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Autore: mangagirlfan    27/07/2012    0 recensioni
[...]“Cosa diavolo avete combinato per creare tutta questa baraonda?” domandò alla fine, esasperata, notando tutti gli utensili che solitamente utilizzava lei per preparare i dolci che le aveva regalato sua nonna, tanto tempo fa, sparsi in giro per la stanza.
“Stavamo cercando di fare il marzapane per Natale.” Esclamò Grimmjow con noncuranza, la voce distaccata e strafottente come al solito, osservando lo sguardo furente della sorella mentre afferrava un suo mestolo caduto a terra imprigionato in una poltiglia decisamente poco... appetitosa
“Scusate, ma era necessario far esplodere la cucina?” chiese lei, più rivolta al ragazzo che all’amica.
Grimmjow si girò dall’altra parte, mentre Orihime tratteneva a stento una risata soffocata. E pensare che lei era lì neanche da dieci minuti perché il ragazzo l’aveva chiamata al telefono, disperato, chiedendole un piccolo aiuto per cercare di riparare a tutti i danni che aveva fatto.[...]
Personaggi: Grimmjow jaggerjack, orihime jaggerjack, Nuovo personaggio (Haine Jaggerjack)
Note: AU, Oneshot, Commedia
Ha partecipato all'iniziativa di Natale dello scorso anno: Gift Boxes Challenge!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Jaggerjack Grimmjow, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '†No Control † Tales'
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Titolo: My poor Kitchen!
Fandom: Bleach
Personaggio/Coppia: Grimmjow jaggerjack, orihime jaggerjack, Nuovo personaggio (Haine Jaggerjack)
Prompt: secondo pacco: Marzapane, era proprio necessario far esplodere la cucina?
Rating: pg
Conteggio Parole: 700
Riassunto: [...]“Cosa diavolo avete combinato per creare tutta questa baraonda?” domandò alla fine, esasperata, notando tutti gli utensili che solitamente utilizzava lei per preparare i dolci che le aveva regalato sua nonna, tanto tempo fa
, sparsi in giro per la stanza.
“Stavamo cercando di fare il marzapane per Natale.” Esclamò Grimmjow con noncuranza
, la voce distaccata e strafottente come al solito, osservando lo sguardo furente della sorella mentre afferrava un suo mestolo caduto a terra imprigionato in una poltiglia decisamente poco... appetitosa
“Scusate, ma era necessario far esplodere la cucina?” chiese lei, più rivolta al ragazzo che all’amica.
Grimmjow si girò dall’altra parte, mentre Orihime tratteneva a stento una risata soffocata. E pensare che lei era lì neanche da dieci minuti perché il ragazzo l’aveva chiamata al telefono, disperato, chiedendole un piccolo aiuto per cercare di riparare a tutti i danni che aveva fatto.[...]
Note: Oneshot,AU, Commedia

Che dire, non sono totalmente soddisfatta di questo racconto. Diciamo che è venuto fuori così e probabilmente avrei dovuto aggiungere molte più cose. Eppure boh, alla fine, tutto sommato, va bene così. Spero che vi piaccia, almeno un po'.
Buona lettura




