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Autore: Roly_chan    25/07/2012    6 recensioni
Finalmente la sfortuna banda può vivere in pace,ma c'è qualcosa che turba l'animo di Stefan Salvatore,cosa sarà?
E' una shot incentrata sui i due fratelli,ma non poteva mancare un pizzico di Bamon. Spero che vi piaccia!
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno come un altro a Fell’s Church. Ormai le cose erano tutte risolte e gli abitanti della cittadina potevano vivere in pace e godersi quel periodo di tranquillità.
Bonnie aprì la porta di casa appena tornata da scuola ed era esausta. Erano gli ultimi giorni ed erano davvero faticosi,ma cercava di tenere duro e non vedeva l’ora di gridare in giro che finalmente si era diplomata.
Posò le chiavi su un mobiletto e si sentì afferrare i fianchi da due mani.
Sapeva chi era,ma non poté evitare di sussultare e arrossire.
Potevano passare gli anni,ma l’effetto che Damon le faceva non sarebbe mai cambiato.
Il vampiro sghignazzò per la reazione della ragazza e le diede un bacio sul collo per poi sussurrarle all’orecchio:<< Bentornata >>
Come poteva una parola così innocente avere un effetto così devastante?
Bonnie si sentì sciogliere tra le mani del vampiro,o meglio del suo ragazzo.
Infatti dopo che tutta quella storia dei kitsune era finita e Damon era ritornata miracolosamente a casa,i due avevano incominciato a frequentarsi. Bonnie non poteva che essere felice e anche Damon lo era.
Ci era voluto del tempo ma aveva capito di amare la sua piccola strega e non aveva perso tempo e subito glielo aveva confessato e così da ormai tre mesi i due erano ufficialmente fidanzati e da ben tre mesi Bonnie si riteneva la ragazza più felice e fortuna dell’universo. Ma ancora non si era abituata alle attenzioni del vampiro. Non poteva crederci di meritare un uomo così fantastico al suo fianco e,quando sarebbe stata pronta,lo sarebbe diventato per l’eternità.
Bonnie si girò per poterlo guardare in viso e gli regalò un bellissimo sorriso,per poi alzarsi sulle punte dei piedi e lasciargli un leggero bacio sulle labbra.
Si liberò dalla stretta del vampiro e incominciò ad avviarsi verso le scale.
<< Tutto qui? >>disse Damon afferrandola di nuovo per la vita e lasciandole altri baci sul collo.
Bonnie rise di pura gioia e cercò di dire:<< Damon devo andare a studiare >>
<< No >>si lamentò il vampiro mettendo un broncio ironico.
Bonnie continuò a ridere e stava incominciando a salire i gradini delle scale,ma Damon la riacciuffò e per poco non stavano capitolando entrambi giù per le scale.
I riflessi pronti del vampiro fecero diventare però tutto più divertente. Infatti riuscì a far sedere Bonnie su uno scalino e lui era su quello di sotto. Si voltò e si mise più comodo per potersi accomodare fra le gambe della ragazza e potersi allungare a baciare il viso della streghetta.
Sembrava tanto una pantera pronta all’attacco e Bonnie reputava il tutto davvero molto eccitante.
Quando le labbra del vampiro si appoggiarono su quelle morbide della rossa,lei gli circondò il collo con le sue esili braccia e con un sorriso rispose a quel bacio.
Bonnie sapeva già come sarebbero andate a finire le cose,sperava solamente che suo padre non tornasse prima da lavoro. Non era l’ideale farsi trovare che lo faceva sulle scale.
Suo padre sapeva di Damon,no di cosa fosse in realtà,ma sapeva del loro fidanzamento. All’inizio non l’aveva presa molto bene,Damon non aveva l’aspetto del bravo ragazzo,ma il ragazzo sapeva come trattare le persone e gli bastarono un paio di paroline dette con quell’eleganza che aveva anche grazie alle sue nobili origini,per guadagnarsi la fiducia del signor McCullough.
All’improvviso il campanello della porta incominciò a suonare e Damon si staccò con mala voglia da Bonnie,che senza accorgersene aveva anche messo il broncio.
