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Autore: Acceleretor    21/07/2012    0 recensioni
Questa è la storia, più o meno reale della ascesa al potere musicale dei TMB, gruppo di mia appartenenza completamente Veneziano. Seguitela in molti!
Genere: Avventura, Azione, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I: Un'idea che potrebbe stravolgere le nostre vite

Eccoci qua, nuovamente seduti su delle poltroncine dell'ottocento che hanno passato qualunque tipo di sventura e su un catorcio di divano, costruito con qualche tavola di legno grezza e quattro chiodi, il tutto completato con un materasso che di materasso aveva solo il nome, visto che di fatto era un groviglio di molle. Se avessi potuto penso che avrei fabbricato anche quello ma non volevo privare i materassai del loro lavoro, quindi mi son dilettato solo nel costruire il mobilio necessario per vivere in una piccola stanza che affaccia sul muro di una delle più strette calli di Venezia, la mia città natale. Passavamo molto del nostro tempo in quel piccolo tugurio di camera, con il pavimento rosso ed i mobili neri, a giocare ad una forma taroccata del celeberrimo D&D, taroccata per il semplice che seguiva un regolamento scritto da noi, per evitare di comprare libri o cazzate simili. Troppi soldi. Troppi per le nostre tasche almeno.

E così passavamo le giornate, tra fogli e dadi. Ma quel giorno era diverso. Dopo l'ennesimo tiro fallito coi dadi ed una rissa generale mista ad un gergo verbale che ricordava i facchini del porto ci coricammo attorno al tavolo, pieno zeppo di matite dell'IKEA, rubate a sbaffo come di consueto da Lali... Aspetta... Lali?

Penso che il vostro misero cervello si stia ancora chiedendo chi cazzo sia io. Figuriamoci se nomino la gentaglia che mi sta intorno. Mi presento: Io sono Alex, un idiota che ha quasi 17 anni e non fa un cazzo dalla mattina alla sera se non riempire le mie orecchie di musica o disegnare quello che penso o voglio fare. Non sono un gran lettore, ne un cinefilo e passo le mie giornate a rivangare quanto la mia vita, pur felice, si senta sola. Cioè capiamoci: la mia cerchia di amici prevede dalle 3 alle 5 persone mentre chiunque esca di casa vede combriccole di ragazzi che spopolano in giro, fanno i fighetti e se la tirano fin che non toccano la luna. Chiariamo subito: io non sono così. Potrò essere definito come perditempo, associale o qualsiasi altro dispregiativo possa saltare in testa alla gente, ma quello che pensano gli altri non mi tocca per nulla. Quello che conta è cosa pensa chi mi vuol bene. Odio circondarmi di persone che non posso definire “amiche”. Non trovo utilità ad avere tante conoscenze ed divenire un essere che senza di esse non è nulla. Quindi mi limito a vivere pacifico assieme ad altri idioti del mio calibro che mi accingo a presentare:
Il primo è Angelo. Questo ragazzone filippino mi conosce fin da quando avevo la bocca sporca di latte e mi è sempre stato vicino quando avevo bisogno. È un gran lavoratore è sogna di diventare un grande pasticcere. Purtroppo è abbastanza filonario e si vede poco da ste parti, si o no due, tre volte a settimana. Lo stesso vale per Lali, soprannome dato per distinguerlo da me quando la gente si mette a chiamare “Aleeee”. Questo ragazzo rosso di chioma è più piccolo di un anno rispetto a noi anche se non ci abbiamo fatto mai caso. È molto sveglio ed è il più istruito nell'ambito musicale tra noi. (Perchè vi dico questo? Si capisce che sto racconto puzza di musica?) Frequenta il conservatorio, privandolo di vario tempo libero ma più o meno lo riesco a vedere come Angelo. Il terzo è un folle. Più che un folle viene definita una lesbica intrappolata nel corpo di un uomo. Questo tipo viene chiamato Bobbe e credo di averlo sempre visto. Cioè non ricordo un momento nella mia vita in cui non lo abbia conosciuto anche se lo vedo poco. Forse lo conosco da più tempo di tutti. Questo emerito pazzo ha 19 anni anche se ne dimostra meno. È un ballerino ed un fanatico di Madonna, di cui ha tutti i dischi, giornali che parlano di lei, poster, immagini e foto por....NO NULLA.

Ora che ho presentato tutti posso continuare. Dov'ero rimasto? Ah si.

Quel pomeriggio lo abbiamo trascorso a pensare. Pensare e masticare matite dell'IKEA (Sanno da liquirizia).

L'argomento era sempre lo stesso. Un stretto dibattito sui generi musicali contrastanti tra noi. Una sorta di rissa verbale che non faceva altro che accendere la fiammella che c'era dentro ognuno di noi. Una fiamma che ci avrebbe unito ma che non si decideva ad uscire. Fin che quel giorno è uscita dalla bocca di uno di noi.

Hey perchè non ci mettiamo a suonare insieme? Sai che figata?”... Queste parole seguite da una profonda e pesante risata che sembrava quasi prendere in giro questa proposta ebbero l'effetto contrario.

Parlammo e discutemmo sul formare un gruppo. Un gruppo che mi vedeva come batterista. Angelo come chitarrista. Lali come violinista e Bobbe come turnista cantante.

Una cosa irrealizzabile pensai. Anzi, pensammo tutti.

Il giorno dopo però nessuno la pensava più così...

  
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