Harry si guardò allo specchio, profondamente disgustato di sé stesso. L’aveva fatto, infine.
Aveva ceduto a lui…
Perché, poi?
Perché?
Continuava a chiederselo, ma non trovava una risposta valida.
Lui era potente, ed Harry questo lo sapeva. Aveva buone probabilità di vincere… si trattava davvero di questo?
Harry si era sottomesso all’assassino dei suoi genitori, solo per paura di essere ucciso da lui, per paura di una stupida profezia?
…era davvero così vigliacco?
Cercò di trattenere le lacrime, ma non ci riuscì.
Era davvero troppo, e come se non bastasse tutto ciò che aveva fatto, c’era stata la morte di Ron ed Hermione… Credevano che Harry si trovasse imprigionato dai Mangiamorte contro la sua volontà, ed avevano tentato di liberarlo.
Non sapevano che invece il loro amico giaceva con l’oscuro… era davvero un bastardo, e si odiava perché ormai aveva capito che non si sarebbe più tirato indietro. Voleva con tutto sé stesso uccidere Voldemort, davvero, ma oramai non riusciva più a ricordare un solo motivo che lo spingesse a farlo che non riguardasse qualcuno che non fosse già morto… E allora, che senso aveva battersi ancora? Che senso aveva rischiare tutto per chi non sarebbe mai più tornato da lui?
Chiuse la porta del bagno alle sue spalle, pronto per essere accolto tra le braccia dell’oscuro.
Con la consapevolezza che, per quanto doloroso fosse stato, almeno per lui sarebbe giunto un altro giorno, e poi un altro, e un altro ancora uguale al precedente, in un’ infinita successione.
Finche non avrebbe deciso di dire “basta”…