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Autore: AdeleBlue    19/07/2012    0 recensioni
Questa storia è ispirata alla famosa cantante inglese Adele,che tutti noi adoriamo.
Non sono una scrittrice e le mie storie non sono scritte in modo perfetto ma spero possiate comunque apprezzarle.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia suonò di buon'ora quella mattina. Quel giorno per Adele non era affatto uno qualsiasi così senza fare troppe storie sporse la mano al di fuori del suo caldo piumone che la copriva dalla testa ai piedi e la avvicinò al comodino per poter finalmente far cessare quell’insopportabile rumore proveniente dalla sua sveglia. La ragazza aprii gli occhi lentamente e li richiuse dopo poco infastidita dal sole proveniente dalle finestre dimenticate aperte la sera prima;portò entrambe le mani sul suo viso strofinando gli occhi e cominciando a stiracchiarsi piano,proprio come usava fare d’abitudine tutte le mattine. Con una mano spostò la possente coperta di piume d’oca e mettendosi seduta sul letto poté osservare la sua figura riflettere grazie ad uno specchio posizionato sopra al suo grande comò antico. Si guardò per un po’ poi sorrise. Era eccitata all’idea di poter incidere il suo disco all’interno della casa discografica più importante di Londra e non vedeva l’ora di parlare con i discografici con cui aveva preso un appuntamento. Dopo pochi istanti Adele saltò giù dal letto e mentre camminava da una parte all’altra della sua camera lasciò cadere la sua vestaglia a terra rimanendo totalmente nuda. Infreddolita raggiunse il bagno ed entrò nella doccia prestando attenzione a non far bagnare i suoi capelli biondo cenere ancora avvolti nei bigodini dalla sera prima che aveva usato per ottenere il solito effetto mosso e cotonato che le piaceva così tanto portare. Adele insaponò bene ogni centimetro del suo corpo poi uscì dalla sua doccia avvolgendosi nel grande accappatoio blu non molto distante da lei. Mentre si avvicinava al suo armadio canticchiava un’allegra melodia per esercitare la sua voce: “Papararapapa”. Ripeteva con sguardo sognante mentre le sue mani si appoggiavano delicate sulle due ante dell’armadio aprendolo. Era estate e,seppure Londra fosse famosa per il suo cielo grigio pallido quel giorno c’era il sole alto nel cielo che abbagliava quella stanza. Adele scelse un vestito nero semplice con le spalline larghe un paio di centimetri e che scendeva largo sui suoi fianchi non mortificando le sue forme generose. Soddisfatta della scelta appena fatta appoggiò con delicatezza il vestito sul letto e si diresse verso la scarpiera dall’altra parte della stanza senza mai smettere di cantare,già sapeva quale sarebbe stata la sua scelta così, rapidamente aprì il terzo cassetto e afferrò con una mano un paio di ballerine beige con un fiocchetto in mezzo,le lasciò cadere per terra distratta per poi aprire un cassetto della cassettiera e con consapevolezza prese un foulard e una borsa di Louis Vuitton,uno dei suoi stilisti preferiti. Appoggiò tutto quello che aveva preso sul letto poi si guardò allo specchio di nuovo,con le mani si cinse i fianchi e portò indietro la testa cominciando a respirare più piano. Si era appena trasferita in quell’enorme appartamento al centro della trafficata Londra e l’unica cosa che c’era a farle compagnia era la sua voce,cosa che usava non poco spesso per le sue innumerevoli e a dir poco meravigliose creazioni canore. Adele rimase ferma in quella posizione per poco tempo poi,sapendo bene di non poter permettersi alcun ritardo aprì la porta della sua camera per poi uscire e ritrovarsi nel corridoio. Percosse quella breve stradina e scese le scale raggiungendo la sua cucina. Si avvicinò al piano