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Autore: xjonaswhore    23/07/2012    29 recensioni
Era giusto? Non lo sapevo.
Sapevo solo che, mentre le mani di Nick percorrevano le mie gambe, mi era ben difficile concentrarmi su qualcosa che non fosse lui.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È l’ultimo capitolo.
Sinceramente, questa è la storia che mi è riuscita meglio, e mi dispiace un casino finirla.
Però tutte le cose belle finiscono prima o poi, perciò doveva capitare anche a lei (?)
Proprio perché è l’ultimo l’ho fatto lunghissimo, spero che vi piaccia e ch recensiate tutte, anche quelle che non l’hanno mai fatto, solo per farmi felice :3
E poi, prima di passare alla storia, volevo dirvi grazie.
Grazie perché questa storia esiste grazie a voi, adoro ognuna di voi, le vostre recensioni da pazze furiose, quando mi mandate al diavolo perché li ho fatti litigare o quando fate le fusa perché Nick ha fatto il romanticone.
Non c’è stata recensione per la quale io non abbia sorriso, quindi questo capitolo è dedicato a voi.
Ve lo meritate.
Per l’ultima volta, la vostra Ellie.
 

 
 











You could be happy
And I won't know
But you weren't happy
The day I watched you go
And all the things

That I wished I had not said
Are played on loops
Till it's madness in my head
Is it too late to remind you

How we were
But not our last days of silence
Screaming, blur
Most of what I remember

rMakes me sure
I should have stopped you from walking
Out the door

You could be happy

I hope you are
You made me happier
Than I'd been by far

 
 
 
 
 







« che ci fai a scuola così presto? »
Nicholas si sedette sulla panchina ancora coperta dalla brina mattutina, di fianco ad una ragazza con dei capelli rossi.
« aspettavo te » Leslie si girò a guardarlo, e il suo sguardo era talmente serio che per un attimo Nicholas pensò che fosse successo qualcosa di brutto.
« e perché? » sapeva che voleva parlargli di Allie, ma aveva esaurito le parole sull’argomento; Joe l’aveva tormentato per tutta sera e l’aveva fatto sentire più verme di quanto già non si sentisse.
« perché Nicholas, lo sai che Allie lo capisce che non puoi rinunciare ad un lavoro che ti è stato offerto su un piatto d’argento, ma la distruggi così,va bene ? »
Nicholas alzò le spalle « io.. io non posso farci niente Leslie. Lo sapevamo sin dall’inizio che non avrebbe funzionato!.. siamo diversi. »
Leslie proruppe in una risata sarcastica « bella scusa del cazzo »
« si, è piuttosto bravo ad inventarsele » una terza voce giunse da dietro le loro spalle, e dopo qualche secondo Joe si sedette al fianco di Nicholas, allungandogli il cellulare « l’hai dimenticato sul tavolo »
Il fratello lo prese e se lo mise in tasca, ringraziandolo, e per un po’ nessuno disse una parola.
« quindi hai deciso?» era stato Joe a parlare, voltandosi verso il fratello.
Nicholas piegò le spalle, tirando un calcio ad un sassolino « si. Dopo che mi sono laureato sono a malapena riuscito a tenermi casa mia e a mangiare.. e io potrei mollare tutto per Allie si, ma pensateci, quando durerebbe? Un anno? Anche meno? E poi? Non me la sento di buttare in aria così il mio futuro, mi dispiace »
 
 

 







