La stanza è buia,solo la debole luce proveniente dal macchinario provvede ad illuminarla,c’è silenzio,troppo silenzio,mi chiedo cosa diamine ci faccio qui,da solo,a pensare al grande sbaglio fatto settimane fa,sull’Isola Esme,l’avevo detto io che non era necessario,ma lei ha insistito,riconosco i miei punti deboli,le ho sempre permesso quello che voleva,volevo farla felice,ed ora sta morendo,per colpa mia.
Solo per colpa mia.
È una mia creatura la cosa che la sta uccidendo.
È solo colpa mia.
Lo riconosco,l’inferno mi brucia dentro,malgrado fuori sono un pezzo di ghiaccio,immobile,freddo,un corpo senza vita che si tormenta l’anima che non ha,nel pensiero di aver ucciso la donna che ama.
Sento dei rumori impercettibili,di sopra,si stanno muovendo,Rose ha appena salito le scale,lì c’è Bella,è meglio che vada anche io,anche se vederla in quello stato,morente,mi fa solo più male.
Esco dalla stanza e il buio finisce.
Man mano che salgo le scale i pensieri di tutti si fanno più vivi,più rumorosi,eccetto quell’unico pensiero che mai nella mia esistenza sono riuscito a sentire.
Eccetto quell’unico pensiero che mi è sempre stato nascosto.
Mi guarda,non so esattamente cosa pensa,ma sorride,deduco quindi che è felice.
Ma come può essere felice se sta per morire,se la sto per perdere per sempre?
Mi avvicino al divano dove è seduta da giorni.
Rose pensa che il bambino possa nascere da un momento all’altro,hanno appena deciso il nome.
-Se è maschio EJ- Dice Bella.
Quel sorriso e quello sguardo materno,fisso sul suo enorme ventre.
-Edward Jacob- Spiega a tutti i presenti.
Sento che al bambino non piace,non lo entusiasma il nome che hanno scelto,ma decido comunque di rimanere in silenzio per ascoltare.
-Se è femmina,beh stavo giocando con i nomi della nostre madri- Dice poi rivolta a me.
I suoi occhi color cioccolato si posano sui miei,non caccio da settimane,sento che non sono più dello stesso colore dorato.
-Renee ed Esme,e pensavo a Renesmee – Sembra così melodioso quel nome pronunciato da lei.
Sento ancora i pensieri del bambino,questa volta sembra felice ed entusiasta.
Poi mentre tutto sembra calmo e tranquillo,succede l’impossibile,per terra una macchia di sangue sporca il soffice tappeto bianco,un rumore sonoro di qualcosa che si rompe sembra provenire da Bella che si sta piegando verso il pavimento,in un momento sono vicino  a lei a sorreggerla.
E un attimo dopo sono di nuovo nella stanza buia dov’ero prima,non riesco a pensare non riesco a fare nulla.
Sta nascendo,sta per venire fuori è giunto il momento,ma ogni minuto che passa lei muore,si spegne,perde vita che racchiude come un tesoro prezioso dentro di se.
Fiamme,riesco a sentire solo fiamme che mi divorano lentamente.
Il rimorso di non fare abbastanza per salvarla,non posso trasformarla con il bambino ancora dentro,provocherei la morte di entrambi,devo tirarlo fuori.
Sento i minuti scivolare via dalle dita come perle preziose,il tempo mi sfugge,il tempo è la chiave di tutto.
Voglio solo che il tempo si fermi,che tutto diventi immobile e voglio avere solo qualche secondo per ragionare,per risolvere tutto invece,questo maledetto tempo sembra scorrere ancora più veloce.
C’è sangue dappertutto,ma ormai non mi fa alcun effetto,è vero la sete è insopportabile ma il pensiero di perdere Bella lo è ancora di più.
Rose cerca di aiutarmi,ma so che non è pronta alla vista di tutto quello,arriva Alice che la porta via con la forza lasciandomi solo col destino di Bella e quello del bambino tra le mani.
Solo. Completamente solo.
Solo come lo sono stato per più di cento anni.
Solo come un uomo che ha perso tutto.
Solo come non lo ero stato mai.
Cerco di applicarmi e di far uscire il bambino ma le urla di dolore di Bella mi offuscano la mente,rendono più difficile tutto.
Come se non bastasse nella stanza entra Jacob,la puzza mi invade le narici,ma non ho tempo per pensare a lui adesso,è solo un’altra distrazione,un’altra prova per i miei nervi.
Dopo interminabili minuti di lavoro,urla, dolore e fuoco,ho quella piccola creatura tra le mani,sorrido,finalmente ce l’ho fatta,ora posso trasformare Bella.
Guardo i suoi occhi color cioccolato e sorrido -Renesmee- mormoro con un sibilo appena udibile all’orecchio umano,mi sento felice.
Tutto l’odio provato nei confronti di quella bambina svanisce,non riesco a credere che quel miracolo che ho tra le mani sia mio.
La sento respirare,i piccoli polmoni che si dilatano,Renesmee che urla come ogni bambino appena nato.
Sento il suo piccolo cuoricino battere forte,è umana.
