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Autore: EmilyFF    25/07/2012    1 recensioni
-No ti prego, non lasciarmi-
Questa frase mi rimase impressa nella mente, allora a qualcuno importava di me!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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-No ti prego, non lasciarmi-

Questa frase mi rimase impressa nella mente, allora a qualcuno importava di me!

 

Avevo circa 9 anni quando mi ammalai di cancro, tutti pensavano che io fossi troppo debole per guarire, magra, fragile, piccola.. ma io non volevo che la malattia avesse la meglio su di me, portandomi via tutte le persone che amavo.

Ero orrenda, non riuscivo a guardarmi allo specchio mi sentivo un mostro.. senza capelli, occhi spenti, occhiaie che rimanevano perennemente , non ero più quella bambina con il sorriso stampato in faccia ,ero cambiata completamente!

-Non abbandonarmi, resta con me Joe, ti scongiuro.. non farmi questo-

Era lui che mi dava la forza di andare avanti, con quella sua vocina così dolce, il mio migliore amico.

E' stato l'unico che in quei momenti è riuscito a starmi vicino veramente, a sopportarmi, ad ascoltare le mie paure, i miei pianti…

 -Non ce la faccio, vorrei solo chiudere gli occhi e risvegliarmi da questo incubo! Non sono più io, guardami adesso sono un mostro!- 

A queste parole vidi una lacrima scendere lungo il suo  viso, si portò velocemente una mano sull'occhio per non darlo a vedere, ma era troppo tardi..

-Che fai? piangi?-  -Nono, mi brucia l'occhio..-  mi rispose prontamente.

-Chiudi gli occhi, guarda, mi vedi?- Mi prese la mano - Sono nella nostra tenda nel tuo  giardino ad aspettarti, stai tornando dall'ospedale, sei guarita! Corri verso di me e io ti sorrido, hai due codini, i capelli ti stanno ricrescendo, i tuoi occhi riprendono luce e giochiamo, stiamo giocando con l'aereo di cartone che abbiamo costruito insieme il mese scorso, ridiamo, ridiamo così tanto che ci vengono le lacrime agli occhi dalla felicità..-

Aprii gli occhi, lo vidi aveva quel suo sorriso stupendo stampato in faccia, aveva ancora gli occhi chiusi ed io lo osservavo, si, mi ero presa una cotta per il mio migliore amico.

Potevo andarmene da un momento all'altro, e il pensiero che potesse essere l'ultima volta che lo vedevo mi uccideva.

Mi addormentai stringendo la sua mano, mi ricordai tutti i bei momenti passati insieme, quando la mattina veniva a suonarmi al campanello e dirmi - Sei pronta per andare scuola?-

O quando a ricreazione veniva li e si inventava delle scuse banalissime, solo per poter passare quei 15 minuti insieme a me, prima di tornare ognuno nelle proprie aule.

Non avevo molti amici a differenza sua, lui era conosciuto da tutti, mentre io preferivo restare nell'ombra.

 

Dopo mesi di fatica riuscii a riprendermi completamente, ma le cose erano cambiate.

Io dovevo trasferirmi a Londra, mio padre aveva trovato lavoro la ed ero costretta ad andare con lui e mia madre.

I giorno dell'addio tra me e Harry fu orribile. Pioveva e non potevamo uscire a giocare in giardino per l'ultima volta, così restammo in casa.

Guardando fuori pensai "Il cielo piange, è triste come me"

Quando salii in macchina abbassai il finestrino, lui si avvicinò a me e mi disse - ti prego, non dimenticarti mai di me- 

- come potrei farlo?-  gli risposi prontamente -addio- si allontanò dal finestrino e quando la macchina partì continuò a salutarmi con la mano, era li, tutto solo sul marciapiede bagnato fradicio, il mio migliore amico che non avrei più rivisto.

Una lacrima salata mi rigò il viso pallido. 

 

Passarono gli anni ed io mi ricordavo benissimo di Harry, ma non ero sicura che lui si ricordasse di me.

Trovai nuovi amici, tutti fantastici, ma nessuno riuscì a farmi dimenticare di lui, era un pensiero fisso stampato nella mia mente.

-Joe, dove sei?- - eccomi mamma, arrivo- scesi velocemente le scale, - guarda cosa ti ho preso? Un biglietto per entrare ad X-factor, tieni compila questi moduli-

-Ma sei matta? Nononooo non ci penso proprio!- - Eddai, hai una voce così bella, prova! Non ci perdi niente- Alla fine mi convinse, presi il modulo e lo compilai.

Il giorno del provino ero agitatissima, mi svegliai prestissimo, verso le 3.30, arrivata la trovai una coda lunghissima, la maggior parte dei ragazzi aveva deciso di accamparsi li per la notte, c'era gente dappertutto, gente che suonava la chitarra, altra che cantava, qualcuno al cellulare, era stupendo *-*

Andrea, il mio stupendo amico gay, aveva deciso di accompagnarmi, aspettammo li tutto il giorno, conobbi nuova gente, ero felicissima, al provino mi fecero passare ero al settimo cielo.

-Andrea, sono passataaaa - Lui mi corse in contro urlando -Oddio Joe, oddio sei passata, oddio oddio oddio -

Ma c'era un'altra prova ancora più difficile da superare prima di andare nella casa dei giudici, arrivata la,mi guardai attorno, sapevo benissimo che non sarei passata, c'erano persone molto più brave di me e non ce l'avrei fatta, ma ci andai comunque per divertirmi (:

Una volta la, vidi un ragazzo ricciolo, aveva qualcosa di familiare, mi avvicinai a lui e mi presentai, lui mi strinse la mano e mi disse -piacere Harry- Mi sentii sprofondare…

Lo fissavo, non  me ne ero neanche resa conto, era Harry, era proprio lui, il mio amico dell'infanzia… 

-Emm, potremmo anche lasciarci la mano adesso..-  -O, si giusto..- gli risposi imbarazzata

Non mi aveva riconosciuta, mi vennero le lacrime agli occhi, avrei voluto saltagli addosso e abbracciarlo, ma non potevo, lui non si ricordava di me.

-Eii tutto bene? Come mai stai piangendo?-

-No,niente, .. .. scusami devo andare!- Corsi via piangendo, ero delusa… come aveva fatto a dimenticarsi di me? Era passato tanto tempo lo so, ma .. non ci potevo credere.

Quando ritornai di la sentii qualcuno afferrarmi il polso da dietro, - Eii, che avevi prima?- era lui, non riuscivo a guardarlo in faccia, ero arrabbiatissima! Tolsi la mano velocemente dalla sua stretta e me ne andai… - Aspetta, ma che ho fatto! Fermati…- sentivo che mi chiamava. Pensavo non mi stesse rincorrendo, me ne accorsi solo quando mi prese i fianchi e mi girò verso di lui, ci guardavamo triti degli occhi, entrambi ce li avevamo lucidissimi.. - Joe, ma sei proprio tu?-

 A quelle parole mi sciolsi, scoppiai a piangere e annuii con la testa, lui mi prese e mi abbraccio forte, ero di nuovo tra le sue braccia! Mi aveva riconosciuta! Dopo anni e anni vidi ancora quel suo sorriso che tanto amavo, le sue fossette, i suoi occhi verdi che trasmettono mille emozioni, mi sembrava impossibile, ma era vero.

  
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