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Autore: AgelessIce    28/07/2012    4 recensioni
-I Bookman non hanno sentimenti.
Non possono permetterseli.
Ma un uomo può sul serio farne a meno?-
Una LaviLena nuova di zecca!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lenalee Lee, Rabi/Lavi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Odio


C'è sempre una possibilità. Abbiamo sempre una scelta. Ti prego, prendi quella giusta.”
Ed è così.
Basta che tu mi dica che vuoi restare qui, adesso,
ed io combatterò con tutte le mie forze perché questo accada.
Basta che tu mi dica che mi ami, che non è stata tutta una presa in giro,
ed io non permetterò a nessuno di portarti via da me.

Nemmeno alla storia.

*

“Non questa volta, Lenalee. Questa volta non c'è scelta davvero.”

“Ma-”

“Rinunciare ad essere un bookman adesso, sarebbe tradire la fiducia del vecchio panda. È troppo vecchio per addestrare un nuovo Junior.”

È per questo allora?
“Quindi tradirai la nostra?”

Lascio la presa sulla sua maglia, portando lo sguardo sui miei piedi.

L'unica persona che conta per te è il bookman, vero?

Noi non abbiamo nessuna importanza.

Io non ho nessuna importanza.

Sento gli occhi pizzicarmi, mentre si riempiono di lacrime.

Lui non risponde, ma sento che ha portato il suo sguardo su di me.

Cosa c'è, junior?
Ti faccio pena, non è così?

Chiudo gli occhi, cercando di impedire alle lacrime di fuoriuscire.

“Hai ragione, Lavi. Che importanza hanno i nostri sentimenti?”

Faccio una pausa, cercando di soffocare un singhiozzo.

“Che importa, se andando via lascerai dietro di te delle semplici macchie d'inchiostro deluse ed amareggiate? Che importa, se distruggerai il mondo di una di queste?”

Ho alzato di nuovo la voce, senza nemmeno rendermene conto.

E non sono riuscita a ricacciare indietro le lacrime, che hanno cominciato a scorrere lungo le guance.

Cerco di asciugarle con il dorso della mano, mentre sono scossa dai singhiozzi.

Sono così debole?
Non riesco nemmeno ad impedire all'uomo che amo di andarsene?

Accidenti.

Accidenti!

“Mi dispiace, principessa.”

Alzo lo sguardo su di lui.

È indietreggiato, e mi guarda con uno sguardo indecifrabile.

Ha ricominciato a mentire.

Ha ripreso a nascondermi i suoi sentimenti.

E fa male.

Fa infinitamente male.

“Sai, Junior, mio fratello mi aveva avvisata. Mi aveva detto di non affezionarmi a te, perché tu non potevi fare altrettanto.”

Noto una scintilla, nel suo occhio, di un sentimento che non riesco a decifrare.

“Avrei dovuto ascoltarlo”
Mi riavvicino a lui.

“Ma non ne sono stata capace. Eri un mio compagno, dopotutto. E mi hai salvata diverse volte.

Ti ho dato fiducia. Ti ho permesso di entrare nel mio egoistico mondo, formato dalle persone a cui voglio bene.”

Un'altra scintilla.

“E tu, adesso, intendi distruggere tutto? Dirmi che è stato tutto una menzogna, ed andartene come nulla fosse?”

Ho continuato ad avanzare, costringendolo ad indietreggiare.

Ha le spalle al muro, adesso.

Non voglio lasciarlo andare via.

Non m'importa nulla del suo compito.

Non voglio lasciarlo andare via.

Sento le lacrime scorrere con più forza, e non riesco a fare nulla per impedirlo.

“Contiamo così poco, per te?”

Ora riesco a riconoscere quella scintilla.

È... paura?
Cosa ti spaventa, Junior?
La verità?

“Lenalee, te l'ho detto, non posso restare. Non rendere tutto più difficile.”

Cerca di mantenere la voce atona, ma io la noto, la leggera incrinatura nel suo tono.

“Tu hai visto molte battaglie, non è così?”

Annuisce debolmente, senza capire dove voglio arrivare.