Guardo Bella,è viva,le braccia protese verso la bambina,la vuole stringere.
Mi avvicino a lei e metto Renesmee tra le sue braccia magre,la guarda con uno sguardo materno,pieno d’amore,amore per nostra figlia.
Sorrido felice alla visione di lei che stringe Renesmee,poi il i suoi occhi  marroni si spalancano,il panico si rimpossessa di me,Renesmee ricomincia a piangere.
La prendo dalle braccia di bella e mi girò verso la porta per chiamare Rosalie in un sussurro,e dopo neanche un secondo ecco che vedo la chioma bionda di mia sorella entrare nella stanza,ora è lucida,non più annebbiata dal sangue,avvolgo Renesmee in un panno di stoffa sottile e la do a Rosalie,immediatamente lei esce dalla stanza con la bambina in braccio,mi fido di lei,la farà stare bene.
Infondo Rosalie aveva sempre avuto un’aspirazione materna,un sesto senso che la rendeva una madre mancata.
Mi giro di nuovo verso Bella,che cerca ancora di lottare con le poche – quasi nulle – forze che le sono rimaste,che si aggrappa alla poca vita che conserva come un tersoro prezioso,mi avvicinò velocemente al lettino,colgo lo sguardo vitreo di Bella.
No,non è finita,non può essere finita.
Prendo il suo braccio sinistro e comincio a morderla,devo trasformarla oppure la mia vita non avrà più un senso.
Se la perdo,diventerò una persona vuota.
Se la perdo,cercherò sicuramente un modo per raggiungerla.
Se la perdo,forse mi terrò in vita e lascerò che il rimorso corroda ogni pezzo di me che rimane.
Non riesco più a morderla,il suo corpo porta i segni delle mie ferite e all’improvviso ricordo la siringa con il mio veleno preparata giorni prima assieme a Carlisle.
La prendo,e con uno sforzo enorme la inserisco direttamente nel cuore di Bella.
La svuoto fino all’ultima goccia.
Adesso non c’è più niente che possa fare,niente che possa aiutarmi a salvarla.
I minuti passano ma i veleno non fa effetto.
Bella è sempre lì,inerme.
Fredda.
Morta.
-Non lasciarmi,ti prego,non lasciarmi- la voce mi trema.
Jacob come sempre – è nella sua natura non c’è niente che possa cambiarlo – giunge a conclusioni affrettate.
-È morta!- mi grida contro.
Non posso che rimanere in silenzio di fronte alla verità delle sue parole.
Sento che tutto il veleno dentro di lei deve fare qualcosa,ma allo stesso tempo la guardo e vedo solo un corpo morto,mi assale la paura di aver agito troppo tardi.
Di non aver fatto in tempo.
E se il veleno non farà effetto,sarà di nuovo colpa mia.
Come può una persona provare così tante emozioni insieme,come può il mio cuore morto e freddo reggere tutto quel peso?
Perché è questo che sono,un cuore morto e freddo.
Un corpo senza anima.
Una persona senza più una ragione di vita.
Un uomo che ha lasciato morire la persona che ama di più al mondo.
Un mostro.
Ricomincio a sentire le fiamme divorarmi,le stesse fiamme che ho sentito durante la trasformazione.
Chiudo gli occhi.
Fuoco e buio,un serpente infuocato che mi stringe nella sua morsa infernale,sempre di più fino a lasciarmi senza aria,come se ne avessi bisogno,questo mi fa sentire ancora peggio,mi fa sentire un vero e proprio mostro.
A questo punto mi domando chi sia il vero mostro tra me e il serpente,lui sta avvolgendo un uomo colpevole,è giusto che lo faccia,che lo uccida tra le sue fiamme.
Ma io,io ho lasciato morire la vita,ho lasciato morire la persona più pura e giusta che abbia mai conosciuto,una persona che non meritava di morire così,dando a luce mia figlia.
Mi accorgo così di aver rovinato due vite,come crescerà,come vivrà Renesmee senza conoscere sua madre,come si comporterà quando scoprirà che è morta per colpa di suo padre?
Voglio morire,mettere fine a tutto questo,il buio aiuta a pensare,e nel mio caso a torturarmi con i miei stessi pensieri,frutto del terribile serpente infuocato che vive nella mia mente.
Alzo gli occhi al cielo,non avevo mai pianto da quando ero un vampiro,mai una singola perla salata aveva solcato il mio volto.
E’ quasi mattino, deboli striature rosate solcano il cielo ancora scuro e popolato di stelle.
Nulla sembra normale,mentre io rimango a fissare il cielo, noto Rose ed Alice puliscono,pettinano e vestono Bella,il vestito blu l’avvolge perfettamente,i capelli,ancora spenti sono pettinati meravigliosamente,e le cicatrici sul suo corpo sembrano svanire,forse il veleno sta davvero cominciando a fare effetto.
Ricomincio a guardare il cielo scuro e mi domando se quel giorno avrebbe mai potuto vedere una nuova alba.



Ciao a tutti,ecco qui la prima OS su Breaking Dawn,era un po' che volevo scriverla e allora l'ho fatto :)
Spero  che vi  piaccia e che recensiate :)
-Mar