It's the girl you let get away 
It's the one you saw that day on the train 

But you freaked out and walked away 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
« …e per questo ho deciso di rimanere anche l’anno prossimo »
Un’ovazione e un mare di persone che si alzava in piedi, ansiosi di congratularsi con il professore e togliendo così ad Allie la possibilità di guardarlo negli occhi.
Se lo aspettava, alla fine. Ci aveva riflettuto, ed era stata davvero infantile ed immatura. Era il suo lavoro, quello che gli permetteva di andare avanti e non stava a lei decidere per lui.
Però faceva male lo stesso.
Dopo qualche attimo di esitazione, anche Leslie era andata a congratularsi con il professore, ma Allie non aveva nessuna intenzione di muoversi dal suo banco.
Osservava i ragazzi che sorridevano e ridevano perché qualcuno aveva espresso il suo sollievo nel non dover più rivedere la professoressa Maddelson. Tutti erano convinti che Nicholas fosse un professore stupendo.
Sorrise appena mentre pensava che lei lo conosceva mille volte meglio di loro, e lo poteva confermare: Nicholas era fantastico in tutto.
Partendo da quando erano sotto le lenzuola a quando lei aveva bisogno di qualcuno con cui parlare.
Per un attimo la sua mente tornò a tutti i momenti che avevano passato insieme, dal loro primo bacio, al disegnino di ariana sino al giorno del suo compleanno.
Istintivamente si portò la mano al collo, pronta a stringere il ciondolo a forma di foglia, ma come un flash si ricordò della sera prima e della fine che aveva fatto fare al ciondolo.
Sperava almeno che Nicholas l’avesse raccolto.
Sempre pensando al suo compleanno, si ricordò che ancora Nicholas non le aveva dato il pacchetto enorme che consisteva nel ‘regalo finale’.. con tutto il casino della preside e quello che era venuto dopo se ne era completamente dimenticata.
E forse era meglio che se ne dimenticasse del tutto, perché dubitava che dopo la sera prima Nicholas avrebbe ancora voluto avere a che fare qualcosa con lei.
Alzò lo sguardo proprio nel momento in cui Nicholas si era girato dalla sua parte, e per qualche secondo il mondo parve fermarsi; come se lei e nicholas fossero finiti sott’acqua: le risate dei ragazzi giungevano ovattate, e tutto sembrava andare a rallentatore.
Nicholas le sorrise appena e lei stava per ricambiare, quando un ragazzo diede una pacca sulla spalla al ragazzo, spezzando l’incantesimo.
Allie cercò con tutte le sue forze di non piangere.
 
 
 
 
 
 
 
 
 






Never wanted this, never wanted to see you hurt
Every little bump in the road I’ve tried to swerve

But people are people and sometimes it doesn’t work out

Nothing we say now is gonna save us from the fall out

 




non ho mai voluto questo, non ho mai voluto vederti ferita
ho cercato di evitare ogni piccolo dosso sulla strada
ma le persone sono persone e a volte non funziona
niente di quello che diciamo ora ci salverà dalla caduta

 

 
 
 
 
 









« sono contenta che tu abbia ottenuto quel posto, tesoro » sua madre gli sorrise da dietro uno scatolone mentre lo aiutava a sgomberare la soffitta.
« anche io mamma, davvero »
Sua mamma fece una piccola smorfia « non si direbbe »
Nicholas alzò le spalle « conflitto d’interessi »
La donna rise « c’entra Allie? »
« uhm »
« sai, quando sei con lei sei diverso.. non ti ho mai visto così felice »
Nicholas sospirò rumorosamente, lasciandosi cadere sul pavimento « non ti ci mettere anche tu, ti prego. È già abbastanza difficile così »
La donna si sedette di fianco a lui, poggiandogli una mano sul ginocchio « sai tesoro, fin da quando eravate piccoli io e tuo padre vi abbiamo cresciuti cercando di farvi capire che non esistono scelte giuste e scelte sbagliate. Esistono solo scelte fatte col cuore e scelte prese perché ci si sente in dovere di prenderle. È raro che queste ultime portino alla felicità, e la gente tende a chiamarle ‘scelte sbagliate’. Non è il senso di colpa verso Allie che deve precluderti di fare quello che ami »
Nicholas sorrise appena « vorrei tanto che fosse il senso di colpa a farmi stare così mamma, lo vorrei tanto »
La donna sorrise appena, alzandosi e dirigendosi verso la scala « io vado a prendermi un bicchiere d’acqua, eh? »
Il ragazzo osservò Denise mentre scendeva le scale, cercando di ignorare quel senso di vuoto alla stomaco.
« ah, Nicholas? » la donna si girò appena verso di lui « smettila di avere paura »
 
 
 
 
 
 








