UNO SPETTACOLO SEMPRE NUOVO E STRABILIANTE.

Quella piccola testolina gli pesava dolcemente sulla gamba.
Erano in viaggio, su un aereo, per tornare a Los Angeles.
Mentre il piccolo dormiva lei gli accarezzava ritmicamente una gamba.
Erano andati in vacanza in Francia, a trovare Charlotte, una cugina di Stana.
Quanto amava quel piccolo bimbo che era raggomitolato affianco a lei.
Si trovavano sui sedili della prima classe; Stana in quello esterno, e il bimbo poggiava la testa sulla gamba della madre, mente le gambe erano distese sul suo sedile.
Dormiva beatamente.
E pensare che Stana non avrebbe mai voluto un figlio.
Infatti non l'avevano cercato, era arrivato così, inaspettatamente.
Una cosa improvvisa, che prese alla sprovvista tutti e due. Ma nonostante fosse improvvisa, era la miglior cosa  che gli fosse mai capitata.
Avevano progettato un vita insieme, ma questa vita non prevedeva ne matrimoni ne, tantomeno, figli.
Poi era nato il piccolo George.
E i lori mondi vennero completamente  stravolti.
Ma, passato un primo momento di panico, si accorsero che quell' "errore" - come lo chiamavano loro - l'avrebbero ripetuto all'infinito.
Da quel giorno, passarono i cinque anni più movimentati, strabilianti e fantastici della loro vita.
Il problema più grande era di Stana; lei considerava i figli un "peso", non in senso negativo, ma piuttosto come una fonte di troppe responsabilità, di cui lei aveva paura di non essere i grado di affrontare.
Ma con il tempo capì che un semplice ma sincero sorriso che splendeva sul viso di suo figlio, era in grado di farle dimenticare tutti i capricci e i pianti appena passati.
Capì che tutte le fatiche spese venivano ripagate dalla gioia di quel bambino.  
Ma soprattutto capì che essere mamma era uno spettacolo sempre nuovo e strabiliante; e che dava molte più soddisfazioni che l'oscar vinto per la miglior interpretazione.
"Dorme ancora?" chiese una voce che la destò da quei bellissimi pensieri. La voce dell'uomo senza il quale quello spettacolo che dormiva affianco a lei  non sarebbe stato possibile.
"Sì, sembra un angioletto."
"E cos'altro potrebbe essere con una madre così!" esclamò rubandole un sorriso. "Ecco, tieni." continuò porgendole un flûte colmo di champagne, per poi accomodarsi difronte a Stana e al bambino.
La fissò, ammaliato dalla sua bellezza, non riuscì a dire una parola.
Aveva lo stesso comportamento di quando si erano conosciuti; quel gesto riportò a galla ricordi ormai lontani, ma pur sempre bellissimi.
"Nathan?"  
"Mmm..." mugugnò lui, concentrato ancora sul viso di Stana.
"A cosa festeggiamo?"
"Non so di preciso, dimmelo tu!"
"Vediamo... Che ne dici ad una vita insieme?"
"Ad una vita insieme!" 




ANGOLO DI ALLISON
Ciao ragazze!!
Questa è la mia prima ff che scrivo su Stana e Nathan... 
Non so neanche io di preciso cosa sia, ma è venuta fuori durante il viaggio in pullman per andare in vacanza.... spero vi piaccia!
Un bacio, Allison ♥