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Autore: Parsifal    27/07/2012    4 recensioni
Chester e suo figlio Jamie di 16 anni(il suo primo figlio) si trovano insieme una notte dove nessuno dei due riesce a dormire. E' una notte particolare e Jamie ha una pena nel cuore, una pena che solo suo padre può capire fino in fondo.
Ecco qui un piccolissimo pezzo:
\\Vertiginosamente ma in un attimo il viso di Mike occupa tutta la sua mente. Mike arrabbiato, deluso, ferito, furibondo. Mike che lo scuote, che lo cura. Che gli vuole bene. Mike che lo ama per tutte le volte che la vita lo ha preso a calci nei denti. Si volta verso il cielo, là dove le luci della città illuminano a giorno la notte e la sua voce esce bassa, quasi inudibile all'inizio. Credeva che sarebbe stato più difficile. Onestamente credeva che parlare con suo figlio di quello che è accaduto veramente, sarebbe stato molto più difficile invece le parole escono da sole e si trsformano in frasi, diventano quel passato prossimo che l'ha fatto diventare quello che adesso lui è.\\
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chester Bennington
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola nota: non ho idea della casa (o villa...) dove abita ... il protagonista di questa umile fatica, quindi ho improvvisato, chiaramente, e mi scuso se ho sbagliato ^^''


