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Autore: Lily Inuzuka    20/07/2012    2 recensioni
Una piccola raccolta di quattro drabble BlackMa ispirate dai prompt che mi ha dato la mia onee-chan, lynch.
#1. Cravatta.
#2. Pastelli.
#3. Riflesso.
#4. Coda.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Black Star, Maka Albarn
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Una raccolta di drabble sui quattro prompt che mi ha dato la mia onee-chan, lynch.
La dedico a lei, perché mi supporta sempre, sclera con me ed è davvero come una sorella maggiore, ormai. 

Di cravatte stropicciate, pastelli colorati, riflessi rivelatori e leoni ruggenti.

#1. Cravatta: Black*Star\Maka. (146 parole)
 
Il ragazzo lascia cadere le mani sui fianchi, sfinito e decisamente irritato, borbotta qualcosa, prima di gettarsi a peso morto sul grande letto matrimoniale, che sprofonda sotto il suo peso. La bionda, impegnata a leggere accanto a lui, alza lo sguardo e lo volge al fidanzato, nascondendo il sorriso divertito nel libro.
Lo poggia sul comodino, per poi avvicinarsi gattonando all'azzurro. 
 «Problemi, caro?» sussurra, sottolineando particolarmente la seconda parola.
«Nulla.» le risponde l'altro, con aria di sfida.
«Davvero, mi sembrava ci fosse qualcosa che ti desse fastidio!» afferma lei, giocherellando col tessuto della cosa che gli penzola dal collo. 
«Ancora non capisco perché ai colloqui di lavoro si debba indossare questa, è da perfettini!» mugugna Black*Star.
«Certo, certo, Black.» dice Maka con eloquenza, sistemando la stropicciata cravatta che pende dal collo del ragazzo.
Oh, maledetta cravatta, la sfida non finisce qui!
 
#2. Pastelli: Kiba, Black*Star\Maka. (220 parole)
 
Black*Star posa a terra i pesi, dopo un estenuante allenamento, e si avvicina al divano, dove la moglie ed il figlio siedono, una leggendo, l'altro guardando i cartoni in tv. 
«Ma non avete nulla di meglio da fare che perdere tempo così?» esordisce l'azzurro.
La donna lo fulmina con un'occhiata, il bambino lo osserva, per poi correre in camera sua, come illuminato da una geniale idea. 
I genitori si rivolgono un'occhiata dubbiosa.
Kiba ricompare, tenendo fra le mani una sproposionata -rispetto al piccolo- scatola di pastelli ed un album da disegno.
«Perché non coloriamo tutti assieme?» propone ingenuamente il moretto, sfoggiando un gioioso sorriso.
«Ma noi non siamo dei bambini!» protesta Black*Star mentre la moglie si alza dal letto e si inginocchia a terra, accanto al figlio, impugnando un pastello indaco in mano.
«Vieni qui, brontolone! Solo perché sei un "Dio", nulla ti vieta di giocare un po'!» dice Maka, fissandolo con i suoi grandi occhi verdi. 
L'azzurro scende dal sofà, fingendo di essere seccato e borbottando un "Odio quando devo darle ragione!". Poi lancia una fugace occhiata alla donna, sorride e gli viene spontaneo sorridere a sua volta. Impugna un pastello giallo e inizia a colorare una giraffa.
Il grande Black*Star non avrebbe mai pensato di ritrovarsi a colorare un album da disegno!

 

#3. Riflesso: Black*Star\Maka. (106 parole)
 
Si posizionò di fronte allo specchio, sistemò leggermente gli scompigliati e ribelli capelli azzurri, sorridendo.
Osservò il riflesso: era decisamente migliorato.
Ormai era vicino a diventare superiore ad un Dio, se non vi era già divenuto: aveva una famiglia meravigliosa, un figlio pieno di sorprese ed una moglie violenta e irascibile.
Eppure Black*Star non riusciva, né era mai riuscito, a fare a meno di quell'impossibile biondina.
Lei era l'unica persona al mondo, accanto alla quale egli si sentiva davvero un Dio. 
Sorrise nuovamente e allungò il braccio col pollice alzato, facendo segno al suo riflesso. 
Quel giorno, l'azzurro capì davvero tante cose. 
 
#4. Coda: Black*Star\Maka. (172 parole)
 
Black*Star stava guardando un film alla tv, quando, all'improvviso, spense tutto sbuffando, stanco della stupidità tipica dei protagonisti. 
Insomma, perché mai provocare un leone quando quello stava buono buono a dormire per fatti suoi?!
Si alzò e si diresse in cucina, per prendere un bicchiere d'acqua. 
Non riusciva a togliersi la stupidissima immagine della scena in cui i due avventurieri afferrano la coda della belva, che si rigira e li sbrana.
Continuava ad interrogarvisi, non riuscendo, tuttavia, a giungere alla soluzione del quesito; quando Maka entrò in casa, sbattendo furiosamente la porta.
La osservò e, per un attimo, riuscì a scorgere una coda da leoncino, allucinato sbatté gli occhi più volte, vedendola scomparire.
«Ma ci credi?! La mia bibliotecaria preferita oggi non c'era ed il sostituto non mi ha permesso di prendere più di cinque libri!» sbottò furente la bionda.
«Vogliono bloccare il tuo essere eccessivamente secchiona.» rispose il ragazzo giocosamente. 
E, dopo aver ricevuto un furioso Maka-chop, finalmente, Black*Star capì quanto fosse divertente, tirare la coda al Maka-leone.
 
   
 
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