“Ascolta sempre il tuo cuore, mai e sottolineo mai il cervello. La tua mente è solo una voce. Se impari ad ignorarla il gioco è fatto”. Mia zia mi ripeteva sempre questa frase quando ero piccola. All'inizio non capivo questa frase, ma ora che ho quasi 17 anni la comprendo.

In quella sera quella frase mi risuonava nella mente.

Non capivo perché, ma girava in testa. Quella sera, so per certo che sbagliai. Ascoltai la mia mente, non il cuore. E così per colpa di uno stupido ragazzo, sono finita in una discoteca in cui venni stuprata. Mia madre il giorno in cui venne a sapere che ero all'ospedale cercò subito di raggiungermi, ma venne investita e purtroppo morì dopo 4 giorni di coma. Gli unici appigli che mi erano rimasti in quel Aprile erano i miei cani, mio padre, e la danza.

Si, la danza, è tutta la mia vita. Anche se non sono il perfetto esempio della ragazza che fa danza.

Quando tornai a scuola, lì si era saputo quello che era successo la notte di quel 16 Maggio, e ora tutti parlavano di me.

Come amici mi erano rimasti solo i maschi;quando tutti seppero quello che mi era successo e si erano tutti stretti intorno a me, come una seconda famiglia.

Io con loro mi sentivo una “mezzo-sangue”. Loro quasi tutti italiani io italo-inglese

Mio padre è Inglese, di Londra. Lì c'è tutta la mia famiglia da parte di mio padre, invece a Venezia il resto della mia famiglia da parte di mia madre.

Io ho anche un fratello, si chiama Tommaso e io e lui abbiamo 8 anni di differenza e questo si vede sempre tra di noi perché litighiamo spesso ma alla fine ci vogliamo bene. Lui mi ha cresciuto come un fratello, non come una sorella per cui sono sempre stata un maschiaccio.

Ma veniamo a me. Io sono Sam, Sam Dawson. Sono alta più o meno 1.65, ho i capelli biondi e lunghi e gli occhi verdi. Sono nata a Londra, ma cresciuta a Venezia.

Ora iniziamo il nostro racconto....

Mi risvegliai, mi sentivo ancora indolenzita. Non era passato tanto tempo da quella sera.

Appena mi girai per guardare che ora era, vidi un fantastico sorriso. Eh si, era proprio lui, Iulian. Il mio migliore amico. Si, lo ammetto tempo fa ci eravamo fidanzati, ma avevamo capito che era un errore quindi avevamo preferito essere migliori amici. Lui è più grande di me di circa 2 anni

I: “ Buongiorno Nana”

Io: “ Buongiorno anche a te vecchio mio”

In quel momento lo guardai attentamente, come forse non avevo mai fatto in tutti questi 6 anni che lo conoscevo. Occhi azzurri, capelli biondi,alto, muscoloso, con quella sua mania di mettersi le camicie con i primi 3 bottoni slacciati. Devo dire che non è per niente brutto, anzi, e poi ha un carattere fantastico; è una persona dolce, ci tiene tantissimo alle persone che ha vicino.

Io: “Allora quando vai in Romania quest'estate?”

I: “Quest'estate niente forse. Mia sorella non vuole e i miei non si fidano a mandarmi da solo”

Io: “ E fanno bene cavolo! L'ultima volta che sono venuta anche io abbiamo quasi fatto bruciare l'autobus!”

I: “Dettagli, dettagli :)”

Mi alzai dal letto, e mi vestii. Lui rimase lì, ormai non mi vergognavo quasi di niente con lui.

Scesi giù e i miei cani mi vennero in contro scodinzolando

P: “Ciao Iuli dopo aiuto la mia piccola a fare le valigie per favore?”

I: “ Certo!E se non ti da fastidio, la accompagno io questa sera all'aereo-porto”

P: “ Oh si grazie mi saresti davvero d'aiuto”

Io intanto avevo preso il latte e i miei adorati Pan di stelle e mi stavo ingozzando quasi quasi non mi soffocavo. Ma all'improvviso sentii una fitta alle costole e sputai tutto.

P: “ Sam! Sei la solita! Lo sai che è tutto successo da poco! I dottori hanno detto che ti ci vorranno ancora 2 mesi per riprenderti del tutto! Diavolo che rabbia!”

Io intanto avevo già preso altri biscotti e i stavo già ingozzando

I: “Ma papà! Sono buoni!”tentai di dire senza soffocarmi

Iuli ci guardava divertito e intervenne dicendo

I: “Non si preoccupi ora è tutto passato :)”

Salii le scale, mi vestii e lavai.

Poi salutai mio papà, quella sarebbe stata l'ultima volta che lo vedevo. Ci salutammo con un abbraccio e poi lui dovette andare vi perché doveva andare a lavorare.

Io: “ dai sono pronta, andiamo a rifornirmi di pasta e pan di stelle!”

I: “ agli ordini signor capitano” mi disse dandomi un bacio sull'angolo della bocca

Io: “ cavolo aspetta! Devo portare i cani!” presi i guinzagli e ci avviammo verso la piazza centrale.

Lì vidi i miei amici e gli andai incontro cercando di non cadere per colpa dei cani che mi tiravano. C'erano Leonardo,Alberto,Davide,Abdul,Stefano e Mattia. Tutti mi accolsero in un abbraccio enorme. Tutti in coro mi dissero: “ non dimenticarci mai”

e io gli risposi “ oh insomma ragazzi sono solo 4 mesi non di più”

detto questo tornai a casa con 6 pacchetti di pan di stelle e 2 o 3 di pasta. Iuli mi aiuto a fare le valigie.

I: “ e questo bel completino sexy cosa ci fa qua?”

Io: “ ! Non guardare! Oddio ti adoro lo sai?”

I: “Si tesoro :)”

Finimmo tutto e poi mi accompagnò all' aereo-porto

Era arrivato il momento, quello di salutarci.

Io: “ Bè, ciao tesoro. Ci sentiamo”

I: “ se hai bisogno di me chiamami”

lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia

mi sussurrò ad un orecchio: “ Ci sentiamo Nana”

Continuai i miei passi, andai avanti e salii sull'aereo.

Quando questo decollò guardai la mia Italia svanire sotto i miei piedi. Mentre ripensavo a quelle parole : “ Ci sentiamo Nana”
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Questo è il mio primo capitolo, spero vi sia piaciuto recensite per favore.
Carolina x