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Autore: Camiwosh    23/07/2012    2 recensioni
era rimasta pietrificata da quelle parole.
"ti amo."
Le rimbombava nella testa da ore.
Lo sognava, lo voleva, da sempre. Amava il fatto essere stata scelta proprio da lui, e non solo per il suo futuro lavoro, ma amava anche essere stata scelta per essere la sua compagna per la vita intera, in poche parole amava lui, da tutta la vita.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Girovagava per il parco della sua città, lo faceva spesso per allontanare la tensione, il nervosismo e per rilassarsi.
Aveva il suo iPod con se, ma non per caso, lei lo aveva sempre dato che amava la musica. Dopo essersi messa le cuffiette mise una canzone, stava ascoltando il suo cantante preferito.
all around the world’, la canzone che avrebbe ballato sul palco per il saggio di danza, rimbombava nelle sue orecchie e la coreografia nella sua mente.
Era davvero entusiasta che il tema dei balletti dell’intera scuola di danza si concentrasse sui cantanti pop per i teenagers, ed era ancora più contenta che al suo gruppo, il quarto gruppo, fosse capitato il suo idolo.
Accennava qualche passo tanto per ripassare, dato che il saggio ci sarebbe stato tra tre giorni.
Amava ballare ed appena sentiva una canzone che potesse ispirarla improvvisava qualche passo tanto per divertirsi, viveva per quello.
Secondo lei, era nata con le scarpe sporche e consumate dal ballo. Secondo lei, nel grembo della madre ballava già.
Secondo lei, quello sarebbe stato il suo futuro.
Le piaceva pensare di diventare una ballerina famosa, oppure una di quelle ballerine che ballano ai concerti dei cantanti, le piaceva fantasticare sul suo futuro, le piaceva semplicemente ballare ed era l’unica cosa che non la stancava mai e che non avrebbe mai smesso di fare.
Camille Lily Cornish era una ragazza che amava immaginare il suo futuro, glielo si  leggeva nei suoi grandi occhi blu con delle macchioline celeste ghiaccio. Aveva un viso bellissimo, sembrava fosse stato pitturato, due guance rosee decorate da lentiggini, guance rosee come le sue labbra né troppo carnose né troppo sottili, un nasino alla francese che le si adattava benissimo al viso non troppo tondo, aveva un profilo stupendo.
Era una ragazza non troppo bassina, alta quasi un metro e sessantacinque, i suoi capelli lunghi e lisci (che le arrivavano poco più giù della metà della schiena) erano così scuri color cioccolato che la gente credeva fossero tinti, invece erano naturali e nelle giornate di sole, maggiormente in estate, le si poteva vedere benissimo qualche riflesso castano chiaro, soprattutto le punte le si schiarivano.
Era piccola di statura, con un metabolismo velocissimo, una pelle che sembrava porcellana e con un fisico quasi perfetto, anche se per lei non lo era affatto.
Pancia piatta, seno non troppo prorompente ma abbastanza per una ragazza di diciassette anni, gambe piccole ma non troppo e le fossette di venere nel fondo della schiena.Lei amava tre cose di lei: il suo sorriso perfetto e sempre bianchissimo, le fossette che le venivano sul viso quando rideva e un tatuaggio che aveva dietro l’orecchio destro, una chiave di sol.
Per come vestiva era un maschiaccio, le diceva la madre, sempre e comunque scarpe da ginnastica e jeans, amava i jeans, odiava mettersi le gonne e le scarpe da ragazza (ovviamente escludendo i tacchi, che tanto amava e che usava solo per le feste, ma che le facevano sempre male dato che non era abituata a mettere scarpe alte) ma comunque non rinunciava alle magliette scollate, ovviamente non troppo dato che i commenti sul suo corpo non è che le davano fastidio, ma si sentiva imbarazzata quando li facevano, anche se non le dispiaceva essere discorso dei ragazzi.
Aveva un carattere solare, era gentile e sempre disponibile, rideva sempre ed era amica di tutti ed era sempre pronta a stare con gli amici, anche se amava stare da sola, amava avere del tempo solo per lei e per fare quello che voleva, amava sedurre i ragazzi e giocare con loro, ma odiava sentirsi dire che era una troia, era testarda, orgogliosa ed anche stronza, ammetteva di avere un carattere di merda sotto quest’aspetto.
Lei, oltretutto, era pronta ad amare anche se nessuno le permetteva di farlo.
Non aveva mai avuto una vera storia d’amore, al massimo aveva cambiato vari ragazzi ma non si era mai davvero innamorata di nessuno di questi, non stravedeva per nessuno di loro.
Nessuno le aveva dato la chiave del proprio cuore.
Ultimamente si sentiva con un ragazzo, Josh Spinner, il capitano della squadra di basket del suo liceo, ma non le piaceva tanto, non era il suo tipo di ragazzo.
Amava i ragazzi romantici, dolci, pronti a qualsiasi cosa pur di difendere la propria ragazza e che la riempivano di attenzioni.
Amava quelli mori, con gli occhi scuri.
E ‘sto Spinner era tutt’altro che moro con gli occhi cioccolato, era biondo con gli occhi azzurri come lei, appunto a lei non piaceva.
 
