Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: Memel    19/07/2012    6 recensioni
Testardamente ti aggrappi all’ultimo barlume di speranza che hai da sempre conservato, sicura che forse riuscirai a lasciare qualcosa di tuo dentro quelle membra stanche e vagabonde.
“Io ti amo” sussurri, trattenendo il fiato.
Sai che è tutto inutile, che tutto questo non basterà a trattenerlo, ma non ti importa.
( . . . )
“Sto bruciando un sole solo per dirti addio”
( Rose / Ten )
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
#rose

“Sto bruciando un sole solo per dirti addio”

# R o s e

 

Fa male.
Troppo male.
Non sai per quanto ancora riuscirai a resistere e a non crollare.
Il Dottore è lì, davanti ai tuoi occhi, ma non è mai stato più distante.
Vorresti tanto prenderlo a schiaffi, riempirlo di pugni e poi affondare tra le sue braccia, e stringerlo, per non permettergli di allontanarsi mai più da te.
Rabbia.
Frustrazione.
E quel feroce senso di impotenza che sembra non volerti lasciar respirare.
Lui non può lasciarti lì, te lo aveva promesso.
Non può trattarti come le altre, tu sei Rose, la sua Rose.
Diversa, unica, speciale: forse è stato uno sbaglio credere di essere così per lui.
Forse ti sei sempre sbagliata, hai confuso sentimenti ed attenzioni, attaccandoti disperatamente ad uno sciocco sentimentalismo che forse per lui non è mai davvero  esistito.
In fondo lui non è umano.
Ha due cuori, percepisce emozioni e sentimenti in maniera totalmente diversa e distaccata, abituato a sopportare il peso di un passato troppo ingombrante e intenso.
Che cosa se ne fa dell’amore?
Che cosa puoi offrirgli tu che lui già non possieda?
Spesso dubbi del genere erano affiorati nella tua mente, ma erano stati subito spazzati via dalle attrattive e dalle novità che il Tardis quotidianamente ti offriva; ma dopo l’arrivo nella nuova dimensione, il silenzio e il dolore avevano riportato in vita paure e incubi che credevi ormai sepolti.
Poi la sua voce ti aveva nuovamente distratta, guidandoti alla conclusione di quel gioco.
Sì perché è di un gioco che si è trattato, di una mera illusione che ti ha fatto dimenticare momentaneamente la banalità umana che prima ti circondava, e che adesso tanto tenti di rifuggire.
Sei stata solo una parentesi nella sua avventura senza fine.
Una sbiadita sagoma destinata a svanire di fronte ad una nuova Rose.
Le risate, gli abbracci, gli sguardi e gli atteggiamenti che ormai condividevate … che fine faranno?
Arenati nella tua labile memoria umana, finiranno per marcire, annegati da lacrime e disperata solitudine.
Eppure non ti importa.
Testardamente ti aggrappi all’ultimo barlume di speranza che hai da sempre conservato, sicura che forse riuscirai a lasciare qualcosa di tuo dentro quelle membra stanche e vagabonde.
“Io ti amo” sussurri, trattenendo il fiato.
Sai che è tutto inutile, che tutto questo non basterà a trattenerlo, ma non ti importa.
Vedere nei suoi occhi la stessa disperazione che ogni notte ti attanaglia è l’unica prova che ti serve, l’unica consolazione che potrebbe proteggerti da quella sensazione di vuoto che lentamente ti divora.
Sapere che è reale, che in fondo a quel bellissimo sogno ormai in pezzi c’è qualcosa di eterno, che può oltrepassare ogni limite, legge e dimensione, è tutto ciò che davvero desideri.
Anche se non te lo potranno mai restituire, quelle parole farebbero la differenza, ti offrirebbero quel sostegno che ti servirà per affrontare la sua assenza: una consapevolezza indelebile e dolorosa, come una cicatrice fresca, che forse nemmeno il tempo saprà curare.
Il suo sguardo, intellegibile come sempre, così intenso e profondo, ti toglie nuovamente il fiato, mentre si sofferma sul tuo viso.
“Rose Tyler …”
Come possono due semplici parole ferire più di una qualsiasi arma?
Le lacrime ti annebbiano la vista mentre lentamente l’immagine del Dottore scompare davanti ai tuoi occhi.
Non c’è più.
Non tornerà mai più da te.
Il sacrificio e la speranza che, secondo lui, questa nuova vita ti potrebbe offrire sono solo bugie e inutili consolazioni, che non riuscirai mai ad accettare davvero.
Che senso avrebbe continuare a vivere, se non puoi condividere la tua esistenza  e i tuoi sentimenti, con colui che ami?
Hai sempre lottato per stare con lui, eliminando ostacoli e difficoltà, motivata unicamente dal tuo amore incondizionato che hai sempre tentato di esternare, anche a costo di sacrificare te stessa.
Ma non è servito a nulla: lui si dimenticherà di te e continuerà il suo viaggio, e tu finirai per rimanere intrappolata nella banale quotidianità umana, che soffoca ogni ricordo.
Eppure non ce la fai ancora a lasciarlo andare.
Avresti preferito di gran lunga la morte ad una vita senza di lui, perciò non puoi sprecare questa esistenza barricandoti nella nostalgia e nel dolore: puoi andare avanti, lottare ancora per il lieto fine che senti di meritarti.
Puoi ancora sperarci, puoi tornare a sognare.
Perché se c’è una cosa che hai davvero imparato standogli accanto, è che tutto è davvero possibile.
E tu non sei destinata dissolverti in un ricordo dimenticato: puoi ancora brillare, e rischiarare con il tuo amore e la tua tenacia la sua cupa solitudine.
Per questo sorridi, tra le braccia di Jackie.
Lasci che le lacrime scivolino su di te portando via ogni ansia e tentennamento, mentre l’immagine del Dottore, rievocata dalla tua memoria, ti riscalda il cuore, donando nuova forza alla speranza che da quel momento in poi è destinata a guidarti.

 

Prima fanfic scritta su Ten/Rose , ma sicuramente non l'ultima! Non sò che altro aggiungere, se non che li trovo perfetti ed unici come coppia <3
Dedico quest mio primo esperimento su DW alla mia cara Fra (La strega di Ilse)  che mi ha letteralmente contagiato questo folle amore per questa folle serie!
 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Memel