<< Chi è che rompe?! >>disse il vampiro adirato spostandosi di lato per far passare il suo pettirosso che andò ad aprire la porta.
<< Elena! >>disse Bonnie facendo entrare l’amica,che non appena vide anche il vampiro si scusò.
<< Scusatemi se vi disturbo ma devo parlarvi di una cosa >>
<< Mi sembrava strano che non fosse ancora successo niente >>disse Damon alzando gli occhi al cielo.
C’era un limite alla loro sfortuna?
<< Di cosa si trattata? >>chiese Bonnie con il suo solito tono dolce.
<< Si tratta di Stefan >>disse Elena.
Sentendo il nome del fratello anche Damon si incuriosì. Cosa poteva aver fatto quel santarellino di suo fratello da far preoccupare Elena?
Si accomodarono nel soggiorno e la bionda incominciò a raccontare ai suoi due amici cos’era successo.
<< Ne parlo con voi perché siete quelli più vicini a lui,oltre me. Avevo pensato di parlarne anche con Matt,dopotutto è il suo migliore amico,ma non volevo che vi preoccupaste tutti. Forse è solo una mia paranoia ma Stefan è davvero strano in questi giorni. Passa la maggior parte del suo tempo  a guardare fuori dalla finestra con un’espressione terribilmente triste e quando gli chiedo cos’ha svia la cosa con un sorriso e un ‘non è niente’ . Ma so che non è così. Stefan era così felice,ma non capisco cosa gli è successo adesso. >>
<< Provato a dargliela di più? >>disse Damon ridendo per quella sua battuta.
<< Damon >>lo rimproverò Bonnie dandogli una leggera gomitata nel fianco.
Elena guardò Damon con un’occhiataccia e aspettò che fosse Bonnie e dirle qualcosa. Lei era sempre così dolce e sicuramente l’avrebbe tirata su di morale e l’avrebbe aiutata.
<< Hai ragione Elena,anch’io l’ho notato. Anche a scuola sembra sempre assorto nei suoi pensieri e Matt mi ha detto che è da una settimana che salta gli allenamenti >>disse Bonnie che si pentiva di aver preso il comportamento dell’amico troppo alla leggera.
<< Damon tu ci abiti insieme. E’ tuo fratello! Possibile che non hai notato niente? >>
<< Scrive di più il suo diario e ha qualche ruga in più sulla fronte >>disse Damon con il suo solito tono sarcastico,ma dietro quella frase si nascondeva quello che in realtà il vampiro pensava.
In effetti anche lui aveva notato qualcosa di diverso nel suo fratellino,insomma non era mai stato molto esuberante e aveva sempre quell’aria corrucciata,ma in quei giorni aveva qualcosa di diverso.
I suoi occhi verdi non brillavano e non era mai un buon segnale quello.
Però ci aveva passato sopra,insomma non erano quei fratelli,non era quel fratello,che si sedevano per discutere dei loro drammi. Più che altro si coalizzavano,univano le forze,attivavano i loro poteri da gemelli delle meraviglie e risolvevano i problemi.
Punto. Se si incrociavano per il pensionato,si lanciavano qualche occhiata e se si trovavano a parlare Damon lo scherniva e Stefan cercava di fargli sempre delle sedute da psicologo.
Era quello il loro rapporto e non c’era bisogno di modificarlo.
Ma Elena e Bonnie non sembravano dello stesso parere.
<< Damon parlarci tu >>disse la bionda.
<< Con te parlerà >>gli disse la sua ragazza fissandolo con quel suo sguardo da cane bastonato che cacciava fuori ogni volta che lo voleva convincere a fare qualcosa che lui non voleva.
<< Questa volta non mi farò influenzare dai tuoi occhioni,streghetta >>gli disse voltando la faccia dall’altra parte.
<< Lo sappiamo tutti che anche tu ti preoccupi. Vacci a parlare,risolvi la questione e torna presto qui. >>disse  Bonnie per poi sussurrargli nell’orecchio:<< Mio padre torna sta sera tardi,abbiamo ancora molto tempo >>
Se gli occhi da cane bastonato avevano un certo potere su di lui,lo era ancora di più la voce sensuale che Bonnie usava,raramente purtroppo,con una malizia che faceva letteralmente impazzire il vampiro.