dove appoggiò la sua tazza rossa che aveva la forma che ricordava un cuore guardandola dall’alto e dopo aver preso il latte fresco dal frigorifero ne versò un paio di dita. Mise a fare il caffè nella macchinetta poi lo versò nella tazza che aveva precedentemente riempito di latte. Zuccherò con un paio di cucchiaini il tutto e infine sedendosi bevve il suo caffè latte accompagnandolo ad un paio di biscotti sistemati al centro del tavolo da lei stessa la sera prima. Terminata la sua colazione Adele si alzò e,dopo aver messo la sua tazza all’interno del lavabo risalì le scale veloce. Era ancora presto ma comunque non voleva mai rinunciare al piacere di sentirsi donna,di curarsi con il tempo necessario per essere perfetta,per sentirsi bella e sicura di se stessa. Rientrò nella sua camera e si sedette sullo sgabello poggiando i gomiti sul comò e osservandosi allo specchio. Con le mani e utilizzando la cura che metteva in ogni cosa cominciò a togliere i bigodini uno ad uno e a far scivolare morbidi i capelli giù fino alle spalle. Fece una breve passata con l’aria calda del suo asciugacapelli poi prese la lacca e non esagerando cosparse interamente la sua capigliatura. Accarezzò per un po’ i suoi boccoli dorati poi notò il suo pacchetto di sigarette vicino alle trousse e lo aprì sfilandone una e portandola di conseguenza alla bocca. Con l’accendino la accese e ispirò subito godendosi la sensazione appagante che le sigarette le donavano,ispirò fino a farla finire e la spense schiacciandola contro al posacenere. Sorrise compiaciuta d’avanti alla sua figura nello specchio e aprì la sua tavoletta di ombretti Chanel. Con il pennellino diede una base neutra alla sua palpebra poi sfumando bene sistemò il suo ombretto marrone tra la palpebra mobile e la fissa ed infine diede una linea di eyeliner per intensificare lo sguardo dei suoi magnifici occhi color dell’oceano. Soddisfatta si leccò le labbra ed infine usando un pennellino mise un rossetto nude sulle sue labbra rosate e carnose. Per completare la sua opera prese in mano la boccetta del suo Chanel numero 5 e fece scivolare qualche goccia sul collo e successivamente suoi polsi. Si osservò ancora allo specchio poi appena fu convinta di essere davvero pronta si alzò di lì e si avvicinò al letto. Indossò l’abitino nero,legò stretto il necessario intorno al collo il foulard e sedendosi sul letto sfatto si mise le ballerine. Lasciò che il suo corpo cadesse all’indietro e si concesse qualche minuto di relax sdraiata ai piedi del suo letto. Appena alzata si accarezzò i capelli per sistemarli e si rimise in piedi,afferrò la sua borsa e spumeggiante lasciò definitivamente la sua stanza chiudendo la porta alle sue spalle. Scese piano le scale e raggiunse la sala da pranzo. Su una mensola ubicata sopra a un tavolo di piccole dimensioni in legno prese gli occhiali da sole e se li mise in testa poi mise il cellulare nella borsa pronta per uscire. Chiuse bene la borsa e entrò nella sua macchina nera,parcheggiata a pochi passi da lei. Appena entrata accese la radio e ebbe piacere di notare che la canzone che stavano passando fosse “Daydreamer”. “Daydreamer,sitting’ on the seat soaking up sun he is a real lover ,makin’ up the past and feeling up his girl like he never felt her figure before”. Cantò accompagnando la sua voce con poco fiato. Adorava ascoltarsi alla radio,la faceva sentire bene. Dopo qualche minuto trascorso nel traffico finalmente Adele poté scendere dalla sua auto e raggiungere gli studi di registrazione. Aprii la porta trasparente che la separava dalla sala d’attesa ed entrò nervosa,non era mai stata in un posto simile e non vedeva l’ora di poter condividere le sue idee,non aveva neanche un disco pronto,l’unica cosa