Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Ricorda la storia  |      
Autore: peluche    25/07/2012    2 recensioni
“Hey..” Rimasi immobile,quasi pietrificata. Non sentivo quella voce da quasi un mese ormai e avevo giurato a me stessa di non averci più niente a che fare.
“..so che non dovrei chiamarti,è una cosa stupida..”
«Stupidissima in effetti!» sbottai,tirando più forte il lenzuolo del letto come se fossero i suoi capelli.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

      



The message.

 

 

 

Accelerai il passo tra le vie di Los Angeles per cercare di raggiungere il più in fretta possibile il mio appartamento. C'era molto caldo quel giorno e l'unica cosa che desideravo in quel momento era rinchiudermi nella mia stanza con il condizionatore a palla. Mio padre mi aveva ordinato di andare a fare la spesa per rifornire il frigorifero,mentre io me ne stavo comodamente sdraiata sul mio divano intenta a odiare il mondo. Stavo per rifiutarmi ma il suo sguardo assassino mi invitò a rimanere in silenzio e a fare quello che mi diceva. Mia mamma era morta quando io ero molto piccola,lasciando un vuoto enorme nella vita di mio padre e di mia sorella Caitlin. Quella sera doveva sostituire un suo collego in ospedale,ma non ci arrivò mai. Un ubriaco alla guida di un camion non si fermò al semaforo e si scaraventò sulla macchina di mia madre scaraventandola fuori dal finestrino. Ricordo solo tanta gente vestita di nero a casa mia.. molte visite e telefonate. Molte parole dolci,ma nessuna di queste avrebbe ridato a una bambina di otto anni la sua mamma. Così mio padre decise di portare me e mia sorella qui,nella città degli angeli.. per dimenticare,per rifarsi una vita. Il primi periodi sono stati difficili soprattutto per la scuola. I liceali odiano i nuovi arrivati e fanno di tutto per rovinarli la vita e in questa città non sei più la povera bambina che è rimasta orfana di madre ma la nuova arrivata da umiliare ogni giorno. Mia sorella rimase con noi fino all'età di 19 anni,quando decise di andare al collage e trasferirsi in un'altra città. Avevamo costruito un qualcosa di speciale dopo la morte di mamma,e continuava a esserci anche se vive lontana chilometri da noi. La invidio,ma non riuscirei ad abbandonare papà qui da solo. Così dopo aver finito la scuola iniziai a fare dei piccoli lavoretti per guadagnare qualcosa e non dare troppe spese a mio padre. Avevo iniziato lavorando da Speedy-Pizza e adesso mi trovavo a fare l'aiutante veterinaria.
«Buongiorno Abbie!» Mi salutò cortesemente Bobby,il giardiniere. Gli risposi con un cenno della mano e poi percorsi le scale per arrivare in cima ed entrare dentro il palazzo. Presi l'ascensore che si fermò al terzo piano e poi mi precipitai alla porta del mio appartamento.
«Hai fatto presto.» Mio padre mi raggiunse e afferrò la busta che tenevo tra le mani.
«C'era un caldo impressionante e ho fatto il più veloce che potevo.» Lo seguì in cucina e lo aiutai a sistemare la spesa.
«Credo tu abbia la segreteria piena,tesoro.» Mi disse poco dopo,mentre sistemavo gli yogurt in frigo.
«Si più tardi ci darò un'occhiata.» Gli risposi senza dargli molta importanza e iniziai a sistemare le bottiglie di birra.
«Quando dico piena tesoro vuol dire che se non la liberi nessuno potrà più lasciare messaggi.» Aggiunse mio padre,prendendomi quasi in giro.
«Guarda ho preso i cremosi! - Dissi all'improvviso,tirando fuori dalla busta dei biscotti gelato – In offerta ovviamente.» Erano i gelati preferite di me e di mio padre e amavamo mangiarli la notte quando nessuno dei due riusciva a chiudere occhio.
«Oh magnifico! Iniziavano a mancarmi.» Mio padre mi prese il pacco tra le mani e lo vidi sorridere,per poi girare i tacchi e incamminarmi verso la mia camera.
«Abbie!» Mi urlò da dietro,ma avevo già capito cosa voleva.
«Ho capito papà,ascolterò quella noiosissima segreteria.» Da quando mia sorella si era trasferita altrove mio padre decise di installarmi una mia linea telefonica per evitare di tenere occupata quella principale a causa della lunghissima chiamate con Caitlin. Spesso era utile,ma odiavo quando la gente si ostinava a lasciare messaggi in segreteria. Non ne ascoltavo mai uno fino alla fine,facevo prima a cancellarli. Tanto se non avessi richiamato l'avrebbero rifatto loro.
