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Autore: Onnie    27/07/2012    1 recensioni
Ambientata dopo la sconfitta di Tobi. La dura battaglia ha procurato gravi perdite al villaggio e la scomparsa di Naruto non migliora l'animo dei suoi abitanti. Il suo ritorno è segnato da grandi cambiamenti anche nell'animo stesso del ragazzo. Alcuni eventi lo perseguiteranno e per seguire i suoi sentimenti di "amore" abbandonerà tutto per...
Mi fermo o spoilero tutto u_ù Buona lettura e recensite. (non siate troppo crudeli è la mia prima Fan Fiction, ma le critiche sono sempre ben accette^^ se non troppo aggressive)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Giunti alla fine della guerra, dopo la sconfitta di Tobi, trovare e radunare morti e feriti fu compito delle squadre speciali. Il dolore per la perdita dei loro cari era percepibile nell'aria, quasi quanto il sollievo procurato dalla nuova pace. Konoha era, nonostante tutto, in ottimo stato. Tsunade comandava ancora il paese con grande saggezza e forza, anche se le notizie non erano proprio rosee dal fronte di guerra.
Tre i colpi che si sentirono alla porta dell'Hokage, prima di vederla spalancata senza nemmeno attendere la risposta della bionda donna che, dalla finestra del suo ufficio, sbirciava fra i palazzi la situazione alle porte di Konoha. Il via vai di gente era davvero incredibile, per la maggiore erano Ninja feriti di ritorno dalla guerra e civili che trasportavano barelle con i cadaveri dei loro cari. Di tanto in tanto si notava fra la gente qualche giovane genin che faceva di tutto per alleggerire il peso che i ninja portavano con se, offrendo loro acqua, qualcosa da mangiare e proponendo ai ninja di portare le loro cose. Le nuvole nere e cariche di acqua che sovrastavano la città rendevano gli animi dei cittadini ancora più tristi. Il cielo era pronto a piangere per i morti, ma sembrava lasciare il tempo ai medici di occuparsi dei feriti, mantenendo l'aria umida, ma senza un accenno di pioggia.
-Signorina...- esordì Shizune a spezzare il silenzio carico di tensione che vi era in quella stanza.
-Shizune hai il rapporto delle squadre speciali?- chiese interrompendola prima ancora che questa potesse fare un passo per entrare nella stanza. Non si mosse dalla sua posizione, si limitò a congiungere le mani dietro la schiena osservando quel momento di grande tristezza che avvolgeva il villaggio
-Si signora...-si guardò intorno notando l'esemplare disordine della stanza -Naruto e Kakashi non sono ancora stati trovati. Abbiamo bisogno di un medico per i feriti signorina Tsunade...in ospedale hanno bisogno di lei.-
Tsunade si voltò degnando finalmente di uno sguardo la sua assistente mentre questa posava la pergamena contente il rapporto sulla scrivania dell'Hokage -C'è Sakura per queste cose, chiedi a lei...- proferì portandosi nei pressi della scrivania. Prese la sedia e vi ci sedette. Per poco si fermò con la testa sorretta fra le mani, pensando che è per cose come questioni simili che avrebbe preferito non essere Hokage.
-Mi perdoni signorina Tsunade ma Sakura è sul campo si battaglia a occuparsi dei feriti più gravi, abbiamo bisogno di lei in ospedale.-
Ci furono due minuti di silenzio che Tsunade utilizzò per fare mente locale dei vari avvenimenti. Da quello che vi era scritto nelle rapporto delle squadre speciali, nel momento in cui Tobi ha tentato di dare origine al juubi Naruto e Killer Bee si sono occupati principalmente di Tobi, mentre i ninja del villaggio della foglia e quelli del villaggio della nuvola hanno progressivamente effettuato delle ondate di attacco nei confronti del Juubi, senza avere alcun successo. Molti sono i giovani e promettenti shinobi che hanno perso la vita in quel momento, ma la loro presenza ha contribuito a distrarre il nemico al fine di aiutare Naruto nella sua battaglia. Il rotolo sfortunatamente finisce lì. Le squadre speciali hanno poi confermato la sconfitta del Juubi e la disfatti dei piani di Tobi, ma, come per Kakashi e molti altri, non vi sono tracce di lui nè del suo corpo.
Tsunade si alzò di scatto dalla sedia. Non proferì parola mentre si avviò verso il corridoio pronta a dare il suo contributo il ospedale. -Allora? Muoviti Shizune non ho tutto il giorno per aspettarti. - disse fermandosi nel corridoio con una mano sul fianco. I feriti non potevano attendere oltre.