che la tranquillizzava era che erano stati gli agenti a contattarla e non il contrario. Facendosi forza si avvicinò al bancone della Reception,lì seduta c’era una giovane ragazza,forse una segretaria. “Buongiorno” Disse Adele appena incrociò il suo sguardo con un sorriso cordiale. “Sono Adele Blue Adkins,ho un appuntamento con il signor Dowson” La segretaria si alzò entusiasta e guardò Adele estasiata per un po’,non poteva credere che il suo mito fosse proprio lì d’avanti a lei. “Oh mio Dio lei è Adele,lei è.. waw,non posso crederci. Ma è bellissima anche di persona” Le disse e a giudicare dai suoi occhi che brillavano era sincera. Adele le sorrise quasi imbarazzata per il complimento. “Beh,grazie,sei gentile”. La giovane ragazza continuò a fissarla incredula “Potrebbe,potrebbe farmi un autografo per favore? Sono una sua grandissima fan!” Esclamò passandole carta e penna. Adele era sempre stata gentile con i suoi fan e dopo tutto erano loro le persone con cui condivideva le sue storie personali così annuii in segno d’approvazione e prese in mano la carta e la penna. Era stupita,una segretaria come lei probabilmente incontrava di continuo gente importante eppure la sua attenzione adesso era totalmente su di lei. “Certo. A chi lo dedico?” Domandò in attesa di una risposta. “Lauren,il mio nome è Lauren” Ripetè la giovane eccitata. Adele le lasciò una dedica ed infine si firmò in fondo al foglio passandolo a Lauren. “Ecco qui. Adesso.. potresti dirmi dove devo andare? “ le chiese educatamente. La ragazza mostrando lo stesso entusiasmo precedente la scortò all’interno dell’ufficio di Dowson ed infine ritornò al suo lavoro. Adele fece un respiro profondo ed entrò all’interno di quella sala,c’erano due uomini e una donna seduti che la fissavano sorridenti. Appena lei si avvicinò loro si alzarono e le strinsero le mani rispettivamente presentandosi. “Io sono Mark Dowson,il produttore e il proprietario di questo posto,ti ricorderai di me. Abbiamo parlato al telefono giorni fa” Disse l’uomo sorridendole cordiale. Adele gli strinse la mano abbozzando un sorriso,era davvero emozionata. Si trattava di un uomo sulla cinquantina,brizzolato. La talentuosa cantante notò subito un certo fascino in lui ed era certa che si sarebbe trovata bene a lavorare al suo fianco. “Certo,me lo ricordo signor Dowson,è un piacere conoscerla di persona” Rispose lei poi strinse la mano all’uomo che stava nel mezzo. “Io sono Derek House,io e te passeremo molto tempo insieme,sono l’addetto alle basi musicali,è un vero piacere conoscerti.” Le disse lui,era giovane e Adele si accorse subito della sua bellezza. Era decisamente il suo tipo,pensò mentre stringendogli la mano immaginava di avere il viso rosso per l’imbarazzo,aveva una voce molto calda,era alto e possente: spalle larghe,capelli scuri e occhi chiari. “ll piacere è tutto mio Derek” Gli disse poi si voltò verso la donna pronta per stringerle la mano. “Io sono Lilian Dowson,la sorella di Mark nonché il tuo produttore esecutivo” Le disse,Adele sorrise e la guardò dalla testa ai piedi,era molto simile al fratello ma decisamente più bella. Sulla sua schiena cadevano lisci capelli biondi e aveva degli enormi occhi azzurri che la guardavano soddisfatta. “E’ un piacere conoscerti Lilian”. Adele si sedette e da sotto al tavolo accavallò le gambe. Era una donna spavalda,la situazione non la metteva a disagio. “Allora.. Mi pare di aver capito che avete intenzione di lavorare con me e questo mi rende davvero felice ma.. vorrei sapere qual è la vostra idea,insomma… Cosa avete pensato di fare prima di chiedermi di essere qui?” Chiese la cantante infine cercando di guardare tutti con un sorriso.
  
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