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Autore: Story_Teller    11/02/2007    5 recensioni
Per proteggerci dagli altri e dalla vita giochiamo parti che non sono nostre. Chi è Lily? La ragazza che studia per un buon voto ma prende in giro i professori per divertire gli altri, quella che ascolta in silenzio le confidenze di un'amica restandone ferita, è la ragazza innamorata senza saperlo, la giovane forte che si sente una vigliacca? Chi è James? il divertente buffone, annoiato dalla vita? Amore, amicizia, odio nella Hogwarts che più amo: quella dei malandrini!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel momento in cui una ragazza si guarda allo specchio scopre quanti difetti può avere il suo corpo

IL GIOCO DELLE PARTI

-Capitolo 1-

 

Nel momento in cui una ragazza si guarda allo specchio

scopre quanti difetti può avere il suo corpo.

Nel momento in cui  ha una vita sociale 

scopre come gli altri possano sottolineare quei difetti per farla sentire uno schifo.

Nel momento in cui ha un’amica

scopre come può essere proprio lei la più crudele.

 

E se per proteggersi la ragazza dovrà indossare una o cento maschere, lo farà.

 

 

Sera. La sala comune di grifondoro risuonava di voci, di confusione, di rumore. Un gruppo di primini consultava sfiduciato una pila di libri, forse per il tema di pozioni o forse per la ricerca di trasfigurazione. Una ragazza del settimo sfogliava nervosa il volume “Rune antiche nella storia”. Un paio di ragazzi giocava con gli scacchi magici.

Il caos e il disordine provenivano da due gruppetti ai lati opposti della sala, capitanati rispettivamente da un ragazzo e da una ragazza che si guardavano in cagnesco.

Il ragazzo raccontava le sue ultime avventure, spalleggiato dai suoi migliori amici, adorato dalle ragazze e ammirato dai ragazzi.

La ragazza gli faceva il verso. Si passò una mano fra i capelli spettinandoli e lanciò in aria una pallina che aveva tutta l’aria di essere babbana e destinata al ping-pong. La riprese al volo e sfoderò un sorriso soddisfatto.

-Guardatemi! Sono il miglior cercatore della scuola!- disse, imitando il tono superbo e la voce grave del ragazzo e suscitando le risate del gruppetto di ragazze che le stavano intorno. Salì sul tavolo e abbozzò una riverenza.

Dall’altra parte della stanza il ragazzo lanciò un lungo fischio e applaudì.

-Coraggio, Evans! Ancora un po’ d’allenamento e sembrerai un ragazzo alla perfezione!- la prese in giro con tono di sfida.

-Tu invece non ci riuscirai mai, Potter! Così fanatico e vanitoso, di certo non sei molto virile-

Le ragazze sogghignavano, molte di loro consideravano James Potter il massimo in assoluto e una buona parte di loro sapevano come poteva essere virile.

-Allora facciamo così Evans: tu sali di sopra e io ti do una dimostrazione!-

-Nei tuoi sogni più remoti!- rispose, sovrastando gli ululati e le grida di incoraggiamento dei ragazzi e gli urletti maliziosi delle sue compagne di casa.

Lily Evans scese dal tavolo, lo spettacolo serale era finito, doveva scrivere un tema e non aveva più voglia di giocare con Potter.

-James, le lasci l’ultima parola?- urlò un grifondoro tra la folla. Era Sirius. James gli rispose con un tono leggermente contrariato: -Questa volta sì Felpato. Ma non temere. Anzi nessuno di voi deve temere!- alzò la voce per farsi sentire da tutti nella stanza e assunse un tono volutamente sfacciato- la Evans sarà mia!-

 

James Potter sprofondò sulla poltrona, con l’uscita di scena della Evans la serata era tornata tranquilla e noiosa.

-Ragazzi, che ne pensate di un’incursione in cucina?- propose. Non poteva finire tutto con quel tono smorto. Era il momento di una malandrinata.

-Cazzo, James abbiamo mangiato un’ora fa! E poi ho promesso ad Alice di aiutarla con aritmazia!- replicò Frank, cercando di dissuadere l’amico.

-Ti stai rammollendo, Paciok? Diciamo che devi dare lezioni di anatomia ad Alice e non vuoi perderti una bella nottata!- disse Sirius- Anch’io ho una seratina in programma. Avete presente quella bella Corvonero, tutta curve del quinto anno?-

Peter lo guardò con ammirazione, James si limitò a costatare che, in effetti, era un bel bocconcino e Sara gli rifilò una cuscinata in piena faccia.

