano i ruggiti dei miei alleati, e le grida dei terrestri. Ebbi la sensazione di stare sospeso su di Hel, sull'inferno.
Sorrisi. D'altronde cosa volevo essere più che un demone?
Se fossi buono, avrei provato qualcosa. Rimorso, forse. O dolore, disperazione!
La verità è che non provavo niente.. Neanche piacere, in realtà. Ma forse essere malvagi è proprio questo, non provare nulla. Essere morti.


                                                                       Where has my heart gone?

                                                                                       I want to go back to

                                                                               believing in everything, and knowing nothing at all


Apparve Thor, così, dal nulla.
Incominciammo a combattere. Lui parlava, e parlava. Non si rendeva conto che più parlava e più si esponeva.
Oh, fratello mio, come sei ingenuo. Chissà perché ti sei intestardito a voler trovare del buono in me.
Vuoi riportarmi ad Asgard, Thor? Vuoi riportarmi a quando eravamo bambini, e giocavamo nel cortile del palazzo sotto lo sguardo attento di nostro padre? Non si può, lo sai.
Bastò fingere per un secondo una debolezza, un ripensamento, e Thor ci cascò così in pieno da farmi tenerezza.
Lo guardai portarsi una mano sulla ferita, e non fare niente. Avevo quasi sperato che si arrabbiasse, che mi urlasse che io non ero suo fratello, che non lo ero mai stato. Che tentasse di uccidermi, perfino.
Niente da fare.
Perché non provavo niente? Nemmeno la rabbia che facevo credere che mi muovesse.. Sì, la sentivo da qualche parte, rabbia e dolore lancinante. Ma non era questo a spingermi! Erano come ovattati, cacciati in basso.
Mi muovevo per inerzia, credo. Mi muovevo perché, essendo il discendente di Lafi, mi sentivo in dovere di fare del male.
Non credevo di poter vincere quella guerra, non l'avevo mai creduto.. i terrestri erano troppo motivati, volevano salvare il loro bel pianeta. E io avevo la sensazione che perdere fosse il mio ruolo.
Ero venuto lì sulla Terra solo per perdere, quindi? Allora perché proprio la Terra?
Thor ricominciò a parlare, e mi distrasse da questi pensieri.
Riprendemmo a combattere, ma Thor continuava a non impegnarsi. Adesso iniziavo a irritarmi. Ma davvero credeva che potesse tornare tutto come prima?!

                                                                                         Where has my heart gone?

                                                                                                I want to go back to

                                                                    Believing in everything, and knowing nothing at all


Mi sarebbe piaciuto, oh se mi sarebbe piaciuto.
Se chiudevo gli occhi vedevo Asgard. Quando sognavo vedevo Asgard. Casa mia! Avrei fatto di tutto per essere come te, Thor, degno di quel luogo.
Ma non lo ero. Mi si sovrapponevano le immagini di quando avevo scoperto di essere un Gigante di Ghiaccio, di ciò che mi aveva risposto mio padre, della confusione e della rabbia di quegli istanti.
Non avevo più ragionato, forse non ragionavo nemmeno adesso. Era stato tanto improvviso, quanto doloroso come una scossa.
All'inizio avevo pensato che dovesse essere un incubo, ma avevo subito capito che era un incubo troppo reale, troppo inconfutabile. Io ero un Gigante di Ghiaccio; questo spiegava tutte le stonature che avevo sentito nella mia vita prima di allora.
Cercai di respirare e di mantenere un'espressione impassibile, ma tutto dentro di me urlava e si dimenava a quei ricordi.
Forse avevo scelto la Terra perché speravo che mi distribuisse un po' di quella cosa di cui avevo tanto sentito parlare. Quella cosa che era stata donata anche a Thor, che lo aveva reso tanto migliore.
Ogni tanto mi succedeva di sentire, dentro quel corpo di Gigante di Ghiaccio, il vero Loki soffrire come un prigioniero in catene, e urlare: -
Aiutatemi! Sono innocente!-



  
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