Ok,
non ho aggiornato per un tempo spropositato. E lo sapete perche'? PER COLPA DI
UN CA**O DI VIRUS! Perdonatemi, vi prego... Il mio PC è stato sistemato il 31
dicembre. E dopo quella data non riuscivo a mettere due frasi insieme, giuro
;_; pietà di me, vi prego...
Disclaimer: I do not own Full Metal Alchemist or
Harry Potter. Watashi
wa Hagane no Renkinjuntsushi to Harry Potter o nai motu. NON POSSIEDO FMA O
HARRY POTTER!
MAGICAL ALCHEMY
Il gruppo camminava trascinandosi dietro un
sacco di galeoni. E quando dico un sacco intendo proprio un sacco.
Letteralmente. Ma lasciamo stare. Hagrid faceva loro da guida, mostrandogli i
vari negozi e descrivendogli gli oggetti che si vendevano al loro interno. Alla
fine arrivarono di fronte a un enorme edificio bianco. -Ecco, questa è la
Gringott, la banca dei maghi!- Entrarono, e quello che gli si presentò davanti
fece imanere gli alchimisti a bocca aperta. -Sono... Chimere?- Hagrid guardò il
Colonnello stranito. -Chimere? Quelli sono Goblin!- -Chi li ha creati?- Il mezzogigante
era sempre più confuso. -Non sono stati creati, sono nati...- I due gemelli si
scambiarono uno sguardo sorpreso. Dove erano finiti? Gli sembrava di essere in
un altro pianeta, un pianeta in cui le chimere invece di venire create
nascevano da sole, un pianeta in cui i muri scomparivano se li toccavi con
l'ombrello, un pianeta con bacchette magiche, scope, calderoni. Un pianeta
senza Scambio Equivalente. Tutti e quattro i militari rimasero zitti e pensosi
(a parte Emma, che dopo un paio di minuti si era stufata e aveva cominciato a
pensare al tipo carino di Resenbool che aveva incontrato durante una visita a
Winry e Pinako, ma lasciamo stare), osservati da un povero guardiacaccia
confuso, stupito e imbarazzato dal silenzio calato sul gruppo. Alla fine Hagrid
interruppe i loro ragionamenti contorti. -Ehm... Andiamo?- Gli altri sembrarono
riscuotersi e Mustang fece cenno al mezzogigante di guidarli. Si diressero
verso uno sportello per aprire un nuovo conto.
Mezz'ora dopo il gruppo guidato dal professore di Cura delle
Creature Magiche era davanti al negozio di Olivander. -Questo posto non mi
piace- commentò Jay guardando la vetrina spoglia. Hagrid lo ignorò e fece loro
cenno di entrare. Un lieve scampanellio, proveniente dagli anfratti del negozio
non meglio identificati, accolse il loro ingresso. Era un luogo molto piccolo,
vuoto, tranne che per una sedia dalle zampe esili su cui Hagrid si sedette,
nell'attesa.* Intanto, gli alchimisti osservavano curiosi le migliaia di
scatoline lunghe e strette impilate lungo le pareti, che ricoprivano
completamente i muri fino al soffitto. All'improvviso dal retrobottega spuntò
un ometto anziano con occhi grandi e scoloriti. -Buon pomeriggio- disse con
voce sommessa. -Salve- fu la risposta simultanea dei gemelli. -E voi siete...?-
-Edward Elric, lui è Roy Mustang e questi sono i miei figli Emma e Jay.-
-Capisco... Siete qui per le bacchette, giusto? Bene, iniziamo da lei,
signorina Emma!- La ragazza fece un passo in avanti titubante, e quello che
doveva essere Olivander tirò fuori dalla tasca un lungo metro a nastro. -Qual'è
il braccio con cui usa la bacchetta?- -Ehm... Sono ambidestra.- -Alzi il
braccio sinistro, allora.- Il metro allora si mosse da solo e iniziò a misurare
varie parti del corpo di Emma, che lo osservava sorpresa. Intanto Olivander era
davanti a uno scaffale e tirava giù una scatola dopo l'altra. Le depositò sul
pavimento, poi prese quella in cima alla pila e ne estrasse un bastoncino di
legno scuro dall'aspetto assolutamente normale. Per fortuna non è niente di
eccessivo, posso nasconderla nella manica e nessuno la vedrà. -Basta così-
disse il negoziante, e il metro si afflosciò a terra. -Provi questa, signorina
Elric. Legno di melo e piuma di fenice. Otto pollici, rigida ma ottima per la
trasfigurazione.- Olivander le porse la bacchetta e lei la prese in mano.
Seguirono attimi di silenzio. Lunghi
attimi di silenzio. Una balla di fieno rotolò in mezzo al negozio. Le cicale
iniziarono a frinire. Nella stanza entrò un uomo vestito da cicala con un violino.
L’uomo-cicala suonò un valtzer e se ne andò. Nessuno sembrò notarlo. Alla fine
Emma aprì la sua bella boccuccia per parlare, ci furono alcuni secondi di
altissima tensione, per poter sentire la sua meravigliosa perla di saggezza...
–Ehm... Che cosa ci devo fare?- Caduta generale anime style. Quando sì fu
rialzato, il negoziante le spiegò che doveva semplicemente agitarla. Lei lo
fece e una cascata di scintille dorate uscì dalla punta della bacchetta. –Bene,
benissimo! Al primo colpo! Adesso venga lei, giovanotto...-
Uscirono dal negozio dopo aver trovato una bacchetta anche
per Jay –Legno d’acero, corda di cuore di drago, flessibile, sette pollici e
mezzo (E qui è doveroso ricordare la scena di ‘affetto fraterno’ fra i due
gemelli: ‘La mia bacchetta è più lunga della tua!’ ‘La mia ha un colore più
bello!’ ‘Ma io sono più alta!’ ‘Non è vero, siamo gemelli! E poi che c’entra
con le bacchette?’ ‘Non lo so! Ma sono più alta lo stesso!’ ‘Scema!’ ‘Idiota!’
‘Tappa!’ ‘Nano!’ ‘Piatta!’ A quel punto Emma aveva quasi ammazzato Jay. Mai
offendere le misure di una donna.)-, per Ed –Legno di salice, dieci pollici,
molto flessibile, ottima per gli incanti offensivi- e per Roy –Legno di
corniolo, undici pollici, flessibile, adatta agli incantesimi (soprattutto quelli
di fuoco, chissà perchè)- e fecero tappa in ognuno degli altri negozi,
comprando il materiale. Fu necessario scollare Ed dalla vetrina del Ghirigoro e
i gemelli da quella del Serraglio Stregato. Roy ci provò con metà delle
commesse, ma nulla di fatto perchè i malefici tre finsero di essere suoi figli
(sì, compreso Fullmetal) e scoraggiarono tutte dall’andare con un uomo sposato.
Hagrid iniziò a farsi domande esistenziali come ‘Da dove vengo?’ e ‘Cosa c’è
dopo la morte?’ ma soprattutto ‘Perchè non sono nella Foresta Proibita con mio
fratello Grop invece che qui con questi quattro malati mentali?’
Dopo il casino total... ehm, lo ‘shopping’, il gruppetto
tornò al Paiolo Magico. –La scuola inizierà l’1 Settembre, nel frattempo
resterete qui, Tom vi ha riservato delle camere.-
NdA: ;____; WAAAA! Schifoso, corto, e in ritardo. Potrei
suicidarmi ._. vero che mi perdonate, sì? ç_ç