La caccia era stata assai fruttuosa, quella notte. Non solo Zheron era riuscito a procacciarsi del cibo “normale”, ma aveva persino potuto nutrirsi di uno di quei gustosi “strani esseri” ricolmi di malvagità! Tutte quelle emozioni negative decisamente erano un piatto prelibato, per il suo palato.
Arrivò tranquillamente nel suo covo, senza neppure guardarsi attorno: perché avrebbe dovuto, dopotutto? Aveva già passato la giornata precedente tremando come una foglia, sicuro che Paperinik sarebbe venuto a prenderlo… Non voleva ripetere l’esperienza.
Tolta la maschera da coniglio e deposta quest’ultima a terra, si diresse quindi con estrema calma verso il suo giaciglio, mettendosi seduto su di esso e prendendo a guardare davanti a sé. Rimase in quella posizione per secondi interminabili, come se stesse riflettendo. Lo sguardo, tuttavia, era come sempre vitreo e lievemente malinconico...
Note: In PKNA siamo stati abituati a vedere Evroniani in tutte le salse: da Capibranca stupiti di provare emozioni proprie ad altri talmente bramosi di potere da farsi annientare da esso; da Evroniani mutaforma a ibridi instabili... Bene: quella che leggerete è la storia di un comunissimo guerriero Evroniano che di particolare non ha assolutamente nulla, a parte un appetito pressoché insaziabile!
Come sempre... Buona lettura!;)