Se Elena non fosse stata lì in quel momento,avrebbe fatto sua immediatamente la streghetta.
“ Ma perché dovrebbe scandalizzarsi? “ pensò Damon. Ma scacciò quel pensiero dalla sua testa.
Non era convinto che Bonnie avrebbe accettato di farlo davanti alla sua amica.
Era meglio risolvere quella scocciatura al più presto.
Sbuffando si alzò dal divano e uscì di casa.
Le due amiche si diedero il cinque e mentre aspettavano il ritorno del vampiro decisero di farsi i pop-corn e vedere gli episodi della loro serie televisiva preferita: The vampire diaries.
In meno di dieci minuti Damon arrivò al pensionato e si precipitò nella stanza del fratello.
Così come l’avevano descritto le ragazze,lo trovò che fissava fuori dalla finestra con aria assorta e…cos’era quella che scorreva lungo una guancia? Una lacrima?
Damon rimase sconvolto. Ma cosa cavolo era successo di così terribile da addirittura farlo piangere?
Appena si riprese dallo shock,si schiarì la voce per avvertirlo della sua presenza.
Stefan sembrò risvegliarsi e prontamente si passò una mano sulla guancia per togliersi quella lacrima ribelle che era sfuggita al suo controllo.
<< Allora frantellino stai cercando l’ispirazione per scrivere il tuo diario? >>gli disse Damon.
<< Non ho voglia di parlare ne di sentire le tue battutine >>gli rispose il minore ritornando a fissare fuori alla finestra.
Damon si avvicinò e si mise dietro alla poltroncina su cui era seduto Stefan. Cosa poteva fare per invogliarlo a parlare? La cosa che sapeva fare meglio era tormentarlo. Forse se l’avesse fatto arrabbiare avrebbe incominciato a parlare.
Così Damon si appoggiò con i gomiti sulla poltroncina e,come un bambino dispettoso,appoggiò la sua testa su quello del fratello .
Stefan subito si alzò e lo incominciò a guardare in malo modo.
<< Scusami fratellino,non volevo rovinarti l’acconciatura >>disse Damon sghignazzando.
<< Ti hanno mandato Elena o Bonnie,vero? >>l’accusò Stefan.
<< Vuoi la verità? Sì! Mi stavo divertendo con la mia streghetta quando ci è piombata in casa la tua ragazza e ha incominciato a piagnucolare che eri triste. Quindi muoviti a dirmi il motivo,risolvi la situazione che io voglio ritornare da Bonnie >>disse Damon arrivando subito al sodo.
<< Penso di essere libero di decidere se voglio esternare i miei pensieri o no. Quindi puoi pure tornate da dove sei venuto >> disse Stefan con un tono che Damon non riconobbe. Non era mai stato un tipo scontroso,anche quando le cose non gli andavano bene,le diceva con la massima calma o ci passava sopra e si teneva tutto dentro.
<< Se così allora dovresti evitare di mettere su quella faccia e fare la vittima >>lo accusò Damon.
<< La vittima? Io faccio quello che mi pare,non obbligo nessuno a guadarmi o venirmi a consolare >>sbottò Stefan.
<< Cosa ne hai fatto di mio fratello? >>disse Damon. Chi era quel tipo così scontroso e maleducato che aveva davanti?
Stefan si limitò a sbuffare per poi avviarsi alla porta.
<< Eh no! Tu non vai da nessuna parte finchè non mi dici cos’è successo >>disse Damon ostacolandogli la strada.
<< Lo vuoi sapere? Ecco >>Stefan prese il suo diario e prese un foglio piegato a metà dandolo al fratello.
Damon era confuso e per poco non gli venne un infarto guardando quel foglio,che altro non era che un ritratto. Un ritratto di loro madre.
<< Dove l’hai trovato? >>gli chiese senza staccare gli occhi dal foglio. Era così realistico,sembrava una foto,quasi si poteva vedere la luce che brillava in quegli occhi verdi come quelli di Stefan.
