Anime & Manga > No. 6
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Autore: Nikki24    23/07/2012    2 recensioni
ONE SHOT! Una slice of life/missing moments della vita di Shion e Nezumi accompagnata da alcuni versi di canzoni.
"La mattina seguente Shion era solo, nel letto con lui non c'era nessuno, il bagno era vuoto: il ragazzino della sera prima -Nezumi- era sparito.
-Nezumi- mormorò chiudendo gli occhi e richiamando alla memoria il viso di lui. Era sicuro che non l'avrebbe mai dimenticato, come poteva dimenticarlo? Come poteva dimenticare i suoi occhi? Quegli splendidi e intensi occhi grigi che sembravano vedere il mondo in un modo diverso dal suo."
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nezumi, Shion
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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¹*There's something wrong

with the world today

I don't know what it is

something wrong with

our eyes

we're seein' things

in a different way...

 

Shion continuava a pensare, a sentire, che ci fosse qualcosa di profondamente sbagliato in quello: in tutta la sua vita, ma non sapeva cosa.

Era un dodicenne top-ranking ed aveva tutto ciò che avrebbe potuto desiderare eppure...

“sbagliato, sbagliato! Sbagliato!” continuava a ripetere la sua mente.

Tornò a guardare lo spettacolo delle gocce di pioggia e dell'uragano che s'infrangevano sulle sue finestre.

Si avvicinò agli infissi e li aprì, si affacciò e gridò con quanto fiato aveva in gola fino a ché questa non iniziò a graffiargli; a quel punto andò a spegnere il sistema di controllo della temperatura.

Un secondo dopo lui era lì, accanto alla finestra aperta. Ad una prima occhiata Shion non avrebbe saputo dire se trattasse di un ragazzino o di una ragazzina: sapeva solo che era lì fradicio, denutrito, ferito, probabilmente bisognoso d'aiuto.

Un minuto dopo quella misteriosa presenza lo teneva al muro per il collo, faceva male, abbassò la testa per guardare l'assalitore e trovò gli occhi più belli che avesse mai visto: degli occhi che lo lasciarono senza fiato più della mano che lo stava strangolando.

 

La mattina seguente Shion era solo, nel letto con lui non c'era nessuno, il bagno era vuoto: il ragazzino della sera prima -Nezumi- era sparito.

-Nezumi- mormorò chiudendo gli occhi e richiamando alla memoria il viso di lui. Era sicuro che non l'avrebbe mai dimenticato, come poteva dimenticarlo? Come poteva dimenticare i suoi occhi? Quegli splendidi e intensi occhi grigi che sembravano vedere il mondo in un modo diverso dal suo.

 

²*When you're talking to yourself

and nobody's home

you can fool youself

you came in this wold alone

So nobody ever told you baby

how it was gonna be

so what'll happen to you baby

guess we'll have to wait and see

 

-Nezumi- non era più che un sospiro esalato con gli occhi lucidi

-Nezumi- ripetè

-Cosa?-

-Huh?-

-Hai detto qualcosa, Shion?-

-No mamma- lì a Lost Town la pioggia si sentiva più forte ed ogni volta che pioveva qualcosa gli attanagliava il cuore.

Spostò lo sguardo e tornò a mangiare facendo finta di niente.

-Va tutto bene?-

-Sì, perchè?-

-Hai gli occhi lucidi e continui a sospirare...-

-Non è nulla- rispose spostando il piatto di lato -Credo che andrò a dormire-

Si raggomitolò nel proprio letto ed ascoltò i rumori della tempesta che si riversava sul tetto

-Nezumi- bisbigliò ancora una volta mentre una lacrima solitaria gli rigava la guancia.

In quel momento un minuscolo topolino grigio corse fuori da quella casa, sgattaiolando per le vie di No. 6 ed attraversando un tunnel sotterraneo arrivò in una stanzetta scarsamente illuminata dove un ragazzo lo raccolse ed esaminò le informazioni ch egli aveva portato.

-Shion- disse piano socchiudendo gli splendidi occhi grigi e sorridendo intenerito mentre proiettava le ultime immagini.