Sul campo di battaglia la situazione non sembrava migliore. Feriti e morti erano ormai accalcati gli uno accanto agl'altri e le squadre di soccorso facevano del loro meglio per aiutare tutti il prima possibile. La priorità, come sempre, era per i feriti gravi e coloro che non potevano usufruire di arti mediche si occuparono della ricerca dei dispersi e dei feriti. Fra questi Kiba, Hinata, Neji e Shino mantenevano un continuo contatto con Sakura attraverso un auricolare mentre cercavano Kakashi e Naruto nelle aree circostanti a quelle dello scontro. Il silenzio in quella ricerca era quasi sacro. Nessuno dei 5 ninja del villaggio della foglia proferiva parola mentre cercavano tracce dei loro eroi.
-Sakura...i ninja della nuvola hanno trovato Killer Bee. Sono con loro in questo momento.- proferì quasi sollevato dalla notizia il giovane Kiba che, avvicinandosi di più al Jinchuuriki notò le gravi e profonde ferite sparse sul corpo dello Shinobi. Sospirò dunque pensando il peggio per kakashi. Naruto alla fine è sempre stato salvato dal chakra della volpe che, pur di non scomparire con il corpo di Naruto, ha fatto il modo di curare le ferite del giovane, per quanto gravi queste potessero essere.
-Kiba non distrarre Sakura se non con notizie su Naruto e Kakashi- lo richiamò Neji -Ha già fin troppo da fare con i feriti, se deve anche stare a sentire tue parole...-
-Ragazzi è qui!- Gridò Sakura. Il rumore successivo alle due grida sembrò quasi un'esplosione. Tutti tornarono dunque da Sakura il più velocemente possibile. La speranza del ritrovamento di entrambi i dispersi sembrava quasi un sogno per il piccolo gruppo. L'esplosione era stata procurata da un pugno di Sakura sul pavimento utilizzato per spazzare via una montana di massi che bloccava l'accesso alla piccola fessura in cui avevano rinvenuto il corpo di Kakashi. La situazione era apparentemente tragica, ma la speranza di trovarlo ancora vivo non scomparve per nessun motivo.
Appena il polverone si abbassò, Sakura si spostò velocemente verso il corpo di kakashi. Due ferite profonde solcavano il braccio e il ventre del Jounin privo di sensi, ma il respiro era regolare seppur debole. Parte della sua attrezzatura era distrutta e un Kunai era conficcato  nella caviglia destra. Sicuramente non era nelle condizioni migliori, ma respirava. Per Sakura fu quasi impossibile trattenere le lacrime davanti a quella visione. La paura di non ritrovare Naruto o di trovarlo in condizioni peggiori di quelli di kakashi continuava a crescere in lei.
Tutti sapevano che Naruto era disposto a morire per il villaggio della foglia e più di una volta aveva continuato a combattere nonostante le sue condizione fisiche non glielo permettessero.
Sakura sospirò prima di alzarsi in piedi portando con se Kakashi fra le braccia. L'arrivo di Kiba le facilitò molto il compito. I feriti sul campo di battaglia erano troppi e non poteva tornare indietro, ma Kakashi aveva bisogno di aiuto e doveva essere portato velocemente all'ospedale. -Kiba, lo lascio nelle tue mani, portalo da Tsunade- Non aspettò nemmeno la reazione del ragazzo e tornò al suo lavoro, intenta e curare la gamba sanguinante di un giovanissimo Ninja. Kiba portò via il ferito verso Konoha, scortato da Neji e Hinata e seguiti a sua da una squadra di ambu.




Arrivò la sera e di Naruto ancora nessuna traccia. Coloro che pensavano che potesse essere vivo, ormai avevano abbandonato ogni speranza. Se non era riuscito a tornare da solo sicuramente era ferito e molti si adagiavano nelle ricerche dando per scontata la sua morte per mancanza di cure. L'unica che continuava a crederci era Hinata che, se non era fuori alla sua ricerca, rimaneva a fare da guardia alle porte di Konoha nella speranza di vederlo tornare. Ma i giorni passavano e le possibilità continuavano a diminuire. Fu proprio in una sera come le altre che la ragazza, ormai, stanca di vedere ambu fermi a ridere e sorseggiare sakè invece di essere fuori a cercare il loro eroe, si recò negl'alloggi dell'hokage.
Tsunade era nel suo ufficio. Come molti non riusciva a dormire, anche se ormai non contava più di trovare Naruto in vita, sapere che il suo corpo era ancora disperso non la faceva nemmeno riposare. Hinata prese un profondo respiro ed entrò nel'ufficio del capo villaggio. -Signorina Tsunade...-
-Lo so Hinata, anche a me da fastidio non riuscire a trovarlo ma stiamo facendo tutto il possibile- la interruppe con aria stanca, allungando ancora una volta la mano verso un bicchierino di sakè che aveva sulla scrivania accanto a se.
-No, non è vero...- disse con voce più sicura. Naruto l'aveva salvata, lei aveva quasi perso la vita per aiutarlo, e adesso non vuole arrendersi, anche se questo significa andare contro l'Hokage stesso. -Ci sono solo...-
-TACI!- Sbottò la bionda donna alzandosi dalla sedia e battendo una mano sul tavolo. Quest'ultimo scricchiolò quasi fosse pronto a rompersi sotto un'altro colpo della donna. -Ci sono sei squadre alla ricerca di Naruto, abbiamo 20 feriti in ospedale , di cui 6 ancora molto gravi e almeno una trentina di morti. Capisco la tua preoccupazione ma io devo difendere il mio villaggio e, per quanto mi piacerebbe mandare tutte le squadre possibili alla sua ricerca, qualcosa deve rimanere a Konoha. Tobi non è ancora stato trovato e per quanto ne sappiamo potrebbe approfittare della situazione per attaccarci...-prese una piccola pausa in cui tornò sedere e a leggere i documenti e i rapporti che il Raikage le ha mandato- torna al tuo posto, tranquilla, lo ritroveremo.- concluse così il discorso mandando via  la giovane Hyuga.
Hinata percorse nuovamente la strada di ritorno fino alle porte nel più totale silenzio. Ormai era notte fonda e la tranquillità regnava sovrano fra le strade di Konoha, l'unica cosa che si poteva sentire era il singhiozzare della giovane  che attirò a se l'attenzione dei ninja al posto di guardia.
-Perchè la dolce e timida Hinata piange?- chiedse una voce conosciuta ma ormai dimenticata.
La ragazza alzò lo sguardo verso le porte e notò la presenza di un giovane, anch'esso ferito, ma coperto da una mentella e una maschera che portava con se un prezioso carico sulle spalle: Naruto.
  
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