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Autore: MusicInTheAir    26/07/2012    6 recensioni
Kiseop si piegò leggermente in avanti, per fissare quel bambino seduto sull’ erba secca ed ingiallita, con le spalle curve ed affiancato da un cane enorme.
-Io mi chiamo Kiseop, e tu?-
Silenzio.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 

Le foglie secche scricchiolavano sotto le loro scarpe, ed il cielo plumbeo affascinava il bambino, che camminava con la punta del naso alzata.

-Fa attenzione, tesoro, se camini così andrai a sbattere contro qualche albero.-

Disse la madre, stringendogli la manina e sorridendogli amorevolmente.

Il vialetto era stranamente vuoto, ed attorno a loro regnava un soffice silenzio carico di tenerezza.

-Tranquilla mamma!-

Rise guardandola con quegli occhi scuri grandi e lucidi, poi il suo sorriso si spense, ed iniziò a guardarsi intorno.

-Mamma?-

-Mh?-

-Dove stiamo andando?-

-Da una mia amica. Lei ha un bambino della tua stessa età, sai?-

-Davvero? Allora ci posso giocare!-

-Certo, tutte le volte che vuoi.-

Gli sorrise, scompigliandogli i capelli.

Poco dopo, accarezzati dalla lieve brezza autunnale, arrivarono fino ad una casa che, da fuori, sembrava piuttosto grande.

Oltrepassarono il grande cancello di ferro, facendolo cigolare rumorosamente, e, mentre percorrevano la stradina che li divideva dalla casa, una donna aprì la porta e si affacciò.

Non appena i loro sguardi si incrociarono, lei sorrise raggiante e parve che il cielo si illuminasse per un istante.

-Narae, non mi avevi detto di avere un bambino tanto bello.-

Esclamò, allungando le braccia verso l’ amica, che la strinse a sé senza lasciare il figlio.

-Ciao Jiwon, è passato molto tempo.-

-Troppo tesoro e…-

Si interruppe, guardandosi le gambe, per poi iniziare e guardarsi intorno.

-Oh, eccolo lì, credevo fosse scappato di nuovo.-

Sospirò, portandosi una mano al petto.

-Kevin! Vieni qui, devo farti conoscere una persona!-

Kiseop si piegò leggermente in avanti, per fissare quel bambino seduto sull’ erba secca ed ingiallita, con le spalle curve ed affiancato da un cane enorme.

Non si mosse, né si girò quando fu ripetutamente chiamato.

Jiwon scosse la testa, guardando il figlio preoccupata e triste.

-Ha qualcosa?-

Chiese Narae, poggiandole una mano sulla spalla.

-No, è sempre stato così, fin dall’ asilo. Ho provato anche a portarlo da uno psicologo, ma non parla nemmeno con lui.-

-No…Non parla?-

-No, eppure è normale. Tutti i medici dicono che la testa è a posto e non è autistico, eppure si ostina a chiudersi in se stesso ed a scappare spesso di casa. Grazie al cielo Saclia gli è sempre accanto.-

-Non lo sapevo, mi dispiace.-

La donna sospirò, sorridendo.

-E’ un bambino tanto intelligente e dolce, ma dopo i tre anni non ho più sentito la sua voce.-

Kiseop strattonò un po’ la manina, liberandosi dalla stretta della madre e correndo verso quel bambino dall’ aria malinconica.

-Kiseop!-

-Non ti preoccupare, qui non ci sono pericoli, e Saclia è un’ ottima balia.-

-Capisco.-

Si misero sedute sul gradino davanti alla porta d’ ingresso ed iniziarono a parlare, tenendo sempre d’ occhio i rispettivi figli.

Saclia, non appena vide quel buffo bambino correre verso di loro, si mise seduta e gli abbaiò, facendo voltare Kevin.

-Ciao!-

Lo salutò Kiseop, affiancandolo e mettendosi seduto accanto a lui.

Aveva una pallina mangiucchiata tra le mani, e la stringeva al petto, guardando l’ altro ad occhi sgranati e spenti.

-Io mi chiamo Kiseop, e tu?-

Silenzio.

Lo fissò ancora per qualche istante, sbattendo più volte le palpebre, per poi abbassare nuovamente la testa e rigirarsi tra le mani la pallina, ma Kiseop era un bambino curioso e socievole, e non si arrendeva facilmente.

-La tua mamma ti ha chiamato Kevin, è questo il tuo nome?-

Annuì.

-E’ davvero bello, sai? Anche il tuo cane è bello, si chiama Saclia, giusto?-

Annuì nuovamente, tenendo lo sguardo basso.

-E’ un cane davvero enorme. Sembra un gigante.-

Kevin, finalmente, lo guardò e l’ altro gli sorrise.

-A me piacciono i giganti, sono buffi e simpatici! Senti, ma tu quanti anni hai? Io sei.-

Il bambino alzò piano la manina, aprendo completamente il palmo e stirando le dita, poi le richiuse ed alzò un solo dito.

-Sei! Come me! Ma lo sai che sei proprio intelligente? Io con le dita non so ancora contare per bene.-

Ammise, deluso, guardandosi le mani con un sopracciglio alzato.

Kevin rise.

Una risata bassa e timida, quasi timorosa.