 

³*Somewhere over the rainbow

way up high

and the dreams that you dreamed of

in a lullaby

somewhere over the rainbow

blue birds fly

and the dreames that you dreamed of

really do come true

 

Erano entrambi seduti sul letto, non che ci fosse poi molto altro spazio a disposizione.

-Nezumi- chiamò Shion, il ragazzo accanto a lui chiuse con un gesto elegante il libro che stava leggendo e si voltò a guardarlo. Shion rimase catturato dallo sguardo gentile che gli venne rivolto ma si riscosse quando l'altro alzò le sopracciglia aspettando che dicesse qualcosa

-Oh... ehm... che stavi leggendo?- chiese leggermente imbarazzato

-Re Lear- rispose Nezumi annoiato

-Lo leggeresti per me?- in risposta Nezumi sollevò, di nuovo, un sopracciglio

-Non mi permetti di venire a vederti a teatro e così... io... ecco- si affrettò a giustificarsi Shion, ma venne interrotto da una scrollata di spalle ed un

-Va bene- dell'altro che iniziò a leggere a voce alta.

Shion si appoggiò lievemente a lui e chiuse gli occhi facendosi trasportare dal tono di Nezumi più che dalle sue parole. Ben presto questo prese ad accarezzargli i capelli bianchi, sembrava che fosse una cosa che amava fare perchè glieli accarezzava molto spesso. Piano piano, cullato da queste attenzioni, Shion si addormentò facendo scappare a Nezumi una risatina divertita, dopodiché continuò a leggere piano ed ad accarezzare i capelli di Shion, cercando di non svegliarlo.

*Angie, you're beautiful, but ain't it time we said goodbye
Angie, I still love you, remember all those nights we cried
All the dreams we held so close seemed to all go up in smoke
Let me whisper in your ear
Angie, Angie, where will it lead us from here
Oh, Angie, don't you weep, all your kisses still taste sweet
I hate that sadness in your eyes
But Angie, Angie, ain't it time we said good-bye

No. 6 era stata distrutta. Inukashi e Rikiga li avevano aiutati. Andava tutto bene.

Stavano guardando il tramonto su un promontorio

-Non andare- sussurrò Shion con voce rotta

-Non piangere- disse con voce calma e gentile Nezumi

-E allora tu non andare!- irruppè con le lacrime ormai inarrestabili girandosi verso il ragazzo al suo fianco, anche lui si voltò a guardarlo e portò una mano guantata ad accarezzargli una guancia per poi asciugargli le lacrime. A volte sapeva essere così dolce.

-Non andare- ripetè ancora

-Devo farlo- anche la sua voce adesso suonava dolce

-Allora fammi venire con te!- ormai lo stava implorando ma Nezumi si limitava a fissarlo

-Nezumi ti prego! Io... non lasciarmi, non lasciarmi da solo... non voglio vivere senza di te, non avrebbe senso un mondo senza di te- lo abbracciò e cominciò a singhiozzare sul suo petto ripetendo -non lasciarmi, non mi lasciare Nezumi-

-Shion! Basta!- questa volta il tono era molto più freddo e deciso, evidentemente voleva richiamarlo per quella scenata imbarazzante.

Dopo averlo baciato ed avergli promesso che si sarebbero rivisti Nezumi se ne andò e Shion fece del suo meglio per non ricominciare a piangere.

 

*How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl,
year after year,
running over the same old ground.

 

Era passato quasi un anno e Nezumi non tornava. I primi mesi erano stati i più difficili, si era sentito morire e tutto sembrava aver perso importanza.

La sua (la loro) stanza era rimasta esattamente uguale, aveva impedito a chiunque di toccarla, ed aveva preso a lasciare spalancate tutte le finestre sia che facesse sia che si rabbrividisse dal freddo.

Durante il giorno era spesso assorbito dal lavoro ma la sera, da solo, era difficile non cadere a pezzi: era forte la tentazione di piangere, disperarsi e urlare il suo nome (che comunque mormorava nei momenti più disparati).