Quando Haine entrò in cucina quello che si mostrò davanti ai suoi occhi fu il disastro più totale. Tra pentole e padelle sparse sul pavimento, chili di pastella appiccicosa sui mobili e sulle pareti e Orihime e suo fratello Grimmjow completamente ricoperti di farina e uova dalla testa ai piedi, la moretta non sapeva se mettersi a ridere o a piangere.
Quando Ichigo quel pomeriggio l’aveva chiamata, la voce tremolante a furia delle grasse risate che si era fatto poco prima, la ragazza aveva creduto che la stesse prendendo in giro. Orihime e Grimmjow non si sarebbero mai sognati di mettersi a cucinare il cenone di Natale assieme. Almeno, la sua amica certamente, ma non suo fratello, che con i fornelli aveva un rapporto pressoché disastroso, visti i precedenti.
Appena incrociò lo sguardo colpevole dei due, cominciò a sentire una vena pulsare sulla tempia, il lieve sintomo di un mal di testa appena accennato che faceva capolino nel giro di pochi secondi, mentre i suoi pensieri di tramutavano da “Oh mio Dio che diavolo è successo” a “Adesso Grimmjow ti uccido se non ti azzardi a rimettere in ordine il casino che hai combinato nel giro di 0.1 secondi.”
La più piccola dei fratelli Jaggerjack prese un respiro profondo, la base del naso tenuta tra pollice e indice, nel vano tentativo di non saltare al collo di Grimmjow. Perché, ne era certa, tutto quel disastro era opera sua. Orihime non era certamente ordinatissima quando cucinava, ma non così tanto da ridurre la cucina in quello stato pietoso.
“Cosa diavolo avete combinato per creare tutta questa baraonda?” domandò alla fine, esasperata, notando tutti gli utensili che solitamente utilizzava lei per preparare i dolci che le aveva regalato sua nonna, tanto tempo fa, sparsi in giro per la stanza.
“Stavamo cercando di fare il marzapane per Natale.” Esclamò Grimmjow con noncuranza, la voce distaccata e strafottente come al solito, osservando lo sguardo furente della sorella mentre afferrava un suo mestolo caduto a terra imprigionato in una poltiglia decisamente poco... appetitosa.
“Scusate, ma era necessario far esplodere la cucina?” chiese lei, più rivolta al ragazzo che all’amica.
Grimmjow si girò dall’altra parte, mentre Orihime tratteneva a stento una risata soffocata. E pensare che lei era lì neanche da dieci minuti perché il ragazzo l’aveva chiamata al telefono, disperato, chiedendole un piccolo aiuto per cercare di riparare a tutti i danni che aveva fatto. La castana prese la moretta per un braccio, trascinandola quasi a forza fuori dalla cucina, facendola sedere nel divano del salotto, mentre il ragazzo cercava di porre rimedio al macello che lui aveva combinato. Perché era stato Grimmjow a mandare all’aria tutto, nel vano tentativo di preparare il marzapane da mangiare la vigilia di Natale. Quando era arrivata le aveva aperto la porta Ichigo che rideva come un ossesso, indicando il suo vicino di casa, completamente ricoperto di farina, l’espressione da bambino arrabbiato stampato in viso.
“Guarda che voleva farti una sorpresa, visto che Chidori-san in questa giorni non ha avuto il tempo materiale per i preparativi del cenone. Così ha pensato di farti un piacere. Poi, sa che vai matta per i dolci natalizi. Non ti arrabbiare, Haine!”
La moretta prese un respiro profondo, chiudendo gli occhi, mentre pensava che forse, dopotutto, la sua amica aveva ragione. Grimmjow in certe faccende era un vero pasticcione combina guai ma non doveva arrabbiarsi con lui perché aveva tentato, in una maniera alquanto goffa ed impacciata, di farle un piacere. Probabilmente cercava di fare il ruffiano visto che nell’ultima settimana gliene aveva fatte passare di tutti i colori, ma poco importava. Contava il pensiero, dopotutto.
Si alzò dal divano, dirigendosi in cucina. Afferrò da dentro un cassetto vicino al lavandino il primo grembiule che trovò e, indossandolo, cominciò ad aiutare quel terremoto ambulante di suo suo fratello.
“Forza avanti, diamoci da fare che questo benedetto marzapane non si fa certo da solo!” esclamò, osservando l’espressione trionfante del ragazzo dai capelli azzurri mentre, con spugna alla mano, aiutato da Orihime, tentava di porre rimedio al disastro che, da bravo casalingo disperato, aveva fatto. Togliendo più pastella e farina possibile da sopra ogni mobile della cucina.
E così passò la loro giornata, tra le bestemmie di un ragazzo che rischiava di bruciare la casa ogni volta che accendeva i fornelli e le risate di un paio di ragazze troppo occupate e riparare i suoi danni per arrabbiarsi per davvero, in maniera definitiva.






   
 
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