Aveva deciso.
Doveva parlarci, almeno un’ultima volta.
Erano due settimane che si evitavano, e lei era stufa di quel giochetto da prima elementare.
Quel giorno Nicholas avrebbe firmato il contratto, e a lei veniva voglia di piangere.
Voleva almeno chiedergli scusa, dirgli che lo appoggiava e magari chiedergli se aveva recuperato la collana a forma di foglia.
Era seduta sulle scale davanti alla presidenza, aspettando che passasse.
Si torturava le mani in grembo, cercando disperatamente un modo per iniziare, per finire.
Se ne rendeva conto. Se gli avesse chiesto scusa, se gli avesse fatto le congratulazioni per la cattedra e se gli avesse detto che d’ora in poi sarebbero solo stati professore e alunna, bhè, allora sarebbe finita davvero.
I suoi pensieri vennero interrotti da un rumore di passi sulle scale, e di un uomo con una camicia a quadri che correva verso l’ufficio.
« Nicholas! » se a lei la sua voce era sembrata fin troppo isterica, figuriamoci a lui.
Il ragazzo si fermò di botto, girandosi e sgranando gli occhi « allie? Che ci fai qui? »
Lei prese un respiro profondo « volevo dirti che mi dispiace. E che avevi ragione, è il tuo lavoro, il tuo futuro, ed è più importante di qualsiasi altra cosa. Vorrei solo.. che ne dici se ricominciamo? Magari l’anno prossimo potremmo davvero avere un rapporto alunno-insegnate .. sono davvero felice per te .»
‘bugiarda,bugiarda,bugiarda’ la sua testa non faceva altro che ripeterlo, ma lei provò a non farci caso. Era per il bene di Nicholas, e forse anche per il suo.
Nicholas la guardò interdetto per qualche secondo, e stava per rispondere quando la porta della presidenza si spalancò « professor Jonas, la stavo aspettando! Prego, si accomodi »
Nicholas lanciò un occhiata di sbieco ad Allie « continuiamo dopo signorina Sanderson, ora vada in classe, l’ultima ora sta per iniziare »
Allie si limitò ad annuire, mentre guardava Nicholas che si allontanava, accingendosi a firmare la condanna a morte per la loro storia d’amore.
 
 



















Potresti essere felice e io non lo saprei
Ma non lo eri il giorno in cui ti ho guardato andartene

 E tutte le cose che ho desiderato non aver mai detto

continuano a riapparire finchè ci sarà pazzia nella mia testa


E' troppo tardi per ricordarti come stavamo
Ma non nei nostri ultimi giorni, di silenzio, urla, confusione
 La maggior parte di ciò che ricordo mi rende sicuro

che
avrei dovuto impedirti di uscire dalla porta

Potresti essere felice, spero che tu lo sia
Mi hai reso più felice di quanto non lo fossi mai stato prima

 


 
 
 
 







« scusi, il professor Jonas? »
Allie fissava il bidello che stava pulendo la classe di storia, il fiato corto a causa della corsa.
La campanella della fine delle lezioni era appena suonata, e invece che fare festa con i suoi compagni per l’inizio dell’estate, lei si era precipitata al secondo piano per parlare con Nicholas.
L’uomo ci pensò qualche secondo « stava andando via mi pare, è uscito qualche minuto fa »
Senza neanche ringraziare Allie si precipitò di nuovo verso le scale, scendendole tanto in fretta che se fosse caduta sicuramente si sarebbe rotta qualcosa.
Arrivò nel parcheggio con il fiatone e la milza che le doleva, ma la vista di Nicholas che stava per salire in macchina la trattenne dallo svenire lì per terra.
Fece di corsa gli ultimi metri che li separavano, per poi bussare violentemente contro il suo finestrino.
Aspettò che il ragazzo lo tirasse giù per farfugliare « meno male che dovevamo parlare »
Quello rise per poi scendere dalla macchina « scusa, mi ero illuso che preferissi festeggiare con i tuoi amici piuttosto che pensare a me »
« cretino » disse la ragazza, alzando gli occhi al cielo « .. comunque, riguardo a quello che ti ho detto prima.. »
Nicholas la interruppe « sai, quello che mi hai detto.. pensavo che fosse quello che volevo sentirmi dire. Che stavo facendo la cosa giusta, che ne andava del mio futuro.. volevo che tu fossi felice per me e per la vita che avevo deciso di costruirmi, pensavo che una volta che tu avessi ammesso questo, io sarei stato bene con me stesso »
Allie storse la bocca « e non è stato così? »
Nicholas sorrise « no, ci sono rimasto male.. all’inizio non capivo perché, ma trenta secondi prima di firmare l’ho capito: volevo che tu mi fermassi, che mi chiedessi di non firmare. Avevo solo paura di ammetterlo »
Tra i due calò il silenzio, mentre il cuore di Allie mancava un battito « quindi.. »
« quindi.. » Nicholas frugò nella tasca della giacca estraendo la collana con il ciondolo a forma di foglia « quindi non ho firmato »
Allie non fece nemmeno in tempo a realizzare la cosa che sentì le labbra di Nicholas premere sulle sue, e, incurante che almeno metà scuola li stesse fissando, affondò le mani tra i suoi ricci rispondendo al bacio.
 