Una sera come tante altre sembrò che il cielo volesse sfogarsi su di loro mandando il temporale più forte della storia e lui si era raggomitolato davanti alla finestra aperta scrutando le nuvole

-Nezumi dove sei? Perchè non torni?-

cheap cheap

si voltò di scatto, un topolino lo fissava da accanto al letto

-Amlet!- il topino gli si arrampicò sulla spalla e lasciò cadere una capsula sulla sua mano

Non dovresti lasciare tutto così aperto.

Non credi, Shion?

Qualcuno potrebbe sempre entrare”

Iniziò a piangere dalla felicità, pensò a dieci diverse risposte da mandargli ma alla fine riuscì a scrivere solo

Speravo che entrassi tu”

sicuramente lo sapeva già ma era, nonostante tutto, l'unica cosa che potesse rispondere così ripiegò il biglietto e lo affidò ad Amlet cercando di convincersi a non seguirlo, che non sarebbe stata una buona idea perchè Nezumi non lo avrebbe voluto: gli aveva detto di aspettarlo.

Iniziarono così a comunicare ma restava dura: non sapere quando sarebbe giunto il prossimo biglietto, non pretendere di più, continuare ad aspettarlo. Era tutto così dannatamente difficile. Una volta che fosse finalmente tornato non gli avrebbe mai più permesso di allontanarsi, non senza di lui almeno.

E quando tutto ciò sarebbe accaduto avrebbe visto la nuova No. 6 e sarebbe stato fiero di lui perchè aveva lavorato molto ed era soddisfatto di quella nuova città.

Al centro aveva fatto costruire un enorme teatro e lo aveva chiamato “Eve's Theatre”, almeno due volte a settimana metteva in scena uno dei classici di Shakespeare e sperava che Nezumi si sarebbe esibito e che gli avrebbe permesso di assistere, avrebbe portato anche Rikiga ed Inukashi e il piccolo Shion... anche sua madre! E si sarebbero seduti nei posti migliori proprio come gli aveva promesso Nezumi e sarebbe stato bellissimo, davvero fantastico.

Mentre era immerso in questi pensieri sentì qualcosa giocare con i suoi capelli e portò una mano alla testa

-Oh! Cravat- il topino gli morse lievemente un dito e poi si diresse verso la porta

-Cravat! Dove vai? Fermo!- Shion lo inseguì giù per le scale e verso il cortile ma rimase immobilizzat davanti sulla porta: appoggiato pigramente ad un albero, nel mezzo del giardino, Nezumi lo stava aspettando. Non sapeva cosa dire, cosa fare, rimase lì immobile farfugliando il nome del ragazzo che aveva davanti per la sorpresa.

Nezumi si avvicinò a lui guardandolo in un modo che nn riusciva a decifrare, dopodichè semplicemente lo baciò ; per poco, dieci secondi o forse poco di più ma a Shion bastarono.

Non c'era bisogno di dire nulla: gli occhi e le labbra di Nezumi erano animati da un leggero sorriso e Shion non riusciva a trattenere la felicità. Gli prese la mano, avrebbero dovuto ucciderlo sul serio per fargli lasciare quella mano questa volta, e strattonandola piano lo invitò ad entrare in casa.

*...Wake up in the morning, stumble on my life
Can’t get no love without sacrifice
If anything should happen, I guess I wish you well
A little bit of heaven, but a little bit of hell...

 

*...I love you, I love you, I love you.
That's all I want to say,
until I find a way.
[...]
I need you, I need you, I need you.
I need to make you see,
oh, what you mean to me.
Until I do I'm hoping you,
will know what I mean.
I love you.
I want you, I want you, I want you.
I think you know by now
I'll get to you somehow...

 

---------

Ok, allora... anzitutto mi scuso se si passa direttamente dalla nota 5 alla nota 7 ma non so perchè mi manca il carattere speciale del 6 .-. anyway:

¹*Livin' on the Edge- Aerosmith

²*Estranged- Guns n' Roses

³*Somewhere over the rainbow- versione di Jason Carulo

*Angie- Rolling Stones

* Wish you were here- Pink Floyd

* Happy ending- Mika

* Michelle- The Beatles

   
 
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