<< Era in un vecchio libro che ho conservato. Lo preso qualche giorno prima di partire da Firenze,dopo la nostra trasformazione. Era il mio preferito perché nostro padre ha sempre detto che era il preferito della mamma. >>
Damon lo scrutò cercando di capire il motivo del comportamento così strano del fratello. Certo il trovare una cosa del genere l’aveva potuto colpire,forse si sarebbe sfogato parlandone con Elena. E invece c’era qualcosa sotto di molto più pesante se aveva reagito così. Ma cosa?
Damon si fece coraggio e mettendo da parte l’orgoglio gli chiese:<< Cosa ti tortura fratello? >>e in quella frase non c’era ironia.
Stefan,vedendo che Damon era serio,decise di parlare finalmente dopo aver passato tante notti senza dormire nemmeno.
<< Damon io non ho mai conosciuto nostra madre. Non ho nemmeno un ricordo di lei. Quei pochi che avevo ho cercato di fissarli bene in mente,anche dopo la trasformazione. Ma sai che ho vissuto per molto tempo nell’oscurità,completamente soggiogato dal potere del sangue e ho trovato un po’ di luce solo grazie Elena. Quando ho trovato questo ritratto ho cercato di riportare alla mente quei pochi ricordi che avevo,ma niente. Per quanto mi sforzi non ricordo assolutamente niente. Sono un mostro. Ho permesso alla mia parte oscura di prendere il sopravvento tanto da annientare ogni ricordo che avevo prezioso della mia vita umana,o meglio,quelli che riguardavano nostra madre. Ero piccolo quando è morta,ma qualcosa mi ricordavo e invece adesso…si starà rivoltando nella tomba per aver dato alla luce un figlio così ingrato che è servito solamente a portarle via la vita. >>
Stefan finalmente si sentì più libero per aver detto a qualcuno cosa pensava,ma subito si girò dall’altra parte per nascondere al fratello i suoi occhi colmi di lacrime.
Damon con calma ripiegò il foglio e lo rimise nel diario di Stefan poi si sedette sul letto e alzò la testa per fissare il soffitto come se li fossero scritti tutti i suoi ricordi.
<< Nostra madre profumava di rose,sempre. Non era mai una donna volgare,sapeva sempre come comportarsi senza mai farsi mettere i piedi in testa da nessuno,nonostante fosse una donna. Aveva delle mani così delicate,soffici…sembravano fatte di seta. Ogni sera raccontava una favola diversa e quando sei diventato anche tu abbastanza grande per capirle, avevamo preso l’abitudine di venire nel tuo letto. Lei si metteva in mezzo e incominciava a raccontare. Poi ci dava un bacio sulla fronte e sorridendo chiudeva la porta. Mi ricordo che la prima volta mi alzai anch’io per tornare nella mia camera,ma tu afferrasti per la manica e con gli occhi pieni di lacrime mi supplicasti di non andarmene. Sei sempre stato un piagnucolone. >>
Stefan rimase a bocca aperta. Non si aspettava che il fratello,sempre così distaccato e freddo nei suoi confronti,si mettesse lì a raccontargli di una vita così lontana che sembrava quasi un semplice racconto di una famiglia felice.
<< Ricordo che al mio ottavo compleanno però nostro padre ci vietò di dormire ancora insieme >>disse Stefan sedendosi affianco a Damon.
<< Io avevo undici anni,insomma non ero più tanto bambino. >>disse Damon.
<< Grazie per aver condiviso con me questi ricordi,ma io continuo a pensare che io sia un mostro e un figlio pessimo. Purtroppo niente potrà cambiare quello che sono. >>disse Stefan con una voce tristissima.
<< Aspetta qui >>detto questo Damon volò in camera sua e poi ritornò in camera di Stefan lanciandogli una copertina. Il minore lo guardò confuso.
<< E’ la copertina con cui sei stato avvolto quando sei nato. L’ha cucito nostra madre stessa >>spiegò Damon.
<< E da dove l’hai presa? >>
<< Quando la nostra casa doveva essere ristrutturata io ero a Firenze e vidi che stavano mettendo fuori un sacco di roba. C’era anche un baule e lo riconobbi. Lì nostra madre metteva tutte le cose che riteneva importanti >>
<< Posso vederlo? >>chiese Stefan.
