Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Daphne91    20/07/2012    4 recensioni
E se Sirius Black avesse avuto una figlia, la storia di Harry Potter sarebbe stata diversa? Ho provato a immaginarlo in questa fan fiction che parte da prima della tragica notte in cui Lily e James furono uccisi da Lord Voldemort......
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Sospetti
I preparativi a Villa Malfoy si fecero frenetici. Syria aveva scritto a Vicktor spiegandogli il motivo dell’invito al ballo e la famiglia Krum aveva accettato di partecipare. Lucius sembrava non sospettare nulla, ma la ragazza non si sentiva del tutto al sicuro: suo zio era stato un Mangiamorte, era bravo a dissimulare i suoi pensieri.
Da parte sua, si comportò in modo irreprensibile, accettò di provare e riprovare il vestito che Narcissa aveva scelto per lei, non faceva confusione e non infastidiva lo zio. Draco era molto agitato: voleva davvero andare in Bulgaria con la cugina, voleva allontanarsi da quella casa opprimente e priva di affetto per trascorrere del tempo con l’unica persona che l’aveva mai abbracciato. Passavano molto tempo insieme i due cuginetti, giocando, leggendo o parlando. A Lucius non piaceva il modo in cui si erano legati, aveva paura che la nipote potesse in qualche modo allontanare suo figlio dalla strada che aveva tracciato per lui, ma ogni volta che esprimeva i suoi dubbi alla moglie, quella rispondeva:”Non sai quanto Draco ti assomigli. Non aver paura, quando crescerà saprà a chi affidare la sua lealtà”.

La sera prima del ballo la casa era bellissima. Sontuosi tendaggi rossi erano stati sistemati alle finestre e alle porte, la sala da ballo era già pronta, il posto dell’orchestra era su di un lato e tutti gli strumenti e gli spartiti con la musica scelta personalmente dalla padrona di casa aspettavano solo di allietare gli animi con le loro melodie; il giardino era favoloso, fiori e piante componevano una scenografia da fiaba, varie fontane zampillavano d’acqua, fatine e lucciole vagavano spensierate riflettendo la magia di cui era cosparso il luogo.
Syria respirò a pieni polmoni il profumo dei fiori e dell’aria umida della sera. Sua zia aveva un talento naturale per quelle cose, doveva ammetterlo: i suoi ricevimenti venivano ricordati a distanza di mesi nella buona società magica.
“Padroncina deve venire dentro o prenderà raffreddore” sentì la voce di Dobby gracchiare alle sue spalle.
“Hai ragione” rispose la ragazza entrando con l’elfo.
“Vada a letto, padroncina, domani mattina presto viene Madame Frejar per i suoi capelli” le raccomandò Dobby. Aveva sempre un occhio di riguardo per quella strana strega che lo trattava come un suo pari.
“Va bene, Dobby! Buonanotte” salutò Syria, dandogli un colpetto sul braccio smilzo. Una volta aveva provato ad abbracciarlo e lui si era divincolato spaventato, quindi non ci aveva più provato, ma non riusciva a non essere affettuosa con lui: veniva vessato dagli zii e ogni tanto anche da Draco, che dopo si prendeva la ramanzina della cugina, e a lei dispiaceva. Non poteva liberarlo, suo zio l’avrebbe uccisa, ma poteva rendergli l’esistenza più semplice.

*.*

La mattina, Syria venne svegliata da Dobby molto presto: suo zio voleva parlarle nel suo studio. La ragazza si chiese cosa mai volesse ancora Lucius, in fondo si era comportata più che bene, non aveva fatto storie per nulla. Si vestì e si rese presentabile, sapendo che lo zio teneva a quelle cose e si diresse nell’ala ovest del maniero a passo deciso. Non aveva paura, era scocciata. Bussò tre volte alla grande porta di quercia come le era stato insegnato e aspettò di sentire “Avanti!” prima di entrare.
Lucius era seduto sulla grande poltrona dietro la scrivania piena di carte. Non voleva che nessuno toccasse i suoi documenti perciò il disordine regnava sovrano, facendo uno strano contrasto con la sua persona impeccabile.
“Siediti” ordinò l’uomo.
Syria sprofondò in una delle due poltroncine che lo zio le aveva indicato. Si trattenne dallo sbuffare dalla noia e lo guardò terminare di scrivere una lettera in silenzio. Quando ebbe terminato, la sigillò con un colpo di bacchetta e la mise su una grossa pila di altre missive che dovevano essere spedite. Finalmente Lucius rivolse lo sguardo sulla nipote.
“Non mi piace l’idea che tu vada in Bulgaria” esordì l’uomo.
Syria non ne era stupita. Sapeva che avrebbe preferito tenerla sotto controllo. Non disse niente, aspettando che continuasse.
“E non mi piace l’idea che Draco venga con te”
“Perchè?” le sfuggì a quel punto.
“Non sono affari tuoi. Non voglio che mio figlio venga a contatto con gente che non è all’altezza del suo rango” ribatté Lucius con un tono di voce più alto.
“I Krum sono Purosangue se è questo che intendi” disse la ragazzina sprezzante. Odiava quando si cadeva in questo genere di discorsi. Detestava sentirsi dire di essere inferiore perchè era una mezzosangue.
“Hanno delle idee sovversive” fece Lucius e Syria capì dove voleva andare a parare lo zio. La lotta contro Grindelwald.
“Sono passati molti anni” tentò la ragazza.
Lucius la guardò alzando un sopracciglio:”Cosa intendi?”
“Intendo che erano i nonni di Vicktor ad aver combattuto contro Grindelwald, i suoi genitori potrebbero avere delle idee diverse. La maggior parte dei miei compagni è cresciuta con il pensiero che fosse un genio”
“E i Krum cosa ne pensano?”
Era un trabocchetto. Malfoy sapeva benissimo che non erano dalla sua parte, ma se Syria l’avesse confermato poteva scordarsi la Bulgaria.
“Non ne abbiamo mai parlato di preciso, ma Vicktor non ha mai mostrato alcun interesse al riguardo”
L’espressione di Lucius era impenetrabile. Aveva cercato di restare neutrale e di non sbilanciarsi, ma lo zio era intelligente, non doveva sottovalutarlo.
“Puoi andare” le disse alla fine di un lungo silenzio.
Syria lo guardò perplessa. Dov’era la sfuriata? Dov’erano le urla, le sberle e perchè non la rinchiudeva nelle segrete? C’era qualcosa di strano, qualcosa che non andava. Il sospetto si insinuò in lei mentre lentamente si alzava e usciva dallo studio.

Appena fu sicura che lo zio non l’avrebbe sentita corse in cerca di Draco: lo trovò che scendeva per la colazione.
“Ciao!” la salutò con un sorriso a trentadue denti.
Syria si bloccò. Era così felice al pensiero che sarebbe scappato da quella prigione di freddezza, felice di passare del tempo con persone che gli volevano bene. Come poteva avere il coraggio di rovinare quel sorriso innocente con i suoi dubbi sul colloquio che aveva appena avuto? No, non ce la poteva fare. Era così raro vederlo sorridere che non voleva essere la causa della tramutazione della sua gioia in tristezza. Decise di tenere per sé le sue angosce e lasciare al cuginetto quel poco di spensieratezza che riusciva a conquistare.
“Ciao! Io ho fame e tu?” esclamò la ragazzina con finta allegria.
“Come un Ippogrifo!” gridò il bambino alzando le braccia al cielo.
Insieme corsero in cucina, dove Dobby aveva preparato le frittelle. Ci sarebbe stato tempo per scoprire cosa aveva in mente Lucius.
Quella sera stessa.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Daphne91