«Cavolo.» Dissi,entrando in stanza e trovando il letto ancora disfatto e la sedia completamente ricoperta di vestiti. Iniziai a piegarne qualcuno quando mi accorsi che la segreteria segnalava ben 10 messaggi non ascoltati e mi resi conto che non ne avevo mai avuti così tanti. Ma in quel periodo avevo pensato a ben altro. Schiacciai il pulsante play e iniziai a sistemare il letto,poco interessata alla gente che parlava di sottofondo.
Ciao Abbie sono Allison,spero non ti abbia disturbato ma volevo avvisarti che domani la clinica rimarrà chiusa,quindi hai il giorno libero..
Sorrisi alla notizia che il mio 'capo' mi aveva appena dato e pensai alle mille cose che l'indomani avrei potuto fare. Come andare al mare per esempio.
Ciao tesoro..
La voce di mia sorella mi risuonò nelle orecchie come una bellissima melodia e sorrisi,senza neanche pensarci.
..so che non è un buon momento,ma è passato quasi un mese e se hai voglia di rilassarti un po' puoi venire qui da me quando vuoi,a papà ci penso io.
Mi sarebbe davvero piaciuto andarmene da mia sorella per un po' e dovevo iniziare seriamente a pensarci. Non prestai ascolto ai messaggi di seguito perchè erano tutte cose che non mi interessavano.
Ciao pasticcino..
Mio nonno che lasciava messaggi in segreteria? Anche i vecchi si stavano aggiornando!
«Scusa nonnino,ti richiamerò più tardi.» Cancellai i messaggi appena ascoltati e attesi il prossimo,che ci mise un po' a partire.
Hey..” Rimasi immobile,quasi pietrificata. Non sentivo quella voce da quasi un mese ormai e avevo giurato a me stessa di non averci più niente a che fare.
..so che non dovrei chiamarti,è una cosa stupida..
«Stupidissima in effetti!» sbottai,tirando più forte il lenzuolo del letto come se fossero i suoi capelli.
Sono passati quasi 15 giorni Abbie e non ho fatto altro che pensare alle tue parole.. ma soprattutto non ho fatto altro che pensare alle lacrime sul tuo viso che sono come un pugnale conficcatomi nel cuore..
«Bè potevi pensarci prima ed evitare che succedesse.» continuai,parlando sola. Il messaggio finì così all'improvviso,lasciandomi un po' in aria. Quando mi avvicinai alla cornetta però,ne partì un altro.
Sono ancora io.. è passata una settimana dal mio ultimo messaggio e francamente non so neanche se tu l'abbia ascoltato.. mi manchi Abbie,mi manca la nostra vita insieme..
Mi sedetti sulla sedia e iniziai a fissarmi le dita,con gli occhi che piano piano iniziavano a farsi lucidi.
..ho fatto una cazzata,ma tu non mi hai neanche dato la possibilità di spiegare.. ma questo non mi giustifica,lo so! Casa mia è fin troppo vuota senza di te,senza il tuo disordine ossessivo.. io sono vuoto senza di te.Sospirai,alzando il viso e facendo scivolare via le lacrime. Perchè mi faceva ancora quell'effetto? Avevo deciso di lasciarlo andare via.. dovevo.
Beep. Un altro messaggio.
Hey Abbie! - si sentiva un po' di frastuono di sottofondoSono sicuro che tu non abbia sentito i miei ultimi messaggi e se l'hai fatto non oso immaginare gli insulti che ho ricevuto,meritati ovviamente. Senti,non ho molto tempo,il mio aereo sta per partire.. - guardai velocemente la data del messaggio e mi resi conto che era di 15 minuti fa - .. vado in Irlanda per un paio di giorni così magari potrò mettermi il cuore in pace e lasciarti andare una buona volta..
«Cosa diavolo fai in Irlanda?» Chiesi,praticamente al nulla.
..voglio che tu sappia una cosa. Ti amo,ti ho sempre amata e ti amo tutt'ora. Sono stato un coglione a baciare Clove,ma non è lei che voglio e mai vorrò. Amo te,amo tutto di te e..sei bellissima,anche se ti ostini a dire il contrario. Ti amo Abbie,non lo dimenticare mai.”
Venni quasi posseduta da una voglia matta di scappare via e buttarmi tra le sue braccia,ma potevo per una volta seguire l'istinto e nient'altro? Si,potevo. Uscì dalla stanza di corsa e afferrai le chiavi della macchina all'entrata.