-Bambini! Venite qui, su, è ora di pranzo, continuerete a giocare dentro!-

Kiseop si girò verso la madre, poi tornò con lo sguardo sull’ altro bambino, che aveva iniziato a cercare di afferrare la folta coda del cane, allora, credendo che non l’ avesse sentita, la prese nella sua e si alzò in piedi.

-Vieni, andiamo dentro. Così dopo mangiamo.-

Gli sorrise, strattonandolo delicatamente.

Il bambino lo guardò titubante, decidendo poco dopo di alzarsi, aiutato da Saclia. Si diressero, mano nella mano, verso la casa.

 

***

-Ti sei chiesta da cosa possa dipendere questo suo mutismo?-

Le chiese Narae a bassa voce, nonostante i bambini stessero giocando nel salone, controllati da Saclia.

Jiwon sospirò, afferrando il piatto che le tendeva l’ amica ed iniziandolo ad asciugare.

-Si, e l’ unica cosa che mi viene in mente è che sia a causa della sua scomparsa.-

-Stai parlando di tuo marito?-

-Esatto. Credo che, in un qualche modo, lui abbia avvertito la sua morte.-

-Povero bambino.-

-Già.-

Sorrise amaramente.

-Spero molto che Kiseop lo faccia stare meglio. Ho notato che è un bambino molto attivo e sorridente.-

-Oh, si. Credo sia iperattivo. Anche quando dorme, non sta mai fermo.-

Rise, asciugandosi le mani sul grembiule.

-Vuoi un caffè?-

-Si, mi sarebbe molto utile, però…-

-Però?-

La spronò a continuare Narae.

-Vedi, ho abituato Kevin a fare il riposino pomeridiano, dopo pranzo. Ti va bene se prima lo metto a dormire? Oppure Kiseop…-

-Anche Kiseop ogni tanto dorme, il pomeriggio.-

Le sorrise, facendole cenno di seguirla.

Nel salotto, Kiseop stava mostrando a Kevin come si disegnava un dinosauro, ed iniziò a calciare l’ aria quando fu preso in braccio.

-Mamma lasciami! Ho da fare!-

-Immagino, ma è ora del pisolino.-

-Ma non ci avevi rinunciato?-

-Jiwon mi ha dato nuove speranze, quando mi ha detto che Kevin dorme sempre.-

A quella notizia, il bambino si zittì, lasciandosi trasportare nella camera con un grande letto matrimoniale.

Jiwon chiuse le persiane e scoccò un bacio sulla fronte ad entrambi, per poi uscire dalla stanza e socchiudere la porta, facendo calare il soffice buio, che li avvolse in un abbraccio freddo.

-Ma tu dormi davvero tutti i pomeriggi?-

Scosse la testa.

-Allora perché lo fai? Stai qui intere ore senza far nulla?-

Alzò le spalle.

Kiseop si sdraiò sul fianco, fissando il bambino.

-Kevin, dov’ è il tuo papà?-

Gli chiese, sinceramente curioso.

Kevin allungò il braccio verso il soffitto, indicandolo.

-In cielo?-

Annuì.

Nel buio, vide quegli occhi dolci riempirsi di lacrime, poi il suono dei singhiozzi.

-Kevin, perché piangi? Ti manca.-

Ripeté ancora il gesto, ed allungò le esile e corte braccia verso di lui, chiedendo silenziosamente un abbraccio, che gli fu concesso subito.

-Anche il mio papà non c’ è più, sai? Però il mio è ancora vivo. La zia mi ha detto che si è fatto un’ altra famiglia, e che non mi vuole più vedere.-

Lo sentì tirare su col naso, mentre le lacrime calde gli gocciolavano sul collo.

-Kevin, secondo te perché non mi vuole più vedere? Io non gli ho fatto niente. E poi, cos’ è una famiglia?-

Il bambino lo scostò da lui, indicando fuori alla porta.

-La mamma?-

Annuì.

Stava iniziando a piacergli. Lui riusciva a capirlo senza il bisogno delle parole.

Gli sorrise e si avvicinò di nuovo, posandogli un bacio sulle labbra.

-Che fai?-

Rise Kiseop, strofinandosi la mano sulla bocca.

Non gli aveva fatto schifo, anche sua madre lo baciava spesso lì, ma non gli faceva il solletico in quel modo.

-Mi sei simpatico, Kevin.-

Sussurrò, avvicinandosi ancora e baciandolo di nuovo, per poi abbracciarlo ed addormentarsi.

 

+Manicomio+

Che schifo o_o ok, so che questo primo capitolo è un po’...orribile? non so come si possa definire xD però posso assicurare che il secondo sarà più bello ( ma non più lungo xD) vi spiego un po’ come è strutturata: è una longfic breve (?) credo che sarà sugli 8 capitoli, o poco più, ed ad ogni capitolo, descriverò come l’ amicizia tra Kevin e Kiseop si evolva. Ad esempio, se qui hanno 6 anni, nel prossimo ne avranno 13. Bene, detto questo, smetto di rubarvi tempo, ALLA PROSSIMAAAAAAAA!!

 

<--Lei è Narae, delle SPICA si, Kiseop ha una mamma molto giovane xD

 

<--mentre la mamma di Kevin è una racchia...Siiii, ceeerto xD Lei è Jiwon, sempre delle SPICA

 

<--Kevin e Kiseop xD

  
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