Forse Nicholas aveva ragione, forse non sarebbe durata.
Forse fra qualche mese si sarebbero stancati, o forse non sarebbero riusciti a sopportare i giudizi degli altri.
Ma di una cosa Allie era certa: Nicholas le aveva cambiato la vita, e di certo lei non se lo sarebbe fatto scappare così facilmente.










The sun goes down
The stars come out

And all that counts

Is here and now

My universe will never be the same

I’m glad you came

 
 
 










Da sopra la spalla di Allie, Nicholas fissava i ragazzi, che a loro volta li guardavano allibiti.
Si lasciò sfuggire un leggero « cazzo » quando notò la preside venire verso di loro.
Anche Allie si girò nella sua direzione, e in fretta cercò la sua mano.
« mi spiegate che diavolo ‘sta succedendo? » chiese furiosa, fissando le mani intrecciate dei due ragazzi.
Nicholas alzò le spalle e contemporaneamente le loro mani « stiamo insieme »
« che cosa? » la professoressa alzò di scatto la voce, diventando rossa in viso « signor Jonas, le ricordo che secondo il regolamento ad un ins- »
« ad un insegnate è vietato avere relazioni con una studentessa .. ma io mi sono licenziato, ricorda? Di fatto, non sono più un suo insegnante »
La donna li guardò in silenzio per qualche minuto « è per lei.. insomma, è per Sanderson che non ha firmato ? »
Nicholas annuì, e la donna lo guardò di traverso « non è stata una decisione un po’ campata per aria? »
Il ragazzo rise « oh, lo è stata senz’altro, una totale mancanza di razionalità e maturità.. ma vede, se anche firmando quel contratto con gli anni io fossi finito ad insegnare a Yale, alla brown, o in qualsiasi altra illustre università, mi sarei per sempre dato del coglione per aver lasciato andare questa stupenda ragazza. Non sono ancora pronto per barattare la mia felicità con la carriera »
« come ti pare » la donna li guardò per qualche secondo, per poi sorridere brevemente « ho sempre pensato che sareste stati una bellissima coppia »
Mentre la donna si allontanava, i due ragazzi scorsero Leslie e Joe che li guardavano sorridendo, e notarono che Joe aveva un braccio sulle spalle della ragazza.
Nicholas rise « mi sa che una sera di queste faremo un’uscita a quattro »
« hai idea di che uragano saranno quei due se si mettono insieme? »
Nicholas finse una faccia terrorizzata « siamo spacciati »
 « scemo » allie gli diede una piccola spinta, e mentre, mano nella mano, raggiungevano Leslie e Joe, entrambi erano sicuri di aver fatto la scelta giusta.
O meglio, la scelta che gli aveva dettato il cuore.
 
 


Tramonta il sole e sorgono le stelle
e tutto quel che conta è qui e adesso

il mio universo non sarà più lo stesso

sono felice che tu sia arrivata

 

  
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