«Dove corri?» Mi chiese mio padre,intento a mangiare un panino. Lo guardai negli occhi,come se in qualche modo potesse capirmi solo grazie a uno sguardo.
«Oh,ce ne hai messo di tempo!» Sbottò,dando un morso al suo pranzo.
«Grazie tante papà!» Gli scoccai un bacio sulla guancia e poi uscì di corsa dalla porta. Iniziai a correre,più forte che potevo. Raggiunsi la macchina e iniziai a slittare tra le macchine,ricevendo anche qualche insulto ma non mi importava. Scorsi dopo qualche minuto le iniziale dell'aereoporto di Los Angeles e sorrisi,più determinata che mai. Posteggiai in un divieto di sosta ma non mi importò. Scesi dalla macchina e corsi dentro,iniziando a osservare i monitor per trovare l'imbarco per l'Irlanda.
Al numero 8 ultima chiamata per Irlanda.
Esclamai un grazie con le labbra e iniziai a correre verso l'imbarco numero 8. Schivai a fatica le persone con i rispettivi bagagli,sbattendo anche contro qualcuna e ricevendo altri insulti.
«Mi scusi, - dissi fermando una signorina – l'imbarco 8 dove si trova?»
«Guardi è lì.» Mi rispose,indicando con il dito.
«Grazie!» Esclamai,notando che finalmente ero arrivata. Notai con stupore che un mucchio di gente aveva deciso di partire per l'Irlanda quel giorno,infatti l'imbarco era pieno zeppo. Allungai il collo e mi alzai sulle punte per cercare di trovarlo,ma mi fu tutto inutile. Stavo quasi per perdere le speranze,quando all'improvviso trovai quei riccioli che avevo amato sin dal primo giorno che l'avevo visto.
«Nick!» Urlai,facendomi spazio tra la folla. Urlai ancora una volta il suo nome sperando con tutto il cuore che mi sentisse.
«Nick!!» Urlai più forte questa volta,con tutto il fiato che avevo. Lo raggiunsi appena in tempo e si voltò,stupito.
«Che ci fai qui?» Mi chiese,sia confuso che felice.
«Signorina dovrebbe rispettare..»
«Un istante,la prego! - Mi voltai verso la signora dietro di me – Ho solo bisogno di un istante.» Lei annuì un po' scocciata e io tornai a Nick.
«Non devi partire per dimenticarmi perchè io non ci sono riuscita dopo neanche un mese e.. non voglio che tu ti dimentichi di me!» Maledetto affanno.
«Ma tu avevi detto..»
«So cosa avevo detto! - Lo interruppi – Ma.. mi hai ferita Nick,mi avevi promesso che non mi avresti mai fatto del male.» Lo vidi abbassare il volto,per poi risollevarlo poco dopo amareggiato.
«Alla festa di Natalie avevo bevuto.. Jessie mi aveva detto che avevi intenzione di trasferirti a Denver!»
«Cosa?!» Sbottai.
«..ero arrabbiato perchè non me ne avevi parlato e così mi sono lasciato prendere la mano.. Clove era lì ed io ero ubriaco e.. e..»
«Ehi! - Lo fermai e gli misi una mano su una guancia – Io non vado da nessuna parte. Ti amo Nick,ti amo più di qualsiasi altra cosa.. »
«Anche io ti amo e se fossi stato sobrio non ti avrei mai tradita.. non ti avrei mai fatto del male e..» Mi appoggiò una mano su un fianco e mi accompagnò fuori dalla folla.
«Ma perderai il posto!» Lo avvertì,confusa.
«Non mi importa.. neanche io vado da nessuna parte.. non senza di te almeno.» Mi prese il viso tra le mani e le guance mi andarono a fuoco,non per il caldo questa volta. Le nostre labbra si toccarono e non ci fu niente di più perfetto. Le sue labbra erano di nuovo mie,anche se in cuor mio lo erano sempre state, e le sue braccia mi avvolsero in quello che sarebbe stato il primo,dopo un mese, di una lunga serie.

 

-----------------------------------------------------

 

 

Ciao a tutti quanti! So che vi sto tormentando con le mie ff e os però non posso fare a meno di scriverle:) non so da dove mia sia uscita questa,però l'ho scritta stanotte alle 3 così..
tutta in una volta. Mentre scrivevo mi veniva l'ispirazione e alla fine è uscito questo:)
Non so se ne verrà fuori anche una long,voi che ne dite? Vi piace la trama di questa os?
So che magari con questa non viene spiegato bene cosa succede ad Abbie,alla sua famiglia e alla sua vita ma nella long verrà spiegato tutto per bene!
Quindi che dite? Ne vale la pena trasformarla in una ff? Fatemi sapere!

 

 

 

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: peluche