CASTELLO DI VETRO

L'aria fresca della notte fa rabbrividire l'uomo seduto sulla terrazza della sua camera.
Siamo a Gennaio e di notte anche a Los Angeles la temperatura si abbassa notevolmente, fino a sfiorare i 10 gradi.
Nonostante la leggera maglia, però, il nostro uomo non si alza per cambiarsi e resta li rabbrividendo, impavido e incosciente.
Suo figlio Jamie è seduto accanto a lui, in una posa che, secondo le leggi della fisica, avrebbe rotto le gambe a chiunque ma non a lui evidentemente, che ha tutta l'aria di stare comodissimo.
Degno figlio di suo padre comunque e questo lo pensa anche Chester, il padre in questione, visto che ogni tanto lo sguardo si posa sulla sua assurda posizione e scuote la testa, divertito.
Una folata d'aria più fresca delle altre lo fa rabbrividire ma invece di allungare il braccio e prendersi la maglia pesante che giace accanto a lui guarda il figlio e lo riprende :
-Mettiti qualcosa addosso altrimenti ti viene un accidente-
Jamie lo guarda serio, per nulla seccato e risponde, pronto:
-Perchè ... a te l'accidente non viene? E' la stessa aria e siamo seduti nello stesso posto-
-Che c'entra questo? Sei tu il figlio fra i due-
Il battibecco continua ancora un po' e la tensione, così, si scioglie un pochino.
Le spalle del più giovane si rilassano notevolmente e un mezzo sorriso compare sul suo volto, ha intuito quello che il padre sta cercando di fare e questo gli fa capire che ha fatto la cosa giusta cercandolo per parlare con lui.
-Papà...metti per caso che tu scopri che un tuo amico, un tuo caro amico ( e qui il suo cuore si stringe per un eterno, lunghissimo secondo) si fa ... con roba pesante intendo, non parlo di spinelli e simili. E metti caso che tu te ne accorga senza che lui lo venga a sapere . Che cosa faresti?-
Chester lo osserva attentamente e l'impulso di guardargli le braccia è fortissimo, stringe le mani a pugno per impedirsi di farlo e rimane a guardarlo dritto negli occhi, bruciante.
Il figlio sostiene il suo sguardo con tranquillità, fermo, senza abbassare il suo e li quel padre a volte così impulsivo ( quasi sempre) si rilassa impercettibilmente, permettendosi di abbassare le spalle e liberare il respiro.
Un po' eh...non troppo, meglio non abbassare troppo la guarda, non si sa mai.
-Chi è? Will?-
Jamie sospira profondamente, è riuscito a nasconderglielo per 10 secondi...un record insomma:
-No, Tyler-
Chester spalanca gli occhi, stupito, proprio Tyler ... tra tutti i suoi amici è quello che gli piaceva di più, non riesce a crederci ... ma non dice nulla e lascia che suo figlio continui a parlare. Se vuole avere il suo parere deve dirgli qualcosa di più, molto di più, di quello che gli ha appena detto.
-Quando l'ho scoperto mi è venuto un colpo, non me lo aspettavo proprio da lui.
Non sono qui a giudicare nessuno papà ma ... so che è messo male, ormai non riesce più a nasconderlo e io ... io vorrei tanto aiutarlo ma ...-
Non termina la frase, non ce n'è bisogno.
Chester si strofina la nuca e, nella sua testa, per un millionesimo di secondo, passano le immagini del suo passato.
Vertiginosamente ma in un attimo il viso di Mike occupa tutta la sua mente.
Mike arrabbiato, deluso, ferito, furibondo.
Mike che lo scuote, che lo cura.
Che gli vuole bene.
Mike che lo ama per tutte le volte che la vita lo ha preso a calci nei denti.
Si volta verso il cielo, là dove le luci della città illuminano a giorno la notte e la sua voce esce bassa, quasi inudibile all'inizio.
Credeva che sarebbe stato più difficile.
Onestamente credeva che parlare con suo figlio di quello che è accaduto veramente, sarebbe stato molto più difficile invece le parole escono da sole e si trsformano in frasi, diventano quel passato prossimo che l'ha fatto diventare quello che adesso lui è.
Ne più ne meno.
-Non è un segreto per nessuno che anche io mi facevo. Non è esatto dire che ci sono cascato, l'ho proprio cercato e voluto perchè era l'unico modo che conoscevo per distruggermi e devo dire che ci sono riuscito bene.
Almeno fino a quando Mike ha deciso di fermarmi.
Io non so perchè Tyler lo stia facendo ma, credimi, il saperlo non cambierà le cose.
Non a te che non sei lui, non riuscirai mai, mai a comprenderlo fino in fondo ... e ad accettarlo completamente, anche se dichiari, sopratutto a te stesso, che è vero il contrario.
E non le cambierà nemmeno a lui, perchè ne ha pronti almeno cento di motivi e tutti perfetti ... per lui.
Mike ha, semplicemente, accettato la mia parte oscura e mi ha dato un motivo per combatterla.
E vincerla. -
Si ferma un attimo, consapevole che non può dire tutto quanto.
Non può raccontare di come è precipatato tutto quando Mike ha fondato i "Fort minor", di come si è sentito tradito, dimenticato e ferito a morte proprio da lui.
Dall'unico che contava veramente qualcosa nella sua vita.
Quando continua la sua voce è così profonda che Jamie è attraversato dai brividi
-Giorno dopo giorno mi è stato vicino senza arrendersi mai, andando oltre le apparenze, oltre i pregiudizi, oltre se stesso a volte.
E ha continuato a tenere salda quella mano che io nemmeno tendevo.
Soltanto lui è riuscito a farlo, nessun'altro.
Io da solo sarei morto, ne ero e ne sono tutt'ora certo.
Così come so che sono qui a parlare con te.
Ed è stato proprio questo a farmi credere in Dio, molto più di mille parole e di altrettante prediche.
Vedi ... tu puoi assistere a un miracolo proprio davanti al tuo naso e non renderti conto che in quel miracolo c'è la mano di Dio che vuole salvarti, se tieni la testa immersa nella tua merda ... e io ero immerso fino al collo nella mia.
Però se qualcuno "diventa" quel miracolo vivente tu non puoi non vedere, non puoi farne a meno.-
Jamie guarda suo padre come se lo vedesse per la prima volta e il panico lo sommerge.
Un miracolo.
E lui dovrebbe diventare il miracolo per il suo amico?
Quel miracolo che lo farebbe smettere di uccidersi?
Ma Chester riesce ad anticipare ogni ulteriore pensiero pericoloso e continua ad aiutarlo ... a modo suo:
-Il mio errore, l'errore di tutti quelli che si fanno in quella maniera, è stato quello di pensare che il buco che cresceva in me, quel buco nero che divorava ogni cosa e ogni persona che mi stava attorno, potesse essere riempito dalla droga.
In quei momenti non pensi, non senti, non vedi e non vivi.
E ti sta bene così.-
La voce di suo figlio è più stupita che disperata, vuole capire, vuole davvero capire ma non sa che è impossibile se non vive dal di dentro quello che suo padre gli sta dicendo:
-Ma perchè non farsi divorare da quel buco allora? Perchè non uccidersi una volta per tutte e farla finita? Un colpo di pistola dritto e deciso ... e non soffri più ... e... -
si interrompe ma Chester ha capito quello che vuole dirgli, eccome se lo ha capito perchè se lo è chiesto anche lui molte volte, fino a quando Mike non gli ha dato la risposta, anche se indirettamente:
-E così tutto cessa, anche la possibilità di essere salvato.
Sai perchè non la fai finita subito? Perchè tu VUOI essere salvato!
Tu vuoi vivere ma non in quelle condizioni e speri che ci sia qualcuno che lo capisca e che sia così pazzo da salvarti a tutti i costi ...-
Qualcuno ... Mike.
A tutti i costi.
Come ha fatto lui.
Non lo dice ma Jamie ha capito, ha capito benissimo.
Si avvicina al padre e appoggia la testa sulla sua spalla, suo padre gli cinge le spalle con il braccio e stanno così in silenzio per un po', senza dire una sola parola.
Jamie ha capito che deve fare.
Sa che adesso tutto dipende da lui e da quanto è importante Tyler per se stesso, da quanto è disposto a dare e a rischiare per lui e, finalmente, dal momento in cui ha scoperto che il suo migliore amico è un tossidipendente, una piccola luce si è fatta strada in lui.
Ma c'è ancora una domanda che vuole fare a suo padre e la fa sottovoce, per non rovinare quel momento così perfetto...o quasi, visto che nessuno dei due ci crede, alla perfezione:
-Papà ... come ti sei sentito dopo? Quando ne sei venuto fuori definitivamente e...-
Chester sorride leggermente ripensando a quei momenti, non può certo dirgli tutto, in fondo è suo figlio ma dentro di se è ancora tutto intatto, tutto conservato perfettamente.
Ogni singolo attimo, ogni istante.
Ogni fottuto maledettissimo momento di dolore, di terrore, di angoscia.
Tutto quanto.
Così come ricorda l'attimo in cui Mike lo ha amato.
Quando gli ha dato ogni cosa di sè, anima e corpo.
Cuore, vita, respiro.
Tutto quanto.
Come poteva rifiutare la vita con un dono simile tra le mani?
Dentro se stesso?
-Avevo la sensazione di vivere in un mondo fatto interamente di vetro con Mike, ero appena uscito da quella merda e ogni volta che avevo una crisi piccola piccola avevo la dannatissima impressione di essere una piccolissima crepa in un fottutissimo castello di vetro ... e sentivo che sarebbe bastato così poco per perdersi, così poco...
ma lui non me lo permetteva.
Non mi ha mai lasciato solo nemmeno per un istante.
Dal momento in cui è ritornato da me lasciando i Fort Minor non mi ha permesso più di rovinarmi.
Ha lavato via il veleno dalla mia pelle, mi ha riscaldato dal gelo che sentivo dentro e ha tolto la sofferenza che mi stava spezzando.
Mi ha voluto bene nel mio dolore, nei miei incubi, nel mio veleno senza aspettare che io fossi cambiato per farlo e questo mi ha salvato veramente.-
Jamie si stringe ancora di più a lui...è questo che deve fare con Tyler, accettare la sua parte oscura e dargli una ragione per vivere.
E visto che gli vuole bene ci proverà, accidenti se ci proverà.
Non ci sono dubbi su questo e Tyler farebbe bene a prepararsi.
Senza rendersene conto inizia a canticchiare "Castle off glass", uno dei brani dell' ultimo cd di suo padre e Chester sorride tra se.
Ha capito anche lui perchè ha scritto quelle parole, bè... dopo quello che gli ha detto stasera vorrebbe ben vedere.
Gli va dietro chiaramente e la cantano insieme così, a cappella, forse un po' fuori tempo ma...felici.
Oh si...molto, molto felici:

-Portami sull'ansa del fiume
Portami alla fine della battaglia
Lava via il veleno dalla mia pelle
Mostrami come essere di nuovo completo
Fammi volare su un'ala d'argento
Oltre il nero ove le sirene cantano
Riscaldami nell'incandescenza di una (super)nova
E lasciami cadere nel sogno sottostante
Perchè sono soltanto una crepa
In questo castello di vetro
Difficilmente qualcosa che tu possa vedere
Che tu possa vedere
Portami a casa in un sogno accecante
Attraverso i segreti che ho visto
Lava via la sofferenza dalla mia pelle
E mostrami come essere di nuovo completo
Perchè sono soltanto una crepa
In questo castello di vetro
Difficilmente qualcosa che tu possa vedere
Che tu possa vedere
Perchè sono soltanto una crepa
In questo castello di vetro
Difficilmente qualcos'altro
ho bisogno di essere
Perchè sono soltanto una crepa
In questo castello di vetro
Difficilmente qualcosa che tu possa vedere
Che tu possa vedere
Che tu possa vedere-


-Papà...stai stonando-
-Come ti permetti? Con chi credi di parlare?-
-Con mio padre che sta stonando una sua canzone-
-Ti spacco il culo se lo ripeti-
-Papà...che modi (risata sadica di Jamie) e poi ...-
Scatta in piedi di corsa e scappa gridando:
-Devi prendermi prima e un vecchietto come te non ce la fa...-
Chester impreca pesantemente e scatta a sua volta, mentre l'aria si riempe delle loro grida.





   
 
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