-Black, sei un pervertito!- affermò con sicurezza, mentre rideva come una pazza per la faccia seccata di Sirius.

-Charlie! Ti consiglio di tenere a freno la tua ragazza! La prossima volta che prova a darmi una cuscinata non risponderò delle mie azioni!-

-Perché non ci provi, Felpato? Vedrai che belle fatture ho in programma per te!- continuò il battibecco la ragazza.

-Ma guarda te! Che spudorata!- con un ghigno Sirius prese la bacchetta e Sara fece altrettanto.

-Sirius, non è il caso!- disse Charlie nel tentativo di evitare alla sua ragazza una brutta sconfitta e un probabile viaggio in infermeria- Credo che a Ramoso serva intera la cacciatrice di Grifondoro-

-Proprio così- pose fine alla questione James -Mia cara Sara, stai diventando troppo acida! Assomigli alla Evans-

-E per questo mi trovi più attraente?- replicò, ostentando sfacciataggine.

Charlie lanciò un’occhiata sconsolata ai suoi amici. –è ora che i membri femminili della squadra vadano a nanna- disse severamente a Sara, prendendola per un braccio e scongiurandola con lo sguardo di andare via. Non amava queste manifestazioni di “affetto” verso altri ragazzi.

-Io, invece, resto. Non potete divertirvi solo voi!-

A Charlie non restò che annuire.

-Visto che parliamo di membri femminili della squadra, dov’è Amandine?- guardò verso Remus che era rimasto muto tutta la serata e non aveva partecipato agli scherzi.

-Perché guardate me?-

Gli amici gli lanciarono occhiate maliziose.

-Ma noi non guardiamo te!- disse Sirius con aria convinta- Noi guardiamo Peter!- e scoppiò a ridere.

Il povero Minus si fissò i piedi, sconsolato. Cosa poteva ribattere? Lui non aveva mai avuto una ragazza.

Alle risate di Sirius si aggiunsero quelle degli altri. Solo Lupin rimase silenzioso. Potevano essere molto crudeli. Tutti possono essere cattivi, anche con i propri amici, soprattutto con i propri amici.

 

-Amandine! Ti ricordi quando i goblin hanno assaltato il ministero della magia?- chiese Lily. Se non finiva quel tema avrebbe preso Troll in storia della magia. Non poteva permettersi di rovinare la media. Disgraziatamente le ore del professor Ruf avevano per lei un effetto calmante, di sonnifero e quella data le era sfuggita.

Amandine aveva i suoi appunti sottomano. -1744 ne sono sicura!- La data segnata sul foglio era però 1359.

-Grazie tantissimo! Pensa che ero convinta fosse intorno al 1300! Che sciocca!- scrisse in fretta gli ultimi centimetri- Con questo ho finito!- Osservò compiaciuta i fogli perfettamente ordinati, la scrittura tondeggiante e precisa era perfettamente allineata ai margini. Il foglio era pulito: nonostante spesso prendesse in giro i professori con le loro imitazioni, ci teneva ad essere considerata una brava alunna. Doveva mantenere una buona media, non si sarebbe mai perdonata il contrario.

-Sono sicura di piacere a Lupin!- affermò Amandone, con un tono di sottile superiorità.

Lily l’osservò interessata; le faceva sempre piacere ascoltare pettegolezzi e farsi un po’ gli affari degli altri.

-Devi sapere che l’altro giorno mi ha aiutato a pozioni ed è tutto arrossito quando l’ho ringraziato! Ah, è così timido! Ed era veramente mortificato quando mi ha intruppato nel corridoio!-

-Chiunque con un minimo di educazione si sentirebbe mortificato!- rispose lapidaria Lily. Amandine almeno una volta a settimana le raccontava di piacere ad un ragazzo. Malgrado la curiosità, la ragazza ultimamente si sentiva seccata dopo queste esternazioni. Ciò contrastava con l’animo pettegolo femminile, ma non poteva fare a meno di odiare la sua compagna di stanza in certi momenti. Dopo tante e tante considerazioni silenziose tra e , era giunta alla conclusione che si trattasse di gelosia. Amandine aveva dato il suo primo bacio a undici anni. Lei ne aveva sedici e ancora non aveva tenuto per mano nessuno …

-Se non sei interessata ad ascoltarmi, non ti racconterò più nulla!-

-No, tranquilla, ti ascolto. Voglio ascoltarti-

Come era brava a farsi del male…

 

 

 

 

 

  
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