Damon gli fece segno di seguirlo e andarono in camera sua. Stefan si guardò intorno,era la prima volta che entrava nella camera del fratello e quando vide il baule si sedette vicino e incominciò a vedere cosa c’era dentro.
Trovò anche un altro ritrattato.
<< Questi siamo noi >>disse. Damon si sporse oltre la spalla del fratello per vedere e notò con piacere che allora quel foglio non era andato perduto.
<< Ricordo,era il giorno.. >>stava per dire Damon ma venne interrotto da Stefan.
<< Era il giorno del mio compleanno. Dovevo compiere quattro anni. La mamma stava male ma decise di alzarsi comunque dal letto e per poter partecipare al mio compleanno. C’era questo pittore davvero bravo che nostro padre chiamò appositamente per farci fare un ritratto. La mamma è bellissima anche se era malata >>osservò Stefan guardando attentamente  il foglio.
<< Già >>disse semplicemente Damon. Le mancava. Era una figura che aveva sempre immaginato affianco a lui e invece troppo presto se ne era andata.
<< Damon ricordo. Ricordo tutto quello che sapevo della mamma >>disse Stefan con un sorriso a trentadue denti.
<< Felice per te,se vuoi scusarmi >>disse Damon e si incamminò alla porta per ritornare da Bonnie e annunciare la sua vittoria.
<<  Damon >>lo richiamò Stefan.
<< Che c’è ancora? >>
<< Grazie >> e gli occhi di Stefan brillarono come poche volte Damon aveva visto.
Il minore si riconcentrò sul baule e continuò a analizzare ogni cosa,sorridendo ogni volta che ricordava un particolare in più. Sembrava essere ritornato bambino. Lì per terra,seduto con le gambe incrociate mentre prendeva un trenino appartenuto a quand’era bambino e l’osservava che quegli occhi color smeraldo,proprio come la madre.
Damon non avrebbe mai pensato che sarebbe potuto accadere una cosa del genere,forse la streghetta l’aveva rammollito davvero. Fatto sta che prese il cellulare e la chiamò.
<< Damon com’è andata? >>chiese subito l’altra.
<< Bene. Ti dispiace se ci vediamo direttamente domani? Ti accompagno io a scuola. >>
<< E’ successo qualcosa? >>chiese preoccupata.
<< No,è solo che…forse Stefan ha bisogno di me >>disse ma in realtà la frase era :” Io ho bisogno di passare del tempo con lui”.
Ma Bonnie lo conosceva bene,sapeva cosa pensava il vampiro e un caldo sorriso le comparve sul viso.
<< A domani allora. Ti amo. >>le disse.
<< Anch’io pettirosso >>e riattaccò,ritornando da Stefan.
<< Non vai da Bonnie? >>gli chiese quest’ultimo.
<< E se ti dovesse venire un’altra crisi? Forza fammi spazio >>gli rispose Damon sedendosi affianco e i due fratelli Salvatore si sorrisero complici e,dopo secoli,trascorso un’intera giornata insieme. 


Salve gente,Roly è ritornata!xD
Devo ammettere che non riuscivo più a trovare un pò di ispirazione,sarà stato che ho speso tutte le mie energie per l'esame,ma ieri ho visto che erano mesi che non scrivevo niente su questo fandom..così mi sono messa all'opera ed ecco cos'è uscito xD Spero che a qualcuno possa essere piaciuto,io ho cercato di fare il meglio possibile per scrivere una storia decente su i miei futuri mariti..i fratelli Salvatore u.u Ringrazio chiunque leggerà questa storia e spero di scrivere al più presto qualcos'altro. Baci da Roly_chan!
Ps: per chi segue la serie tv,ho iniziato una storia anche lì e mi farebbe molto piacere se ne desse un'occhiata ;)
Pps: sempre chi segue la serie tv,pensò che subito capire il chiaro riferimento all'episodio 3x16 da dove ho trattato sia alcune frasi sia il titolo stesso della fanfiction.

  
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