Le vibrò il telefono, segno che le era arrivato un messaggio.
‘Isabelle’ oppure Bella.
La sua migliore amica, la conosceva dai tempi dell’asilo e condivideva tutto con lei, ma proprio tutto.
Andavano a scuola insieme nella stessa classe, quarto liceo ed erano le secchione della scuola, studiavano insieme e quindi ognuna trasmetteva all’altra la propria intelligenza.
Andavano anche a danza insieme, nella stessa scuola, da più di nove anni.
Danzavano a livello agonistico, quattro ore al giorno per tre volte alla settimana.
Era il suo contrario, ma non caratterialmente, dato che avevano più o meno lo stesso carattere e gli stessi gusti.
Era bionda e abbastanza riccia, anche se si piastrava i capelli quasi sempre, aveva gli occhi grandi color verde smeraldo, delle lentiggini e una pelle dorata che la faceva sembrare abbronzata tutto l’anno, e anche lei aveva un fisico come quello di Camille.
Bella aveva un tatuaggio dietro al collo, una serratura di chiave.
L’unico disagio del suo tatuaggio era che a volte, per i saggi di danza, doveva coprirlo con del fondotinta oppure una crema colorata data la grandezza.
La amava da morire, stava sempre insieme a lei, e da poco avevano scoperto che le mamme di entrambe stavano nella stessa classe di liceo insieme ed erano migliore amiche a loro volta, ed i loro padri abitavano allo stesso palazzo ed erano vicini di casa.
Che piccolo il mondo, pensò.
“ehi zoccoletta, che ne dici se oggi andiamo un po’ in giro? Magari a fare shopping, ho visto delle scarpe che mi dicevano ‘COMPRAMI’ e devo assolutamente prenderle, ti prego fammi compagnia! Ti voglio troppo bene. :) ”
Sorrise e le rispose:
“certo battona del mio cuore, tanto non ho niente da fare. Alle tre a casa mia a prepararci e poi usciamo, ti voglio bene anche io. :) ”
Amava insultarsi con la sua migliore amica, quando stavano insieme a dormire l’una dall’altra la sera facevano sempre tardi a ridere per le cazzate e gli insulti che si sparavano a vicenda e che inventavano sul momento. Non c’era cosa più bella di passare giorni interi con la propria migliore amica.
 
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Suonò il campanello e sapeva che era la sua migliore amica.
mamma per favore apri tu che io mi sto asciugando i capelli!” urlò alla madre.
va bene tesoro!” rispose lei.
Andò ad aprire la porta della sua villa e si trovò davanti la figlia della sua migliore amica.
buongiorno zia Emily!” (per lei era come una zia, dato che l’aveva cresciuta)
ehi bellezza, dove andate oggi tu e mia figlia?”
in giro, ho visto delle scarpe stupende che devono essere mie assolutamente!”
di sicuro saranno bellissime, dato che io e te abbiamo gli stessi gusti e tua madre e quel maschio di mia figlia sono uguali, magari eri tu mia figlia!”
lo penso anche io zia, mamma scassa sempre e mi dice che vado in giro troppo acchittata
ah, non darle retta, sei bellissima
E Bella le scoccò un bacio enorme sulla guancia e salì di sopra urlando il nome della sua migliore amica.
Cam!”
mi spieghi che cazzo ti urli?”
che ne so ti stai asciugando i capelli e magari non mi senti.”
ti sento benissimo, io.”
perché vorresti dire che io non ti sento mai?”
sei più sorda della mia bisnonna con due tappi nelle orecchie.”
non dire cazzate, stronza.”
è la semplice e pura verità, e poi tu sarai stronza, stronza!”
E ridendo si abbracciarono fortissimo.
prepariamoci in fretta e poi andiamo, credo che non sarà bel tempo, guarda che nuvole nere di merda.” Disse Camille.
hai ragione, prima facciamo meglio è.”
Si prepararono in fretta, si truccarono e prepararono le loro borse portando due ombrelli.
Andarono con la macchina di Camille, una bellissima fiat 500 che si era fatta personalizzare: bianca di fuori con la tappezzeria dentro blu elettrico, il suo colore preferito. Addirittura il cambio delle marce era tutto blu elettrico.
Aveva poi uno stereo con un sound perfetto e con l’attacco usb e l’attacco per l’iPod/iPhone.
Arrivarono al centro di New York a fare spese a più non posso e non si accorsero che il tempo andava sempre peggiorando.
Appena uscirono da Starbucks perché si presero due mocaccini, i loro preferiti, tirò giù uno sgrullone d’acqua che si ritrovarono zuppe, cominciarono a correre e si rifugiarono sotto il tendone di un barbiere, aprirono gli ombrelli e di corsa si diressero verso la macchina che Camille aprì in fretta.
Appena entrate si guardarono, in contemporanea, negli specchietti e dopo essersi viste a vicenda ed aver notato che entrambe avevano il trucco calato per tutto il viso cominciarono a ridere di cuore con le lacrime agli occhi, che si confondevano con la pioggia.
Camille accese il motore e si diresse a casa con l’amica, almeno per farla asciugare e per prestarle qualcosa da mettersi per non tornare tutta zuppa a casa. Non immaginava però, cosa sarebbe successo nel percorso centro-casa, qualcosa che non si sarebbe mai aspettata.
 

 
ciau fanciulle che hanno letto fin qua :)
Prima di tutto vi ringrazio di aver letto tutto.
È la mia prima fan fiction su Bieber, e non so ma mi prende di più rispetto ad una che ho fatto che ha due capitoli e che non ho continuato. Ho scritto tutto questo oggi in cinque/sei ore in una giornata di pioggia al mio campeggio. Mi annoiavo ed ho cominciato a scrivere ed è uscito questo, fatemi sapere che ne pensate perché se fa davvero cagare la tolgo e non la continuo ç_ç
Non sono mai stata così precisa nel descrivere i personaggi di una mia storia fin ora, mi sento realizzata perché mi sembrano fatte bene, poi non so ditemi voi con una recensione, mi farebbe davvero tanto piacere, ve lo giuro.
#muchlove.

ps: per chiunque mi volesse scrivere, contattare o sapere di più, sapere dettagli e curiosità su questa fan fiction io sono
@camiwosh su twitter. Vi riseguo di sicuro, promesso!
   
 
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