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Autore: nebula91    06/02/2007    12 recensioni
Perchè si può essere solo fratelli di sangue, ma anche fratelli veri.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Percy Weasley, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi non sono di mia proprietà e questa storia non è scritta a scopo di lucro.


                                    

Ciao! Questa ff mi è venuta in mente dopo un pisolino pomeridiano di domenica pomeriggio (ero stanchissima!), mi sono svegliata e ho avuto l'ispirazione.

Recensite e ditemi se era meglio che continuavo a dormire ( se volete aggiungere un perchè oltre al "bella" o "brutta" è molto gradito).

La dedico alla mia sorellona con cui litigo sempre (anche questa sera..) ma con la quale sono anche molto unita...TI VOGLIO BENE

P.S. Grazie sorellona! Noi siamo veramente sorelle e non solo sorelle di sangue 

(leggete la storia e capirete)

                                 Mi hai deluso

      

Sono al ministero della magia e mi dirigo nell’ufficio di materializzazione.

Non so neanch’ io come farò, ma devo provarci, ormai niente può peggiorare.

Eccomi. Loro sono lì, come sempre insieme. Parlano con altri ragazzi, amici di Hogwarts.

Ecco Ginny, per mano a Harry, poi Hermione, elui.

Tutti lo vedono come un ragazzo imbranato e divertente, ma lui è molto più di questo.

Con uno sguardo può ferirti nell’anima.

È cresciuto molto in questo periodo; è sempre il più alto di tutti.

Indugio un po’, poi mi accorgo che gli esami sono finiti e che terminato di parlare se ne andranno.

Aspetto questo momento mentre nella mia testa cerco le parole giuste, ma è un tentativo inutile.

La conversazione è finita. Mi avvicino.

Hermione, Harry e Ginny mi guardano stupiti, lui abbassa subito lo sguardo: non sono degno neanche di questo.

“Ron io..”  Inizio con poca convinzione.

“Andiamo ragazzi, è tardi” Ron si rivolge agli altri tre, chiaramente fingendo di non avermi sentito.

“Ron devi ascoltarmi! Sono tuo fratel…”

“No! Io non devo ascoltare nessuno! Io ho cinque fratelli: Charlie, Bill, Fred, George e Ginny. Basta.” Risponde lui.

Non so cosa dire, ma non ha importanza perché lui continua con il suo sfogo liberatorio.

Ha alzato lo sguardo e mi fissa negli occhi. Sa veramente ferire.

“Cosa sei venuto a fare Percy? A consigliarmi di non essere amico di Harry Potter, il violento Potter? Per darmi qualche stupido consiglio? O cos’altro?

Che cosa sarà mai uscito dalla tua testa, Percy? Tu non sei mio fratello!

Tu non puoi esserlo! ” Dice tutto questo urlando, nella stanza tutti hanno lo sguardo rivolto verso di noi.

E poi quella parola, la più forte, che anche da sola fa male.

“Mi hai deluso, ti credevo più intelligente”

Io non so cosa fare. Continuo a guardarlo e taccio.

Solitamente superbo e saccente, credendo di poter dare consigli a tutti.

Non so neanche perché sono qui.

Sono solo.

Non ho mai avuto molti amici, il mio comportamento da professore li ha sempre allontanati.

Avevo solo i miei fratelli.

O meglio solo Ron.

Charlie e Bill dopo aver finito Hogwarts si sono trasferiti.

Con Fred e George non ho mai avuto un vero rapporto, eravamo incompatibili.

La piccola Ginny, credo sia questo il punto, l’ho sempre ritenuta piccola.

Ron invece era l’unico che mi sopportava, o tentava di farlo.

Non mi ha mai preso in giro come i gemelli, o trattato con indifferenza come gli altri.

Potrei dirgli che gli ho scritto quella lettera durante il suo quinto anno a Hogwarts per non perdere il mio lavoro, ma lui direbbe che sono stato un vigliacco e che potevo ribellarmi.

In ogni caso sarebbe una menzogna, perché io credevo in quello che ho scritto.

Credevo, sì, perché ora non credo più a niente, non so più a cosa credere.

Ora invece il suono forte e deciso di quella parola risuona nella mia testa.

Mi hai deluso.

Continuiamo a guardarci, fra noi solo un legame di sangue, niente di più.

Vorrei dire qualcosa, ma è meglio tacere.

Non sono venuto a cercarlo per chiedergli scusa, non voglio il suo perdono.

Vorrei non essere più solo.

Ora vivo per lavorare, o meglio lavoro per vivere.

La mia vita non ha altro scopo.

Ho deluso Ron, mio fratello, il mio unico amico.

Ho deluso lui, tutto il resto della famiglia e anche me stesso.

Credevo di essere forte, invece sono riuscito a deludere chi mi ha dimostrato affetto.

Mi allontano da lui senza dire nulla, mentre dentro mi ripeto senza sosta quelle tre parole:

 ”Mi hai deluso.”

RINGRAZIAMENTI  "Attraverso i tuoi occhi"

BEE  Grazie ^___^  felice che ti sia piaciuta

 Softman993  Wow..lascia il segno...sono felice di questa recensione, soprattutto perchè dici che non ami questa categoria di ff  quindi deve esserti piaciuta veramente la mia fic!

Grazie anche a chi a letto!
  
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