“Hai sempre cambiato fronte nel bel mezzo della guerra?”

Amplia di poco l'occhio, per un secondo, prima di scuotere la testa.

“Perché questa volta è diverso?”
Non risponde.
Sposta lo sguardo.

“Guardami, Lavi!”
La mia voce è quasi disperata, vi è una sorta di preghiera, all'interno, che non sono riuscita a mascherare.

“Guardami!”

Gli porto una mano al viso, facendolo girare con gentilezza.

Voglio che mi veda.

Voglio che veda ognuna delle mie lacrime.
Voglio che capisca cosa succederà, se va via.

“Perché questa volta è diverso?”

Ripeto, guardandolo nel suo unico occhio verde.

Quel dannatissimo occhio che mi ha ipnotizzata fin da subito.

“Perché non sono rimasto imparziale.”

C-cosa?

“Perché ho infranto la più importante regola dei bookman.”

Ma quelli dei bookman sono dei precetti stupidi.

Perché non puoi cambiarli?
Perché non puoi scrivere la storia restando al nostro fianco, al mio fianco?

Perché non saresti neutrale, vero? Ma che importanza ha?

Nessuno lo è mai del tutto.

“Ma tu non vuoi andare via, quindi-”

“Devo farlo proprio perché non voglio.”

“Possiamo trovare una soluzione. Dammi solo un po' più di tempo ed io-”
Ma che-?

Mi sta baciando.

Lavi mi sta baciando!

Chiudo gli occhi, lentamente, e mi lascio trasportare da quel contatto.

Non importa se lo ha fatto solo per zittirmi.

Non importa, se è solo un'altra bugia.

Sono una sciocca, si, ma in questo momento nulla ha più importanza.

Porta la mano dietro la mia nuca, stringendomi di più a lui, approfondendo il bacio.

Gli porto le braccia al collo, sollevandomi sulle punte per avvicinarmi ulteriormente.

Ho bisogno di sentire il suo tocco.

Ho bisogno di sentire lui.

Restiamo così per un tempo che avrei voluto non finisse mai, ma lui si stacca da me, gentilmente.

Apro gli occhi, per fissarli nel suo.

E per la prima volta riesco a vedervici tutti i suoi sentimenti.

Per la prima volta, da quella battaglia in barca, non vi sono sciocche maschere a coprirlo, nè veli leggeri.

E ne sono sicura.

Non stava mentendo.

Non era solo per zittirmi.

“È per questo che devo andarmene. Non ci sono soluzioni.”

“È per questo, che devi restare, invece.”

Appoggio la testa sul suo petto, respirando il suo profumo.

Lui appoggia la testa sulla mia, cingendomi la vita con le braccia.

“Sai benissimo che non posso farlo. Sai benissimo che dovrò partire domani in ogni caso.”

Scuoto la testa.

Adesso non andrai via.

Non ti lascerò andare da nessuna parte.

“Sai, Lavi, vi sono molti tipi di storia.”

Lo sento mugugnare, in risposta.

“E se vai via, non potrai mai scrivere la tua.”

Mi scosta appena, per guardarmi di nuovo negli occhi.

“Ogni uomo ha il diritto di vivere la propria vita. Ogni uomo ha diritto di avere una propria storia.”

Sorride.

“Sei adorabile, quando fai così, principessa.”

“Vuol dire che resterai?”

***

Non mi ha mai risposto, a quella domanda.

La mattina dopo, quando mi sono svegliata, lui non c'era più.

Non l'ho più visto.

E lo odierò per sempre, per questo.

E odierò ancora di più me stessa, perché non riuscirò mai ad odiarlo sul serio.
 



Salve, popolo!
Sono riuscita ad aggiornare prima del previsto <3
Spero che questo capitolo non vi abbia delusi >.<
Oh, ed è stato divertente scriverlo. I commenti di mia sorella sono fantastici, cose come "Ora lo uccide. Anzi, lo violenta."
Vabbè, si, ok.
Ora sono di fretta, quindi stacco, fatemi sapere cosa ne pensate ^^
  
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